ARIA


L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile con l’Obiettivo 11 si prefigge di “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” e in particolare il Target 11.6 prevede “Entro il 2030, ridurre l’impatto ambientale negativo pro-capite delle città, prestando particolare attenzione alla qualità dell’aria…omissis”.

INTRODUZIONE


L’inquinamento atmosferico è un problema globale che riguarda, principalmente ma non esclusivamente, i paesi industrializzati e quelli emergenti o in via di sviluppo, sia dal punto di vista della salute umana sia dal punto di vista dell’alterazione dell’ambiente e del clima.
Lo stato della qualità dell’aria - oltre naturalmente alle pressioni che possono determinare un mancato rispetto dei valori di riferimento - rientra a pieno titolo tra i temi oggetto delle valutazioni delle Organizzazioni sovranazionali; in particolare l’ONU nel 2016 ha lanciato l’Agenda 2030, un programma d’azione decisamente ambizioso che contempla 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals SDGs), mettendo in relazione diversi aspetti come la sostenibilità con lo sviluppo economico, ecologico e sociale, al fine di promuovere sia la sostenibilità della vita sia la conservazione dell’ambiente.

Le linee guida della Organizzazione Mondiale per la Sanità sulla qualità dell’aria

È ormai noto il legame tra esposizione agli inquinanti aerodispersi ed effetti avversi per la salute dell’uomo e degli ecosistemi. Negli ultimi decenni si è assistito ad un incremento di pubblicazioni, progetti e studi nati con l’obiettivo di meglio comprendere i meccanismi di azione e gli effetti, anche in termini di carico di malattia, sopportati dalle popolazioni nelle differenti aree del mondo. Cruciale in questo ambito è poter stimare l’esposizione della popolazione ai livelli di concentrazione di inquinanti. Grazie alla diffusione di reti di monitoraggio che producono dati su lungo periodo, standardizzati e confrontabili e è stato possibile elaborare studi epidemiologici via via più accurati e sviluppare modelli in grado di descrivere la diffusione degli inquinanti a diverse scale spaziali.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) emana dagli anni ’80 in modo periodico delle revisioni di letteratura che si traducono in Linee Guida per la Qualità dell’Aria (AQGs) volte a tutelare la salute delle popolazioni esposte agli inquinanti atmosferici. I valori indicati dall’OMS non vanno confusi né direttamente confrontati con i valori di legge, ma dovrebbero poter costituire valori di riferimento per stimolare la formulazione di valori normativi che possano trovare fondamento nelle revisioni delle evidenze scientifiche incrementando quelle reti di misura e monitoraggio più utili a definire in modo sempre più preciso e puntuale ulteriori quesiti scientifici.

Nel corso del 2021 l’OMS ha pubblicato un aggiornamento delle linee guida sulla qualità dell’aria “WHO global air quality guidelines”(AQGs) che si applicano per gli effetti attesi per esposizione a PM2.5, PM10, NO2, O3, SO2, CO. L’aggiornamento è stato a lungo atteso dal momento che per molti anni si sono presi come riferimento i valori raccomandati nelle precedenti, pubblicate nell’anno 2005. Come atteso, date  le conoscenze pregresse ed in via di definizione per alcuni inquinanti emergenti, le nuove AQGs portano a una rivisitazione dei valori guida precedentemente raccomandati, introducendo nuovi indicatori per il calcolo della esposizione (ad esempio per l’ozono la media semestrale delle concentrazioni massime giornaliere).

Sul sito di Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità è stata pubblicata una tabella che riassume i valori AQGs 2021 e i valori AQGs 2005, affiancando ad essi i limiti desumibili dalla normativa italiana di riferimento (D.Lgs 155/2010).


Una prima considerazione riguarda il fatto che nonostante dal 2005 i dati di monitoraggio della qualità dell’aria in molte parti del mondo testimoniano un trend di generale decremento, soprattutto per alcuni inquinanti e nell’area europea, l’OMS sta raccomandando valori guida più bassi per via della revisione di molti studi epidemiologici.
Tali risultati stimano comunque effetti sulla salute pur indagando effetti a valori di esposizione più bassi e sono ritenuti validi alla luce della sintesi delle evidenze considerate, del nesso di causalità appurato e tenendo in considerazione la maggiore conoscenza di modelli statistici robusti implementabili con software sempre più diffusi in ambito statistico epidemiologico.

