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EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ

L'argomento Educazione alla Sostenibilità rientra in un obiettivo dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta nel settembre 2015 dai Governo dei 193 Paesi dell'ONU.

Obiettivo 4: Fornire un'educazione di qualità, equa e inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti

La Regione Piemonte per la Green Education

Il Protocollo di Intesa “La Regione Piemonte per la Green Education”


Con DGR n. 51 – 3451 del 6 giugno 2016 è stato istituito il Protocollo d'Intesa "La Regione Piemonte per la Green Education” che ad oggi è stato sottoscritto da 45 soggetti, attori differenti del territorio, pubblici e privati, e riconducibili a Enti Pubblici, Sistema dell’Istruzione, Sistema della Formazione Professionale, Sistema Imprenditoriale e delle Professioni, Istituzioni Culturali, Alta Formazione e Ricerca, Organizzazioni del Terzo Settore.





I Soggetti Sottoscrittori


I Soggetti che aderiscono al Protocollo di Intesa si impegnano a orientare le proprie attività per il raggiungimento degli obiettivi descritti nel Protocollo e ad attuare azioni condivise, secondo i propri ruoli e specificità al fine favorire il processo di cambiamento culturale e di competenze delle nuove generazioni verso i principi della green economy o circular economy.
Le finalità

Il Protocollo di Intesa ha la finalità di favorire il processo di cambiamento culturale e di competenze delle nuove generazioni verso i principi della green economy o circular economy e più genericamente della sostenibilità.
Attraverso il consolidamento di una rete tra i sistemi istituzionale, educativo, formativo, produttivo, della ricerca e del terzo settore ha l’obbiettivo di realizzare una community piemontese in grado di sviluppare, a livello regionale, strategie e strumenti per promuovere ed accompagnare il cambiamento culturale verso i principi di sostenibilità ambientale economica e sociale, così come declinati nel contesto internazionale e nazionale.

Gli Obiettivi specifici
  • implementare conoscenze e competenze specialistiche, trasversali e di base, per la formazione di nuove professionalità e per l’innovazione in chiave eco-sostenibile di quelle tradizionali;
  • promuovere nelle giovani generazioni i principi della cittadinanza attiva e consapevole in un’ottica solidale e globale, al fine di educare alla tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, paesaggistico, in coerenza con i principi della Costituzione;
  • sostenere i processi di alternanza scuola-lavoro e, più in generale, la collaborazione tra scuole, agenzie formative, imprese, terzo settore ed istituzioni;
  • valorizzare il ruolo attivo delle scuole nella creazione di un rapporto costruttivo e, reciprocamente riconosciuto, con il territorio al fine di rendere più efficace l'azione didattica e formativa;
  • favorire azioni che facilitino lo sviluppo di tali processi in ottica di sussidiarietà anche attraverso il coordinamento di risorse umane, strumentali e finanziarie di natura intersettoriale;
  • favorire, negli indirizzi scolastici e della formazione professionale, l'innovazione dei contenuti curriculari e delle metodologie valorizzando a tal fine l'uso delle ICT;
  • sostenere la formazione di insegnanti, tutor scolastici e aziendali da coinvolgere nei processi descritti;
  • facilitare, nel rispetto delle funzioni e competenze, i processi di informazione, sensibilizzazione e formazione delle componenti produttive, delle istituzioni e della cittadinanza;
  • diffondere esperienze e buone pratiche in materia di green education;
  • favorire la progettazione di percorsi condivisi a scala regionale, nazionale ed europea.

La costruzione della Community Regionale per la Green Education per favorire processi e nuovi modelli culturali di attuazione e diffusione dei principi della green e circular economy.

