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Attività di controllo Industrie a Rischio di Incidente rilevante
Attività di pianificazione del territorio e dell’emergenza
Figura 1
RISCHI INDUSTRIALI
L'argomento Rischi industriali rientra in un Obiettivo dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta nel settembre 2015 dai Governi dei 193 Paesi dell'ONU
Obiettivo 9: Costruire infrastrutture resilienti e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
Obiettivo 9: Costruire infrastrutture resilienti e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
Attività di controllo Industrie a Rischio di Incidente rilevante
In materia di prevenzione dei rischi di incidente rilevante, la normativa prevede attività di controllo (ispezioni sui Sistema di Gestione della Sicurezza per tutti gli stabilimenti e istruttorie dei Rapporti di Sicurezza per gli stabilimenti di soglia superiore) e attività di pianificazione del territorio e dell’emergenza.
Le ispezioni sul Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) sono finalizzate ad accertare la conformità del Sistema ai requisiti e ai contenuti specificati dal DLgs 105/15 (Allegato B), nonché l’attuazione della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti dichiarata dai gestori. Esse prevedono la disamina delle procedure e dei documenti tecnici che sostanziano il SGS e la verifica della congruenza tra quanto riportato nella suddetta documentazione e la configurazione dello stabilimento in termini sia impiantistici che gestionali. Le attività ispettive prevedono più accessi presso gli stabilimenti e possono protrarsi anche per periodi piuttosto lunghi, in relazione alla complessità degli stabilimenti stessi e al livello di implementazione del SGS riscontrato. Tali ispezioni si concludono con la formulazione di specifiche richieste (raccomandazioni e prescrizioni) volte al miglioramento del SGS e, più in generale, alla prevenzione dei rischi di incidente rilevante dello stabilimento.
Relativamente agli stabilimenti di soglia superiore, la programmazione delle ispezioni sul SGS è effettuata dal Comitato Tecnico Regionale (CTR) del Piemonte, organo collegiale composto da Vigili del Fuoco, Regione, Arpa, INAIL, enti locali ed altri organi tecnici. Le ispezioni sono svolte da Commissioni nominate dal Presidente del CTR e composte da Arpa, INAIL e Vigili del Fuoco. Nel 2018 sono proseguite le ispezioni avviate a fine 2017 e sono state avviate ulteriori 10 ispezioni, previste dalla programmazione triennale 2016-2018 per gli stabilimenti di soglia superiore; complessivamente quindi nel 2018 si sono concluse 15 ispezioni, con la formulazione da parte del CTR delle prescrizioni e raccomandazioni necessarie per il miglioramento della sicurezza.
Nel 2018 sono proseguite le ispezioni disposte a fine 2017 (n.11) e sono state avviate le ulteriori ispezioni previste dalla programmazione triennale 2016-2018 (n.10); complessivamente si sono concluse le attività ispettive per n.18 stabilimenti.
Per quanto riguarda gli stabilimenti di soglia inferiore, nel 2018 è stato approvato lo schema di convenzione tra Regione, Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e Arpa (DD n. 260/2018 del 13 luglio 2018) per l’esecuzione delle ispezioni negli stabilimenti di soglia inferiore; nelle more del perfezionamento di tale convenzione, a fine 2018 la Regione ha disposto l’avvio di tre ispezioni, attualmente in corso, secondo la programmazione 2017-2020, approvata con DD n.530/2017 del 12 dicembre 2017.
Le istruttorie dei Rapporti di Sicurezza degli stabilimenti di soglia superiore sono finalizzate a valutare l’adeguatezza delle misure tecnico-impiantistiche adottate dalle aziende per prevenire e/o mitigare gli incidenti connessi con i processi svolti; consistono nella disamina delle analisi di sicurezza volte a individuare le ipotesi incidentali (valutate in termini di frequenza di accadimento di tali eventi, e di magnitudo dei relativi scenari incidentali - rilasci tossici, incendi, esplosioni, sversamenti di sostanze pericolose per l’ambiente), nonché nella verifica di rispondenza di tali ipotesi con la configurazione impiantistica. Tali istruttorie, svolte da gruppi di lavoro nominati dal CTR, a cui partecipano rappresentanti di Arpa e Regione, prevedono sopralluoghi presso gli impianti e possono durare per un arco temporale piuttosto lungo, in relazione alla complessità dei processi produttivi e alle eventuali problematiche connesse con il contesto territoriale.
