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LA ZONIZZAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO REGIONALE
L’AGGIORNAMENTO DELLA ZONIZZAZIONE
Tabella 1
Figura 1
Figura 2
La classificazione del territorio
L’AGGIORNAMENTO AL PROGRAMMA DI VALUTAZIONE E RELATIVE MODIFICHE AL SISTEMA REGIONALE DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA
Tabella 2
ZONIZZAZIONE DEL TERRITORIO
LA ZONIZZAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO REGIONALE
La direttiva 2008/50/CE “Qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa” prevede che il territorio dei singoli stati debba essere suddiviso in zone e agglomerati, come elementi base per la valutazione dello stato di qualità dell’aria e per l’attuazione delle misure per la sua gestione.
Il DLgs 155/10, che recepisce la direttiva, indica i criteri tecnici per la definizione delle zone e le modalità di valutazione e gestione della qualità dell’aria.
La classificazione del territorio governa l’intera attività di valutazione della qualità dell’aria che deve essere basata su un programma valutazione nel quale sono definiti la rete di misura ufficiale e i modelli e/o i metodi di stima obiettiva che si intendono utilizzare per la valutazione della qualità dell’aria ambiente.
La Regione Piemonte ha approvato il progetto di zonizzazione e classificazione del territorio Regionale relativa alla qualità dell'aria ambiente con DGR 41-855 del 29/12/14, contestualmente è stato approvato il programma di valutazione che indica la configurazione della rete di rilevamento della qualità dell'aria e degli strumenti necessari alla valutazione della stessa.
Il DLgs 155/10 dispone che la classificazione delle zone e degli agglomerati sia riesaminata dalla Regione almeno ogni cinque anni e in caso di significative modifiche delle attività che incidono sulle concentrazioni nell'aria ambiente degli inquinanti normati.
Con il supporto tecnico-scientifico di Arpa Piemonte, la Regione Piemonte ha concluso il processo normativo di aggiornamento della zonizzazione e classificazione del territorio regionale e del programma di valutazione con DGR 24-903 del 30/12/19 come nel corso del 2022 è stato completato l’adeguamento della rete di monitoraggio prevista dal programma.
Con DGR 24-903 del 30/12/19, sono stati quindi adottati i seguenti documenti:
−aggiornamento della zonizzazione del territorio regionale e revisione della classificazione;
−aggiornamento del programma di valutazione della qualità dell’aria.
Le modifiche alla delimitazione delle zone e degli agglomerati sono oggetto di comunicazione alla Comunità Europea da parte del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Il DLgs 155/10, che recepisce la direttiva, indica i criteri tecnici per la definizione delle zone e le modalità di valutazione e gestione della qualità dell’aria.
La classificazione del territorio governa l’intera attività di valutazione della qualità dell’aria che deve essere basata su un programma valutazione nel quale sono definiti la rete di misura ufficiale e i modelli e/o i metodi di stima obiettiva che si intendono utilizzare per la valutazione della qualità dell’aria ambiente.
La Regione Piemonte ha approvato il progetto di zonizzazione e classificazione del territorio Regionale relativa alla qualità dell'aria ambiente con DGR 41-855 del 29/12/14, contestualmente è stato approvato il programma di valutazione che indica la configurazione della rete di rilevamento della qualità dell'aria e degli strumenti necessari alla valutazione della stessa.
Il DLgs 155/10 dispone che la classificazione delle zone e degli agglomerati sia riesaminata dalla Regione almeno ogni cinque anni e in caso di significative modifiche delle attività che incidono sulle concentrazioni nell'aria ambiente degli inquinanti normati.
Con il supporto tecnico-scientifico di Arpa Piemonte, la Regione Piemonte ha concluso il processo normativo di aggiornamento della zonizzazione e classificazione del territorio regionale e del programma di valutazione con DGR 24-903 del 30/12/19 come nel corso del 2022 è stato completato l’adeguamento della rete di monitoraggio prevista dal programma.
Con DGR 24-903 del 30/12/19, sono stati quindi adottati i seguenti documenti:
−aggiornamento della zonizzazione del territorio regionale e revisione della classificazione;
−aggiornamento del programma di valutazione della qualità dell’aria.
Le modifiche alla delimitazione delle zone e degli agglomerati sono oggetto di comunicazione alla Comunità Europea da parte del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.
L’AGGIORNAMENTO DELLA ZONIZZAZIONE
La zonizzazione e classificazione del territorio è definita sulla base degli obiettivi di protezione per la salute umana per gli inquinanti NO2, SO2, Benzene, CO, PM10, PM2,5, Pb, As, Cd, Ni, B(a)P, nonché degli obiettivi a lungo termine per la protezione della salute umana e della vegetazione relativamente all’ozono, criteri che vengono utilizzati anche per gli aggiornamenti, tenendo conto della evoluzione dello stato della qualità dell’aria.
