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Linee guida
Controlli/monitoraggi e superamenti
Figura 1
Oltre alle attività di controllo, l’Agenzia gestisce una rete fissa di monitoraggio del rumore, così composta:
• 4 centraline per la valutazione della rumorosità dell'aeroporto di Milano Malpensa sul territorio piemontese;
• 3 centraline per la valutazione della rumorosità del traffico stradale a Torino;
• 6 centraline a basso costo, costituite da smartphone dotati di un'app dedicata per il rilievo del rumore (OpeNoise), sviluppata dall'Agenzia, per la caratterizzazione dell'inquinamento acustico da "movida" a Torino.
I dati rilevati in tempo reale dalle postazioni di monitoraggio nel comune di Torino sono consultabili attraverso uno specifico servizio del Geoportale di Arpa.
Pareri
1
Figura 2
Figura 3
Figura 4
Piani di Classificazione Acustica
Tabella 1
Fonte: Regione Piemonte
Figura 5
Fonte: Regione Piemonte
SERVIZI PUBBLICI DEL GEOPORTALE ARPA SULLA TEMATICA RUMORE
Figura 6
Figura 7
Figura 8
PAESAGGI SONORI DEL PIEMONTE
Figura 9
Figura 10
Figura 11
RUMORE
Linee guida
Il 10 ottobre 2018 l’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato le nuove Linee Guida sul Rumore Ambientale per la Regione Europea.
Lo scopo principale è di fornire raccomandazioni per proteggere la salute umana dall'esposizione al rumore ambientale proveniente da varie fonti, tra cui il sistema dei trasporti (traffico stradale, ferroviario e aereo), gli impianti eolici e le attività ricreazionali.
Rispetto alle precedenti linee guida, quelle recentemente presentate contengono cinque elementi di novità:
Il documento è principalmente destinato a decisori politici e a tecnici esperti per l’elaborazione di leggi e norme che regolamentino il problema del rumore a tutti i livelli: locale, nazionale e internazionale.
In particolare, le nuove linee guida hanno lo scopo di sensibilizzare sui risvolti che il rumore ha sulla salute dei cittadini europei, in modo da incidere e influenzare le scelte urbanistiche, dei trasporti e dell’energia, contribuendo così a realizzare, da un lato, gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 e, dall’altro, a costruire una comunità resiliente.
Lo scopo principale è di fornire raccomandazioni per proteggere la salute umana dall'esposizione al rumore ambientale proveniente da varie fonti, tra cui il sistema dei trasporti (traffico stradale, ferroviario e aereo), gli impianti eolici e le attività ricreazionali.
Rispetto alle precedenti linee guida, quelle recentemente presentate contengono cinque elementi di novità:
- prove concrete degli effetti del rumore sull’apparato cardiovascolare e sul metabolismo;
- l’inserimento di nuove fonti di rumore come quello causato dagli impianti eolici, quello prodotto dalle attività del tempo libero (manifestazioni e feste all’aperto), oltre ai rumori provenienti dal traffico (aereo, ferroviario e stradale);
- il ricorso a metodi standard condivisi per valutare oggettivamente i fenomeni del rumore su basi fattuali;
- un’analisi sistematica dei dati scientifici che definiscono il legame tra l’esposizione ai rumori e il rischio degli effetti nocivi per la salute;
- l’impiego a lungo termine di indicatori di media esposizione al rumore, al fine di meglio prevenire gli effetti nocivi per la salute.
Il documento è principalmente destinato a decisori politici e a tecnici esperti per l’elaborazione di leggi e norme che regolamentino il problema del rumore a tutti i livelli: locale, nazionale e internazionale.
In particolare, le nuove linee guida hanno lo scopo di sensibilizzare sui risvolti che il rumore ha sulla salute dei cittadini europei, in modo da incidere e influenzare le scelte urbanistiche, dei trasporti e dell’energia, contribuendo così a realizzare, da un lato, gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 e, dall’altro, a costruire una comunità resiliente.
Controlli/monitoraggi e superamenti
A fronte delle 312 segnalazioni ricevute, nel corso del 2018 sono stati effettuati complessivamente 224 controlli e 44 monitoraggi, attraverso un accertamento strumentale e/o documentale, mentre la restante parte si è risolta spontaneamente, mediante semplici comunicazioni e/o attraverso sopralluoghi conoscitivi.