Ha l’obiettivo di rinforzare lo sviluppo della green economy in Piemonte, attraverso le reti che il Protocollo contribuirà a consolidare e valorizzando una conoscenza delle politiche e delle azioni degli attori stessi, mettendole in relazione con i livelli nazionale e internazionale (vd. Agenda 2030).
Si tratta di consolidare una vera e propria comunità che si impegna in modo compatto e coeso per analizzare e affrontare le principali connessioni tra l’educazione e i diversi temi salienti della società contemporanea, come l’etica ambientale, la comunicazione e l’informazione, la formazione, la responsabilità sociale delle imprese e del mondo del lavoro, il consumo e gli stili di vita.
Per raggiungere l’obiettivo si è partiti dal presupposto che è indispensabile conoscere le prerogative e i valori caratterizzanti il nostro territorio. Per questo è stata avviata, con il supporto di IRES Piemonte, un’analisi per “fotografare” politiche e progetti in atto, finalizzate a promuovere la green economy e la sostenibilità in Piemonte e implementati da soggetti diversi.
Tale conoscenza offre spunti e contribuire alla discussione per:
declinare il concetto di green economy quale modello culturale collettivo di un nuovo paradigma economico che muove dai principi della sostenibilità, a partire da una analisi condivisa del territorio;
definire il modello di governance del Protocollo che implementi l’efficacia delle politiche rivolte alla green economy e alla sostenibilità fornendo un valore aggiunto ai singoli sottoscrittori;
contribuire alla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile a partire da una conoscenza condivisa del contesto

Le attività svolte
A partire dal 2016, si sono avviati azioni e processi che favoriscono la transizione dello sviluppo economico e sociale del territorio verso prospettive di maggiore sostenibilità, con il coinvolgimento attivo di attori locali in azioni di natura culturale e sociale – azioni formative, di sensibilizzazione, di ricomposizione di legami e condivisione di progettualità quali:
a) il progetto “Green economy fuori dalla nicchia! L’innovazione e la conoscenza fattori primari dello sviluppo” e dei suoi sviluppi,
b) il Premio “Incubatori di green education” che ha coinvolto 12 scuole della Regione, di ogni ordine e grado ed è stato organizzato in collaborazione con soggetti pubblici e privati sottoscrittori del Protocollo;
c) le azioni di supporto allo sviluppo locale sostenibile nel territorio astigiano – focus agricoltura - nell’ambito di iniziative di formazione degli insegnanti e di Laboratorio cittadino, con il coinvolgimento degli attori locali e in collaborazione con il Comune di Asti, l’Istituto Agrario G. Penna, ACLI e Pastorale del lavoro e le principali organizzazioni professionali agricole del territorio;
d) l’Accordo di collaborazione tra la Regione Piemonte e l’Istituto di Ricerche Economico Sociali del Piemonte – IRES per il supporto allo sviluppo della green economy e della sostenibilita’ in Piemonte, attualemente in corso, e che si inquadra come percorso di approfondimento e ricerca per definire un’analisi, nelle diverse aree del Piemonte, delle esperienze atte a valorizzare nuove forme organizzative coerenti con una “economia” più sostenibile per i singoli e la collettività, anche in un’ottica di green community.

Il Protocollo di Intesa “La Regione Piemonte per la Green Education” e l’elaborazione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile
A partire dalla D.G.R. 3 – 7576 del 28 settembre 2018, con cui Regione Piemonte ha avviato il processo di costruzione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, il Protocollo d'Intesa "la Regione Piemonte per la Green Education” viene interpretato come uno degli strumenti di sviluppo del Piemonte in chiave sostenibile, con l’obbiettivo di fornire un contributo alle trasformazioni, in termini di nuove competenze e proposte culturali, necessarie ai cambiamenti introdotti dalla sostenibilità. Sarà inoltre soggetto fondamentale nella governance del processo stesso, in quanto occasione per l’organizzazione della concertazione degli obbiettivi della strategia con i diversi soggetti territoriali.