Il territorio regionale è stato quindi ripartito nelle seguenti zone e agglomerati, tenendo conto della densità abitativa, delle caratteristiche orografiche e meteoclimatiche, del carico emissivo e del grado di urbanizzazione del territorio:
Nella tabella 1, si riassumono le caratteristiche delle zone e dell’agglomerato di Torino, risultati dall’aggiornamento del progetto di zonizzazione del 2019 e attualmente vigente.
Il territorio regionale è stato quindi ripartito nelle seguenti zone e agglomerati, tenendo conto della densità abitativa, delle caratteristiche orografiche e meteoclimatiche, del carico emissivo e del grado di urbanizzazione del territorio:
- Agglomerato di Torino - codice zona IT0118 (relativamente agli inquinanti NO2, SO2, Benzene, CO, PM10, PM2,5, Pb, As, Cd, Ni, B(a)P ed O3)
- Zona denominata Pianura - codice zona IT0119 (relativamente agli inquinanti NO2, SO2, Benzene, CO, PM10, PM2,5, Pb, As, Cd, Ni, B(a)P);
- Zona denominata Collina - codice zona IT0120 (relativamente agli inquinanti NO2, SO2, Benzene, CO, PM10, PM2,5, Pb, As, Cd, Ni, B(a)P);
- Zona denominata di Montagna - codice zona IT0121 (relativamente agli inquinanti NO2, SO2, Benzene, CO, PM10, PM2,5, Pb, As, Cd, Ni, B(a)P);
- Zona denominata Piemonte - codice zona IT0122 (relativamente al solo inquinante O3).
Nella tabella 1, si riassumono le caratteristiche delle zone e dell’agglomerato di Torino, risultati dall’aggiornamento del progetto di zonizzazione del 2019 e attualmente vigente.
Tabella 1
Principali caratteristiche dell’agglomerato e delle zone - aggiornamento 2019
|
u.m. |
Agglomerato Torino IT0118 |
Zona Pianura IT0119 |
Zona Collina IT0120 |
Zona Montagna IT0121 |
Zona Piemonte IT0122 |
Regione |
N° Comuni |
ab |
33 |
268 |
646 |
234 |
1148 |
1181 |
Popolazione |
km2 |
1532332 |
1322596 |
1338980 |
181098 |
2842674 |
4375006 |
Superficie |
ab/km2 |
838 |
6623 |
8801 |
9125 |
24549 |
25389 |
Densità abitativa |
t/km2 |
1828,12
|
199,70
|
152,14
|
19,85
|
115,80
|
173,32 |
Densità em. PM10 |
t/km2 |
2,32
|
0,94
|
0,91 |
0,23
|
0,67 |
0,72 |
Densità em. NOx |
t/km2 |
13,51 |
3,45
|
2,02
|
0,27 |
1,75 |
2,14 |
Densità em. COV |
t/km2 |
19,09 |
7,58
|
6,85
|
5,03 |
6,37 |
6,79 |
Densità em. NH3 |
t/km2 |
2,87 |
3,99 |
1,12 |
0,26
|
1,57 |
1,62 |
Dai dati riportati si evidenzia come la popolazione insediata nelle aree classificate come agglomerato, zona pianura e zona collina rappresenti la quasi totalità della popolazione della regione.
Figura 1
Rappresentazione grafica della zonizzazione relativa agli inquinanti diversi da ozono - aggiornamento 2019
Fonte: Arpa Piemonte
Figura 2
Rappresentazione grafica della nuova zonizzazione relativa all’ozono - aggiornamento 2019
Fonte: Arpa Piemonte
La classificazione del territorio
Le zone e gli agglomerati sono classificati per ogni singolo inquinante indicato all’articolo 1, comma 2 del Dlgs 155/2010, sulla base delle soglie di valutazione superiori e inferiori previste dall’Allegato II, sezione 1 e secondo la procedura prevista dall’Allegato II, sezione 2.
In particolare, la norma definisce tali soglie come:
Le soglie di valutazione sono inferiori di una prefissata percentuale rispetto ai valori limite di legge (es. SVS per NO2 media annua è pari ad 80% del valore limite, SVI per NO2 media annua è pari al 65% del valore limite).
Ne consegue che, qualora i valori superino la SVS occorre predisporre la rete di rilevamento della qualità dell’aria con gli opportuni punti di campionamento, secondo quanto definito nell’allegato V e IX del DLgs 155/10.
