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Superamento valore obiettivo per la protezione della salute umana
Il numero medio dei giorni nei quali è superato il valore obiettivo denota una tendenza alla diminuzione per tutte le zone considerate: rurali, urbane e suburbane. Nella serie risaltano in modo peculiarmente opposto l’anno 2003, durante il quale la situazione meteorologica ha fortemente favorito la formazione di ozono a causa dell’estate anormalmente calda, e il 2014 nel quale la meteorologia del periodo estivo, caratterizzata da un’elevata piovosità, ne ha invece sfavorito fortemente la formazione (figura 3).
Figura 3
Figura 4
Figura 5
AOT40 per la protezione della vegetazione
Per quanto riguarda l’AOT40 per la protezione della vegetazione - indicatore che utilizza la somma delle differenze tra le concentrazioni orarie superiori a 80 µg/m3 rilevate da maggio a luglio - le stazioni (di fondo, rurali o suburbane) sono state scelte individuando le più significative per provincia, con almeno il 90% dei dati validi disponibili o in subordine utilizzando il valore stimato.
Il valore di AOT40 – espresso in µg/m3 x h - è stato calcolato sui dati del 2018, a differenza di quanto prescritto dalla normativa che prevede una media sugli ultimi 5 anni consecutivi, per avere una migliore rappresentazione dell’andamento temporale dell’indicatore.
Nel 2018 si sono riscontrati valori leggermente inferiori rispetto a quelli misurati nel 2017.
Figura 6
Bollettino Ozono
Ozono (O3)
Superamento valore obiettivo per la protezione della salute umana
L’ozono, tipico inquinante secondario la cui presenza deriva dalla trasformazione di altri composti - di origine antropica o naturale - presenti in atmosfera, sotto l’azione della radiazione solare, a differenza degli altri inquinanti raggiunge le concentrazioni più elevate generalmente nelle stazioni rurali e in quelle di quota, nei mesi più caldi dell'anno e nelle ore di massimo irraggiamento solare.
Il valore obiettivo a lungo a termine per la protezione della salute umana (120 μg/m3) da non superare più di 25 giorni per anno civile, tra i riferimenti definiti dalla normativa, è quello che meglio descrive situazioni di inquinamento e di esposizione della popolazione mediate nel tempo.
Nel 2018 si è registrato una diminuzione della percentuale di stazioni interessate dai superamenti, passata da quasi dal 90% del 2017 al 75% del 2018 accompagnato anche da una riduzione dei valori dei superamenti nella maggioranza dei punti di misura.
Negli ultimi anni solo il 2014 si è distinto positivamente per una significativa diminuzione di questo indicatore causata da una peculiare situazione meteorologica estiva.
Il valore obiettivo a lungo a termine per la protezione della salute umana (120 μg/m3) da non superare più di 25 giorni per anno civile, tra i riferimenti definiti dalla normativa, è quello che meglio descrive situazioni di inquinamento e di esposizione della popolazione mediate nel tempo.
Nel 2018 si è registrato una diminuzione della percentuale di stazioni interessate dai superamenti, passata da quasi dal 90% del 2017 al 75% del 2018 accompagnato anche da una riduzione dei valori dei superamenti nella maggioranza dei punti di misura.
Negli ultimi anni solo il 2014 si è distinto positivamente per una significativa diminuzione di questo indicatore causata da una peculiare situazione meteorologica estiva.
Figura 1
O3, superamenti valore obiettivo misurati nelle stazioni della rete regionale
O3, superamenti valore obiettivo misurati nelle stazioni della rete regionale
Cliccando sulle singole stazioni, è possibile visualizzare il dato a partire dal 2009.
Figura 2
O3, superamenti valore obiettivo stimati nei vari comuni con il sistema modellistico
Il numero medio dei giorni nei quali è superato il valore obiettivo denota una tendenza alla diminuzione per tutte le zone considerate: rurali, urbane e suburbane. Nella serie risaltano in modo peculiarmente opposto l’anno 2003, durante il quale la situazione meteorologica ha fortemente favorito la formazione di ozono a causa dell’estate anormalmente calda, e il 2014 nel quale la meteorologia del periodo estivo, caratterizzata da un’elevata piovosità, ne ha invece sfavorito fortemente la formazione (figura 3).
Figura 3
O3, trend numero superamenti - anni 2003-2018
Fonte: Arpa Piemonte
La concentrazione media misurata nei mesi più caldi dell’anno, da maggio a settembre, conferma il decremento dei valori, seppure in modo assai più contenuto e con stazionarietà negli ultimi tre anni, in tutte le zone prese in considerazione: rurali, urbane e suburbane (figura 4).
Figura 4
O3, trend concentrazione - anni 2003-2018
Fonte: Arpa Piemonte
La concentrazione media misurata nei mesi più caldi dell’anno, da maggio a settembre, conferma una sostanziale stazionarietà dei valori, soprattutto negli ultimi quattro anni, in tutte le zone prese in considerazione: rurali, urbane e suburbane.
La concentrazione media misurata nei mesi più caldi dell’anno, da maggio a settembre, conferma una sostanziale stazionarietà dei valori, soprattutto negli ultimi quattro anni, in tutte le zone prese in considerazione: rurali, urbane e suburbane.
Figura 5
O3, Superamenti a livello provinciale - anno 2018
Fonte: Arpa Piemonte
Il valore obiettivo a lungo termine sulle 8 ore risulta superato nel 75% delle stazioni della rete.
AOT40 per la protezione della vegetazione
Per quanto riguarda l’AOT40 per la protezione della vegetazione - indicatore che utilizza la somma delle differenze tra le concentrazioni orarie superiori a 80 µg/m3 rilevate da maggio a luglio - le stazioni (di fondo, rurali o suburbane) sono state scelte individuando le più significative per provincia, con almeno il 90% dei dati validi disponibili o in subordine utilizzando il valore stimato.
Il valore di AOT40 – espresso in µg/m3 x h - è stato calcolato sui dati del 2018, a differenza di quanto prescritto dalla normativa che prevede una media sugli ultimi 5 anni consecutivi, per avere una migliore rappresentazione dell’andamento temporale dell’indicatore.
Nel 2018 si sono riscontrati valori leggermente inferiori rispetto a quelli misurati nel 2017.
Figura 6
O3, AOT40 Superamenti a livello provinciale - anno 2018
Fonte: Arpa Piemonte
Consulta la serie storica dell’ozono in relazione ai superamenti della soglia di informazione, ai superamenti del valore obiettivo protezione sapute umana, e agli AOT40.
Bollettino Ozono
Nel periodo tarda primavera-estate (generalmente da maggio a settembre), nei giorni feriali, entro le ore 14 Arpa Piemonte emette il bollettino ozono che fornisce informazioni sui livelli osservati il giorno che precede quello di emissione e previsti per i due giorni successivi, su quattro aree omogenee (due relative alla zona alpina e due alla zona di pianura-collina) in cui è stato suddiviso il territorio regionale.
Il bollettino si compone di due pagine: la prima dello stato e la seconda di descrizione dei livelli.
Il bollettino si compone di due pagine: la prima dello stato e la seconda di descrizione dei livelli.