Dal confronto tra esperti di diversi settori si sono poi definiti valori interim di concentrazione per ciascun inquinante: essi rappresentano i livelli ambientali definiti per supportare le autorità decisionali, tenendo in considerazione il fatto che in alcune aree del mondo ad elevato livello di inquinamento dell’aria si deve procedere in modo realistico e concreto alla adozione di politiche stringenti.  Inoltre, per facilitare il percorso di risanamento in modo graduale, a fronte della pubblicazione di valori intermedi, non vengono assegnate drastiche tempistiche per il loro raggiungimento.

Da queste nuove Linee Guida dovrebbe quindi nascere un forte stimolo scientifico ma anche politico che permetta la ricerca delle migliori soluzioni per misurare e contenere il carico di malattia sperimentato dalle popolazioni per l’esposizione a breve e a lungo termine ai livelli di inquinamento dell’aria attualmente misurati a livello globale.

È interessante sottolineare inoltre che Il “Dipartimento per l'ambiente, i cambiamenti climatici e la salute (ECH)“ nell'ambito del lavoro generale dell'OMS ha specificato pragmaticamente 6 obiettivi specifici, di seguito riassunti:

  • Prevenzione primaria: intensificare l'azione sui determinanti sanitari per la tutela e il miglioramento della salute nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
  • Azione intersettoriale: agire sui determinanti della salute in tutte le politiche e in tutti i settori
  • Settore sanitario rafforzato: rafforzare i ruoli di leadership, governance e coordinamento del settore sanitario
  • Building support: per costruire meccanismi di governance e supporto politico e sociale
  • Prove e comunicazione rafforzate: per generare la base di prove su rischi e soluzioni e per comunicare in modo efficiente tali informazioni per guidare le scelte e gli investimenti
  • Monitoraggio: per guidare le azioni monitorando i progressi verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

Obiettivi

Con la Comunicazione della Commissione COM/2013/0918 al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni è stato avviato il programma "Aria pulita” che comprende misure volte a garantire il conseguimento a breve termine degli obiettivi esistenti e, per il periodo fino al 2030, il raggiungimento di nuovi obiettivi per la qualità dell’aria ad oggi regolati dalla Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio “Un’aria più pulita in Europa” .

La Direttiva stabilisce obiettivi di qualità dell’aria, ambiziosi ed economicamente vantaggiosi, per migliorare la salute dell’uomo e la qualità dell’ambiente fino al 2020. Specifica inoltre le modalità per valutare tali obiettivi e assumere eventuali azioni correttive in caso di mancato rispetto delle norme. Prevede inoltre che il pubblico venga informato in proposito.

Più in dettaglio:

  • vengono stabiliti soglie, valori limite e valori-obiettivo per la valutazione di ogni inquinante compreso nella direttiva;
  • le autorità nazionali assegnano tali compiti di valutazione a organismi specifici che utilizzano dati raccolti in punti di campionamento selezionati;
  • laddove i livelli di inquinamento in una determinata area siano superiori alle soglie, devono essere introdotti piani per la qualità dell’aria che correggano la situazione;
  • se esiste il rischio che i livelli di inquinamento possano superare le soglie, devono essere attuati piani d’azione a breve termine per arrestare il pericolo;
  • le autorità nazionali devono garantire che non solo il pubblico, ma anche le organizzazioni ambientali, dei consumatori e di altro tipo vengano informati sulla qualità dell’aria ambiente (ossia dell’aria esterna) nella loro zona;
  • i governi dell’Unione europea devono pubblicare relazioni annuali sugli inquinanti compresi nella normativa.

La Direttiva è recepita in Italia con il D.Lgs 13 agosto 2010, n. 155 “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa” e, a livello regionale, con la Legge regionale 7 aprile 2000, n.43 “Disposizioni per la tutela dell’ambiente in materia di inquinamento atmosferico. Prima attuazione del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria.”.

Con la Air Quality Decision IPR (Implementing Provisions on Reporting) sono state stabilite le modalità di attuazione delle direttive 2004/107/CE  e 2008/50/CE  per quanto riguarda:

  1. gli obblighi degli Stati membri di comunicare informazioni sulla valutazione e la gestione della qualità dell’aria ambiente;
  2. lo scambio reciproco di informazioni tra gli Stati membri sulle reti, le stazioni e le misurazioni della qualità dell’aria fornite dalle stazioni da questi selezionate ai fini di scambio reciproco tra le stazioni esiste

Strumenti e azioni

Il controllo dello stato della qualità dell’aria e del rispetto delle soglie stabilite è effettuato con un monitoraggio attraverso la rete di rilevamento da stazioni fisse, mobili e da strumentazione trasportabile.

