AGRICOLTURA E ZOOTECNIA
Pressione agricoltura e Zootecnia
L’utilizzo di questi indicatori, valutando il superamento di soglie definite nella metodologia a livello di Autorità di Bacino del Po, consente di definire la significatività della pressione.
Figura 1
Acque superficiali. Pressione Agricoltura e Zootecnia - anno 2015
Figura 2
Acque sotterranee. Pressione Agricoltura e Zootecnia - anno 2015
Fitosanitari
Il PAN contiene i riferimenti e le linee di attuazione per l’applicazione delle cosiddette “strategie fitosanitarie sostenibili” che consistono nell’applicazione della difesa integrata, di misure di prevenzione basate su pratiche agronomiche, di metodi non chimici, del ricorso a prodotti fitosanitari a base di sostanze attive a basso rischio nonché delle strategie previste per il metodo di produzione biologico. Lo scopo è quello di ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità. Dal 1 gennaio 2014 l’applicazione della difesa integrata è obbligatoria per tutti gli agricoltori professionali.
Uno degli scopi è la riduzione dell’impiego di prodotti fitosanitari a base di sostanze attive destinate ad essere sostituite; un altro è la
Per maggiori informazioni vedi la sezione Acqua - Risposte - Mitigazione Impatti Agricoltura.
Per quanto riguarda le quantità di principi attivi contenuti nei prodotti fitosanitari commercializzati in Piemonte queste sono dell'ordine di alcuni milioni di kg. Secondo Istat tali quantità nel periodo 2007-2011 si sono quasi dimezzate e la drastica riduzione è riconducibile al solo zolfo nelle province di Asti e Alessandria. Al netto delle problematiche legate alle indagini, è più probabile che il consumo di agrofarmaci sia stato anche in quegli anni assimilabile agli anni successivi, con un trend in lieve decrescita, analogo a quanto riscontrato per l'indice di impatto ambientale dei trattamenti.
Del totale dei principi attivi, più della metà sono ammessi dal disciplinare di produzione biologico e costituiti principalmente da zolfo, rame, oli minerali, seguiti da vari prodotti di origine naturale ed erogatori di feromoni per la confusione sessuale degli insetti nei frutteti.
Le colture con il maggiore carico di principi attivi per unità di superficie sono le frutticole seguite, in ordine decrescente, da vite da vino, riso, orticole e cereali.
Figura 3
Principi attivi contenuti nei prodotti fitosanitari commercializzati in Piemonte - anni 2007-2017
Fonte: . Elaborazioni Ipla su dati Istat e dati rilevati per il monitoraggio del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020
Consulta la serie storica relativa all’utilizzo dei prodotti fitosanitari impiegati in agricoltura
Consulta la pagina Contaminazione delle acque da fitosanitari
Consulta l'articolo su Micron Riconvertire l’agricoltura rinunciando ai pesticidi
Fertilizzanti
Figura 4
Elementi contenuti nei fertilizzanti commercializzati in Piemonte - anni 2007-2017
Fonte: Istat
Figura 5
Elementi contenuti nei fertilizzanti somministrati- anni 2007-2017, comprensivi degli apporti dalla zootecnia
Consulta la serie storica relativa all'utilizzo di fertilizzanti minerali in agricoltura.
Il rischio di contaminazione delle acque da azoto e fosforo di origine agricola dipende dai surplus di elementi fertilizzanti che vengono somministrati alle colture.
Il carico di fertilizzanti, in primis quelli azotati, varia principalmente in funzione della coltura, dell’intensività e delle caratteristiche pedoclimatiche. Poichè le fertilizzazioni sono generalmente eccedenti i reali fabbisogni, la quota inutilizzata dalle colture (surplus) in parte sublima in atmosfera (ammoniaca) e in parte migra nell’acquifero (nitrati).
Il risultato medio regionale è quello stimato nella figura 6 e nella tabella 1.
