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rete di monitoraggio delle acque di balneazione
Tabella 1
*n= UFC per EN ISO 9308-1 (E.coli) e EN ISO 7899-2 (Enterococchi) o MPN per EN ISO 9308-3 (E. coli) E en iso 7899-1 (Enterococchi).
Il DLgs 116/08 fissa per la classificazione delle acque di balneazione due parametri di analisi, Enterococchi intestinali ed Escherichia coli secondo i limiti riportati in tabella 2.
Tabella 2
Stagione 2018
Tabella 3
Tra parentesi il numero di zone monitorate.
Figura 1
Il passaggio allo stato scarso di 2 delle 3 acque di balneazione del lago di Candia è determinato dai problemi di contaminazione microbiologica evidenziatesi a partire dal 2016. I problemi, a partire dalla stagione 2017, sono stati affrontati e verosimilmente posti sotto controllo e tuttavia l’unico sforamento nel campionamento che ha preceduto l’apertura della stagione 2018 è stato sufficiente a determinare un declassamento su tutte e tre le zone portandone due in stato Scarso. Il ritorno alla classe di qualità Sufficiente potrà essere conseguito mantenendo attivi i controlli e monitoraggi durante la stagione estiva finalizzati alla riduzione degli apporti di sostanze che potrebbero compromettere la qualità microbiologica delle acque.
649 campioni, prelevati durante la stagione balneare 2018 sui laghi di Viverone, Avigliana, Sirio, Candia, Maggiore, Orta e Mergozzo e torrenti Cannobino e San Bernardino (Verbania) sono stati sottoposti a controlli microbiologici.
Dei 649 campioni, 616 sono campioni di routine e i restanti sono campioni suppletivi, a seguito del superamento della soglia di uno o entrambi i parametri microbiologici, sostitutivi e relativi al punto di studio. I campioni suppletivi hanno riguardato nella maggioranza dei casi il Lago Maggiore, il Lago d’Orta e i torrenti. Gli episodi di contaminazione si sono conclusi entro le 72 ore e pertanto sono stati gestiti come inquinamenti di breve durata.
Contestualmente al prelievo per l’analisi microbiologica vengono rilevati una serie di parametri meteo, acquisite misure di temperatura aria e acqua ed eventualmente valutati parametri accessori al monitoraggio cianobatterico (trasparenza e ossigeno disciolto).
Sui laghi dove esiste un potenziale di proliferazione cianobatterica, con conseguenti rischi per la salute, viene svolto un monitoraggio specifico che prevede il prelievo di un campione di acqua superficiale al fine di effettuare il conteggio e l’identificazione delle diverse specie di cianobatteri mediante microscopio ottico.
I laghi su cui è attivo questo monitoraggio sono il lago Maggiore, Avigliana, Candia, Sirio e Viverone per un totale di 19 zone. Anche quest’anno è proseguito il monitoraggio di controllo sulle 5 zone del Lago di Mergozzo. I campionamenti sono stati eseguiti con le stesse frequenze dei campionamenti microbiologici, salvo in caso di sforamento quando la frequenza di campionamento è aumentata fino al termine della fioritura, per un totale di 126 campioni nella stagione 2018. Nei soli campioni del lago di Candia è stato rilevato il superamento del valore soglia di 20.000 cell/ml (limite previsto dall’All. B del DM 30/03/2010). La densità algale si è mantenuta su valori molto elevati per quasi tutta la stagione. In particolare i picchi maggiori si sono avuti nel mese di giugno (circa 600.000 cell/ml) e agosto (circa 300.000 cell/ml). Le fioriture sono state provocate da generi diversi ma quelli dominanti sono stati Aphanocapsa all’inizio della stagione e Planktolyngbya nei mesi successivi. La ricerca delle biotossine (microcistine LR, LA, RR, YR e nodularine) effettuata nel corso della stagione ha sempre dato esito negativo. A fini cautelativi il Comune di Candia ha deciso di emanare comunque delle ordinanze di divieto temporaneo di balneazione. Il divieto si è protratto dal campione del 5 giugno a quello del 19 giugno e dal campione del 24 luglio fino a quello del 4 settembre.
