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NEVE

Stagioni invernali 2020-2021 e 2021-2022

Precipitazioni nevose

L’inverno 2021-22 è stato caratterizzato da una siccità molto pronunciata su tutto l’arco alpino piemontese.

Le nevicate autunnali di scarso rilievo hanno determinato valori di neve al suolo e accumuli di neve fresca generalmente inferiori alla media già nel mese di Dicembre, in particolare nei settori settentrionali; nei settori occidentali e meridionali invece il deficit risultava più contenuto e, per alcune stazioni, addirittura in media con i valori di ferimento. Con il proseguire della stagione la situazione è andata peggiorando a causa della mancanza di precipitazioni significative, determinando valori stagionali che sono stati ovunque sotto la media degli ultimi 40 anni.

Di seguito i dati delle stazioni manuali di Lago Vannino – Formazza (VB) (Figura 1), Lago di Rochemolles – Bardonecchia (TO) (Figura 2), Lago del Chiotas – Entracque (CN) (Figura 3) per la stagione 2021-2022. In alto l’andamento giornaliero della neve al suolo - HS - dove la linea blu spessa indica l’HS della stagione, la linea tratteggiata indica l’andamento medio dell’HS e l’area colorata in grigio indica +/- la deviazione standard rispetto alla media. In basso le nevicate - HN: le barre nere indicano i singoli valori di neve fresca giornaliera (asse y di riferimento di sinistra), la linea spessa rossa indica la relativa cumulata, mentre la linea tratteggiata si riferisce alla cumulata media (queste ultime due linee fanno riferimento all’asse y di destra). I numeri riportano rispettivamente il totale di neve fresca della stagione e della media storica (1981- 2020).

Figura 1
Lago Vannino – Formazza (VB) 2021-2022




Fonte: Arpa Piemonte

Figura 2
Lago di Rochemolles – Bardonecchia (TO) 2021-2022




Fonte: Arpa Piemonte

Figura 3
Lago del Chiotas – Entracque (CN) 2021-2022




Fonte: Arpa Piemonte

Utilizzando il metodo del SAI - Standardized Anomaly Index - possiamo analizzare nell’insieme i valori delle stazioni per ottenere un valore indicativo per tutto il Piemonte.

Nel grafico di Figura 4 sono riportate le anomalie di neve fresca cumulata sulla stagione standardizzate per le stazioni del territorio piemontese dal 1960 al 2021; più i valori sono vicini allo 0 più si avvicinano ai valori medi del periodo 1981-2010. Nel complesso la stagione invernale 2021-22 risulta notevolmente sotto la media, molto lontano dal 10° percentile, per cui la stagione è da considerare eccezionale; infatti se osserviamo l’intero grafico del SAI, riferito agli ultimi 60 anni, vediamo come non sia mai stata registrata una stagione con un tale deficit in tutto il periodo analizzato.

Figura 4
Indice di anomalia standardizzato della precipitazione nevosa in Piemonte (SAI - Standardized Anomaly Index) dal 1960 al 2021 basato sulla media del quarantennio 1981−2020




I valori delle stagioni che rimangono entro le linee continue (arancioni, che indicano rispettivamente il 1° e il 3° quartile) possono essere considerate nella media, mentre le variazioni che ricadono nell’intervallo tra le linee continue e quelle tratteggiate (rispettivamente nella parte negativa tra il 10° e il 25° percentile e nella parte positiva tra il 75° e il 90° percentile) sono considerate stagioni anomale, fuori dalla media. In ultimo le stagioni che ricadono al di sotto del 10° percentile e al di sopra del 90° percentile si considerano stagioni eccezionali.

Per la valutazione sull’andamento dell’innevamento sull’arco alpino piemontese durante la stagione invernale vengono prese in considerazione 11 stazioni manuali distribuite lungo tutto l’arco alpino piemontese a diverse quote.
Dall’analisi della neve fresca stagionale (Figura 5) si può notare come in tutte le stazioni di riferimento è stato registrato un deficit annuale, rispetto alla media degli ultimi quarant’anni (1981-2020) molto marcato.
I valori sono compresi tra il -50% e il -60% sia alle quote più elevate che alle quote medie, con picchi del 70%-80% soprattutto nelle Alpi Pennine. Tuttavia osservando i dati più nel dettaglio si evidenzia che l’anomalia negativa è risultata minore nei settori di confine di A. Lepontine, A. Pennine e A. Cozie dove i numerosi eventi di stau di dicembre e gennaio hanno apportato qualche nevicata in più rispetto alle restanti zone regionali; i valori di carenza risultano più contenuti nella zona di confine occidentale più a ovest della regione (-36.5% a Bardonecchia - L. Rochemolles (1975 m)).

Figura 5
Neve fresca cumulata da novembre a maggio nella stagione 2021-2022 (in azzurro) a confronto con la media trentennale 1981-2020 (in blu).