Dei controlli/monitoraggi effettuati, circa il 25% (64) ha evidenziato una non conformità ai limiti di legge, a cui ha fatto seguito la contestazione di 45 illeciti amministrativi e la trasmissione di 9 notizie di reato all’autorità giudiziaria.
Dei controlli/monitoraggi effettuati, circa il 25% (64) ha evidenziato una non conformità ai limiti di legge, a cui ha fatto seguito la contestazione di 45 illeciti amministrativi e la trasmissione di 9 notizie di reato all’autorità giudiziaria.
Figura 1
Numero di esposti, controlli e superamenti dei limiti per tipologia di sorgente – Anno 2018
Fonte: Arpa Piemonte
Oltre alle attività di controllo, l’Agenzia gestisce una rete fissa di monitoraggio del rumore, così composta:
• 4 centraline per la valutazione della rumorosità dell'aeroporto di Milano Malpensa sul territorio piemontese;
• 3 centraline per la valutazione della rumorosità del traffico stradale a Torino;
• 6 centraline a basso costo, costituite da smartphone dotati di un'app dedicata per il rilievo del rumore (OpeNoise), sviluppata dall'Agenzia, per la caratterizzazione dell'inquinamento acustico da "movida" a Torino.
I dati rilevati in tempo reale dalle postazioni di monitoraggio nel comune di Torino sono consultabili attraverso uno specifico servizio del Geoportale di Arpa.
Pareri
Arpa esprime quotidianamente pareri previsionali in campo acustico per la realizzazione di nuove attività rumorose o di nuovi insediamenti sensibili, per lo svolgimento di manifestazioni temporanee, per i requisiti acustici dei nuovi edifici, per i piani di risanamento aziendali/comunali, per i piani di classificazione acustica.
Il numero dei pareri rilasciati ha raggiunto un massimo nel 2010 (963), subendo successivamente una progressiva leggera riduzione e attestandosi ad un valore di 754 contributi forniti nel 20181.
Tale riduzione è probabilmente imputabile all’emanazione, nel corso degli ultimi anni, di una serie di provvedimenti normativi di semplificazione delle procedure di rilascio dei titoli autorizzativi edilizi e/o per l'esercizio delle attività, nonché ad uno scenario economico non propriamente favorevole per il sistema produttivo.
1
Si evidenzia che nella provincia di Torino i pareri relativi a valutazioni di impatto acustico nell’ambito delle procedure di Autorizzazioni Unica Ambientale (AUA) sono rilasciati dalla Città Metropolitana, a seguito di un accordo tra enti, e pertanto non sono conteggiati nella presente analisi.
Nella distribuzione dei pareri per dipartimento territoriale, si può osservare che il 70% ca. è relativo all’ambito del nord-est (province di Biella, Novara, Verbania, Vercelli) e sud-est (Asti, Alessandria).
Le province di Novara e Asti, in particolare, hanno una media di pareri rilasciati per 100.000 abitanti (45 e 40 rispettivamente) ben al di sopra della media globale di tutte le province piemontesi (16).
La grande maggioranza dei pareri (80% ca.) è relativa alla valutazione previsionale di impatto acustico, obbligatoria per la realizzazione/modifica/potenziamento di attività produttive, commerciali, artigianali, infrastrutture di trasporto, locali pubblici con impianti elettroacustici, ecc.
Se si escludono le valutazioni di impatto acustico, il maggior numero di richieste pervenute è relativo alle deroghe per le attività temporanee (concerti, manifestazioni, eventi, cantieri ecc.) e alle valutazioni di clima acustico per nuovi insediamenti sensibili (residenze, scuole, ecc…).
Figura 2
Numero di pareri rilasciati da Arpa dal 2002 al 2018
Fonte: Arpa Piemonte
Figura 3
Pareri rilasciati da Arpa suddivisi per dipartimento territoriale – anno 2018
Fonte: Arpa Piemonte
Figura 4
Pareri rilasciati da Arpa per tipologia (escluso impatto acustico) – anno 2018
Fonte: Arpa Piemonte
Piani di Classificazione Acustica
Il Piano di Classificazione Acustica comunale (PCA) rappresenta il principale strumento per la gestione e la prevenzione dell’inquinamento acustico.