Relativamente all'ozono, invece delle soglie di valutazione, occorre considerare il valore obiettivo a lungo termine (LTO): il superamento di questo valore (indicato con la sigla LTO_U), anche per un solo anno civile negli ultimi cinque, rende necessaria la misurazione in continuo (art 8. comma 2 DLgs 155 del 13/8/2010).
Ai fini della classificazione si analizzano i livelli di concentrazione degli inquinanti nei cinque anni civili precedenti e si verifica l’eventuale esistenza di superamento, su ogni singola zona, per almeno tre anni, delle soglie sopraccitate.
Regione Piemonte ha utilizzato i dati rilevati dalle centraline del Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell'Aria (SRRQA) negli anni 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 e le simulazioni modellistiche elaborate a supporto delle Valutazioni di qualità dell’aria dei medesimi anni.
La zona è classificata in superamento per quel dato anno quando o una stazione di rilevamento o il dato modellistico evidenziano un superamento al suo interno.
La nuova classificazione ha evidenziato alcune differenze rispetto al passato, differenze riassunte di seguito per singole zone.
Agglomerato di Torino - codice zona IT0118
La zona si caratterizza per la presenza di livelli sopra la soglia di valutazione superiore per i seguenti inquinanti: NO2, PM10, PM2,5 e B(a)P.
Rispetto alla pregressa classificazione si evidenzia che il Benzene è ora tra la soglia di valutazione superiore e inferiore. Il resto degli inquinanti è sotto la soglia di valutazione inferiore.
Relativamente all'ozono, la classificazione evidenzia il superamento degli obiettivi a lungo termine per i livelli di ozono relativi alla protezione della salute umana e della vegetazione sulla zona “Agglomerato”.
Zona denominata Pianura - codice zona IT0119
La zona si caratterizza per la presenza di livelli sopra la soglia di valutazione superiore per i seguenti inquinanti:NO2, PM10, PM2,5 e B(a)P. Il resto degli inquinanti è sotto la soglia di valutazione inferiore.
Rispetto alla pregressa classificazione si evidenzia che il benzene e il biossido di zolfo si posizionano sotto la soglia di valutazione inferiore.
Zona denominata Collina - codice zona IT0120
La zona si caratterizza per la presenza di livelli sopra la soglia di valutazione superiore per i seguenti inquinanti: NO2, PM10, PM2,5 e B(a)P. Il resto degli inquinanti è sotto la soglia di valutazione inferiore.
Rispetto alla pregressa classificazione si evidenzia che il benzene si posiziona sotto la soglia di valutazione inferiore.
Zona denominata Montagna - codice zona IT0121
La zona si caratterizza per la presenza di livelli compresi tra la soglia di valutazione inferiore e superiore per i seguenti inquinanti: PM10 e B(a)P.
Rispetto alla pregressa classificazione si evidenzia che PM2,5 è ora tra la soglia di valutazione superiore e inferiore. Il resto degli inquinanti è sotto la soglia di valutazione inferiore.
Si evidenzia inoltre nella nuova classificazione un sostanziale cambiamento in merito alle polveri e il B(a)P, ad indicare un sostanziale aumento dei livelli di concentrazione relativamente all’uso di biomassa legnosa in zone montane.
Zona denominata Piemonte - codice zona IT0122
La classificazione evidenzia il superamento degli obiettivi a lungo termine per i livelli di ozono relativi alla protezione della salute umana e della vegetazione su tutto il territorio regionale.
In particolare, la norma definisce tali soglie come:
- soglia di valutazione superiore (SVS): un livello al di sotto del quale le misurazioni possono essere combinate con le tecniche di modellizzazione al fine di valutare la qualità dell'aria ambiente;
- soglia di valutazione inferiore (SVI): un livello al di sotto del quale è consentito ricorrere soltanto alle tecniche di modellizzazione o di stima obiettiva al fine di valutare la qualità dell'aria ambiente.
Le soglie di valutazione sono inferiori di una prefissata percentuale rispetto ai valori limite di legge (es. SVS per NO2 media annua è pari ad 80% del valore limite, SVI per NO2 media annua è pari al 65% del valore limite).
Ne consegue che, qualora i valori superino la SVS occorre predisporre la rete di rilevamento della qualità dell’aria con gli opportuni punti di campionamento, secondo quanto definito nell’allegato V e IX del DLgs 155/10.
Relativamente all'ozono, invece delle soglie di valutazione, occorre considerare il valore obiettivo a lungo termine (LTO): il superamento di questo valore (indicato con la sigla LTO_U), anche per un solo anno civile negli ultimi cinque, rende necessaria la misurazione in continuo (art 8. comma 2 DLgs 155 del 13/8/2010).