Dal punto di vista operativo sono previsti due primi passaggi:
1. La ri-collocazione del Protocollo regionale rispetto alle aree di intervento e agli obiettivi della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, cherichiede di ri-definire le aree di intervento del Protocollo e le specificità di ciascuna area.
Per i problemi che la SNSvS intende affrontare, gli oggetti di lavoro del Protocollo potrebbero meglio definirsi e dare origine a specifiche linee di azione che facciano riferimento agli obiettivi collocati nell’area Persone e Prosperità della SNSvS. Le due aree non sono concettualmente separabili (sviluppo delle persone, formazione di qualità, piena occupazione), ma possono essere trattate concretamente in parti diverse o differenti configurazioni del sistema territoriale e fanno riferimento a distinti contesti, strumenti e processi di lavoro.
A partire da questi oggetti di lavoro si identificano dunque le aree di intervento dell’Educazione e della Formazione quali aree strategiche prioritarie, da approfondire rispetto alle questioni: della conoscenza comune; della governance che garantisca, rispetto alle specificità di ciascuna area, la possibilità di connessione e diffusione di conoscenza; del monitoraggio e valutazione delle politiche messe in atto.

2. Il riconoscimento del ruolo del Protocollo, e dei suoi differenti attori, quale base da cui partire per la sperimentazione, a livello piemontese, di strumenti che rendano capillari, efficaci ed efficienti gli interventi di educazione e formazione per lo sviluppo sostenibile (così come avvenuto in altre regioni italiane).
Tanto nell’area di intervento dell’Educazione quanto in quella della Formazione, il processo di lavoro può partire dalla valorizzazione di conoscenze ed esperienze da far evolvere con il contributo di più parti interne alla Regione Piemonte e con gli attori territoriali:
· nell’area 1 - Educazione, ci sono riferimenti di livello nazionale da ricollocare rispetto alla Strategia (vd. Linee Guida per l’educazione allo sviluppo sostenibile dei Ministeri dell’Istruzione e dell’Ambiente; il quadro di riferimento del Sistema INFEA e l’esperienza piemontese in tale campo – vd. SIQuA - Il SISTEMA di INDICATORI di QUALITÀ per la valutazione delle progettualità nell’ambito dell’Educazione Ambientale e alla Sostenibilità nel Sistema In.F.E.A. piemontese- approvato con D.G.R. n. 23-13301 del 15 febbraio 2010);
· nell’area 2 – I modelli costruiti nell’ambito del progetto A.P.P. VER. – Apprendere per produrre verde e altre esperienze come base di conoscenza e di sperimentazione da far evolvere a livello di sistema.
L’esperienza dei territori

Negli anni sono state coinvolte diverse aree della Regione dove si sono avviati specifici progetti. La Relazione del 2016 da conto dei percorsi avviati ad Asti, Pinerolo e Moncalieri.

Asti

Con l’obiettivo di alimentare lo sviluppo della green economy e della sostenibilità su tutto il territorio regionale anche con azioni di natura sociale, culturale e formativa, la Regione Piemonte ha avviato un percorso sperimentale nel territorio astigiano a partire dal settore agricolo. Tale sperimentazione, ad oggi in evoluzione, produrrà: a) un quadro più preciso delle opportunità e delle prospettive da perseguire per avviare progetti concreti e condivisi con la comunità locale; b) un avvicinamento al territorio locale per la Regione Piemonte sia in termini di partnership significative fondate su obiettivi comuni, sia di conoscenze che fanno intravedere possibilità di azione e di sviluppo da alimentare anche in altri territori.