La valutazione complessiva della qualità dell’aria è realizzata utilizzando strumenti modellistici che consentono di stimare lo stato anche nei siti non coperti dalle misurazioni della rete di rilevamento. Approfondimenti sulla tendenza nel tempo della concentrazione degli inquinanti critici, o potenzialmente tali, sono effettuati tramite la valutazione modellistica dei principali indicatori statistici di qualità dell’aria in situazioni con differenti scenari emissivi.

Specifici accordi e protocolli d’intesa sono stati sottoscritti tra vari ministeri e enti territoriali, o le loro associazioni, per finanziare e coordinare le misure di informazione e di intervento contingente per la tutela della salute della popolazione e le misure strutturali per il risanamento dello stato della qualità dell'aria ambiente nelle aree metropolitane e in particolare nel bacino padano.

In Piemonte, per specifiche aree (Protocollo antismog) o per specifici inquinanti (Ozono su tutta il territorio regionale) sono stati sviluppati strumenti di informazione alla popolazione che forniscono i dati di qualità dell'aria e suggerimenti per la protezione della salute; sulla base della tipologia di inquinante e della prevista valutazione delle criticità vengono attuate misure per la riduzione contingente delle emissioni.

Sul lungo periodo e in modo strutturale, per rispettare gli obiettivi di qualità è necessario ridurre il più possibile le emissioni antropiche in atmosfera, sia puntuali sia diffuse, utilizzando gli strumenti di pianificazione e di autorizzazione a disposizione nonché il controllo puntuale delle sorgenti autorizz

Attività di Regione Piemonte

La Regione esercita la sua funzione di governo e controllo della qualità dell'aria in maniera complessiva ed integrata, per realizzare il miglioramento della qualità della vita, per la salvaguardia dell'ambiente e delle forme di vita in esso contenute e per garantire gli usi legittimi del territorio. Tale funzione viene attuata attraverso lo svolgimento delle attività di zonizzazione, classificazione, valutazione e pianificazione della qualità dell’aria ambiente che sono di competenza regionale in coerenza con il D.lgs 155/2010 che recepisce la direttiva 2008/50/CE. Tali attività comprendono in particolare:
  • Reporting annuale dei dati di qualità dell’aria e delle misure di Piano.
  • Sviluppo degli strumenti a supporto della Valutazione delle Qualità dell’aria (la Rete di Rilevamento Qualità Aria, l’Inventario Regionale Emissioni in Atmosfera e la modellistica di qualità dell’aria).
  • Programmazione regionale e predisposizione strumenti, normative e indirizzi regionali in materia di risanamento atmosferico (misure di piano).
  • Attività di comunicazione ed informazione in materia di risanamento atmosferico (cittadini e stakeholder).

Portale Aria Regione Piemonte

Il portale rappresenta uno strumento innovativo, realizzato da una collaborazione tra Regione Piemonte, Arpa Piemonte e CSI Piemonte, per assicurare la diffusione delle informazioni presso i cittadini su dati, progetti, strategie, pubblicazioni di settore e piani di risanamento sul tema dell’aria in Piemonte.
Il nuovo portale è di facile consultazione, è ottimizzato per i dispositivi mobili ed è un punto di riferimento per i cittadini del Piemonte per tutto quello che riguarda la qualità dell'aria. Una radicale innovazione per ciò che riguarda la condivisione dei dati con i cittadini, nell’ottica della trasparenza.
Nella home page è presente la cartina del Piemonte che consente di effettuare ricerche sulla qualità dell’aria, con la possibilità di fare uno zoom sull’area di interesse, fino a raggiungere un dettaglio comunale, ottenendo il dato puntuale riferito la stazione di rilevamento.

Nella sezione “qualità dell’aria” è possibile capire quali sono gli inquinanti che originano le problematiche ambientali, gli effetti che questi hanno su salute e ambiente, quali sono le fonti da cui si origina l’inquinamento, dando la possibilità di accedere ed estrapolare i dati misurati.

C’è poi la sezione “valutare l’aria” che presenta il sistema regionale di rilevamento dell’aria e l’Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera che raccoglie i dati relativi ai principali inquinanti, emessi in un anno in una determinata area geografica. Nella stessa sezione sono poi descritti i modelli di qualità dell’aria e la rete di monitoraggio della Regione Piemonte.