Sono altresì previsti procedimenti istruttori relativi alla realizzazione di nuovi stabilimenti di soglia superiore o a modifiche con aggravio del preesistente livello di rischio, finalizzati al rilascio del Nulla Osta di Fattibilità (NOF) da parte del CTR. Nel 2018 è stata completata, con parere favorevole, l’istruttoria del RdS-NOF relativo ad una modifica di uno stabilimento della provincia di Alessandria, comportante l’aumento dei quantitativi di sostanze pericolose, ed è stata avviata l’istruttoria del RdS-NOF di uno stabilimento della Città metropolitana di Torino.
Sono inoltre effettuate attività di vigilanza a supporto dei dipartimenti provinciali di Arpa e degli enti territoriali o su richiesta dell’Autorità giudiziaria, per verificarne l’assoggettabilità al D.lgs. 105/2015. Nel 2018 le attività di vigilanza hanno interessato uno stabilimento chimico della provincia di Alessandria, che, riducendo i quantitativi di sostanze pericolose, non risulta più soggetto alla normativa “Seveso”, ed uno stabilimento di produzione di fuochi d’artificio della Città metropolitana di Torino, nell’ambito della collaborazione con il Dipartimento territoriale di Arpa. Inoltre, nell’ambito del procedimento di rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale di due stabilimenti di trattamento di rifiuti della provincia di Cuneo, è stato fornito un supporto specialistico al Dipartimento territoriale, finalizzato alla valutazione dell’eventuale assoggettabilità alla normativa “Seveso”.
Nel 2018 è stata effettuata una attività di vigilanza presso uno stabilimento già “Seveso” della provincia di Alessandria, che ha evidenziato la non assoggettabilità al D.lgs.105/2015, a seguito della riduzione dei quantitativi di sostanze pericolose. Sono state inoltre condotte delle attività a supporto dei competenti dipartimenti territoriali di Arpa in tre stabilimenti (due impianti di trattamento rifiuti della provincia di Cuneo e un deposito di esplosivi della Città metropolitana di Torino), che hanno confermato la non assoggettabilità degli stessi al D.lgs.105/2015.
Consulta la serie storica degli indicatori sui Controlli negli stabilimenti RIR.
Le ispezioni sul Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) sono finalizzate ad accertare la conformità del Sistema ai requisiti e ai contenuti specificati dal DLgs 105/15 (Allegato B), nonché l’attuazione della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti dichiarata dai gestori. Esse prevedono la disamina delle procedure e dei documenti tecnici che sostanziano il SGS e la verifica della congruenza tra quanto riportato nella suddetta documentazione e la configurazione dello stabilimento in termini sia impiantistici che gestionali. Le attività ispettive prevedono più accessi presso gli stabilimenti e possono protrarsi anche per periodi piuttosto lunghi, in relazione alla complessità degli stabilimenti stessi e al livello di implementazione del SGS riscontrato. Tali ispezioni si concludono con la formulazione di specifiche richieste (raccomandazioni e prescrizioni) volte al miglioramento del SGS e, più in generale, alla prevenzione dei rischi di incidente rilevante dello stabilimento.
Relativamente agli stabilimenti di soglia superiore, la programmazione delle ispezioni sul SGS è effettuata dal Comitato Tecnico Regionale (CTR) del Piemonte, organo collegiale composto da Vigili del Fuoco, Regione, Arpa, INAIL, enti locali ed altri organi tecnici. Le ispezioni sono svolte da Commissioni nominate dal Presidente del CTR e composte da Arpa, INAIL e Vigili del Fuoco. Nel 2018 sono proseguite le ispezioni avviate a fine 2017 e sono state avviate ulteriori 10 ispezioni, previste dalla programmazione triennale 2016-2018 per gli stabilimenti di soglia superiore; complessivamente quindi nel 2018 si sono concluse 15 ispezioni, con la formulazione da parte del CTR delle prescrizioni e raccomandazioni necessarie per il miglioramento della sicurezza.