Il percorso (settembre 2016 – giugno 2017), oggi supportato da IRES Piemonte
  1. ha coinvolto nella co-progettazione e attuazione: Comune di Asti, ACLI Asti e Pastorale del Lavoro, Confederazione Italiana Agricoltori, Coldiretti, Confagricoltura, AgriBio, Istituto Agrario e Alberghiero G. Penna, 24 aziende agricole (quali esempi di “green economy” del territorio astigiano).
  2. si è articolato in:
  • formazione dei docenti dell’Istituto Agrario per garantire  di nuova conoscenza e metodi comuni di lavoro più rispondenti alle trasformazioni socio-economiche del territorio e a trend di maggiore sostenibilità del sistema agro-alimentare;
  • un Laboratorio Cittadino a sua volta articolato in:
  1. Focus group con le aziende agricole, “esempi” della green economy sul territorio per ampliare e ricomporre conoscenza, “innovare” le esperienze e riconoscersi in una prospettiva di sostenibilità;
  2. “Alfabeti”, incontri aperti al pubblico cittadino, per comprendere se e come nuove prospettive di sviluppo, più sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale possano sostenere l’uscita dalla crisi e creare nuove opportunità;
  • un Seminario rivolto a funzionari di enti locali o di altre istituzioni del territorio, imprenditori del sistema agro-alimentare, educatori e formatori, docenti di scuole secondarie, dell’Istituto Agrario ed Enogastronomico G. Penna, di Retegreen Piemonte e della Rete degli Istituti Agrari, che ha consentito, con il supporto di esperti, analisi critiche e individuazione di modelli organizzativi e prospettive di lavoro per il sistema agro-alimentare astigiano.

È in corso di realizzazione una pubblicazione con gli esiti del percorso disponibile da settembre 2017 da cui trarre elementi per il proseguimento dei lavori.

I Progetti Avviati

Corsi sull'Educazione alla Sostenibilità (EAS)

Un centinaio di docenti si sono iscritti al corso “Educazione alla sostenibilità” organizzato da Regione Piemonte (Settore Politiche dell’Istruzione), Arpa Piemonte e CeSeDi (Centro Servizi Didattici della Città Metropolitana di Torino).
Il percorso formativo era articolato su tre province (Torino, Asti e Cuneo) e tre ordini di istruzione (primaria, secondaria di primo e di secondo grado).
La struttura metodologica ha previsto lo sviluppo di competenze progettuali, un livello di riflessione pedagogica e una logica di lavoro “a specchio”: gli insegnanti hanno sperimentato in prima persona approcci ed attività replicabili con i propri allievi. È stato previsto un incontro con gli operatori Arpa (Monitoraggio della qualità dell'aria, Rischi ambientali e naturali, Epidemiologia Ambientale ed Educazione Ambientale).

Il percorso formativo ha approfondito i seguenti temi:
Inquinamento dell'aria - destinatari le scuole primarie e secondarie di primo grado di Asti e diTorino;
Musica d'ambiente - destinatari le scuole primarie di Cuneo;
Cambiamenti climatici - destinatari le scuole secondarie di secondo grado di Torino.
L'iniziativa si inquadra nell'ambito del Protocollo Green Education della Regione Piemonte per lo sviluppo di una comunità di pratica e di ricerca sui temi della sostenibilità.

Musica d'ambiente

In quest’anno scolastico il progetto Musica d’Ambiente, a cura di Arpa Piemonte, è stato ampliato alle scuole dall’infanzia alla secondaria di secondo grado.

Si è ripetuta la settimana dell’ambiente, declinata come Settimana 2030, presso l’istituto comprensivo di Biandrate, con il duplice intento di aprire ai temi della sostenibilità e di utilizzare Musica d’Ambiente dall’infanzia alla secondaria di secondo grado. In questa esperienza sono stati coinvolti circa 800 alunni.
È stata conclusa la formazione docenti in Provincia di Torino con 400 adesioni. Si sono svolti altri laboratori in collaborazione con l’Asl di Vercelli, che hanno coinvolto un numero di bambini, stimabile in uno o due centinaia.

Per l’iniziativa Climathon, tenutosi a Envipark, un coro di bambini ha interpretato i brani di Musica d’Ambiente in diretta mondiale. Dopo l’esperienza si è scritta e registrata la Climate song, brano originale dedicato ai cambiamenti climatici, diffusa dalla Direzione Generale del Miur quale centro di un concorso nazionale per le scuole.

La Climate song fa da preludio all’iniziativa del primo Festival nazionale della canzone d’autore a tema ambientale che vede coinvolti in un accordo con Arpa Piemonte: Usr per il Piemonte, Città di Torino, Città di Casale e Earth Day Italia. Il 26 di aprile, la Climate song, verrà eseguita dal vivo sulla terrazza del Pincio in Roma, con una stima di presenze al Villaggio per la Terra di 200.000 visitatori.