Nella sezione “politiche per l’aria” è possibile consultare il nuovo Piano Regionale di Qualità dell’Aria e le misure previste per la sua attuazione. In questa sezione si possono trovare tutti i progetti della Regione Piemonte che hanno per obiettivo il miglioramento della qualità dell’aria. È possibile, inoltre, comprendere la rete di collaborazione che la Regione Piemonte ha sviluppato sia a livello italiano che a livello europeo. In ultimo, ma per questo non meno importante, c’è il tema “inquinamento e stili di vita”, una parte dedicata a rendere consapevoli i cittadini rispetto ai comportamenti adottati quotidianamente, perché migliorare l’aria delle nostre città non significa solo ridurre l'inquinamento atmosferico, ma anche ripensare i nostri modi di spostarci, consumare e mangiare.

Attività di Arpa Piemonte

Il compito di garantire il Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria (SRRQA)  e il controllo delle emissioni in atmosfera è assegnato, con LR 43/2000, alle Province, in qualità di Autorità Competenti, che si avvalgono del supporto tecnico-scientifico di Arpa.

Arpa Piemonte, tramite il Dipartimento Rischi Naturali e Ambientali, fornisce supporto continuo alla Direzione Ambiente, Tutela e Governo del Territorio della Regione Piemonte per tutti gli adempimenti normativi previsti dalla Decisione 2011/850/EU e a tutte le Amministrazioni Provinciali per le attività istituzionali finalizzate alla valutazione della qualità dell’aria consiste nellamisurazione degli inquinanti utilizzando le stazioni fisse e mobili della rete di rilevamento e i laboratori analitici dell’Agenzia

Arpa Piemonte effettua inoltre elaborazioni modellistiche finalizzate alla produzione di servizi previsionali e diagnostici, cosi come richiesti ex art 18 d.lgs 155/2010, per esempio i bollettini sui livelli del PM10 o sui livelli dell’ozono (DGR 31 luglio 2000, n. 27–614) per gli avvisi alla popolazione, e a supporto dell’adozione di provvedimenti da parte dei soggetti competenti  e attività modellistica a supporto delle politiche regionali di risanamento. Fornisce elaborazioni specifiche relative alle fonti di pressione presenti nell’Inventario Regionale delle Emissioni (IREA) ed aggiorna annualmente le sorgenti puntuali rilevanti con integrazione delle fonti informative disponibili in Agenzia.

Arpa Piemonte fornisce un supporto tecnico a Regione Piemonte per le attività istituzionali di redazione del piano di risanamento della qualità. Provvede alla produzione dei dati necessari alla valutazione annuale di qualità dell’aria - art 5 d.lgs 155/2010 -  e fornisce supporto continuo per tutti gli adempimenti normativi previsti dalla Decisione 2011/850/EU (Air Quality Decision IPR (Implementing Provisions on Reporting). Provvede alla divulgazione dei dati attraverso la redazione dello Stato dell’Ambiente, la pubblicazione sul sito istituzionale di relazioni tecniche e report, fornisce alle Autorità Competenti pareri tecnico/scientifici nelle fasi istruttorie, autorizzative e gestionali dei procedimenti legati alle emissioni in atmosfera e nell’ambito della valutazione integrata di territori sottoposti a particolari pressioni ambientali, contribuisce con la valutazione delle pressioni emissive e con la valutazione della qualità dell’aria, effettua controlli diretti e indiretti sulle emissioni in atmosfera, convogliate e diffuse, generate da stabilimenti in cui sono presenti impianti autorizzati in via generale, esplicita o in deroga ai sensi della parte Quinta del D.Lgs 152/06 e s.m.i., col fine di verificare sia il rispetto dei limiti previsti per le sostanze emesse sia le prescrizioni indicate negli atti autorizzativi, valuta la conformità delle operazioni di autocontrollo nonché la gestione ambientale degli impianti che producono emissioni.

In tale ambito, particolare rilievo riveste il controllo di microinquinanti nelle emissioni in atmosfera derivanti da incenerimento rifiuti, termovalorizzatori e impianti industriali e nelle matrici correlate, sia ambientali che sanitarie, così come l’attività del laboratorio olfattometrico.

L’Agenzia svolge inoltre la propria attività di controllo anche attraverso i sistemi di monitoraggio delle emissioni in continuo (SMCE) di cui sono dotati oltre 270 punti di emissione in Piemonte, e attiva verifiche e controlli sulla base delle segnalazioni di soggetti pubblici e privati, anche in pronta disponibilità.