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RUMORE

La riduzione del rumore prodotto dalle attività umane concorre agli Obiettivi dell'Agenda 2030 per Sviluppo Sostenibile in particolare:

Obiettivo 3
Salute e benessere.


Obiettivo 11
Città e comunità sostenibili.



Obiettivo 9
Industria, innovazione e infrastrutture.


Esposti

Una informazione che possa dare conto dell’impatto percepito dalla popolazione per il rumore ambientale, quale che ne sia la fonte, sono gli esposti e le segnalazioni ricevute dagli enti preposti al controllo.

Il numero complessivo di esposti pervenuti ad Arpa Piemonte nel 2020, pari a 313 e rientra nella media degli ultimi anni, confermando una sensibilità sostanzialmente immutata da parte della popolazione verso la componente rumore nonostante l’emergenza sanitaria da COVID-19.

Circa metà delle segnalazioni pervenute (158) riguarda il territorio della provincia di Torino, senza considerare gli esposti relativi ai locali pubblici e agli esercizi commerciali nel comune capoluogo, gestiti direttamente dalla Polizia Municipale a seguito di un protocollo di intesa Città di Torino – Arpa.

Le principali cause di richiesta di intervento sono le attività commerciali, inclusi i locali pubblici, e quelle produttive.

Figura 1
Andamento del numero di esposti pervenuti ad Arpa - anni 2004-2020

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 2
Esposti pervenuti ad Arpa suddivisi per dipartimento territoriale - anno 2020

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 3
Esposti pervenuti ad Arpa suddivisi per tipologia - anno 2020

Fonte: Arpa Piemonte

ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’EMERGENZA SANITARIA DA COVID-19 SUL RUMORE AMBIENTALE

Nel corso del 2020 l’emergenza epidemiologica da COVID-19 ha determinato uno scenario acustico unico e forse irripetibile. La chiusura delle scuole, l’utilizzo diffuso della modalità di lavoro agile e la prescrizione generale di rimanere in casa hanno indotto una diminuzione notevole del traffico veicolare circolante e l’azzeramento delle attività dei locali pubblici, con una conseguente variazione sensibile del clima acustico delle aree urbane.

Per una valutazione quantitativa degli effetti acustici indotti dalle restrizioni in ambito urbano, sono stati analizzati i dati della rete di monitoraggio acustico nella città di Torino, gestita da Arpa Piemonte.

Sono stati esaminati i valori acquisiti da 11 postazioni di misura, di cui 8 finalizzate alla rilevazione dell’inquinamento acustico da traffico stradale e 3 al monitoraggio del rumore da movida nel quartiere di San Salvario.

I dati ottenuti hanno evidenziato una riduzione media del rumore stradale di oltre 5 decibel nella fase di “lockdown” stretto (aprile 2020), corrispondente ad una diminuzione del 70% circa dei veicoli circolanti.

Tale riduzione di livelli si è ripresentata, nel periodo notturno, a partire dalla metà del mese di ottobre 2020, a seguito delle nuove limitazioni imposte per il contenimento della seconda ondata della pandemia.

Figura 4
Variazione media del rumore stradale a Torino, rispetto allo scenario ante emergenza sanitaria, nelle diverse fasi di chiusura e di riapertura delle attività nel periodo febbraio – giugno 2020

Fonte: Arpa Piemonte
Nelle aree della movida i cambiamenti sono risultati ancora più evidenti: nei periodi di coprifuoco notturno i suoni del vociare delle persone sono del tutto scomparsi e i livelli sonori sono diminuiti mediamente di oltre 15 dB(A), con punte in alcune aree di 30 dB(A). E’ interessante notare come nel periodo di riapertura dei locali (giugno 2020) i livelli notturni siano risultati inferiori di circa 3.5 dB(A) rispetto all’anno precedente. Da quest’ultimo dato si può dedurre che il numero delle persone mediamente presenti sia stato all’incirca dimezzato rispetto al corrispondente periodo estivo del 2019.

Figura 5
Variazione media del rumore da movida a Torino, rispetto allo scenario ante emergenza sanitaria, nelle diverse fasi di chiusura e di riapertura delle attività nel periodo febbraio – giugno 2020

Fonte: Arpa Piemonte
E’ stato altresì possibile valutare gli effetti indotti dalle restrizioni sul rumore prodotto dal decollo degli aeromobili dall’aeroporto di Malpensa, grazie ai dati forniti dalla rete di monitoraggio di Arpa ubicata nelle aree piemontesi maggiormente esposte e costituita da 4 postazioni fonometriche.

i livelli medi indotti dagli eventi aeronautici nel periodo diurno (06-22) si sono ridotti nel periodo di lockdown completo da 7 a 15 decibel, a seconda del punto di rilievo, a fronte di una diminuzione dei movimenti aerei di circa il 90%. Il numero di decolli è aumentato significativamente a partire dalla metà di giugno con la riapertura dei movimenti nei paesi dell’area Schengen e ulteriormente dall’inizio del mese di luglio, con la possibilità di spostamento negli altri paesi, pur rimanendo inferiore di oltre il 40% rispetto allo scenario precedente l’emergenza.

L’introduzione delle nuove misure restrittive nel periodo autunnale 2020 ha determinato una nuova contrazione dei decolli, con una riduzione media rispetto alla normalità che si è attestata su valori dell’ordine del 70%.

Figura 6
Variazione media del numero di decolli dall’aeroporto di Malpensa verso il Piemonte, rispetto allo scenario ante emergenza sanitaria, nelle diverse fasi di chiusura e di riapertura delle attività nel periodo febbraio – giugno 2020

Fonte: Arpa Piemonte
Oltre al rilievo dei livelli sonori, nella fase di lockdown stretto Arpa Piemonte ha voluto realizzare il video I SUONI CHE (CI) MANCANO, con il fine di riprendere i luoghi di Torino significativi e darne una testimonianza acustica in questo momento storico unico.

Le immagini del video, riprese nel mese di aprile 2020, sono accompagnate da suoni registrati nel 2012 nell’ambito di uno specifico progetto sui Paesaggi Sonori, iniziativa della Città Metropolitana di Torino con la collaborazione di Arpa Piemonte.

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