In ultimo, sono in fase di definizione accordi specifici con istituti scolastici e amministrazioni, tesi allo sviluppo di Musica d’Ambiente nelle sue varie sfaccettature come strumento per veicolare messaggi e per animare percorsi di educazione alla sostenibilità.

Noi e l’Aria: un supporto pedagogico sul tema della qualità dell’aria

Nell’anno scolastico 2018/19 l’attività Noi e l'Aria ha coinvolto 30 classi appartenenti a ottoi scuole primarie, quattro scuole secondarie di primo grado e una scuola dell’infanzia distribuite sull’intero territorio regionale; l’individuazione degli istituti presso i quali svolgere le attività è avvenuta privilegiando quelli nei cui pressi è situata una stazione di monitoraggio della qualità dell’aria.
Arpa Piemonte, con i vari istituti, ha organizzato e realizzato:
  • incontri di formazione degli insegnanti, nel corso dei quali è stato illustrato lo strumento pedagogico nei suoi contenuti tecnici ed è stato fornito il materiale di supporto;
  • incontri in classe con i bambini;
  • visita guidata alle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria.

Nel complesso, l’edizione 2018/2019 di “Noi e l'Aria” è così sintetizzabile:
  • 30 classi (con circa 600 studenti sensibilizzati sul tema);
  • 154 insegnanti degli Istituti Comprensivi;
  • 4 incontri di formazione per gli insegnanti;
  • 22 incontri in classe con i bambini;
  • 17 visite alle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria con tecnici Arpa.

Gli incontri si sono svolti nelle seguenti scuole

DIPARTIMENTO ARPA SUD-EST: Istituto comprensivo di Villanova d'Asti (AT) e Istituto Galilei di Alessandria;
DIPARTIMENTO ARPA NORD-OVEST: I.C. Settimo II - Scuola Primaria Roncalli; Piossasco (TO) - Scuola Primaria Gramsci; Piossasco (TO) - Scuola Primaria Ungaretti; Torre Pellice (TO) - Istituto Comprensivo G.Rodari; Torino - Scuola Primaria Salgari;
DIPARTIMENTO ARPA NORD-EST: Coggiola (BI) - Scuola Primaria; Pray (Bi) Scuola Primaria; Pray (Bi) - Scuola Primaria; Sostegno (Bi) - Scuola Primaria; Novara - Istituto Comprensivo Statale "Guido da Biandrate"; Novara - Istituto Comprensivo Statale "Guido da Biandrate"; Novara - Istituto Comprensivo Statale "Guido da Biandrate".

Al termine del percorso le classi hanno realizzato dei lavori sul tema della qualità dell’aria, a testimonianza di quanto appreso, per diffondere le esperienze nelle altre scuole della regione, per aiutarci a "respirare meglio" e formare cittadini coscienti e responsabili; i lavori sono stati pubblicati nello specifico portale curato da Arpa Piemonte.

Infine Noi e l'Aria è stato sperimentato anche a supporto delle azioni comunicative del progetto Prepair, attraverso una proposta educativa che mira a definire politiche coordinate contro l'inquinamento atmosferico.
Hanno partecipato a questa fase sperimentale di Prepair 3 classi per ogni Regione: una scuola primaria, una secondaria di primo grado ed una di scuola secondaria di secondo grado. Nei prossimi anni scolastici la proposta verrà estesa ad un maggior numero di scuole.