Il surplus è molto elevato, anche oltre 70 kg/ha/anno in pianura, in particolare nell'area cuneese-torinese interessata dagli allevamenti intensivi, mentre è prossimo allo zero nei territori montani e molto basso nella maggior parte di quelli collinari.
Figura 6
Andamento di GNB Gross Nitrogen Balance e GPB Gross Phosphorus Balance nel tempo
Tabella 1
Bilancio dei nutrienti stimato a partire dal riparto della SAU
anno |
forma chimica |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
2015 |
2016 |
2017 |
Azoto quintali |
Nitrico commercializzato |
51197 |
42869 |
42201 |
96367 |
77954 |
75270 |
68610 |
60880 |
60860 |
Ammoniacale commercializzato |
113943 |
115746 |
115476 |
169882 |
119025 |
134310 |
114260 |
123490 |
119310 |
|
Ammidico commercializzato |
346306 |
332857 |
344019 |
458849 |
339523 |
373150 |
337470 |
355900 |
333110 |
|
Organico commercializzato |
36219 |
31889 |
224599 |
30200 |
28827 |
29810 |
32460 |
17160 |
33180 |
|
Totale commercializzato |
547665 |
523361 |
726295 |
755298 |
565329 |
612530 |
552800 |
557430 |
546460 |
|
Di origine zootecnica |
482987 |
481095 |
489874 |
490923 |
489348 |
486644 |
482860 |
484557 |
461497 |
|
Totale |
1030652 |
1004456 |
1216169 |
1246221 |
1054677 |
1099174 |
1035660 |
1041987 |
1007957 |
|
Anidride fosforica quintali |
Solubile commercializzata |
154788 |
153737 |
147340 |
186418 |
117932 |
162020 |
130520 |
135600 |
144500 |
Insolubile commercializzata |
31045 |
45987 |
34964 |
32019 |
12072 |
8570 |
12610 |
17850 |
18360 |
|
Totale commercializzata |
185833 |
199724 |
182304 |
218437 |
130004 |
170630 |
143130 |
153450 |
162860 |
|
Di origine zootecnica |
459334 |
456821 |
458262 |
470911 |
469591 |
466448 |
461650 |
458937 |
433774 |
|
Totale |
645167 |
656545 |
640566 |
689348 |
599595 |
637078 |
604780 |
612387 |
596634 |
|
Ossido potassico quintali |
Commercializzato |
364703 |
411548 |
412821 |
375070 |
256307 |
266040 |
255020 |
275510 |
242240 |
Di origine zootecnica |
500487 |
502690 |
509489 |
510175 |
506335 |
503129 |
601410 |
499405 |
573628 |
|
Totale |
865190 |
914238 |
922310 |
885245 |
762642 |
769169 |
856430 |
774915 |
815868 |
|
Sostanza organica commercializzata quintali |
829619 |
779861 |
1013362 |
739487 |
789875 |
773720 |
642570 |
672630 |
517150 |
|
Apporti di azoto da deposizioni atmosferiche (q) |
200206 |
199809 |
204213 |
202001 |
187802 |
179847 |
178570 |
176166,4 |
180784 |
|
Fabbisogno in N stimato a partire da SAU e rese (q) |
924702 |
966549 |
983168 |
1081094 |
994936 |
1360904 |
928917 |
910145 |
880121 |
|
Fabbisogno in P2O5 stimato a partire da SAU e rese (q) |
368004 |
381249 |
386398 |
419961 |
390751 |
505439 |
377164 |
362343 |
361829 |
|
GNB (Gross Nitrogen Balance: surplus di azoto) |
30 |
23 |
42 |
36 |
26 |
32 |
32 |
34 |
30 |
|
GPB (Gross Phosphorus Balance: surplus di anidride fosforica) |
27 |
27 |
24 |
26 |
22 |
24 |
25 |
28 |
25 |
Nota: per il calcolo degli apporti dalla zootecnia sono stati utilizzati i coefficienti di apporto al campo del DPGR 29 ottobre 2007 n.10/R
Secondo le stime, mediamente ogni ettaro di SAU ogni anno riceverebbe 35 kg di azoto e 28 kg di anidride fosforica in eccedenza rispetto ai fabbisogni; tuttavia è noto che una consistente parte delle superfici coinvolte non riceve surplus, mentre in altre zone (pianura intensiva) le eccedenze sono molto più elevate.