Nel 2018 sono proseguite le ispezioni disposte a fine 2017 (n.11) e sono state avviate le ulteriori ispezioni previste dalla programmazione triennale 2016-2018 (n.10); complessivamente si sono concluse le attività ispettive per n.18 stabilimenti.
Per quanto riguarda gli stabilimenti di soglia inferiore, nel 2018 è stato approvato lo schema di convenzione tra Regione, Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e Arpa (DD n. 260/2018 del 13 luglio 2018) per l’esecuzione delle ispezioni negli stabilimenti di soglia inferiore; nelle more del perfezionamento di tale convenzione, a fine 2018 la Regione ha disposto l’avvio di tre ispezioni, attualmente in corso, secondo la programmazione 2017-2020, approvata con DD n.530/2017 del 12 dicembre 2017.
Le istruttorie dei Rapporti di Sicurezza degli stabilimenti di soglia superiore sono finalizzate a valutare l’adeguatezza delle misure tecnico-impiantistiche adottate dalle aziende per prevenire e/o mitigare gli incidenti connessi con i processi svolti; consistono nella disamina delle analisi di sicurezza volte a individuare le ipotesi incidentali (valutate in termini di frequenza di accadimento di tali eventi, e di magnitudo dei relativi scenari incidentali - rilasci tossici, incendi, esplosioni, sversamenti di sostanze pericolose per l’ambiente), nonché nella verifica di rispondenza di tali ipotesi con la configurazione impiantistica. Tali istruttorie, svolte da gruppi di lavoro nominati dal CTR, a cui partecipano rappresentanti di Arpa e Regione, prevedono sopralluoghi presso gli impianti e possono durare per un arco temporale piuttosto lungo, in relazione alla complessità dei processi produttivi e alle eventuali problematiche connesse con il contesto territoriale.
Sono altresì previsti procedimenti istruttori relativi alla realizzazione di nuovi stabilimenti di soglia superiore o a modifiche con aggravio del preesistente livello di rischio, finalizzati al rilascio del Nulla Osta di Fattibilità (NOF) da parte del CTR. Nel 2018 è stata completata, con parere favorevole, l’istruttoria del RdS-NOF relativo ad una modifica di uno stabilimento della provincia di Alessandria, comportante l’aumento dei quantitativi di sostanze pericolose, ed è stata avviata l’istruttoria del RdS-NOF di uno stabilimento della Città metropolitana di Torino.
Sono inoltre effettuate attività di vigilanza a supporto dei dipartimenti provinciali di Arpa e degli enti territoriali o su richiesta dell’Autorità giudiziaria, per verificarne l’assoggettabilità al D.lgs. 105/2015. Nel 2018 le attività di vigilanza hanno interessato uno stabilimento chimico della provincia di Alessandria, che, riducendo i quantitativi di sostanze pericolose, non risulta più soggetto alla normativa “Seveso”, ed uno stabilimento di produzione di fuochi d’artificio della Città metropolitana di Torino, nell’ambito della collaborazione con il Dipartimento territoriale di Arpa. Inoltre, nell’ambito del procedimento di rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale di due stabilimenti di trattamento di rifiuti della provincia di Cuneo, è stato fornito un supporto specialistico al Dipartimento territoriale, finalizzato alla valutazione dell’eventuale assoggettabilità alla normativa “Seveso”.
Nel 2018 è stata effettuata una attività di vigilanza presso uno stabilimento già “Seveso” della provincia di Alessandria, che ha evidenziato la non assoggettabilità al D.lgs.105/2015, a seguito della riduzione dei quantitativi di sostanze pericolose. Sono state inoltre condotte delle attività a supporto dei competenti dipartimenti territoriali di Arpa in tre stabilimenti (due impianti di trattamento rifiuti della provincia di Cuneo e un deposito di esplosivi della Città metropolitana di Torino), che hanno confermato la non assoggettabilità degli stessi al D.lgs.105/2015.