Porte Aperte all'Arpa Piemonte 2019

“Porte aperte all’Arpa”, progettata dalla struttura di Educazione e Promozione ambientale e realizzata con l’intervento delle Strutture dipartimentali e tematiche dell’Agenzia, è un progetto di educazione ambientale che ha lo scopo di far conoscere il ruolo di Arpa Piemonte. In particolare, i Laboratori e i Centri tematici, attraverso visite guidate rivolte a studenti e docenti, mostrano come si svolgono le attività tecnico-scientifiche che supportano i servizi di controllo e monitoraggio ambientale. L’iniziativa è svolta in collaborazione con il MAcA - Museo A come Ambiente e l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte. Nell’edizione 2019, conclusa il 30 aprile, circa 1100 studenti suddivisi in 54 classi e un centinaio di insegnanti della scuola secondaria hanno partecipato a 24 percorsi didattici distribuiti sull’intero territorio regionale.
Gli incontri obbligatori riservati ai docenti, svolti a febbraio e propedeutici all’accompagnamento delle classi, hanno favorito l’informazione e la conoscenza dell’Agenzia, oltre a migliorare l’apprendimento per le successive visite degli studenti.
Il numero delle classi prenotate ha coperto il 100% dei turni disponibili nei vari centri. La partecipazione del personale Arpa coinvolto è stata complessivamente di un centinaio di unità tra biologi, chimici, geologi, fisici, ingegneri ambientali e tecnici di laboratorio.
Nel complesso, le adesioni all’edizione 2019 di Porte Aperte all’Arpa, che si è conclusa il 30 aprile, sono così quantificate:

54 classi (circa 1100 studenti);
93 insegnanti della Scuola secondaria di II° grado (39 a febbraio e 54 a marzo/aprile);
24 percorsi di visita distribuiti sull’intero territorio regionale i cui argomenti sono stati:

  • Monitoraggio della qualità dell’aria e dei pollini allergenici
  • Visita ai laboratori di Chimica, Microbiologia ed Ecotossicologia
  • Uso delle diatomee ed altri metodi biologici per il monitoraggio delle acque
  • Campi elettromagnetici
  • Cenni di acustica, misure di rumore e passeggiata sonora
  • Visita al laboratorio olfattometrico e presentazione del naso elettronico
  • Visita al centro regionale amianto con osservazioni al microscopio elettronico e ottico
  • Il rumore: cos'è, come si misura e quali sono i rischi per la salute umana
  • Il termovalorizzatore del Gerbido: il sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni e i campionamenti a camino
  • Il cellulare: istruzioni per l'uso
  • La previsione meteorologica e i segreti della neve
  • Il meteo in TV lo fai tu! Teoria e strumenti di osservazione e previsione
  • I cambiamenti climatici
  • Uno sguardo sul territorio: geologia, processi naturali, monitoraggio strumentale delle frane
  • I rischi naturali: eventi alluvionali e sismici
  • Il geoportale Arpa: dati ambientali e cartografia del Piemonte
  • Campi elettromagnetici e radiazione otticaLa radioattività
  • Conoscere il radon: strumenti e laboratori
  • Qualità delle acque e campi elettromagnetici
  • Monitoraggio dei corpi idrici



Porte Aperte all'Arpa


L’edizione per i cittadini è stata programmata nei giorni 30 maggio, 2 e 7 giugno e sarà dedicata alla biodiversità.
Presso la Sede centrale di Torino il 30 maggio si è parlato delle numerose attività di studio e di monitoraggio con l’obiettivo di proporre interventi di conservazione e restauro della biodiversità.
Il 2 giugno presso la Fortezza di Verrua Savoia (TO) si sono svolti dibattiti presso stand didattici curati da aziende agricole, parchi e associazioni che operano per la tutela della biodiversità nei paesaggi rurali
Il 7 giugno ha avuto luogo il Seminario “Sic2Sic - In bici attraverso la Rete Natura 2000 italiana” evento conclusivo dell’itinerario cicloturistico per scoprire il patrimonio naturale custodito nella rete di Natura 2000.

Corsi sull'Educazione alla Sostenibilità (EAS)

Obiettivo generale

Il progetto è finalizzato a promuovere l’uso consapevole dello smartphone, a prevenire i problemi legati al fenomeno del cyber-bullismo (Rif. Legge Regionale sul cyberbullismo L.R. 5/2/2018 n.2). Inoltre il progetto evidenzia gli effetti sulla salute dell’esposizione ai CEM derivante dall’uso eccessivo e scorretto del cellulare. Infine il progetto si integra con altri collegamenti interdisciplinari e percorsi educativi ambientali come l’economia circolare, il ciclo di vita del cellulare e i rifiuti elettronici.