Esso fissa i valori limite della rumorosità nell’ambiente esterno e, soprattutto, determina vincoli e condizioni per uno sviluppo del territorio acusticamente sostenibile.
I dati aggiornati a marzo 2018 evidenziano che l’84% circa dei comuni (993 su 1.181) ha approvato in via definitiva il PCA; l’analisi per provincia rivela una distribuzione eterogenea, con una percentuale di comuni dotati di PCA che varia dal 64% (AT) al 95% (CN).
Esso fissa i valori limite della rumorosità nell’ambiente esterno e, soprattutto, determina vincoli e condizioni per uno sviluppo del territorio acusticamente sostenibile.
I dati aggiornati a marzo 2018 evidenziano che l’84% circa dei comuni (993 su 1.181) ha approvato in via definitiva il PCA; l’analisi per provincia rivela una distribuzione eterogenea, con una percentuale di comuni dotati di PCA che varia dal 64% (AT) al 95% (CN).
Tabella 1
Stato di approvazione dei Piani di Classificazione Acustica – Aggiornamento marzo 2019
Province |
Comuni totali |
Comuni con Piano di Classificazione Acustica definitivo |
|
numero |
% |
||
AL |
187 |
147 |
79 |
AT |
118 |
76 |
64 |
BI |
74 |
61 |
82 |
CN |
247 |
234 |
95 |
NO |
87 |
66 |
76 |
TO |
312 |
293 |
94 |
VB |
74 |
56 |
76 |
VC |
82 |
60 |
73 |
Piemonte |
1.181 |
993 |
84 |
Fonte: Regione Piemonte
Il maggior incremento nell’approvazione dei Piani di Classificazione Acustica si è avuta tra il 2002 e il 2009, con rispettivamente 51 e 965 Piani approvati. Dopo quella data, le variazioni sono state molto contenute. Attualmente i Piani approvati sono 993.
Consulta la serie storica degli indicatori ambientali relativi ai Piani di Classificazione Acustica
Consulta la serie storica degli indicatori ambientali relativi ai Piani di Classificazione Acustica
Figura 5
Stato di attuazione dei Piani di Classificazione Acustica comunale - Aggiornamento marzo 2019
Fonte: Regione Piemonte
Consulta gli approfondimenti sul sito di Regione Piemonte.
SERVIZI PUBBLICI DEL GEOPORTALE ARPA SULLA TEMATICA RUMORE
Mosaicatura dei Piani di Classificazione Acustica della provincia di Torino e Novara
In questo servizio sono raccolti i Piani di Classificazione Acustica (PCA) approvati nei comuni della provincia di Torino e di Novara.
Per ogni area del territorio è possibile visualizzare l’atto con cui è stato approvato il relativo PCA, la classe acustica e i valori limite assoluti di immissione vigenti.
Per ogni area del territorio è possibile visualizzare l’atto con cui è stato approvato il relativo PCA, la classe acustica e i valori limite assoluti di immissione vigenti.
Figura 6
Mosaicatura dei Piani di Classificazione Acustica della provincia di Torino e di Novara
Rumore della Città di Torino
Il servizio riporta il Piano di Classificazione Acustica della Città di Torino e la stima dei livelli sonori prodotti dal traffico veicolare elaborata da Arpa nel 2013.
Sono altresì rappresentati 8 punti della rete di monitoraggio permanente del rumore a Torino; per ogni punto è possibile visualizzare gli andamenti dei principali parametri acustici, della velocità del vento e della pioggia nelle 24 ore, nei 7 giorni e nei 30 giorni precedenti.
Sono altresì rappresentati 8 punti della rete di monitoraggio permanente del rumore a Torino; per ogni punto è possibile visualizzare gli andamenti dei principali parametri acustici, della velocità del vento e della pioggia nelle 24 ore, nei 7 giorni e nei 30 giorni precedenti.