I risultati del monitoraggio cianobatterico, con segnalazione degli eventuali superamenti delle soglie previste dalla normativa (20.000 cell/ml e 100.000 cell/ml), sono inseriti in una sezione specifica del bollettino acque di balneazione del sito web di Arpa Piemonte.
Arpa ha aggiornato nel corso del 2018 i profili delle acque di balneazione delle 16 zone che hanno cambiato la classificazione quadriennale, profili che sono presenti sia sul sito Arpa nella sezione bollettini che sul portale delle acque del Ministero della Salute.
I dati relativi alla Qualità delle Acque di Balneazione dei Laghi Piemontesi per la stagione balneare 2018 sono contenuti in dettaglio nel Report reperibile sul sito di Arpa.
Cosa prevede la normativa specifica?
Tabella 3
Stagione 2019
QUALITÀ DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE
rete di monitoraggio delle acque di balneazione
I laghi costituiscono ambienti ad alto valore ecologico, paesaggistico, sociale ed economico. Sono elementi rilevanti del paesaggio, formano importanti riserve d’acqua e permettono l’esercizio di numerose attività, sia ricreative sia economiche (balneazione, pesca, turismo e sport). Sono un importante patrimonio idrico già utilizzato o da poter utilizzare come risorsa per l’approvvigionamento di acqua potabile non solo nei centri rivieraschi, ma anche in città e in grandi aggregazioni urbane ad essi limitrofe. Proprio a causa delle loro molteplici possibilità di utilizzo sono spesso sottoposti ad una pressione elevata e necessitano quindi particolare attenzione nella loro gestione.
Le zone di balneazione del Piemonte per l’anno 2018 sono state 94. Le acque di balneazione monitorate sono state individuate con Determina della Regione Piemonte DD 10 aprile 2017 n. 251 e sono conseguenti agli esiti della stagione balneare immediatamente precedente e alla classificazione di ciascuna zona, effettuata sulla base dei dati di monitoraggio del quadriennio precedente.
La classificazione individua quattro classi di qualità: “scarsa”, “sufficiente”, “buona”, “eccellente”.
Nel corso della stagione balneare 2018 è stata sottoposta a monitoraggio di studio la zona Spiaggia Vevera in Comune di Arona.
L’obiettivo di qualità per le acque di balneazione, da raggiungere entro la fine della stagione balneare 2015, era rientrare almeno nella classe Sufficiente.
La frequenza dei campionamenti, a partire dalla stagione 2017, è stata calibrata in ragione non solo dell’effettiva fruizione balneare dei laghi ma anche della classificazione delle spiagge. Si è così effettuato un campione al mese da aprile a settembre sulle spiagge con classificazione Eccellente e con non più di un episodio di inquinamento di breve durata negli ultimi tre anni. Sulle zone con classificazione inferiore all’Eccellente (Buona e Sufficiente) e nel caso in cui su una spiaggia con classificazione Eccellente, si fossero verificati due o più sforamenti dei parametri microbiologici negli ultimi tre anni, si sono invece effettuati due campionamenti al mese a luglio ed agosto, oltre ai normali campionamenti mensili nel resto della stagione.
Il DM 30/03/2010 stabilisce i valori limite per ogni singolo campione; il superamento di questi valori porta ad un divieto temporaneo di balneazione esteso all’area di pertinenza del punto di monitoraggio e implica una analisi delle cause di superamento del valore limite.
Le zone di balneazione del Piemonte per l’anno 2018 sono state 94. Le acque di balneazione monitorate sono state individuate con Determina della Regione Piemonte DD 10 aprile 2017 n. 251 e sono conseguenti agli esiti della stagione balneare immediatamente precedente e alla classificazione di ciascuna zona, effettuata sulla base dei dati di monitoraggio del quadriennio precedente.
La classificazione individua quattro classi di qualità: “scarsa”, “sufficiente”, “buona”, “eccellente”.
Nel corso della stagione balneare 2018 è stata sottoposta a monitoraggio di studio la zona Spiaggia Vevera in Comune di Arona.
L’obiettivo di qualità per le acque di balneazione, da raggiungere entro la fine della stagione balneare 2015, era rientrare almeno nella classe Sufficiente.