Ai fini della classificazione si analizzano i livelli di concentrazione degli inquinanti nei cinque anni civili precedenti e si verifica l’eventuale esistenza di superamento, su ogni singola zona, per almeno tre anni, delle soglie sopraccitate.
Regione Piemonte ha utilizzato i dati rilevati dalle centraline del Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell'Aria (SRRQA) negli anni 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 e le simulazioni modellistiche elaborate a supporto delle Valutazioni di qualità dell’aria dei medesimi anni.
La zona è classificata in superamento per quel dato anno quando o una stazione di rilevamento o il dato modellistico evidenziano un superamento al suo interno.
La nuova classificazione ha evidenziato alcune differenze rispetto al passato, differenze riassunte di seguito per singole zone.
Agglomerato di Torino - codice zona IT0118
La zona si caratterizza per la presenza di livelli sopra la soglia di valutazione superiore per i seguenti inquinanti: NO2, PM10, PM2,5 e B(a)P.
Rispetto alla pregressa classificazione si evidenzia che il Benzene è ora tra la soglia di valutazione superiore e inferiore. Il resto degli inquinanti è sotto la soglia di valutazione inferiore.
Relativamente all'ozono, la classificazione evidenzia il superamento degli obiettivi a lungo termine per i livelli di ozono relativi alla protezione della salute umana e della vegetazione sulla zona “Agglomerato”.
Zona denominata Pianura - codice zona IT0119
La zona si caratterizza per la presenza di livelli sopra la soglia di valutazione superiore per i seguenti inquinanti:NO2, PM10, PM2,5 e B(a)P. Il resto degli inquinanti è sotto la soglia di valutazione inferiore.
Rispetto alla pregressa classificazione si evidenzia che il benzene e il biossido di zolfo si posizionano sotto la soglia di valutazione inferiore.
Zona denominata Collina - codice zona IT0120
La zona si caratterizza per la presenza di livelli sopra la soglia di valutazione superiore per i seguenti inquinanti: NO2, PM10, PM2,5 e B(a)P. Il resto degli inquinanti è sotto la soglia di valutazione inferiore.
Rispetto alla pregressa classificazione si evidenzia che il benzene si posiziona sotto la soglia di valutazione inferiore.
Zona denominata Montagna - codice zona IT0121
La zona si caratterizza per la presenza di livelli compresi tra la soglia di valutazione inferiore e superiore per i seguenti inquinanti: PM10 e B(a)P.
Rispetto alla pregressa classificazione si evidenzia che PM2,5 è ora tra la soglia di valutazione superiore e inferiore. Il resto degli inquinanti è sotto la soglia di valutazione inferiore.
Si evidenzia inoltre nella nuova classificazione un sostanziale cambiamento in merito alle polveri e il B(a)P, ad indicare un sostanziale aumento dei livelli di concentrazione relativamente all’uso di biomassa legnosa in zone montane.
Zona denominata Piemonte - codice zona IT0122
La classificazione evidenzia il superamento degli obiettivi a lungo termine per i livelli di ozono relativi alla protezione della salute umana e della vegetazione su tutto il territorio regionale.
L’AGGIORNAMENTO AL PROGRAMMA DI VALUTAZIONE E RELATIVE MODIFICHE AL SISTEMA REGIONALE DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA
La valutazione della qualità dell’aria è condotta utilizzando siti fissi di campionamento e specifiche tecniche di valutazione; essa si considera idonea a rappresentare la qualità dell'aria all'interno dell'intera zona o dell'intero agglomerato di riferimento qualora la scelta dei siti e delle altre tecniche sia operata in conformità alle disposizioni del DLgs 155/10.
Il programma di valutazione indica quindi le stazioni della rete di misura in siti fissi, le tecniche di modellizzazione e le tecniche di stima obiettiva.
La Regione Piemonte effettua la valutazione della qualità dell’aria utilizzando sia i dati prodotti dalla rete di rilevamento sia le più aggiornate tecniche modellistiche a disposizione.
In Regione Piemonte, considerata la complessità orografica ed emissiva del territorio piemontese oltre che l’approccio cautelativo alla gestione della tematica, si è optato per il mantenimento di un numero dei punti di misura superiore a quella minima secondo gli allegati V e IX del DLgs 155/10.