Allo stesso modo è stata registrata un’anomalia negativa riguardo al numero di giorni nevosi che in generale oscilla tra il -30% e il -50%. (Figura 6)

Figura 6
Giorni nevosi (SD) da novembre a maggio stagione 2021−2022 (in azzurro) a confronto con la media quarantennale 1981−2020 (in blu)




Considerando invece i valori di giorni con neve al suolo, questi presentano un andamento maggiormente differenziato in funzione della quota delle stazioni.
Si può notare infatti che in tutti i settori le stazioni poste alle quote medio alte (prossime o superiori ai 2000 m) fanno registrare un deficit più contenuto che si aggira attorno al 10%-20%; per contro le stazioni poste alle quote inferiori presentano valori negativi prossimi al -50% con punte del -60% ad Antrona - A. Cavalli (1500 m) e del -80% a Vinadio - L. Riofreddo (1206 m) (Figura wz). Come facilmente ipotizzabile una stagione invernale con scarse precipitazioni nevose e temperature elevate nel periodo di fusione hanno determinato alle quote medio-basse una notevole riduzione del periodo di copertura nevosa al suolo.

Figura 7
Giorni con neve al suolo (HSD) da novembre a maggio stagione 2021-2022 (in azzurro) a confronto con la media quarantennale 1981-2020 (in blu)

La combinazione di scarse precipitazioni nevose e temperature elevate, soprattutto nel periodo primaverile, oltre a determinare una notevole riduzione del periodo di copertura nevosa al suolo durante l’inverno, ha indotto la completa fusione del manto nevoso anche a quote elevate in largo anticipo rispetto alla norma. Tra le stazioni più in quota sono da segnalare: Bardonecchia - Colle del Sommeiller (2981m) (Figura hk) dove la fusione completa è stata registrata il 24 maggio 2022 (2 mesi in anticipo rispetto allo scorso anno - 21 luglio 2021), Macugnaga - Passo Moro (2820 m) dove la neve si è completamente fusa il 27 maggio 2022 ( 1,5 mesi di anticipo rispetto alla scorsa stagione invernale -12 luglio 2021) e Pontechianale - Colletto Fiume (zona Monviso, a quota 3325 m) dove la neve è scomparsa il 6 giugno 2022 (oltre 1 mese di anticipo rispetto allo scorso anno - 8 luglio 2021).

Figura 8
Stazione di Bardonecchia Sommeiller

Fonte: Arpa Piemonte
Con l’avvio della nuova stagione invernale la situazione non sembra migliorare. A causa delle scarse nevicate che ci hanno interessato nell’autunno a fine novembre 2022 l’innevamento sulla nostra regione risultava scarso e in alcune zone assente.

Figura 9
Innevamento presente sul Piemonte a fine Novembre 2022

Fonte: Arpa Piemonte
Particolarmente deficitarii risultano i settori settentrionali ed occidentali in particolare le Alpi Graie e tutta la fascia prealpina.

Le prime nevicate significative si sono registrate durante la prima metà del mese di dicembre che, con tempistiche differenti, hanno riportato l’innevamento sulla nostra regione in linea con i valori del periodo; tuttavia, l’anno 2022 si conclude nuovamente con un trend negativo; sia gli accumuli di neve al suolo che le cumulate di neve fresca risultano nuovamente deficitari ovunque in particolare sui settori settentrionali dove la cumulata di neve fresca risulta inferiore quasi del 50%.

Di seguito i dati delle stazioni manuali di Lago Vannino – Formazza (VB) (Figura 10), Lago di Rochemolles – Bardonecchia (TO) (Figura 11), Lago del Chiotas – Entracque (CN) (Figura 12) per la stagione 2022-2023. In alto l’andamento giornaliero della neve al suolo - HS - dove la linea blu spessa indica l’HS della stagione, la linea tratteggiata indica l’andamento medio dell’HS e l’area colorata in grigio indica +/- la deviazione standard rispetto alla media. In basso le nevicate - HN: le barre nere indicano i singoli valori di neve fresca giornaliera (asse y di riferimento di sinistra), la linea spessa rossa indica la relativa cumulata, mentre la linea tratteggiata si riferisce alla cumulata media (queste ultime due linee fanno riferimento all’asse y di destra). I numeri riportano rispettivamente il totale di neve fresca della stagione e della media storica (1981- 2020).

Figura 10
Lago Vannino – Formazza (VB) 2022-2023



Fonte: Arpa Piemonte

Figura 11
Lago di Rochemolles – Bardonecchia (TO) 2022-2023



Fonte: Arpa Piemonte

Figura 12
Lago del Chiotas – Entracque (CN) 2022-2023



Fonte: Arpa Piemonte
RENDICONTI NIVOMETRICI

Per maggiori dettagli relativi alla stagione 2021-2022 consultare la pubblicazione del rendiconto stagionale sul sito di Arpa Piemonte.
I dettagli sull’avvio della stagione 2022-2023 verranno pubblicati in autunno nel nuovo rendiconto.

IL BOLLETTINO VALANGHE
A partire dal 1 Marzo 2022 il bollettino valanghe piemontese ha cambiato veste; i servizi regionali e provinciali di previsione valanghe afferenti ad AINEVA, tra i quali quello piemontese, hanno iniziato a pubblicare il nuovo bollettino valanghe congiunto e multilingue.