La frequenza dei campionamenti, a partire dalla stagione 2017, è stata calibrata in ragione non solo dell’effettiva fruizione balneare dei laghi ma anche della classificazione delle spiagge. Si è così effettuato un campione al mese da aprile a settembre sulle spiagge con classificazione Eccellente e con non più di un episodio di inquinamento di breve durata negli ultimi tre anni. Sulle zone con classificazione inferiore all’Eccellente (Buona e Sufficiente) e nel caso in cui su una spiaggia con classificazione Eccellente, si fossero verificati due o più sforamenti dei parametri microbiologici negli ultimi tre anni, si sono invece effettuati due campionamenti al mese a luglio ed agosto, oltre ai normali campionamenti mensili nel resto della stagione.
Il DM 30/03/2010 stabilisce i valori limite per ogni singolo campione; il superamento di questi valori porta ad un divieto temporaneo di balneazione esteso all’area di pertinenza del punto di monitoraggio e implica una analisi delle cause di superamento del valore limite.
Tabella 1
Limiti previsti dall’Allegato A del DM 30/03/2010 per un singolo campione
Parametro | Corpo idrico | Valore |
Enterococchi intestinali | Acque interne | 500 n*/100 ml |
Escherichia coli | Acque interne | 1000 n*/100 ml |
*n= UFC per EN ISO 9308-1 (E.coli) e EN ISO 7899-2 (Enterococchi) o MPN per EN ISO 9308-3 (E. coli) E en iso 7899-1 (Enterococchi).
Il DLgs 116/08 fissa per la classificazione delle acque di balneazione due parametri di analisi, Enterococchi intestinali ed Escherichia coli secondo i limiti riportati in tabella 2.
Tabella 2
Limiti previsti dall’All.1 del DLgs 116 /08 per la classificazione delle acque interne
Parametri |
Classi di Qualità |
|||
(MPN o ufc/100 ml) |
Eccellente |
Buona |
Sufficiente |
Scarsa |
Enterococchi intestinali |
200* |
400* |
330** |
> 330** |
Escherichia coli |
500* |
1000* |
900** |
> 900** |
(*) Basato sulla valutazione del 95° percentile
(**) Basato sulla valutazione del 90° percentile
Stagione 2018
I dati analitici relativi agli ultimi quattro anni nelle acque di balneazione piemontesi evidenziano che la maggior parte di esse rientrano nelle classi di qualità comprese tra Buona ed Eccellente, soddisfacendo quindi gli obiettivi della Direttiva Comunitaria 2006/7/CE.
Delle 94 zone controllate nel 2018, 77 sono classificate eccellenti, 11 buone, 4 sufficienti e 2 scarse.
Consulta la serie storica dell'indicatore Acque di Balneazione
Delle 94 zone controllate nel 2018, 77 sono classificate eccellenti, 11 buone, 4 sufficienti e 2 scarse.
Consulta la serie storica dell'indicatore Acque di Balneazione
Tabella 3
Qualità delle acque di balneazione - anno 2018
|
Eccellente |
Buona |
Sufficiente |
Scarsa |
L. Maggiore (51) |
44 |
5 |
2 |
- |
L. Orta (17) |
13 |
3 |
1 |
- |
L. Mergozzo (5) |
5 |
- |
- |
- |
L. Viverone (7) |
7 |
- |
- |
- |
L. Avigliana (3) |
3 |
- |
- |
- |
L. Sirio (5) |
5 |
- |
- |
- |
L. Candia (3) |
- |
- |
1 |
2 |
T. Cannobino (2) |
- |
2 |
- |
- |
T. S. Bernardino (1) |
- |
1 |
- |
- |
TOTALE |
77 |
11 |
4 |
2 |
Tra parentesi il numero di zone monitorate.
Fonte: Arpa Piemonte
Figura 1
Qualità delle acque di balneazione
Il passaggio allo stato scarso di 2 delle 3 acque di balneazione del lago di Candia è determinato dai problemi di contaminazione microbiologica evidenziatesi a partire dal 2016. I problemi, a partire dalla stagione 2017, sono stati affrontati e verosimilmente posti sotto controllo e tuttavia l’unico sforamento nel campionamento che ha preceduto l’apertura della stagione 2018 è stato sufficiente a determinare un declassamento su tutte e tre le zone portandone due in stato Scarso. Il ritorno alla classe di qualità Sufficiente potrà essere conseguito mantenendo attivi i controlli e monitoraggi durante la stagione estiva finalizzati alla riduzione degli apporti di sostanze che potrebbero compromettere la qualità microbiologica delle acque.
