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Ozono (O3)

L’ozono, tipico inquinante secondario la cui presenza deriva dalla trasformazione di altri composti – di origine antropica o naturale - presenti in atmosfera, sotto l’azione della radiazione solare, a differenza degli altri inquinanti raggiunge le concentrazioni più elevate generalmente nelle stazioni rurali e in quelle di quota, nei mesi più caldi dell'anno e nelle ore di massimo irraggiamento solare.

Il valore obiettivo per la protezione della salute umana (120 μg/m3) da non superare più di 25 giorni per anno civile, tra i riferimenti definiti dalla normativa, è quello che meglio descrive situazioni di inquinamento e di esposizione della popolazione mediate nel tempo.

Figura 1
O3, superamenti valore obiettivo misurati nelle stazioni della rete regionale

Cliccando sulle singole stazioni, è possibile visualizzare il dato a partire dal 2009.

Figura 2
O3, superamenti valore obiettivo stimati nei vari comuni con il sistema modellistico

Nella mappa è possibile visualizzare il dato a partire dal 2007.

Figura 3
O3, trend concentrazione - anni 2003-2022

Fonte: Arpa Piemonte

La concentrazione media misurata nei mesi più caldi dell’anno, da maggio a settembre, vale a dire quelli più critici per questo inquinante, mostra un incremento dei valori in tutte le zone prese in considerazione (rurale, suburbana, urbana) rispetto ai nove anni precedenti, dovuto alla meteorologia che ha caratterizzato il 2022, creando le condizioni favorevoli allo sviluppo e alla permanenza di elevate concentrazioni di ozono troposferico.
Il valore obiettivo per la protezione della salute umana è stato superato nel 2022 in tutte le stazioni del territorio regionale.
Si ricorda però che il superamento del valore obiettivo deve essere calcolato, a norma di legge, come media su tre anni.
Negli ultimi anni solo il 2014 si è distinto positivamente per una significativa diminuzione di questo indicatore causata da una peculiare situazione meteorologica estiva.

Figura 4
O3, trend numero superamenti - anni 2003-2022

Fonte: Arpa Piemonte

L’ozono, fra gli inquinanti critici, è l’unico a non mostrare un netto trend di riduzione nel corso degli anni.
Il numero medio dei giorni nei quali è superato il valore obiettivo denota infatti una sostanziale stabilità in tutte le zone, con variazioni di anno in anno legate alle caratteristiche meteorologiche. Nella serie risaltano in modo peculiarmente opposto l’anno 2003, durante il quale la situazione meteorologica ha fortemente favorito la formazione di ozono a causa dell’estate anormalmente calda, e il 2014 nel quale la meteorologia del periodo estivo, caratterizzata da un’elevata piovosità, ne ha invece sfavorito fortemente la formazione.
In figura 4 è possibile notare come il 2022 sia stato uno dei più critici degli ultimi anni.

Figura 5
O3, Superamenti a livello provinciale - anno 2022

Fonte: Arpa Piemonte
In figura 5 sono rappresentati i superamenti, massimi e minimi, del valore obiettivo per la protezione della salute umana, per ciascuna provincia della rete regionale. Come è possibile osservare, nessuna stazione ha rispettato il limite di 25 superamenti all’anno.

Si ricorda che, nel caso dell’ozono, la zonizzazione per la tutela della salute umana e della vegetazione individuata dalla DGR 30 dicembre 2019 n. 24-903  prevede la suddivisione del territorio regionale in due zone, Agglomerato di Torino e Zona Piemonte.

AOT40 per la protezione della vegetazione

Figura 6
O3, AOT40 Superamenti a livello provinciale (stazione con valore massimo per provincia) - anno 2022

         Fonte: Arpa Piemonte
Per quanto riguarda l’AOT40 per la protezione della vegetazione - indicatore che utilizza la somma delle differenze tra le concentrazioni orarie superiori a 80 µg/m3 rilevate da maggio a luglio - nel grafico sono state riportate, per ciascuna provincia, le stazioni (di fondo, rurali o suburbane) con il valore massimo e con almeno il 90% dei dati validi disponibili (nel caso di percentuali inferiori è stato utilizzato il valore stimato, come da normativa).

Figura 7
O3, AOT40 Massimo valore per Zona UE - anno 2022

Fonte: Arpa Piemonte
Nel grafico 7 sono state riportate, per ciascuna zona UE, le stazioni (di fondo, rurali o suburbane) con il valore massimo e con almeno il 90% dei dati validi disponibili (nel caso di percentuali inferiori è stato utilizzato il valore stimato, come da normativa).
Si precisa che per l’Ozono la zonizzazione prevede solo due zone, Agglomerato di Torino e Zona Piemonte ma nel grafico, per confrontabilità con gli altri inquinanti, si è adottata la stessa suddivisione in zone (Agglomerato, Collina, Montagna, Pianura).

Il valore di AOT40 – espresso in µg/m3 x h - è stato calcolato sui dati dell’anno 2022, a differenza di quanto prescritto dalla normativa che prevede una media sugli ultimi 5 anni consecutivi, per avere una migliore rappresentazione dell’andamento temporale dell’indicatore.
Rispetto all’anno precedente il 2022 è stato contraddistinto da valori superiori a quelli misurati nel 2021.

Bollettino Ozono

Nel periodo tarda primavera-estate (generalmente da maggio a settembre), nei giorni feriali, entro le ore 14 Arpa Piemonte emette il bollettino ozono che fornisce informazioni sui livelli osservati il giorno che precede quello di emissione e previsti per i due giorni successivi, su quattro aree omogenee (due relative alla zona alpina e due alla zona di pianura-collina) in cui è stato suddiviso il territorio regionale.
Il bollettino si compone di due pagine: la prima dello stato e la seconda di descrizione dei livelli.

Figura 8
Bollettino ozono

CONTENUTI CORREATI

Consulta la serie storica dell’ozono in relazione ai superamenti della soglia di informazione, ai superamenti del valore obiettivo protezione sapute umana, e agli AOT40

Consulta il sito di Arpa Piemonte alla pagina sulla qualità dell’aria.

Consulta la pagina di Sistema Piemonte.