PRECIPITAZIONI E PORTATE
Precipitazioni
L’anno è iniziato con un mese di gennaio molto secco, in cui si sono registrati circa 5 mm di pioggia media in regione, risultando il 4° gennaio più secco dopo il 1989, il 1993 e il 2005; per l’intero bacino del fiume Po è stato registrato un deficit pluviometrico del 90%.
Anche i successivi due mesi sono risultati molto asciutti e solamente alla fine di marzo 2022 sono state registrate delle giornate di pioggia. Tuttavia, i circa 25 mm medi di precipitazione media caduti in questi due mesi sono risultati assolutamente insufficienti a compensare il deficit pluviometrico di febbraio e marzo 2022 (circa l’80% per febbraio e il 76% per marzo).
Il mese di aprile, anch’esso, è stato caratterizzato da una scarsità di precipitazioni ancora sotto la media di circa il 49%, con circa 55 mm medi sul bacino complessivo.
Nel mese di maggio le giornate piovose (15) sono state in linea con quanto ci si può attendere in questo periodo dell’anno ma si è comunque registrato un deficit di precipitazioni pari al 38% rispetto al mese tipo.
Dopo un inverno e una primavera molto secchi, anche nei mesi di giugno e luglio si sono avuti valori di precipitazione inferiori alle medie mensili. A giugno, sull’intero bacino del Po sono caduti mediamente 74 mm di pioggia con uno scarto del 23% rispetto alla media di riferimento mentre a luglio in media 44 mm di pioggia con uno scarto del 39%. Le precipitazioni di luglio si sono concentrate all’inizio e alla fine del mese ed hanno interessato, principalmente, i bacini settentrionali di Ticino, Toce e Agogna - Terdoppio e quelli meridionali del Tanaro. I deficit idrici maggiori (superiori al 60%) hanno riguardato i bacini torinesi di Dora Riparia, Stura di Lanzo, Pellice e Cervo.
Il mese di agosto è risultato particolarmente instabile e i frequenti temporali hanno fatto in modo che la pioggia media del mese sia risultata in media con il valore di riferimento. Le anomalie negative di pioggia nel mese di agosto non sono state uniformi sul Piemonte, ma il deficit più significativo si è osservato nella parte centro-settentrionale della regione mentre nel Cuneese gli apporti temporaleschi del mese d’agosto hanno permesso di registrare anomalie di precipitazione positive.
Anche il mese di settembre è stato caratterizzato da scarsi apporti pluviometrici; sul bacino del Po, chiuso alla confluenza col Ticino, sono caduti in media circa 62 mm contro una media del mese di 103 mm nel periodo climatico 1991-2020. Sulla maggior parte del territorio le anomalie percentuali negative di settembre si attestano tra il 55 e il 60 % e solo in poche zone (biellese, alessandrino, novarese) il deficit è quantificabile attorno al 30 %.
Ottobre 2022 è stato un mese avaro di precipitazioni e la precipitazione media totale registrata è stata di circa 67 mm che rappresenta un deficit negativo complessivo pari al 43%. Le anomalie percentuali negative più significative si sono osservate sul settore meridionale della regione e si sono attestate tra il 70 e l’80%; invece, nella parte centrale della regione (-40/-60 %) e sulle Alpi il deficit è rimasto un po’ più contenuto, seppur ancora importante trattandosi del mese di ottobre.
Il mese di novembre è risultato molto secco; sul bacino complessivo sono stati registrati mediamente 50 mm di pioggia contro una media del mese di 136 mm nel periodo climatico 1991-2020 comportando un deficit del 63%.
L’anno 2022 si è poi concluso con un mese di dicembre con afflussi medi superiori alla media di riferimento, pari a circa 69 mm, segnando un’anomalia positiva del 17%; queste precipitazioni di dicembre non hanno però permesso di recuperare il deficit pluviometrico del 2022 che risulta compreso tra il 30 e il 55% per i principali bacini idrografici regionali.