I contenuti del bollettino vengono tradotti automaticamente in sette lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, catalano, araganese) con l’obiettivo di diffondere la massima informazione a tutte le categorie di utenza che frequentano la montagna durante l’inverno, anche in considerazione della crescente affluenza di turisti stranieri.

Il nuovo bollettino valanghe illustra quotidianamente il grado di pericolo suddiviso per ciascuna zona omogenea individuata, con la possibilità di differenziare due fasce altimetriche, e individua sino a tre problemi tipici valanghivi per ogni zona. La previsione viene emessa alle 17:00 solo per il giorno seguente con associata una tendenza (in aumento, stabile o in diminuzione) e non più la previsione per i giorni successivi.

Al bollettino piemontese si accede anche attraverso la pagina di Arpa Piemonte dedicata al Bollettino Valanghe.

Sulla pagina, oltre alla possibilità di scaricare in formato .pdf l’ultimo bollettino valanghe, sono presenti 4 sezioni che non sono statiche, ma in fase di implementazione e soggette a modifiche migliorative:

Pericolo Valanghe dove sono visualizzati i gradi di pericolo sui diversi settori alpini piemontesi per la mattina e il pomeriggio. Cliccando sulla mappa, oppure sui link posizionati in alto e in fondo alla pagina, l’utente viene indirizzato sul sito di AINEVA dove può consultare la descrizione dettagliata del pericolo valanghe nei diversi settori alpini piemontesi. Sul sito AINEVA è possibile consultare il pericolo valanghe nel dettaglio di tutti i settori delle regioni afferenti ad AINEVA (Associazione Interregionale per lo studio della NEve e delle VAlanghe, di cui fa parte anche la Regione Piemonte, rappresentata da Arpa Piemonte in seguito al trasferimento delle funzioni normato dalla L.R. 28/2002.).
Sul fondo della pagina è presente il rimando all’ultimo bollettino con il link alla pagina AINEVA, il link al pdf, il link al servizio telegram, e il link al Blog della regione Piemonte di AINEVA dove sono presenti gli approfondimenti che vengono pubblicati ogni venerdì con il riassunto della settimana, oppure in occasione di eventi di particolare rilievo.
Questa parte riguardante l’ultimo bollettino è replicata su tutte e 4 le sezioni.

Dettagli dove sono visualizzabili le mappe di neve al suolo, neve fresca delle ultime 24 ore e neve fresca degli ultimi 3 giorni; il grafico dell’andamento dello zero termico con i dati osservati negli ultimi giorni e quelli previsti per le scadenze successive.   
 
Grafici neve dove sono rappresentati l’andamento della neve al suolo e della neve fresca di alcune stazioni rappresentative per i diversi settori (Piemonte settentrionale, occidentale e meridionale).

Video dove è possibile visualizzare l’ultimo video bollettino disponibile e iscriversi alla mailing list del bollettino valanghe.


VIDEO BOLLETTINO VALANGHE
Il video bollettino valanghe viene pubblicato con cadenza settimanale il venerdì; contiene un’analisi delle condizioni nivometeorologiche, la valutazione e la previsione del pericolo valanghe per il fine settimana e tanti interessanti approfondimenti sulle condizioni della neve.
Nella stagione 2021/22 sono stati prodotti 20 video: il primo emesso per il fine settimana dell’11-12 dicembre e l’ultimo, con le indicazioni di massima sul comportamento da tenere durante il periodo primaverile, emesso a fine aprile.

TELEGRAM
Ulteriore canale per la consultazione del Bollettino valanghe e per gli approfondimenti pubblicati sul blog di AINEVA è l’iscrizione al canale telegram valanghePIE. Questo bot invia automaticamente l’immagine del pericolo valanghe sul Piemonte con il link alla pagina del bollettino valanghe di Arpa Piemonte, quotidianamente dopo le ore 17:00 inoltre il venerdì pubblica un’anteprima e il link per la consultazione del Blog completo sul sito AINEVA. Inoltre dal servizio è possibile scaricare anche il bollettino meteo aggiornato.

Mailing-list ai professionisti della montagna
Nella stagione 2021/22 è proseguito l’invio della mailing-list ai professionisti della montagna (Guide Alpine, Rifugi, Aziende Turistiche Locali, Società di impianti di risalita, Maestri di sci, Soccorso Alpino, Sezioni CAI) e a tutti gli utenti che ne fanno richiesta.
Il venerdì pomeriggio veniva inviata una breve sintesi su quanto accaduto nella settimana e sulle condizioni del pericolo valanghe per il weekend con i link aggiornati al video bollettino e al bollettino valanghe. Da inizio marzo 2022, con l’utilizzo della nuova piattaforma AINEVA per la pubblicazione del bollettino valanghe, il Piemonte ha utilizzato il Blog AINEVA per la pubblicazione degli approfondimenti e dell’analisi settimanale.
Si è proseguito comunque a spedire agli iscritti la mailing-list che, per non rendere l’informazione ridondante, oggi consiste in brevi notizie sulle condizioni con i rimandi al bollettino valanghe, al blog AINEVA e al videobollettino.