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NO2

Le eccezionali condizioni meteorologiche che si verificano nel bacino del Po a causa della sua particolare topografia rendono molto più difficoltosa, rispetto al resto dell’Europa, la dispersione degli inquinanti atmosferici. In Europa non esiste infatti nessuna area geografica con le stesse caratteristiche avente dimensioni così vaste.

Sebbene negli ultimi decenni le emissioni di molti inquinanti atmosferici siano diminuite in modo sostanziale, determinando una migliore qualità dell’aria ambiente, tuttavia, a causa della complessità del fenomeno dell’inquinamento atmosferico che comporta l’ormai ben nota mancanza di relazione lineare tra emissioni e concentrazioni in aria, i livelli di alcuni inquinanti risultano sempre troppo elevati e i problemi legati alla qualità dell’aria persistono.

Nel bacino padano gli inquinanti che continuano a costituire una criticità sono il particolato atmosferico (PM10 e PM2,5) e l’ozono, entrambi riconosciuti come i principali responsabili degli effetti sulla salute umana, nonché il biossido di azoto (NO2). Il benzo(a)pirene, inquinante dalle accertate proprietà cancerogene nel 2022, complice una meteorologia particolarmente favorevole, non ha presentato superamenti del valore obiettivo in alcun punto di misura.

I valori misurati degli inquinanti sono resi disponibili al pubblico nel sito https://aria.ambiente.piemonte.it e possono essere consultati o scaricati come dati, sia orari sia giornalieri in relazione alla tipologia di inquinante, o essere consultati come indicatori per singola area territoriale.

Biossido di azoto (NO2)

Il composto degli ossidi di azoto di maggiore interesse per la protezione della salute umana - di origine sia primaria che secondaria e con un ruolo importante nelle reazioni fotochimiche nonché di precursore degli ioni nitrato presenti nel particolato - ha tra le principali fonti emissive il traffico veicolare e la produzione di energia termica.

Anche nel 2022 è proseguita, sull’intero territorio regionale, la lenta diminuzione dei valori di NO2 rilevato negli ultimi 30 anni ed interrotto nel 2017 a causa di una meteorologia particolarmente sfavorevole alla dispersione degli inquinanti.
Il limite orario di 200 µg/m3, da non superare più di 18 volte l’anno, è stato superato solo due volte nel 2022 nell’agglomerato di Torino nella stazione di traffico urbano di Torino-Rebaudengo.
Il valore limite annuale per la protezione della salute umana pari a 40 µg/m3, calcolato come media su di un anno civile, è stato superato solo nelle stazioni di traffico di Torino-Consolata e Torino-Rebaudengo collocati in contesti caratterizzati da un intenso traffico veicolare e da un’intensa antropizzazione del territorio.

Figura 1
NO2, medie annuali misurate nelle stazioni della rete regionale


Nella mappa sono riportate le medie annuali misurate nelle stazioni della rete regionale; ad ogni sito di misura è associato un colore differente in relazione alla classe di concentrazione nella quale la misura è compresa. Cliccando sulle singole stazioni, è possibile visualizzare il dato dal 2009.

Figura 2
NO2, medie annuali stimate per i vari comuni con il sistema modellistico


Nella mappa sono riportate le medie annuali stimate per i vari comuni con il sistema modellistico di qualità dell'aria; ad ogni comune è associato un colore differente in relazione alla classe di concentrazione nella quale il valore stimato è compreso.
È possibile visualizzare i parametri della qualità dell'aria dal 2007, cliccando sulla tendina sotto la legenda; si osservano in tal modo le variazioni della qualità dell'aria nel corso degli anni per ciascun comune.

Nella figura 3 vengono confrontati i livelli annuali di NO2 misurati in due stazioni della rete di Torino, grande città di pianura, con quelli rilevati in due stazioni di Biella, piccola città pedemontana.
Si sottolinea che la stazione urbana di traffico di Biella-Lamarmora è rappresentativa di una situazione locale in zona pedemontana e non dell’insieme delle stazioni di traffico.