649 campioni, prelevati durante la stagione balneare 2018 sui laghi di Viverone, Avigliana, Sirio, Candia, Maggiore, Orta e Mergozzo e torrenti Cannobino e San Bernardino (Verbania) sono stati sottoposti a controlli microbiologici.
Dei 649 campioni, 616 sono campioni di routine e i restanti sono campioni suppletivi, a seguito del superamento della soglia di uno o entrambi i parametri microbiologici, sostitutivi e relativi al punto di studio. I campioni suppletivi hanno riguardato nella maggioranza dei casi il Lago Maggiore, il Lago d’Orta e i torrenti. Gli episodi di contaminazione si sono conclusi entro le 72 ore e pertanto sono stati gestiti come inquinamenti di breve durata.
Contestualmente al prelievo per l’analisi microbiologica vengono rilevati una serie di parametri meteo, acquisite misure di temperatura aria e acqua ed eventualmente valutati parametri accessori al monitoraggio cianobatterico (trasparenza e ossigeno disciolto).
Sui laghi dove esiste un potenziale di proliferazione cianobatterica, con conseguenti rischi per la salute, viene svolto un monitoraggio specifico che prevede il prelievo di un campione di acqua superficiale al fine di effettuare il conteggio e l’identificazione delle diverse specie di cianobatteri mediante microscopio ottico.
I laghi su cui è attivo questo monitoraggio sono il lago Maggiore, Avigliana, Candia, Sirio e Viverone per un totale di 19 zone. Anche quest’anno è proseguito il monitoraggio di controllo sulle 5 zone del Lago di Mergozzo. I campionamenti sono stati eseguiti con le stesse frequenze dei campionamenti microbiologici, salvo in caso di sforamento quando la frequenza di campionamento è aumentata fino al termine della fioritura, per un totale di 126 campioni nella stagione 2018. Nei soli campioni del lago di Candia è stato rilevato il superamento del valore soglia di 20.000 cell/ml (limite previsto dall’All. B del DM 30/03/2010). La densità algale si è mantenuta su valori molto elevati per quasi tutta la stagione. In particolare i picchi maggiori si sono avuti nel mese di giugno (circa 600.000 cell/ml) e agosto (circa 300.000 cell/ml). Le fioriture sono state provocate da generi diversi ma quelli dominanti sono stati Aphanocapsa all’inizio della stagione e Planktolyngbya nei mesi successivi. La ricerca delle biotossine (microcistine LR, LA, RR, YR e nodularine) effettuata nel corso della stagione ha sempre dato esito negativo. A fini cautelativi il Comune di Candia ha deciso di emanare comunque delle ordinanze di divieto temporaneo di balneazione. Il divieto si è protratto dal campione del 5 giugno a quello del 19 giugno e dal campione del 24 luglio fino a quello del 4 settembre.
I risultati del monitoraggio cianobatterico, con segnalazione degli eventuali superamenti delle soglie previste dalla normativa (20.000 cell/ml e 100.000 cell/ml), sono inseriti in una sezione specifica del bollettino acque di balneazione del sito web di Arpa Piemonte.
Arpa ha aggiornato nel corso del 2018 i profili delle acque di balneazione delle 16 zone che hanno cambiato la classificazione quadriennale, profili che sono presenti sia sul sito Arpa nella sezione bollettini che sul portale delle acque del Ministero della Salute.
I dati relativi alla Qualità delle Acque di Balneazione dei Laghi Piemontesi per la stagione balneare 2018 sono contenuti in dettaglio nel Report reperibile sul sito di Arpa.
Cosa prevede la normativa specifica?