Figura 1
Precipitazioni sui bacini idrografici - anno 2022
Portate
Il 2022 può essere considerato un anno record per quanto riguarda i deflussi in Piemonte; infatti si sono registrati i più alti scostamenti negativi rispetto ai valori storici di riferimento, poiché sono mancati eventi significativi nei mesi storicamente più piovosi e tutto l’anno è stato caratterizzato da diversi periodi asciutti.
L’anno è iniziato con un mese di gennaio caratterizzato da deflussi decisamente sotto la media praticamente ovunque, ad eccezione di Soana e Dora Baltea dove gli scostamenti risultano trascurabili. Febbraio e marzo sono stati nuovamente asciutti con deflussi sotto la media e scostamenti negativi anche oltre -80% a sud su Bormida e Belbo, e oltre il -60% su Orco e Stura di Lanzo a nord del Po, e. Anche nel mese di aprile la situazione è rimasta sostanzialmente invariata e quindi sotto la media.
Nonostante nel mese di maggio si siano verificate un numero di giornate piovose in linea con quanto ci si più attendere in questo periodo dell’anno, le portate dei corsi d’acqua hanno registrato ovunque rilevanti scostamenti negativi rispetto alla media storica di riferimento. Ad eccezione del Toce e della Dora Baltea che presentano scostamenti negativi inferiori al 30%, sui restanti bacini si sono registrati deficit fino al 70-80%. Per questo i valori medi delle portate fluviali registrate nel mese di maggio si sono attestati a livelli record: circa il 50% degli idrometri ha registrato il valore medio mensile più basso, per il mese analizzato, da quando sono in funzione.
A giugno e luglio, con il permanere di una situazione di deficit pluviometrico e insieme all’attivazione delle derivazioni ad uso irriguo, le portate dei corsi d’acqua del reticolo idrografico principale e secondario sono rimaste particolarmente critiche e hanno continuato a presentare rilevanti scostamenti negativi rispetto alla media storica di riferimento. In particolare, in alcune sezioni sullo Stura di Demonte e sul Tanaro lo scarto risulta superiore al 70% mentre sul Po il deficit risulta compreso tra il 40 e 80% circa.
L’estate si è quindi chiusa con un mese di agosto particolarmente instabile con frequenti temporali e apporti pluviometrici in media con il valore di riferimento, che però non sono bastati a ridurre l’importante scostamento negativo che ha continuato a caratterizzare le portate dei corsi d’acqua dell’intera regione, soprattutto nei bacini meridionali dove Tanaro e Stura di Demonte registrano scarti anche superiori al 70%. Lungo l’asta del Po la situazione è leggermente migliorata rispetto al mese precedente; infatti, sono stati registrati scarti negativi compresi tra poco meno del 40% e poco più del 50% alla sezione di chiusura del Po piemontese (Isola S. Antonio) che a fine luglio era a -70%.
Tale situazione, di scarsi apporti pluviometrici e importanti e significativi deficit negativi di portata, ha caratterizzato anche il periodo tardo estivo-autunnale complessivamente in tutta la regione. In particolare, i maggiori scostamenti negativi sono stati registrati nel mese di novembre: al sud su Scrivia, Bormida e Tanaro sono stati dell’ordine del 90%, mentre al nord su Toce e Sesia superiori al 70-80%.
L’anno 2022 si è poi concluso con un mese di dicembre con afflussi medi superiori alla media di riferimento, che hanno ridotto ma non colmato il deficit accumulato durante l’anno; alla sezione di chiusura del bacino del Po piemontese, sezione di Isola S. Antonio (PV), la portata media annua è risultata il 67% più bassa del valore medio storico.
Figura 2
Deficit medio annuo sui bacini piemontesi - anno 2022
Figura 3
Po a Isola S. Antonio. Portata media annua - anni 1998-2022
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