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RADIAZIONI NON IONIZZANTI

L'argomento Radiazioni non ionizzanti rientra in un obiettivo dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta nel settembre 2015 dai Governi dei 193 Paesi dell'ONU

Obiettivo 3:
Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
In una fase di forte sviluppo delle telecomunicazioni, il maggiore impegno di Arpa per il 2018 ha riguardato l’espressione dei pareri preventivi all’installazione degli impianti per telecomunicazioni (1.871 pareri emessi nell’anno): si tratta di un’azione di controllo preventivo molto importante in una fase di forte sviluppo delle telecomunicazioni, anche perché permette l’acquisizione, validazione e inserimento in un catasto dei dati tecnici sulle sorgenti di campo elettromagnetico Oltre quindi ad una azione finalizzata al contenimento degli impatti nella fase di progetto degli impianti, l’aggiornamento del catasto permette di poter seguire con precisione i trend relativi all’esposizione della popolazione a livello regionale, nonché di effettuare verifiche, basate su rilevazioni strumentali, che monitorino la rispondenza tra le autorizzazioni e quanto effettivamente installato.

Interventi di misura e di valutazione su elettrodotti

Nel 2018 sono stati effettuati 61 interventi di misura su tutta la regione, in linea con quanto effettuato negli ultimi anni. Nella figura 1 il numero di interventi di monitoraggio a bassa frequenza effettuati tra il 2013 e il 2018, suddivisi per provincia, è rapportato ai km di linee elettriche ad alta e altissima tensione in ciascuna provincia. Le differenze riscontrabili da una provincia all’altra sono legate al fatto che il numero di misure è determinato non soltanto dalla presenza di sorgenti, ma anche di luoghi in cui è possibile la permanenza prolungata di persone: province come quelle di Torino, Biella e Novara sono caratterizzate da linee elettriche che passano spesso in aree densamente popolate, ed è quindi opportuno effettuare un maggior numero di misure per caratterizzare l’esposizione della popolazione residente.

Figura 1
Interventi di misura su elettrodotti in rapporto alla lunghezza delle linee ad alta tensione presenti in ciascuna provincia - anni 2013-2018

Fonte: Arpa Piemonte

Interventi di misura e di valutazione su impianti per telecomunicazioni

Nel 2018 sono stati effettuati 454 interventi di misura su tutta la Regione, in linea con gli ultimi due anni.
Il numero totale di pareri e pronunciamenti rilasciati rappresenta un buon indicatore sia dell'attività di controllo svolta dall'agenzia, in relazione alla richiesta normativa, sia dello sviluppo delle reti per telecomunicazioni. Nel corso del 2018 sono stati rilasciati 1871 pareri.

Figura 2
Interventi di misura e di valutazione su impianti per telecomunicazioni - anni 1999-2018

Fonte: Arpa Piemonte

Consulta la serie storica degli indicatori ambientali relativi agli interventi di misura dei campi elettromagnetici ad alta e bassa frequenza

Progetti di tutela ambientale connessi all’esposizione ai campi elettromagnetici

Nel 2016, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha istituito il “Programma di contributi per esigenze di tutela ambientale connesse alla minimizzazione dell’intensità e degli effetti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” (“Programma CEM”), ai fini dell’utilizzo dei contributi previsti dalla legge 36/01.
Il “Programma CEM” partecipa al finanziamento di progetti/interventi/azioni finalizzati all’elaborazione dei piani di risanamento, alla realizzazione dei catasti regionali e all’esercizio delle attività di controllo e monitoraggio, nell’ambito di tale programma la Regione Piemonte ha ottenuto il riconoscimento di un contributo economico.
La Regione Piemonte quindi, individuando e coinvolgendo sin dall’inizio Arpa Piemonte quale ente attuatore, ha predisposto due progetti denominati:
  • Progetto per l’esercizio delle attività di controllo e monitoraggio dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, nel territorio regionale.
  • Realizzazione e gestione, in coordinamento con il catasto nazionale istituito con il DM 13 febbraio 2014, di un catasto regionale delle sorgenti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, al fine di rilevare i livelli dei campi stessi nel territorio regionale, con riferimento alle condizioni di esposizione della popolazione
L’avvio dei progetti è stato nel marzo 2018, e la durata prevista è di 18 mesi.
Per quanto riguarda il progetto relativo alle attività di controllo e monitoraggio dei campi elettromagnetici, esso prevede l’effettuazione di misure in almeno 100 punti sul territorio regionale (50 rilevazioni di campo elettromagnetico a radiofrequenza generato da impianti per telecomunicazioni, e 50 rilevazioni di campi elettrici e/o magnetici a bassa frequenza generati da elettrodotti), oltre al rinnovo ed adeguamento della strumentazione di misura in possesso dell’Agenzia, in particolare per poter mantenere le capacità di controllo sui segnali per telecomunicazioni delle ultime generazioni (4G e 5G). Ulteriori approfondimenti sulle misure effettuate da Arpa nel 2018 sono disponibili nella sezione Impatti.
Per quanto riguarda invece il progetto relativo alla realizzazione e gestione del catasto regionale, esso prevede la verifica della congruenza delle basi dati disponibili con quelle stabilite nel decreto di istituzione del catasto nazionale, il coordinamento con ISPRA finalizzato alla progettazione e realizzazione dei servizi di interscambio tra il catasto regionale e il catasto nazionale, l’ aggiornamento e adeguamento delle componenti infrastrutturali del Sistema Informativo Geografico dell’Arpa, la migrazione degli applicativi per la gestione delle basi dati e per le valutazioni di impatto elettromagnetico delle sorgenti da software proprietari a software liberi.
Durante il 2018 sono stati predisposti i servizi di interscambio dei dati tra il catasto regionale e il catasto nazionale, ed inoltre, sono anche stati rivisti i servizi al pubblico e alle amministrazioni sul Geoportale di Arpa Piemonte. Tali servizi garantiscono l’accessibilità dell’informazione sia in relazione alle sorgenti d campi elettromagnetici presenti sul territorio regionale, sia ai risultati delle attività di monitoraggio e controllo svolte da Arpa.
È inoltre in fase di svolgimento la migrazione dei sistemi di gestione del catasto regionale su piattaforme open-source.