Consulta la serie storica degli indicatori sui Controlli negli stabilimenti RIR.
Attività di pianificazione del territorio e dell’emergenza
Le attività di pianificazione dell’emergenza esterna (PEE), previste dal DLgs 105/15 per gli stabilimenti che ricadono nel suo campo di applicazione, sono in capo al Prefetto e consistono nella definizione di procedure di intervento in caso di incidente da parte degli enti preposti, a tutela della popolazione e dell’ambiente. Nell’ambito dei gruppi di lavoro istituiti dalle Prefetture per la redazione e l’aggiornamento dei PEE, Arpa e Regione forniscono un supporto specialistico, in particolare per quanto riguarda l’analisi degli scenari incidentali degli stabilimenti, ai fini della definizione delle aree di pianificazione dell’intervento in emergenza; forniscono altresì elementi utili per l’organizzazione delle emergenze esterne, al fine di una elaborazione dei piani che sia uniforme sul territorio regionale. Nel 2018 sono proseguite le attività supporto da parte di Regione ed Arpa alle varie Prefetture del Piemonte per le attività di predisposizione ed aggiornamento dei PEE, che in particolare hanno riguardato l’unico stabilimento RIR presente in provincia di Biella, uno della provincia di Novara, tre PEE della Città metropolitana di Torino (di cui un Piano d’area, relativo a tre stabilimenti RIR limitrofi), uno della provincia del VCO e quattro della provincia di Vercelli, di cui uno approvato dalla Prefettura ad inizio anno.
Nel 2018 sono proseguite le attività di predisposizione e aggiornamento dei PEE in quasi tutte le province del Piemonte, che hanno riguardato diversi stabilimenti (uno in provincia di Biella, due a Cuneo, uno a Novara, uno nel VCO, quattro a Vercelli e sei stabilimenti nella Città metropolitana di Torino, di cui tre relativi all’area di Volpiano).
Nel 2018 sono proseguite le attività di predisposizione e aggiornamento dei PEE in quasi tutte le province del Piemonte, che hanno riguardato diversi stabilimenti (uno in provincia di Biella, due a Cuneo, uno a Novara, uno nel VCO, quattro a Vercelli e sei stabilimenti nella Città metropolitana di Torino, di cui tre relativi all’area di Volpiano).
Figura 1
Piano di emergenza Esterno
Il D.Lgs. 105/15 prevede che il PEE degli stabilimenti RIR venga periodicamente sperimentato, al fine di testarne l’efficacia; nel 2018, a seguito dell’emanazione delle linee guida nazionali di cui alla Circolare del Ministero dell’Interno n. 1528 del 16/04/2018, sono state effettuate le attività di sperimentazione per circa l’80% dei PEE vigenti degli stabilimenti di soglia superiore. La maggior parte delle sperimentazioni (circa il 90 %) è stata di tipo discussion-based (per posti di comando senza il coinvolgimento di personale né dei mezzi operativi), mentre per i due poli industriali della provincia di Novara e un deposito di esplosivi della provincia di Cuneo sono state effettuate delle esercitazioni operations-based, simulando delle vere e proprie operazioni di soccorso.
Nell’ambito delle attività di sperimentazione tenute dalle Prefetture, Arpa e Regione hanno fornito il supporto tecnico per la loro preparazione, secondo le modalità definite dalle linee guida, ed hanno raccolto le risultanze per le conseguenti attività di revisione ed aggiornamento dei PEE sperimentati. Si evidenzia come tali esercitazioni abbiano costituito un valido strumento per l’applicazione della procedura operativa di intervento in emergenza di Arpa, nonché per dare luogo alla sinergia tra le diverse strutture dell’Agenzia coinvolte nelle fasi di pianificazione e in quelle più operative di gestione delle emergenze.
