Un indicatore dell’impatto dell’inquinamento acustico sulla popolazione sono le segnalazioni per disturbo da rumore.
Il numero complessivo di esposti pervenuti ad Arpa nel 2018, pari a 312, rientra nella media degli ultimi anni, confermando una sensibilità sostanzialmente immutata da parte della popolazione verso la componente rumore.
Il numero maggiore di segnalazioni è assorbito dal dipartimento territoriale della provincia di Torino (127)¹.
Sono sempre le attività commerciali, le attività produttive e le attività temporanee, nell’ordine, quelle che generano i numeri maggiori di esposti, relegando agli ultimi posti le lamentele relative alla viabilità, su gomma e su rotaia.
La rumorosità prodotta da queste ultime sorgenti determina una sorta di assuefazione nei confronti della popolazione, in mancanza di variazioni importanti nei flussi e/o nelle infrastrutture, sebbene possa essere causa di effetti non trascurabili sulle persone.
In ogni caso, gli ampliamenti previsti delle zone a traffico limitato, le politiche di incentivo della mobilità sostenibile e la progressiva introduzione di veicoli ibridi o elettrici potranno generare nel tempo una limitata ma concreta riduzione dei livelli di immissione di rumore su vaste zone urbane, con benefici sulla salute e sul riposo degli abitanti.
Nel contempo non è da escludere una possibile recrudescenza delle segnalazioni di disturbo puntuali determinate da una differente fruizione del territorio, con l’incremento dei luoghi di assembramento notturno delle persone, in particolar modo nei centri cittadini.


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¹ I dati relativi al dipartimento di Torino non tengono in considerazione gli esposti relativi ai locali pubblici e agli esercizi commerciali a Torino, gestiti direttamente dalla Polizia Municipale a seguito di un protocollo di intesa Città – Arpa.