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Emissioni da ZOOTECNIA
Figura 1
Tabella 1
I coefficienti emissivi vengono applicati al numero di capi allevati e alla superficie delle colture agricole di ciascun territorio.
Consulta i dati delle emissioni di PM10, di altri inquinanti (NH3, N2O, CH4) negli indicatori ambientali.
Maggiori dettagli sono consultabili alla pagina web di Sistema Piemonte
ZOOTECNIA
Emissioni da ZOOTECNIA
Nell’ambito del comparto agricolo, anche la zootecnia concorre alle emissioni di gas nocivi in atmosfera; particolare rilevanza hanno il metano (CH4), uno dei gas serra, e l’ammoniaca (NH3), la quale, oltre a causare acidificazione dei suoli ed eutrofizzazione delle acque, è uno dei precursori del particolato atmosferico di origine secondaria (PM).
Il settore zootecnico emette gas in atmosfera in ciascuna delle fasi del ciclo d’allevamento: all’interno delle strutture di stabulazione degli animali, durante lo stoccaggio e lo spandimento degli effluenti zootecnici sui terreni agricoli a scopo fertilizzante, durante il pascolo all’aperto.
Una particolarità riguarda le emissioni di metano degli animali ruminanti (bovini, ovicaprini), assolutamente fisiologiche perché dovute alla degradazione degli alimenti nel rumine, ma non indifferenti dal punto di vista degli impatti in atmosfera (coprono circa un terzo delle emissioni di metano di origine agricola).
Per quanto riguarda le emissioni di ammoniaca, queste avvengono prevalentemente (oltre l’85% del totale) nelle fasi di stoccaggio e spandimento in campo dei composti organici contenuti nelle deiezioni animali (letami e liquami), particolarmente abbondanti negli allevamenti di maiali, bovini, polli e altri avicoli, diffusi soprattutto nell’area sud-occidentale del Piemonte, ossia nelle province di Cuneo e Torino. In quest’ambito si stanno oggi diffondendo nuove tecniche gestionali (es. copertura delle vasche di stoccaggio, interramento immediato degli effluenti) che assicurano un significativo abbattimento delle emissioni, anche in termini di odore.
Infine, esistono anche emissioni dirette di particolato primario dagli allevamenti legate ai sistemi di stabulazione degli animali, alla movimentazione dei mangimi, ai residui di pelle e piumaggio degli animali, alle condizioni delle strutture di ricovero.
Per quanto riguarda le pressioni emissive legate al comparto zootecnico1 è stata utilizzata l’ultima versione disponibile dell’Inventario Regionale delle Emissioni (IREA), che fa riferimento all’anno 2013.
1SNAP: settori 10.04, 10.05, 10.09, 10.10.
Il settore zootecnico emette gas in atmosfera in ciascuna delle fasi del ciclo d’allevamento: all’interno delle strutture di stabulazione degli animali, durante lo stoccaggio e lo spandimento degli effluenti zootecnici sui terreni agricoli a scopo fertilizzante, durante il pascolo all’aperto.
Una particolarità riguarda le emissioni di metano degli animali ruminanti (bovini, ovicaprini), assolutamente fisiologiche perché dovute alla degradazione degli alimenti nel rumine, ma non indifferenti dal punto di vista degli impatti in atmosfera (coprono circa un terzo delle emissioni di metano di origine agricola).
Per quanto riguarda le emissioni di ammoniaca, queste avvengono prevalentemente (oltre l’85% del totale) nelle fasi di stoccaggio e spandimento in campo dei composti organici contenuti nelle deiezioni animali (letami e liquami), particolarmente abbondanti negli allevamenti di maiali, bovini, polli e altri avicoli, diffusi soprattutto nell’area sud-occidentale del Piemonte, ossia nelle province di Cuneo e Torino. In quest’ambito si stanno oggi diffondendo nuove tecniche gestionali (es. copertura delle vasche di stoccaggio, interramento immediato degli effluenti) che assicurano un significativo abbattimento delle emissioni, anche in termini di odore.
Infine, esistono anche emissioni dirette di particolato primario dagli allevamenti legate ai sistemi di stabulazione degli animali, alla movimentazione dei mangimi, ai residui di pelle e piumaggio degli animali, alle condizioni delle strutture di ricovero.
Per quanto riguarda le pressioni emissive legate al comparto zootecnico1 è stata utilizzata l’ultima versione disponibile dell’Inventario Regionale delle Emissioni (IREA), che fa riferimento all’anno 2013.
1SNAP: settori 10.04, 10.05, 10.09, 10.10.
Figura 1
Emissioni da zootecnia di (NH3, PM10, N20, CH4) - anno 2013
Nella tabella 1 vengono riportate le emissioni gassose complessive, considerando sia le colture agricole sia la zootecnia. La gestione delle colture agricole e la gestione dei reflui zootecnici presentano percentuali di emissioni simili (entrambe al 36%). In ambito provinciale il peso dei reflui zootecnici in provincia di Cuneo condiziona le emissioni di questa provincia (complessivamente 39%). Considerando invece solo il comparto agricolo, la provincia di Vercelli presenta le maggiori emissioni gassose, dovute essenzialmente alla coltura del riso.
Tabella 1
Riparto territoriale delle emissioni gassose (espresse come t CO2 equivalente l’anno) di origine agricola e zootecnica
Comparto |
AL |
AT |
BI |
CN |
NO |
TO |
VCO |
VC |
Totale complessivo |
|
Gestione delle colture agricole, compresa fertilizzazione minerale |
122 |
17 |
45 |
166 |
284 |
200 |
10 |
622 |
1.467 |
|
Gestione dei reflui zootecnici, dalla stalla alla distribuzione in campo |
62 |
60 |
29 |
815 |
56 |
366 |
6 |
36 |
1.431 |
|
Emissioni fisiologiche degli animali ruminanti |
55 |
50 |
22 |
551 |
43 |
328 |
9 |
22 |
1.081 |
|
Totale |
238 |
127 |
97 |
1.532 |
384 |
894 |
26 |
680 |
3.978 |
100% |
Percentuale |
6% |
3% |
2% |
39% |
10% |
22% |
1% |
17% |
100% |
|
Stima IREA su dati 2013 Anagrafe regionale delle aziende agricole
Fonte: Regione Piemonte. Elaborazione: Arpa Piemonte
Fonte: Regione Piemonte. Elaborazione: Arpa Piemonte
I coefficienti emissivi vengono applicati al numero di capi allevati e alla superficie delle colture agricole di ciascun territorio.
Consulta i dati delle emissioni di PM10, di altri inquinanti (NH3, N2O, CH4) negli indicatori ambientali.
Maggiori dettagli sono consultabili alla pagina web di Sistema Piemonte