SORGENTI SPECIFICHE
IL TERMOVALORIZZATORE DI TORINO: VALUTAZIONE MODELLISTICA DEGLI IMPATTI SULLA QUALITÀ DELL’ARIA
A gennaio 2020 è stato avviato SPoTT-2, la seconda fase del Programma SPoTT. Le attività previste si svolgono nel periodo 2020 – 2023 e si articolano in 10 linee progettuali, dal biomonitoraggio (su residenti, allevatori, lavoratori dell’impianto), agli studi epidemiologici sulla popolazione e sui lavoratori, al monitoraggio sulle matrici alimentari.
A cura di Arpa Piemonte nella seconda fase sono state integrate due linee di attività prettamente ambientali: una sulla modellizzazione di dispersione degli inquinanti in atmosfera e una dedicata alle deposizioni al suolo di mercurio.
Durante il 2021 è stato condotto lo studio modellistico di dispersione degli inquinanti in atmosfera che ha valutato – sull’anno 2019 - il contributo delle emissioni del termovalorizzatore di Torino alla qualità dell’aria nell’area circostante l’impianto.
I risultati sono riportati nel Report 12 pubblicato sul nuovo sito del programma SPoTT.
L’area di studio copre una superficie di oltre 40 km di lato, approssimativamente centrata sul termovalorizzatore, e include i comuni dell’agglomerato di Torino.
Il sistema modellistico utilizzato produce informazioni ad elevato dettaglio temporale e spaziale, fornendo i dati di concentrazione in aria e di deposizione totale degli inquinanti prodotti dall’impianto a livello orario e con risoluzione di 250 metri.
Per quanto riguarda le emissioni, sono state forniti in ingresso al modello di dispersione i dati, registrati dal Sistema di Monitoraggio in continuo al camino del termovalorizzatore, di ossidi di azoto, biossido di zolfo, monossido di carbonio, carbonio organico totale, particolato PM10 e PM2.5 primario, ammoniaca, acido fluoridrico, acido cloridrico e mercurio , in modo da riprodurre nel modo più fedele possibile il funzionamento dell’impianto. Le emissioni degli inquinanti non monitorati in continuo, ossia metalli e microinquinanti (IPA, PCDD/DF e PCB), sono state ricostruite a partire dalle analisi periodiche condotte fra il 2013 e il 2020 sull’impianto.
Con i risultati della modellizzazione:
- sono state prodotte mappe di concentrazione e deposizione per i vari inquinanti che descrivono le aree maggiormente interessate dalle ricadute;
- è stato effettuato il confronto fra le concentrazioni stimate dal modello e quelle misurate presso le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria presenti nella zona.
I risultati delle simulazioni modellistiche sono stati comparati con i dati misurati presso le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria per verificare il contributo del termovalorizzatore ai valori di concentrazione in atmosfera e di deposizione; il confronto mostra che per tutti gli inquinanti il contributo del termovalorizzatore è decisamente modesto, spesso inferiore di uno o più ordini di grandezza rispetto ai valori misurati.
A titolo di esempio, in Figura 1 sono riportate le concentrazioni medie annue di ossidi di azoto attribuite al funzionamento del termovalorizzatore; nella Tabella 1 è invece illustrato il confronto fra le concentrazioni medie annue di biossido di azoto misurato (che include quindi i contributi di tutte le sorgenti emissive) e le concentrazioni di ossidi di azoto (ipotizzando, cautelativamente, una completa conversione a biossido di azoto) attribuibili al solo termovalorizzatore e stimate dal modello di dispersione nei punti corrispondenti alle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria.
Figura 1
Concentrazioni medie annue di ossidi di azoto, anno 2019: contributo del termovalorizzatore
Tabella 1
Concentrazioni medie annue di ossidi di azoto, anno 2019: contributo del termovalorizzatore
BIOSSIDO DI AZOTO |
Media annuale (µg/m³) |
Massimo orario (µg/m³) |
99.79°percentile medie orarie (µg/m³) |
|||
Stazione |
osservato |
simulato |
osservato |
simulato |
osservato |
simulato |
Baldissero |
15,2 |
0,01 |
100 |
1,8 |
70 |
0,6 |
Beinasco |
30,8 |
0,09 |
205 |
12,4 |
122 |
4,0 |
Borgaro |
24,9 |
0,05 |
129 |
4,0 |
100 |
2,3 |
Carmagnola |
34,1 |
0,01 |
134 |
0,8 |
107 |
0,4 |
Chieri |
21 |
0,01 |
108 |
1,2 |
92 |
0,6 |
Collegno |
45,8 |
0,11 |
189 |
9,4 |
159 |
4,6 |
Druento |
11,3 |
0,02 |
90 |
2,0 |
65 |
0,7 |
Leinì |
22,8 |
0,04 |
118 |
3,3 |
90 |
2,2 |
Orbassano |
31,1 |
0,18 |
140 |
10,8 |
114 |
4,0 |
Settimo Torinese |
36,3 |
0,02 |
163 |
1,8 |
143 |
0,9 |
Torino - Consolata |
53,3 |
0,03 |
195 |
3,0 |
147 |
1,4 |
Torino - Lingotto |
37,3 |
0,05 |
136 |
3,6 |
110 |
1,7 |
Torino - Rebaudengo |
59.9 (*) |
0,03 |
269 (*) |
4,6 |
195 (*) |
1,3 |
Torino - Rubino |
33 |
0,05 |
135 |
4,3 |
118 |
2,2 |
Vinovo |
27,5 |
0,03 |
140 |
2,4 |
109 |
1,1 |
Tabella 2
Deposizioni totali di mercurio presso la stazione di Beinasco: anno 2019
Hg Deposizioni |
Media annuale (ng/m²d) |
|
Stazione |
osservato |
simulato |
Beinasco |
30 |
18,5 |
I risultati delle attività previste nel prosieguo del programma SPoTT-2 (fra le quali ulteriori simulazioni modellistiche meteo dispersive) permetteranno di approfondire lo studio del contributo del termovalorizzatore anche in relazione alle ricadute di questo inquinante nell’area di studio.