- azoto commercializzato in regione (fonte: Istat)
- azoto escreto dalla zootecnia al netto delle emissioni in atmosfera (consistenza del patrimonio zootecnico da anagrafe unica regionale per categorie - moltiplicazione dei pesi di ciascuna categoria per il relativo coefficiente di escrezione di azoto per unità di peso tabulato negli allegati al Regolamento regionale 10/R)
- azoto da deposizioni atmosferiche (20kg/ha per anno, da Regolamento regionale 10/R)
- riparto della SAU da anagrafe agricola unica e da Istat
- rese delle colture da annuario statistico regionale (www.piemonteincifre.it)
- moltiplicazione delle rese per i relativi coefficienti di asporto per unità di prodotto (da tabelle allegate alle Norme tecniche regionali di produzione integrata)
Zootecnia
Dal punto di vista economico e commerciale, la zootecnia in Piemonte rappresenta uno dei settori di maggior rilevanza, in particolare per le filiere bovina e suina, da cui si ottengono molti prodotti alimentari DOP, IGP e PAT.
Tabella 2
Capi bestiame allevati per le principali tipologie - anni 2008-2018
Tipologia |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
2015 |
2016 |
2017 |
2018 |
Suini |
1.357.349 |
1.274.240 |
1.221.967 |
1.231.614 |
1.235.211 |
1.243.405 |
1.208.612 |
1.204.977 |
1.208.053 |
1.186.885 |
1.214.719 |
di cui Scrofe |
n.d. |
54.314 |
54.059 |
54.003 |
55.240 |
54.584 |
52.793 |
54.686 |
55.177 |
68.396 |
51.885 |
Bovini |
992.569 |
905.441 |
885.783 |
858.049 |
852.180 |
838.057 |
816.011 |
805.228 |
808.102 |
795.278 |
831.256 |
di cui Vacche da latte |
141.022 |
127.219 |
121.215 |
119.025 |
118.025 |
118.766 |
119.850 |
123.644 |
123.746 |
121.923 |
120.782 |
Avicunicoli |
14.281.743 |
11.663.793 |
11.282.900 |
11.424.949 |
12.703.832 |
12.591.424 |
11.417.175 |
11.418.148 |
11.907.062 |
12.034.334 |
12.401.655 |
di cui Ovaiole |
2.738.550 |
2.728.768 |
2.571.312 |
2.497.962 |
2.862.427 |
2.294.222 |
2.140.061 |
2.067.084 |
2.302.394 |
2.243.650 |
2.378.323 |
Ovicaprini |
171.778 |
150.218 |
147.499 |
143.164 |
148.689 |
147.068 |
146.279 |
156.636 |
170.159 |
159.109 |
169.796 |
Il dato medio va letto anche in funzione delle specificità del territorio: due terzi dei capi sono oggi allevati in pianura, e per circa il 60% in provincia di Cuneo, in questa zona infatti è da migliorare l’attività di spandimento agronomico degli effluenti.
È anche il clima ad influire come è capitato con il patrimonio ovino piemontese che risente particolarmente dei cambiamenti climatici e della siccità: dalla pecora delle Langhe alla Frabosana, dalla Sambucana alla Garessina, dalla Tacola alla Biellese e dalla Saltasassi alla Savoiarda, sono diverse le razze a rischio estinzione. A rischio non c’è solo la biodiversità, ma anche il presidio di un territorio dove il mantenimento è garantito proprio dall’attività di allevamento.
Consulta la serie storica relativa al patrimonio zootecnico