Obiettivi specifici
Gli obiettivi specifici sono:
1. Rendere consapevoli della centralità dei media nei contesti di vita, con particolare attenzione all’impatto di questi strumenti su bambini e ragazzi.
2. Informare docenti, famiglie e studenti sulle regole, i limiti e le potenzialità dell’uso degli smartphone.
3. Fornire competenze per gestire nelle classi attività per un uso creativo, critico e consapevole dello smartphone.
4. Conoscere gli effetti sulla salute e le caratteristiche dell’emissione elettromagnetica dei CEM.

Destinatari
I destinatari sono gli insegnanti delle scuole secondarie di primo grado e in particolare:
● Referente cyberbullismo
● Animatore digitale
● Referente per la promozione della salute
● Referente per l’inclusione
i Genitori/Adulti di riferimento.

I destinatari finali sono gli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado.

Azioni
Il progetto prevede una serie di azioni articolate al fine di formare i docenti sui temi del digitale. In seguito gli stessi docenti coinvolgeranno genitori ed alunni in un percorso attivo di riflessione e lavoro sul senso e sui limiti dell’uso dello smartphone.
1. Formazione specifica degli insegnanti della scuola secondaria di primo grado della provincia;
2. Realizzazione di tre unità di apprendimento sui temi individuati come critici (privacy, sexting, cyberbullismo, onde elettromagnetiche, media education, rapporto cellulari-salute-ambiente nelle classi prime delle scuole secondarie di primo grado;
3. Somministrazione agli alunni di un test conclusivo (esame per il conseguimento della patente);
4. Stipula di un patto, come assunzione di responsabilità condivisa tra genitori e figli;
5. Disegno, realizzazione e stampa della patente per smartphone;
6. Consegna del patentino in ciascuna istituzione scolastica con cerimonia pubblicha, alla presenza delle autorità locali e delle forze dell’ordine;
7. Questionario valutazione inviato online agli insegnanti.
Particolare importanza riveste il fatto di coinvolgere le famiglie in modo da innescare un circolo virtuoso che amplifichi la riflessione e l’attenzione ad un uso intelligente e creativo dello smartphone.

Enti coinvolti
Il progetto coinvolge a livello regionale gli Assessorati Sanità e Istruzione, Arpa Piemonte e l’Ufficio Scolastico Regionale. A livello locale sono coinvolti:
● Asl: Servizi di Epidemiologia, Promozione Salute, Dipendenze
● Ufficio Scolastico Territoriale di competenza
● Scuole Polo e/o di ambito
● Forze dell’ordine
● Enti locali

Nell’arco dell’anno 2018 il progetto è stato sperimentato nel territorio di tre ASL: VCO, CN2 e Città di Torino, complessivamente hanno aderito al progetto un centinaio di docenti appartenenti a decine di scuole piemontesi. Per ARPA Piemonte sono state coinvolte le strutture di Educazione Ambientale, Epidemiologia e Radiazioni non ionizzanti.

Questa fase sperimentale di “Un Patentino per lo smartphone” ha raccolto importanti convergenze di mandati tra gli enti coinvolti e ha costruito solide basi per la declinazione del progetto su base regionale nell’anno scolastico 2019-20.

Processi Partecipativi

La SNSS indica nei processi partecipativi uno dei principali vettori di sostenibilità: "Il vettore ‘Istituzioni, partecipazione e partenariati’ si articola in obiettivi finalizzati, a favorire la creazione e diffusione di iniziative e percorsi efficaci e continui per il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse nelle diverse fasi dei processi decisionali. A questo fine, è necessario sviluppare meccanismi di integrazione a livello istituzionale, nonché di partecipazione e coinvolgimento attivo della società civile, coerentemente con le linee di azione definite a livello europeo e internazionale.”