Il DLgs n. 116/08, recependo le indicazioni della Direttiva 2006/7/CE (BWD), ha definito più in dettaglio le procedure di individuazione delle acque di balneazione e dei punti di monitoraggio. Il punto centrale è la redazione del “Profilo delle acque di balneazione”, documento tecnico che descrive nel dettaglio le caratteristiche dell’acqua di balneazione, comprendendo tra l'altro le pressioni gravanti sull'area (es. scarichi) e lo stato di qualità ritrovato negli anni precedenti. La redazione dei profili permette di individuare le acque di balneazione come linee di costa (ben definite cartograficamente) che si possono ritenere omogenee per pressioni e stato di qualità delle acque. Il singolo punto di monitoraggio viene quindi definito in modo più mirato come “la stazione di monitoraggio localizzata all'interno di ciascuna acqua di balneazione, nella quale si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento in base al profilo delle acque di balneazione” (DLgs n. 116/08, art. 2, comma 1, lettera n). Proprio perché si ricerca la definizione di aree omogenee, le singole acque di balneazione possono anche essere suddivise o raggruppate tra loro, purché contigue e con caratteristiche omogenee. In dettaglio le modalità sono definite dall’art. 7 comma 6 “Le regioni e le province autonome possono suddividere o raggruppare acque di balneazione esistenti alla luce delle valutazioni della qualità delle acque di balneazione solo se dette acque:
a) sono contigue;
b) hanno ricevuto valutazioni simili nei quattro anni precedenti ai sensi dei commi 2, 4 e 5, lettera c);
c) hanno profili che identificano fattori di rischio comuni o assenza degli stessi.”.
Le acque di balneazione e la relativa rete di monitoraggio così individuate, risultano quindi molto più aderenti alla realtà dei luoghi rispetto alla semplice moltiplicazione dei punti di controllo.
La predisposizione di un indicatore per la valutazione dell’impatto di fonti di inquinamento sulle acque di balneazione, ha permesso di individuare sui laghi della rete di monitoraggio delle aree omogenee, sia dal punto di vista delle caratteristiche geografiche e geomorfologiche generali sia per l’uso del suolo e la presenza di impiantistica fognaria.
Applicando il criterio della contiguità, della medesima classe di qualità e della presenza di fattori di rischio analoghi sono stati effettuati 10 raggruppamenti che riguardano tutti i laghi della rete, ad eccezione del lago di Candia, e che coinvolgono da due a tre acque di balneazione.
a) sono contigue;
b) hanno ricevuto valutazioni simili nei quattro anni precedenti ai sensi dei commi 2, 4 e 5, lettera c);
c) hanno profili che identificano fattori di rischio comuni o assenza degli stessi.”.
Le acque di balneazione e la relativa rete di monitoraggio così individuate, risultano quindi molto più aderenti alla realtà dei luoghi rispetto alla semplice moltiplicazione dei punti di controllo.
La predisposizione di un indicatore per la valutazione dell’impatto di fonti di inquinamento sulle acque di balneazione, ha permesso di individuare sui laghi della rete di monitoraggio delle aree omogenee, sia dal punto di vista delle caratteristiche geografiche e geomorfologiche generali sia per l’uso del suolo e la presenza di impiantistica fognaria.
Applicando il criterio della contiguità, della medesima classe di qualità e della presenza di fattori di rischio analoghi sono stati effettuati 10 raggruppamenti che riguardano tutti i laghi della rete, ad eccezione del lago di Candia, e che coinvolgono da due a tre acque di balneazione.
Tabella 3
Elenco delle acque di balneazione che rispondono ai requisiti per il raggruppamento
Lago | Acque di Balneazione raggruppabili | Contiguità | Classe di pressione | Classe di Stato |
Maggiore | Villa Gianna | x | Medio Alta |
Eccellente |
Quarantina | ||||
Maggiore | Bel sito - Suna | x | Medio Alta | Eccellente |
Località Tre Ponti | ||||
Maggiore | Camp Isolino | x | Media | Eccellente |
Isolino Vecchio - Fondotoce | ||||
Maggiore | Madonna di Campagna | x | Medio Alta | Eccellente |
Castellaccio | ||||
Orta | Prarolo | x | Medio Alta | Eccellente |
Porto di Lagna | ||||
Mergozzo | Piccolo Lago | x | Nulla | Eccellente |
La Quiete | ||||
Continental | ||||
Viverone | Bagni Beppe | x | Medio Alta | Eccellente |
Bagni comunali e Marinella | ||||
Bagni Ghigliotta | ||||
Viverone | Bagni Lac e Soleil | x | Medio Bassa | Eccellente |
Bagni Masseria | ||||
Lago Grande di Avigliana | Chalet del lago | x | Medio Alta | Eccellente |
Grigneto | ||||
Sirio | Scaricatore | x | Medio Bassa | Eccellente |
Bagni Moia |
Stagione 2019
La Rete di Monitoraggio delle Acque di Balneazione del Piemonte, nata sulla base dei requisiti della precedente normativa (Direttiva 76/160/CEE e DPR n. 470/82), presenta maglie molto fitte e in genere è stata costruita in modo che ogni singolo stabilimento balneare abbia il suo punto di controllo.