Complessivamente sono state svolte 27 sperimentazioni dei PEE di stabilimenti di soglia superiore (compresi due Piani d’area della provincia di Novara e uno della provincia di Alessandria), le cui risultanze hanno evidenziato la necessità di rivedere i flussi di comunicazione tra gli enti coinvolti e il modello organizzativo di intervento previsto dai PEE. Inoltre nell’ambito di tali esercitazioni si è esplicata la sinergia tra la a struttura semplice “Impianti industriali e energia” e i Dipartimenti territoriali di Arpa, in particolare per quanto riguarda la definizione di una procedura operativa di intervento dell’Agenzia in emergenza a valenza regionale, che si declina in modo specifico nei singoli Piani di funzione previsti dai PEE per ciascuno stabilimento RIR.
Nella seconda metà del 2018 Regione ed Arpa hanno fornito supporto alle Prefetture per la programmazione delle sperimentazioni dei PEE, e vi hanno partecipato sia come osservatori (Regione e la struttura semplice “Impianti industriali e energia” di Arpa), sia per le attività simulate di campionamento e monitoraggio delle matrici ambientali (Dipartimenti territoriali di Arpa), come previsto dai PEE.
Infine, Arpa e Regione forniscono il supporto agli enti deputati alle attività di pianificazione territoriale (Comuni ed enti territoriali di area vasta) per la valutazione della compatibilità territoriale di progetti che interessano aree prossime a stabilimenti RIR. Regione, inoltre, effettua la disamina dei piani regolatori comunali e dei piani territoriali provinciali, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile del territorio nel tempo senza impedirne lo sviluppo industriale, anche nell’ambito dei procedimenti avviati dagli sportelli unici per le attività produttive - SUAP.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle pagine tematiche del sito web della Regione Piemonte e di Arpa Piemonte.
Consulta la serie storica degli indicatori Piani di Emergenza Esterna negli stabilimenti RIR.
Nell’ambito delle attività di sperimentazione tenute dalle Prefetture, Arpa e Regione hanno fornito il supporto tecnico per la loro preparazione, secondo le modalità definite dalle linee guida, ed hanno raccolto le risultanze per le conseguenti attività di revisione ed aggiornamento dei PEE sperimentati. Si evidenzia come tali esercitazioni abbiano costituito un valido strumento per l’applicazione della procedura operativa di intervento in emergenza di Arpa, nonché per dare luogo alla sinergia tra le diverse strutture dell’Agenzia coinvolte nelle fasi di pianificazione e in quelle più operative di gestione delle emergenze.
Complessivamente sono state svolte 27 sperimentazioni dei PEE di stabilimenti di soglia superiore (compresi due Piani d’area della provincia di Novara e uno della provincia di Alessandria), le cui risultanze hanno evidenziato la necessità di rivedere i flussi di comunicazione tra gli enti coinvolti e il modello organizzativo di intervento previsto dai PEE. Inoltre nell’ambito di tali esercitazioni si è esplicata la sinergia tra la a struttura semplice “Impianti industriali e energia” e i Dipartimenti territoriali di Arpa, in particolare per quanto riguarda la definizione di una procedura operativa di intervento dell’Agenzia in emergenza a valenza regionale, che si declina in modo specifico nei singoli Piani di funzione previsti dai PEE per ciascuno stabilimento RIR.
Nella seconda metà del 2018 Regione ed Arpa hanno fornito supporto alle Prefetture per la programmazione delle sperimentazioni dei PEE, e vi hanno partecipato sia come osservatori (Regione e la struttura semplice “Impianti industriali e energia” di Arpa), sia per le attività simulate di campionamento e monitoraggio delle matrici ambientali (Dipartimenti territoriali di Arpa), come previsto dai PEE.
Infine, Arpa e Regione forniscono il supporto agli enti deputati alle attività di pianificazione territoriale (Comuni ed enti territoriali di area vasta) per la valutazione della compatibilità territoriale di progetti che interessano aree prossime a stabilimenti RIR. Regione, inoltre, effettua la disamina dei piani regolatori comunali e dei piani territoriali provinciali, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile del territorio nel tempo senza impedirne lo sviluppo industriale, anche nell’ambito dei procedimenti avviati dagli sportelli unici per le attività produttive - SUAP.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle pagine tematiche del sito web della Regione Piemonte e di Arpa Piemonte.
Consulta la serie storica degli indicatori Piani di Emergenza Esterna negli stabilimenti RIR.