I Processi partecipativi in cui coinvolgere gli stake-holders sono rilevanti sia a livello regionale nella definizione dei Piani [Piano aria, Piano Energi, Piano Trasporti, PSR, PTC, ecc.] sia nei diversi ambiti territoriali che devono sviluppare i processi programmatori e le politiche per cogliere gli obiettivi di sostenibilità.

Tutto ciò richiede una efficace governance alle diverse scale territoriali.
Gli strumenti e le metodologie a cui fare ricorso per coinvolgere la società civile sono molteplici: a titolo esemplificativo ricordiamo i Contratti di fiume e di area umida (sul territorio regionale è in corso di attuazione il Progetto INTERREG Mediterraneo WETNET, che vede coinvolta la Provincia di Vercelli ed a cui partecipa la Regione Piemonte).

Altro strumento ad adesione volontaria è rappresentato dal Patto dei sindaci, che rappresenta il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali che si impegnano volontariamente ad aumentare l’efficienza energetica e l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l'obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020.
Dopo l'adozione del Pacchetto europeo su clima ed energia nel 2008, la Commissione europea ha lanciato il Patto dei sindaci per avallare e sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali nell'attuazione delle politiche nel campo dell'energia sostenibile.
Per le sue singolari caratteristiche - essendo l'unico movimento di questo genere a mobilitare gli attori locali e regionali ai fini del perseguimento degli obiettivi dell'Unione europea- il Patto dei sindaci è considerato dalle istituzioni europee come un eccezionale modello di governance multilivello.

IL progetto A.P.P.VER.

Il Progetto A.P.P. VER., Apprendere Per Produrre Verde, è un progetto europeo, finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia Interreg ALCOTRA, nell’ambito della tematica 4.2 Istruzione e Formazione: aumentare l’offerta educativa e formativa e le competenze professionali transfrontaliere.

La Città Metropolitana di Torino è capofila del progetto cui partecipano come partner, per il versante italiano il Comune di Pinerolo e il CFIQ – Consorzio per la Formazione, l’Innovazione e la Qualità di Pinerolo, mentre per il versante francese il gruppo di interesse pubblico per la formazione professionale e inserimento GIP FIPAN de l’Acadèmie de Nice. Per l’attuazione del progetto, CMTo si avvale di Ires Piemonte - Istituto di Ricerche Economiche e Sociali per il Piemonte, con il ruolo di soggetto attuatore.

A.P.P. VER. ha per finalità lo sviluppo di un sistema territoriale che “avvicini” le scuole e la formazione professionale alle organizzazioni della green economy, nella prospettiva di produrre nuovo lavoro, innovare quello tradizionale e creare nuove collaborazioni e relazioni sul territorio. Origina dai seguenti presupposti: è in atto una transizione green dell’economia, che può essere compresa solo grazie ad un rapporto diretto con le organizzazioni che la attuano; transizione che riguarda tutte le professioni ed è trasversale a tutti gli indirizzi e livelli scolastici.

Il progetto coinvolge attivamente soggetti istituzionali, di governo, della ricerca, scolastici e della formazione professionale, economici e dell’associazionismo, per realizzare cambiamenti culturali, di conoscenza e competenza per lo sviluppo sostenibile del territorio transfrontaliero (Agenda 2030). Si struttura in 3 fasi: 1) conoscenza dei cambiamenti territoriali in chiave di green economy; 2) produzione di innovazioni curricolari e curvatura dei profili di competenza; 3) diffusione delle conoscenze e implementazione di azioni di sistema territoriale.

I destinatari sono studenti e insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado e della formazione professionale; tutor scolastici e aziendali; manager e tecnici delle organizzazioni “verdi”; amministratori e tecnici pubblici; grande pubblico.

Approvato e finanziato con un budget complessivo di 1 milione e 400mila euro, ha una durata triennale 2017/2020.

http://www.interreg-alcotra.eu/it/decouvrir-alcotra/les-projets-finances/app-ver-apprendere-produrre-verde
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/green-economy-education/app-ver