Sulla base dell’analisi delle pressioni costruita per il II° Ciclo di pianificazione del Distretto Idrografico del fiume Po, Arpa ha predisposto un indicatore per la valutazione dell’impatto di fonti di inquinamento sulle acque di balneazione che ha permesso di individuare sui laghi della rete di monitoraggio delle aree omogenee, sia dal punto di vista delle caratteristiche geografiche e geomorfologiche generali sia per l’uso del suolo e la presenza di impiantistica fognaria.
Arpa ha proposto una profonda revisione della rete sulla base dei criteri previsti dalla normativa vigente dopo il consolidamento della cartografia, in termini di estensione delle acque di balneazione e delle relative aree di pertinenza, ed in base alla classificazione dell’ultimo quadriennio 2015-2018. La revisione diventa operativa a partire dalla stagione balneare 2019.
L’esame della rete nel suo complesso e la valutazione delle caratteristiche delle singole zone ha inoltre messo in evidenza che alcune spiagge presenti nella rete fin dai primi anni ottanta non presentano in realtà più le caratteristiche in termini di accessibilità e fruizione tali da ritenere che sia opportuno mantenerle all’interno della nuova rete.
Per il 2019 la rete risulta quindi costituita da 77 acque di balneazione, è stata confermata la modulazione delle frequenze differenziata sulla rete per un totale di 500 campioni di routine per il monitoraggio degli Escherichia coli e Enterococchi. 120 saranno invece i campioni per il monitoraggio cianobatterico. I campioni riguardano:
I risultati analitici validati vengono estratti e inseriti nel bollettino settimanale pubblicato sul sito dell'Agenzia a partire dal 15 maggio 2019 contestualmente all'avvio della stagione balneare.
Sulla base dell’analisi delle pressioni costruita per il II° Ciclo di pianificazione del Distretto Idrografico del fiume Po, Arpa ha predisposto un indicatore per la valutazione dell’impatto di fonti di inquinamento sulle acque di balneazione che ha permesso di individuare sui laghi della rete di monitoraggio delle aree omogenee, sia dal punto di vista delle caratteristiche geografiche e geomorfologiche generali sia per l’uso del suolo e la presenza di impiantistica fognaria.
Arpa ha proposto una profonda revisione della rete sulla base dei criteri previsti dalla normativa vigente dopo il consolidamento della cartografia, in termini di estensione delle acque di balneazione e delle relative aree di pertinenza, ed in base alla classificazione dell’ultimo quadriennio 2015-2018. La revisione diventa operativa a partire dalla stagione balneare 2019.
L’esame della rete nel suo complesso e la valutazione delle caratteristiche delle singole zone ha inoltre messo in evidenza che alcune spiagge presenti nella rete fin dai primi anni ottanta non presentano in realtà più le caratteristiche in termini di accessibilità e fruizione tali da ritenere che sia opportuno mantenerle all’interno della nuova rete.
Per il 2019 la rete risulta quindi costituita da 77 acque di balneazione, è stata confermata la modulazione delle frequenze differenziata sulla rete per un totale di 500 campioni di routine per il monitoraggio degli Escherichia coli e Enterococchi. 120 saranno invece i campioni per il monitoraggio cianobatterico. I campioni riguardano:
- 45 zone sul lago Maggiore
- 14 zone sul lago d'Orta
- 3 zone sul lago di Mergozzo
- 4 zone sul lago di Viverone
- 2 zone sul lago di Avigliana Grande
- 3 zone sul lago Sirio
- 3 zone sul lago di Candia
- 1 zona sul torrente San Bernardino
- 2 zone sul torrente Cannobino
I risultati analitici validati vengono estratti e inseriti nel bollettino settimanale pubblicato sul sito dell'Agenzia a partire dal 15 maggio 2019 contestualmente all'avvio della stagione balneare.