AMIANTO
Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
Target
3.9 Entro il 2030, ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da contaminazione e inquinamento dell’aria, delle acque e del suolo
Il Piano regionale amianto
- la salvaguardia e la tutela della salute rispetto all'inquinamento da fibre di amianto nei luoghi di vita e di lavoro;
- la rimozione dei fattori di rischio indotti dall'amianto mediante la bonifica di siti, impianti, edifici e manufatti in cui sia stata rilevata la presenza di amianto;
- il sostegno alla ricerca e alla sperimentazione nel campo della prevenzione, della diagnosi e della terapia delle patologie amianto correlate;
- il sostegno alle persone affette da malattie amianto correlate;
- la ricerca e la sperimentazione di tecniche per la bonifica degli amianti e il recupero dei siti contaminati;
- la promozione di iniziative di educazione e informazione finalizzate a ridurre il rischio amianto.
Il Piano tratta gli aspetti sanitari ed ambientali, spazia dalla ricognizione della presenza di amianto - tramite la mappatura - alla bonifica, allo smaltimento, alla formazione delle figure che operano in materia di amianto.
È stato recentemente intrapreso il percorso di aggiornamento del piano amianto regionale amianto.
Contributi per la bonifica di edifici pubblici
Per dare continuità alle azioni di risanamento del territorio ed in coerenza con gli obiettivi del Piano Regionale Amianto, nel corso degli ultimi anni sono state destinate risorse finanziarie in favore di enti pubblici per consentire interventi di bonifica dell'amianto presso edifici di loro proprietà.
Nell’anno 2020 la Regione Piemonte ha pubblicato un bando con risorse FSC 2014-2020 assegnate dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per la rimozione di amianto su edifici scolastici ed ospedalieri, per un ammontare pari a circa 1 milione di €. Gli interventi sono in parte ultimati e in fase di rendicontazione, in parte in corso di realizzazione.
Nell’anno 2021 sono stati pubblicati dalla Regione Piemonte due ulteriori bandi per l’assegnazione di contributi per la rimozione di amianto presso gli edifici ATC e per la realizzazione di interventi di rimozione amianto da parte dei Comuni su edifici privati a seguito di accertata inottemperanza alle ordinanze di bonifica.
Gli interventi sono stati assegnati con D.D. n. 818 del 14/12/2021 (bando comuni) e con DD n. 690 del 28/10/2021 (bando ATC), per un importo totale pari a circa 600.000 €. I lavori sono in corso di realizzazione.
Nell’anno 2022 sono stati pubblicati dalla Regione Piemonte due ulteriori bandi per l’assegnazione di contributi per la rimozione di amianto da parte dei Comuni su edifici privati a seguito di accertata inottemperanza alle ordinanze di bonifica e per la rimozione di amianto su edifici pubblici.
Gli interventi sono stati assegnati con D.D. n. 787 del 16/12/2022 (bando comuni in sostituzione) e con D.D. n. 830 del 22/12/2022 (bando edifici pubblici), per un importo totale pari a circa 2 milioni di euro. I lavori sono in corso di realizzazione.
Nell’anno 2023 si prevede di procedere allo scorrimento della graduatoria approvata con D.D. n. 830 del 22/12/2022 (bando comuni edifici pubblici) con le risorse regionali stanziate per le annualità 2023 e 2024.
La mappatura dell'amianto di origine antropica e naturale
La normativa italiana con il termine “amianto” indica 6 minerali fibrosi: l’actinolite d’amianto, la grunerite d’amianto (amosite), l’antofillite d’amianto, il crisotilo, la crocidolite e la tremolite d’amianto.
La mappatura dell’amianto di origine antropica si concentra sulla individuazione delle coperture in fibrocemento e sulla verifica della effettiva presenza di amianto nei manufatti; tutti i dati vengono resi disponibili on-line e la loro consultazione può avvenire tramite il Geoportale di Arpa Piemonte.
Al 31 dicembre 2022 risultano censiti dai Dipartimenti Territoriali di ARPA 52643 siti con coperture in fibrocemento.
Per tutti gli altri manufatti diversi dalle coperture lo strumento di rilevazione è costituito dalle comunicazioni previste dall'art. 9 della L.R. 30/2008 e specificate dalla D.G.R. 29 dicembre 2016, n. 58-4532.
Il progetto di mappatura dell’amianto naturale è regolato dal D.M. 18 marzo 2003, n. 101 “Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto, ai sensi dell’articolo 20 della legge 23 marzo 2001, n. 93” che prevede, di rilevare gli ammassi rocciosi caratterizzati dalla presenza di amianto e le attività estrattive (in esercizio o dismesse) di rocce e minerali con presenza di amianto o comunque ubicate in aree indiziate per la presenza di amianto.
La mappatura dell'amianto naturale deriva dall'analisi di diverse fonti informative relative alla presenza di rocce basiche e ultrabasiche che possono essere sede di locali concentrazioni di minerali asbestiformi, in particolare, le fonti utilizzate sono:
- Carta Geologica d’Italia alla scala 1:100.000
- nuova Carta Geologica d’Italia (CARG) alla scala 1:50.000 e a scala 1:25.000 laddove disponibili;
- permessi di ricerca e le concessioni minerarie, derivate dall’archivio storico di Torino di documentazione tra la metà degli anni ’30 e la metà degli anni ’60.
- documentazione derivata da attività istruttorie di Arpa Piemonte e campionamenti specifici di Arpa;
- rilievi geologici e sopralluoghi;
- fonti bibliografiche.
La determinazione dell’effettiva presenza o assenza dei minerali classificati come amianto può essere dunque effettuata solo attraverso un rilievo geologico di dettaglio e dall’analisi petrografico-mineralogica di campioni prelevati nel sito.