Figura 3
NO2, andamento della media annua a Torino e a Biella - anni 2003-2022


Fonte: Arpa Piemonte
In Piemonte le concentrazioni di NO2 presentano nell’ultimo anno, per le stazioni riportate nel grafico nel periodo 2003-2022, un andamento relativamente stabile pur in un quadro generale di decremento, nell’intero periodo considerato.

Figura 4
NO2, minima e massima media annua per provincia - anno 2022

Fonte: Arpa Piemonte

I valori di NOmisurati nel 2022 sono stati generalmente confrontabili con quelli rilevati nel 2021.
Il maggior contributo a questo inquinante deriva in gran parte dal settore dei trasporti, seguito da quello del riscaldamento civile.
Per quanto riguarda i dati del 2022, i valori più elevati di NO2 sono stati misurati prevalentemente nelle stazioni di traffico.

ZONIZZAZIONE DEL TERRITORIO

 La direttiva 2008/50/CE “Qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”  - recepita con il DLgs 155/10  - prevede che il territorio dei singoli stati debba essere suddiviso in zone e agglomerati, come elemento essenziale per assicurare l’uniformità delle attività connesse alla sua attuazione ai diversi livelli territoriali.

Questo nuovo quadro normativo ha avviato una profonda revisione su tutto il territorio italiano delle zonizzazioni realizzate negli anni passati dai soggetti competenti (Regioni e province autonome). La Regione Piemonte, con DGR n. 24-903 del 30 dicembre 2019 , ha aggiornato il progetto di Zonizzazione e Classificazione del Territorio Regionale.

I dati sulla qualità dell’aria sono stati pertanto strutturati anche in funzione di questa nuova zonizzazione che per semplicità di seguito chiameremo “per Zona UE”.

Per approfondimenti sulla Zonizzazione e Classificazione del territorio regionale  consulta il portale RSA.

Nel grafico sottostante sono riportate le medie annuali misurate nelle stazioni della rete regionale, suddivise per Zona UE.

Figura 5
NO2, medie annuali misurate nelle stazioni della rete regionale (minime e massime)


Fonte: Arpa Piemonte
Nella figura 6 sono riportate le medie annuali misurate nelle stazioni della rete regionale, suddivise per Zona UE.

Figura 6
NO2, medie annuali misurate nelle stazioni della rete regionale suddivise per zone UE- anno 2022

Fonte: Arpa Piemonte
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*Dernice Costa, stazione con una percentuale di dati validi = 89%
Il valore limite di 40 μg/m3 su base annua è stato superato in due stazioni di traffico (Torino – Consolata, Torino-Rebaudengo) della rete dell’Agglomerato di Torino.

CONTENUTI CORRELATI

La direttiva 2008/50/CE “Qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa” - recepita con il DLgs 155/10 - prevede che il territorio dei singoli stati debba essere suddiviso in zone e agglomerati, come elemento essenziale per assicurare l’uniformità delle attività connesse alla sua attuazione ai diversi livelli territoriali.

Questo nuovo quadro normativo ha avviato una profonda revisione su tutto il territorio italiano delle zonizzazioni realizzate negli anni passati dai soggetti competenti (Regioni e province autonome). La Regione Piemonte, con DGR n. 24-903 del 30 dicembre 2019, ha aggiornato il progetto di Zonizzazione e Classificazione del Territorio Regionale.                        

I dati sulla qualità dell’aria sono stati pertanto strutturati anche in funzione di questa nuova zonizzazione che per semplicità di seguito chiameremo “per Zona UE”.

Per approfondimenti sulla Zonizzazione e Classificazione del territorio regionale consulta il portale RSA.

A dicembre 2021 è’ terminato il periodo di consultazione per la revisione delle direttive sulla qualità dell’aria ambiente (2008/50/EC e 2004/107/EC) per migliorare la qualità ambientale tenendo conto delle ultime evidenze scientifiche per la protezione della salute umana e dell’ambiente.


Consulta la serie storica dell'indicatore NO2 media annua e dell'indicatore NO2 superamenti limite orario.

Consulta il sito di Arpa Piemonte alla pagina sulla qualità dell’aria.

Consulta la pagina di Sistema Piemonte.