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MITIGAZIONE DELL'IMPATTO SUGLI ASPETTI QUANTITATIVI E SULLA PRESSIONE IDROELETTRICA

L’argomento Acqua rientra in due Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

Obiettivo 12
: garantire modelli sostenibili di produzione e consumo



Obiettivo 15: proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre


DAL DEFLUSSO MINIMO VITALE (DMV) AL DEFLUSSO ECOLOGICO (DE)

Dal 2002, per tutti i corsi d’acqua del bacino del Po è in vigore una disciplina per regolare le portate in alveo a valle delle derivazioni idriche e garantire il Deflusso Minimo Vitale (DMV).
La normativa nazionale afferma infatti che l’insieme delle derivazioni deve essere regolato in modo da garantire il livello di deflusso di acqua necessario alla vita negli alvei sottesi e tale da non danneggiare gli equilibri degli ecosistemi interessati.
L’entrata in vigore della Direttiva Quadro sulle Acque (DQA) e le recenti emergenze idriche legate in parte anche ai cambiamenti climatici in atto (trend in aumento delle temperature e diversa distribuzione delle piogge) con conseguenti periodi di siccità prolungati, ha reso necessaria una revisione del semplice concetto di Deflusso Minimo Vitale come misura di riferimento per la tutela quantitativa. Viene richiesto un livello di tutela maggiore con l’identificazione di portate, definite “ecologiche” che garantiscano di conseguire il “buono stato” delle acque o non deteriorarlo se questo è presente.

Il Piano di Gestione del Po - PdG Po e il Piano di Tutela delle Acque – PTA prevedono a questo proposito una specifica misura, che appartiene alla KTM 7, denominata “Revisione del DMV, definizione delle portate ecologiche e controllo dell’applicazione sul territorio”.
Per rendere operativa questa azione l’Autorità di Bacino del Fiume Po ha emanato una specifica “Direttiva Deflussi Ecologici” per fornire criteri metodologici omogenei nel distretto del Po conformi alle nuove linee guida nazionali ed europee.

La Regione Piemonte su questa base ha definito un piano di attività con ARPA Piemonte: sulla base dell’attuale DMV ideologico, che costituisce il punto di partenza per definire la componente ambientale, verranno individuati correttivi sulla base delle diverse esigenze di tutela territorialmente localizzati.

Per definire la regola di calcolo del deflusso ecologico (DE) verranno quantificati i fattori ambientali, riguardanti la naturalità (N), la qualità dell'acqua (Q) e la fruizione (F), sarà inoltre rivista la modalità di applicazione della modulazione.

Saranno inoltre individuati i corpi idrici su cui applicare questi diversi fattori sulla base, rispettivamente, della necessità di tutela naturalistica in aree protette, in territori in cui siano presenti attività sportive, ricreative o turistiche o ancora per diminuire il grado di inquinamento in zone particolarmente impattate.

Per ulteriori informazioni vai alla pagina dell'Autorità di Bacino del Fiume Po.
La Stura di Demonte a Pietraporzio