Tale numero, per un determinato inquinante in una zona/agglomerato è determinato:
Una volta determinato il numero minimo di punti di misura (M) per ogni inquinante in ogni zona è infatti facoltà della Regione inserire nella rete di misura del programma di valutazione:
In generale, il Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria (SRRQA) aggiornato al 2019 prevede:
Nel caso di misura nella stessa stazione di PM10 e PM2,5 la nuova rete di misura prevede nella gran parte dei casi la sostituzione dei campionatori gravimetrici con strumenti automatici di misura bicanale (cioè in grado di misurare contemporaneamente entrambi gli inquinanti) dotati di certificazione di equivalenza al metodo ufficiale.
Le principali ragioni di tale scelta sono:
Nel corso del 2022 il progetto di adeguamento del sistema regionale di rilevamento della qualità dell’aria è stato portato a compimento.
Il programma di valutazione indica quindi le stazioni della rete di misura in siti fissi, le tecniche di modellizzazione e le tecniche di stima obiettiva.
La Regione Piemonte effettua la valutazione della qualità dell’aria utilizzando sia i dati prodotti dalla rete di rilevamento sia le più aggiornate tecniche modellistiche a disposizione.
In Regione Piemonte, considerata la complessità orografica ed emissiva del territorio piemontese oltre che l’approccio cautelativo alla gestione della tematica, si è optato per il mantenimento di un numero dei punti di misura superiore a quella minima secondo gli allegati V e IX del DLgs 155/10.
Tale numero, per un determinato inquinante in una zona/agglomerato è determinato:
- dal fatto la zona, in relazione al corrispondente indicatore, sia classificata sopra la SVS o compresa tra SVI e SVS;
- dal numero di abitanti della zona/agglomerato.
Una volta determinato il numero minimo di punti di misura (M) per ogni inquinante in ogni zona è infatti facoltà della Regione inserire nella rete di misura del programma di valutazione:
- punti di misura «di supporto» (S) da utilizzare nel caso i punti di misura «minimi» non risultino in un certo anno conformi alle disposizioni del DLgs 155/10 (90% dei dati validi)
- punti di misura «aggiuntivi» (A) per garantire le migliori prestazioni delle tecniche modellistiche (confronto osservato/simulato e assimilazione dati) o per una migliore descrizione della qualità dell’aria in determinate aree.
In generale, il Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria (SRRQA) aggiornato al 2019 prevede:
- il mantenimento di tutte le stazioni previste dal precedente programma di valutazione (2014) e l’inserimento di una nuova stazione nell’alto cuneese, a Cavallermaggiore, con punti di misura aggiuntivi a supporto delle tecniche modellistiche, portando il totale della rete definita ai sensi del DLgs 155/10 a 43 stazioni;
- l’aumento dei punti di misura complessivi (M+S+A) per il benzo(a)pirene nel PM10, unico inquinante che negli ultimi anni mostra una tendenza alla risalita delle concentrazioni;
- la diminuzione dei punti di misura complessivi (M+S+A) per il benzene la cui media annuale, con la sola eccezione dell’agglomerato di Torino (IT0118), è risultata ovunque inferiore alla SVI;
- l’inserimento di un punto di misura di PM10 nelle stazioni in cui era presente unicamente un punto di misura del PM2,5.
Nel caso di misura nella stessa stazione di PM10 e PM2,5 la nuova rete di misura prevede nella gran parte dei casi la sostituzione dei campionatori gravimetrici con strumenti automatici di misura bicanale (cioè in grado di misurare contemporaneamente entrambi gli inquinanti) dotati di certificazione di equivalenza al metodo ufficiale.
Le principali ragioni di tale scelta sono:
- disponibilità del dato di media giornaliera di entrambi gli inquinanti nel giorno immediatamente successivo a quello di misura;
- possibilità di diagnosi in remoto e riduzione della necessità di intervento diretto degli operatori Arpa in stazione;
- elevata affidabilità tecnica, in base all’esperienza fatta con la stessa tipologia di strumentazione già presente nella rete;
- garanzia di verifica indipendente del mantenimento nel tempo delle prestazioni grazie alla presenza in Arpa di un Servizio Tarature.
Nel corso del 2022 il progetto di adeguamento del sistema regionale di rilevamento della qualità dell’aria è stato portato a compimento.
Tabella 2
Punti di misura per inquinante previste nel programma di valutazione 2019 e confronto con quelli del programma 2014
|
SO2 |
CO |
NOx |
O3 |
Benzene |
PM10 |
PM2.5 |
Metalli su PM10 |
B(a)P su PM10 |
Tot |
Punti di misura programma 2019 |
6 |
8 |
41 |
28 |
12 |
41 |
25 |
9 |
27 |
197 |
Punti di misura programma 2014 |
8 |
7 |
41 |
28 |
19 |
38 |
23 |
9 |
21 |
194 |