Comunicazione e educazione ambientale

La comunicazione e la disponibilità di informazioni hanno un ruolo chiave nella percezione del rischio da parte dei cittadini, nonché nella gestione e pianificazione sul territorio da parte degli enti preposti.
Arpa ha messo a disposizione sul Geoportale, a partire dal settembre 2013, dei servizi dedicati ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni, dai quali è possibile ricavare informazioni continuamente aggiornate sulle sorgenti di campo elettromagnetico, sui livelli di campo misurati e calcolati.
Il servizio riservato ai comuni, funzionante dalla fine del 2014, permette inoltre l’accesso alla base dati degli impianti per telecomunicazioni, con tutte le informazioni tecniche ed amministrative associate per quanto riguarda il territorio comunale. I singoli comuni che ne fanno richiesta possono pertanto accedere in tempo reale alle informazioni circa gli impianti installati o da installare sul loro territorio e sullo stato dell’iter di rilascio del parere tecnico da parte di Arpa.

Figura 3
Campi elettromagnetici in Piemonte

Un’indicazione dell’efficacia comunicativa di questi servizi può essere ricavata osservando l’andamento negli anni del numero di richieste di informazioni pervenute al Dipartimento Radiazioni di Arpa.

Figura 4
Richieste di informazioni pervenute ad Arpa - anni 2010-2018

Si osserva come il numero di richieste sia andato crescendo negli anni 2010-2012, mentre dal 2013 (anno di pubblicazione dei nuovi servizi del Geoportale) esso sia sempre diminuito. Questa diminuzione è quindi presumibilmente collegata al fatto che le informazioni sono facilmente consultabili online.
Per quanto riguarda le attività di educazione ambientale finalizzate alla prevenzione sanitaria, Arpa negli ultimi anni sta lavorando nell’ambito dell’esposizione della popolazione ai telefoni cellulari, in particolare nell’ottica della divulgazione (http://www.arpa.piemonte.it/news/esposizione-ai-telefoni-cellulari e http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/educazione-ambientale/coe/cellulari-e-campi-elettromagnetici).
Questa divulgazione viene portata avanti anche tramite progetti nelle scuole, come quello realizzato negli anni dal 2013 al 2018 in collaborazione con l’ASL di Vercelli e l’associazione “Pediatri per un mondo possibile”.

Il progetto ha coinvolto fino ad oggi circa 750 ragazzi delle scuole medie della provincia di Vercelli e una classe quinta elementare, e circa 700 allievi di classi (seconde) delle scuole secondarie superiori, con un metodo di self-learning tramite lavori di gruppo ed esperimenti pratici, ed ha anche permesso di fornire un’interessante fotografia dell’uso del telefono cellulare da parte delle nuove generazioni.

Dal 2017 questo approccio sull’utilizzo consapevole del telefono cellulare è stato anche proposto alle scuole della provincia di Torino: ad oggi, sono stati coinvolti oltre 200 ragazzi.

I grafici sottostanti riportano alcuni risultati elaborati a partire da un questionario sull’uso del cellulare che i ragazzi delle scuole medie e superiori coinvolte fino ad ora hanno compilato prima dell’intervento formativo.

Figura 5-6
Provincia di Vercelli. Alcuni risultati dell’elaborazione di un questionario sull’uso del telefono cellulare somministrato a ragazzi delle scuola medie (anni 2013-2016) e delle scuole superiori (anno 2017/2018)






Fonte: ASL Vercelli, Area operativa promozione della salute ed educazione sanitaria e Arpa Piemonte
Il quadro ricavabile dall’analisi dei questionari sull’uso del cellulare da parte degli adolescenti evidenzia l’utilizzo estensivo dello stesso in una fascia d’età in cui l’organismo è in pieno sviluppo, uso che non è limitato alla navigazione internet e scambio di messaggi, ma comporta anche l’effettuazione di telefonate di durata considerevole, in molti casi senza ausili (auricolare e vivavoce) che determinerebbero una diminuzione dell’esposizione ai campi elettromagnetici.
Tali osservazioni confermano la necessità di continuare ad agire in un’ottica di prevenzione, alla luce della classificazione dei campi generati dai telefoni cellulari (da parte della IARC) tra i possibili cancerogeni.
Proprio in quest’ottica, nel 2018 Arpa ha aderito al progetto pilota di Regione Piemonte “Un patentino per lo smartphone”, che ha previsto la formazione di docenti delle scuole medie nelle province di Verbania, Cuneo e Torino (http://www.arpa.piemonte.it/news/il-patentino-per-lo-smartphone-partono-i-corsi-pilota-per-docenti) finalizzata alla realizzazione di moduli educativi con gli studenti e al coinvolgimento delle famiglie, su tutti gli aspetti di educazione ai media, cyber bullismo, tutela della salute, esposizione ai campi elettromagnetici.