Figura 7
Mappatura acustica delle strade di Torino e sistema di monitoraggio permanente del rumore
Sistema di monitoraggio acustico dell’aeroporto di Torino – Caselle
Il servizio consente di visualizzare:
- la localizzazione delle stazioni fisse di monitoraggio acustico del rumore aeroportuale, in gestione alla società Sagat S.p.A.
- l'intorno (o zonizzazione) aeroportuale, approvato da una specifica Commissione in data 16/01/2013, nel quale sono definiti i limiti del rumore per il rumore aeronautico
- i Piani di Classificazione Acustica dei comuni di Caselle T.se, S. Francesco al Campo e San Maurizio C.se.
Figura 8
Monitoraggio acustico dell’aeroporto di Torino-Caselle
PAESAGGI SONORI DEL PIEMONTE
Il servizio riporta una banca dati di suoni caratteristici e tipici, acquisiti da Arpa nel 2012 nell'ambito di un progetto svolto in collaborazione con l'ex Provincia di Torino (ora Città Metropolitana).
Figura 9
Paesaggi sonori in provincia di Torino
Il 3 ottobre 2017 la Regione Piemonte ha approvato il Piano Paesaggistico Regionale (PPR), strumento di tutela e promozione del paesaggio, rivolto a regolarne le trasformazioni e a sostenerne il ruolo strategico per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Contestualmente Arpa Piemonte ha dato avvio al progetto sperimentale “Paesaggi Sonori del Piemonte”, con il fine di integrare la portata e il campo d’azione del PPR in modo da tenere in considerazione anche il tema dei suoni, naturali e antropici, e della loro percezione.
Nella fase preliminare, l’attività è stata indirizzata alla definizione di una possibile metodica per l'analisi della qualità del paesaggio sonoro delle aree di pregio, individuando 10 siti dal particolare valore scenico ed estetico.
I siti prescelti costituiscono un campione dei 162 punti di belvedere complessivamente individuati dal PPR sul territorio regionale, localizzabili attraverso uno specifico servizio WebGis inserito nel Geoportale di Arpa Piemonte.
I risultati della sperimentazione hanno evidenziato che nei luoghi di particolare rilevanza paesaggistica:
Contestualmente Arpa Piemonte ha dato avvio al progetto sperimentale “Paesaggi Sonori del Piemonte”, con il fine di integrare la portata e il campo d’azione del PPR in modo da tenere in considerazione anche il tema dei suoni, naturali e antropici, e della loro percezione.
Nella fase preliminare, l’attività è stata indirizzata alla definizione di una possibile metodica per l'analisi della qualità del paesaggio sonoro delle aree di pregio, individuando 10 siti dal particolare valore scenico ed estetico.
I siti prescelti costituiscono un campione dei 162 punti di belvedere complessivamente individuati dal PPR sul territorio regionale, localizzabili attraverso uno specifico servizio WebGis inserito nel Geoportale di Arpa Piemonte.
I risultati della sperimentazione hanno evidenziato che nei luoghi di particolare rilevanza paesaggistica:
- vi è una significativa variabilità nella percezione soggettiva della qualità dell'ambiente sonoro, condizionata da fattori non controllabili di tipo cognitivo, culturale, sociale, economico, psicologico (figura 10);
- il giudizio medio del paesaggio sonoro rivela comunque una certa correlazione inversa con il grado di percezione del traffico veicolare (figura 11), considerato un elemento di degrado e interferenza con la legittima fruizione dell’ambiente;
- non emergono particolari corrispondenze tra i livelli sonori misurati e le valutazioni soggettive;
- il rispetto dei limiti di rumorosità più cautelativi fissati dalla normativa di legge non garantisce necessariamente una buona qualità acustica di un'area.
Figura 10
Sintesi delle valutazioni espresse su una scala da 1 (pessimo) a 5 (ottimo) sulla qualità complessiva del paesaggio sonoro nei 10 siti oggetto di indagine
Figura 11
Valutazione media sulla qualità del paesaggio sonoro in funzione del grado medio di percezione del traffico stradale
L’esperienza svolta e le discussioni con i partecipanti al lavoro sono stati utili a comprendere meglio le potenzialità e i limiti di un possibile progetto che integri i contenuti e la rappresentazione del Piano Paesaggistico Regionale con la componente sonora.