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RADIAZIONI IONIZZANTI

La limitazione della esposizione della popolazione alle radiazioni ionizzanti concorre agli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile in particolare all’Obiettivo 3:

Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.

Target
3.4 Entro il 2030, ridurre di un terzo la mortalità prematura da malattie non trasmissibili attraverso la prevenzione e il trattamento.

Nella Strategia Nazionale di sviluppo sostenibile il riferimento è: Area: Persone. Scelta: III. Promuovere la salute e il benessere. Obiettivo Strategico Nazionale: III.1 Diminuire l’esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico.

RADIAZIONI IONIZZANTI: DOSE EFFICACE ALL’INDIVIDUO RAPPRESENTATIVO DELLA POPOLAZIONE

La dose da radiazioni ionizzanti per la popolazione calcolata per il 2022 è stata in linea con quella degli anni scorsi. La radioattività naturale, infatti, si mantiene costante e la radioattività artificiale non ha subito grossi cambiamenti negli ultimi anni. La popolazione è quindi sottoposta più o meno allo stesso livello di radioattività degli anni scorsi. Con il termine dose efficace si intende la dose rapportata al corpo intero, anche se ricevuta da un singolo organo bersaglio. La dose efficace all’individuo rappresentativo della popolazione deriva da diverse fonti di esposizione e può avvenire per irraggiamento, inalazione ed ingestione.

La radioattività naturale contenuta nella crosta terrestre e i raggi cosmici costituiscono la principale fonte di irraggiamento. L’irraggiamento dal cesio Cs-137, radionuclide artificiale presente nel suolo piemontese principalmente a seguito dell’incidente di Chernobyl, è almeno di un ordine di grandezza inferiore di quello dovuto alla radioattività naturale. La dose da inalazione è dovuta quasi esclusivamente all’esposizione indoor al radon, un gas radioattivo naturale prodotto nella crosta terrestre dal decadimento dell’uranio. (collegamento a sezione ARIA – fattori - radon) Anche la dose da ingestione è dominata dal contributo dei radionuclidi naturali: quella dovuta agli alimenti contaminati da Cs-137, e in minima parte da stronzio Sr-90, è molto inferiore a quella dovuto ai radionuclidi naturali, di più di due ordini di grandezza.

Il limite di dose efficace fissato dalla normativa (D.Lgs. 101/2020 e s.m.i) è di 1 mSv/anno e si riferisce solo ai radionuclidi artificiali e alle radiazioni prodotte artificialmente. La dose dovuta alla radioattività naturale non deve quindi essere computata in relazione al rispetto di questo limite; sono escluse anche le dosi ricevute a scopo medico, in quanto si suppone che l’utilizzo della radioattività in medicina sia pienamente giustificabile e che i benefici superino eventuali danni (ovviamente vale sempre il principio di ottimizzazione della dose, che deve sempre essere mantenuta al livello più basso possibile). Nella tabella seguente e nel diagramma a torta sono riportate le dosi per l’individuo rappresentativo della popolazione adulta piemontese (maggiore di 17 anni) comprensiva dei vari contributi. Come si vede il contributo della radioattività artificiale è molto piccolo. I valori di dose efficace sono largamente dominati dal radon indoor, che da solo contribuisce per ben il 69% della dose ambientale complessiva. I dati forniti da Arpa Piemonte sono stati calcolati sulla base degli esiti dei monitoraggi svolti sul territorio piemontese.

Tabella 1
Dose efficace annuale all’individuo rappresentativo della popolazione
piemontese adulta per l’anno 2022.


 

Via di esposizione

mSv/anno

% rispetto alla dose totale

Naturali

Inalazione (radon)

2,7

69

Irraggiamento di origine naturale

0,85

22

Ingestione di radionuclidi naturali

0,340

 8

Artificiali

0,033Irraggiamento di Cs-137 dal suolo

0,033

0,8

Irraggiamento di Cs-137 (alimenti base)

0,0004

0,01

Irraggiamento di Cs-137 (alimenti particolari)

0,0242

0,6

Ingestione di Cs-137 e Sr-90 (solo per il latte crudo)

0,00002

Non quantificabile

 

TOTALE mSv/anno

3,89

 

 

Diagnostica medica

1,18

 



*La dose totale è stata ottenuta considerando la dose da ingestione degli alimenti base e non degli alimenti particolari, che per loro natura tendono ad accumulare il Cs-137 Il limite di 1 mSv/anno fissato dalla normativa si riferisce solamente alle fonti di esposizione artificiali, escludendo le fonti naturali e la diagnostica medica (riportata in tabella ma non considerata nella dose totale).

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 1
Dose efficace annuale ambientale alla popolazione piemontese adulta nel 2022, esposizioni mediche escluse.

Fonte: Arpa Piemonte

La dose efficace alla popolazione adulta piemontese si è attestata su livelli stabili ormai da parecchi anni. Ciò è dovuto al fatto che le fonti di esposizione di origine naturale sono costanti e che la radioattività artificiale, depositatasi sulla nostra regione con l’incidente di Chernobyl, si è stabilizzata su concentrazioni più o meno costanti, la cui leggera diminuzione per decadimento naturale non è percepibile a distanza di uno o pochi anni.

SITI NUCLEARI - DOSE EFFICACE ALLA POPOLAZIONE

Ogni anno viene effettuata la stima della dose efficace per gli individui di riferimento della popolazione per i tre siti nucleari presenti in Piemonte, come dati di base vengono utilizzati i risultati analitici del monitoraggio radiologico. La stima viene confrontata con il limite per la non rilevanza radiologica, fissato in 10 microSv/anno che secondo i più recenti indirizzi nazionali ed internazionali è il limite da considerare per l’esposizione a sorgenti di radiazioni artificiali.

Alla dose efficace possono contribuire, attraverso differenti vie critiche di esposizione, sia matrici alimentari che ambientali. Le matrici da considerare rilevanti per la stima e i radionuclidi di riferimento sono stati individuati per ogni sito in funzione delle caratteristiche degli impianti, dei punti di campionamento, della radiotossicità e del comportamento chimico dei radionuclidi stessi

Le attività di monitoraggio hanno consentito di verificare il rispetto nel tempo del limite di non rilevanza radiologica di 10 microSv/anno per gli individui di riferimento della popolazione per tutti e tre i siti nucleari piemontesi.

 

 

Figura 2
Dose efficace media individuale. Sito di Bosco Marengo (AL)

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 3
Dose efficace media individuale. Sito di Saluggia (VC)

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 4
Dose efficace media individuale. Sito di Trino (VC)

Fonte: Arpa Piemonte

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