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TRASPORTI

VERSO IL NUOVO PIANO DEI TRASPORTI

La crisi di questi anni ha messo in luce inerzie e strozzature che impediscono al sistema regionale di stare al passo con le dinamiche di cambiamento globale, siano esse di natura sociale, culturale, geopolitica, tecnologica e climatica, alle quali, pur con intensità diversa, tutti i territori sono esposti. Il Piemonte deve confrontarsi con processi di trasformazione i cui aspetti problematici possono essere letti da diversi punti di vista, quali in particolare:
  • rimediare agli effetti negativi prodotti dalla crisi economica di questi anni (disoccupazione, perdita di competitività di alcuni settori/aree regionale, riduzione delle risorse pubbliche) e cogliere come opportunità le
  • nuove abitudini;
  • esplorare nuovi sentieri di sviluppo, che devono essere intrapresi (qualificazione e rafforzamento delle filiere produttive storiche, nuove nicchie settoriali sostenute dall’uso di nuove tecnologie e/o dall’ancoraggio
  • in territori di particolare pregio ambientale/paesaggistico) all’insegna di un rafforzamento diffuso della capacità degli attori responsabili di promuoverne quelli più innovativi, sostenibili e inclusivi;
  • collocare il Piemonte, in ragione della sua posizione geografica e delle caratteristiche di apertura del suo profilo socio economico, nelle dinamiche di più ampio contesto (nazionale, europeo e globale; socioeconomico e geopolitico).

Il Piano Regionale dei Trasporti ha il compito di fornire gli strumenti adeguati per fronteggiare, in una logica di anticipazione e non di emergenza, le nuove esigenze di cittadini e imprese; ha una visione per il Piemonte nel 2050 e definisce con chiarezza i risultati che si propone di raggiungere e le strategie, ovvero i criteri, secondo cui intende agire per rispondere alle trasformazioni in atto.
Il processo di redazione del Piano si fonda sul metodo partecipativo e si sviluppa con un approccio multidisciplinare. La consultazione è il mezzo per produrre coinvolgimento, discussione organizzata tra i soggetti coinvolti e produrre decisioni condivise; l’approccio multidisciplinare è indispensabile per immaginare quali cambiamenti potranno influenzare il futuro di persone e merci e consentire alle amministrazioni e, quindi, anche al Piano regionale dei trasporti di preparare una risposta per fronteggiare le nuove esigenze di cittadini e imprese in una logica di anticipazione e non di emergenza.
Lo sviluppo di un piano richiede tempi lunghi in cui si alternano fasi di analisi a momenti di partecipazione e condivisione.

In sintesi, il Piano dei trasporti si configura come:
  • un piano integrato, nel senso che la valenza plurisettoriale della sostenibilità della crescita presuppone un’azione comune e coerente da parte di tutti i settori coinvolti, tra cui trasporti, territorio, ambiente, energia, industria, innovazione: le priorità settoriali sono da individuare all’interno di una coerenza complessiva dello sviluppo regionale rapportandosi ed integrandosi con gli altri strumenti di pianificazione ed a ogni livello istituzionale;
  • un piano strategico, nel senso che è uno strumento di indirizzo che trova attuazione in successivi e specifici piani di settore (trasporto collettivo e mobilità sostenibile, logistica, infrastrutture, infomobilità, sicurezza stradale, ITS);
  • un piano processo ovvero un documento aperto, che si costruisce con un approccio partecipativo, ed uno strumento flessibile, che monitora la propria capacità di raggiungere gli obiettivi posti e di essere il più possibile adeguato ad un contesto in continua evoluzione;
  • un piano a lungo temine nel senso che si fonda su una visione al 2050, orizzonte temporale più probabile per immaginare di produrre un reale cambiamento.

I criteri che guidano la politica dei trasporti dei prossimi anni verso il raggiungimento della visione sono: la sicurezza di cittadini e imprese [protezione e incolumità], l’attenzione agli impatti energetici e ambientali [riqualificazione energetica, uso razionale del suolo, limitazione delle emissioni, contenimento della produzione di rifiuti], l’accessibilità [disponibilità di reti, fruibilità di servizi, accessibilità alle informazioni, integrazione dei sistemi], l’efficacia [utilità del sistema, qualità dell’offerta] e l’efficienza [razionalizzazione della spesa, internalizzazione], il sostegno alle imprese [competitività, occupazione], la vivibilità del territorio e la qualità della vita [salvaguardia, recupero].
Per rispondere in modo flessibile e reattivo a un contesto che cambia molto velocemente, il Piano è strategico e si attua attraverso piani settoriali, mantenendone il controllo mediante il monitoraggio e la valutazione.

Documento strategico di indirizzi per la redazione del Piano regionale dei trasporti (DSPRT)

Il Piano Regionale dei Trasporti è soggetto alle procedure di approvazione e consultazione di cui alle ll.rr. n 1/2000 e n. 40/1998. La sua adozione si configura quale condizionalità ex ante della programmazione europea 2014-2020. Le condizionalità hanno lo scopo di assicurare la coerenza dei comportamenti dei Paesi rispetto alle strategie delle istituzioni internazionali e spostano l'attenzione dall’efficienza finanziaria – capacità di spendere velocemente le risorse - all’efficacia della spesa e alla sua qualità – capacità di raggiungere gli obiettivi stabiliti.
Tra le Regioni ed il Governo è stato condiviso un cronoprogramma, che prevede, per quanto di spettanza della Regione Piemonte, l’approvazione, da parte della Giunta regionale, di un documento strategico di indirizzi per la redazione del Piano regionale dei trasporti entro il 31 dicembre 2013 e l’approvazione definitiva del Piano entro il 31 dicembre 2016.
Con Deliberazione n. 17-6936 del 23 dicembre 2013 è stato approvato il Documento strategico di indirizzi per la redazione del Piano regionale dei trasporti, rispettando, così, il cronoprogramma
di cui alla condizionalità ex ante. Nel mese di febbraio 2014 è stata esperita la fase di scoping [prevista dal D.lgs 152/06 e s.m.i, articolo 13, comma 1] in occasione della quale i soggetti con competenza ambientale hanno avuto occasione di esprimere osservazioni e indicazioni al Documento tecnico preliminare al rapporto ambientale del PRT.
La Giunta Regionale con la deliberazione del 29 settembre 2014, n. 11-357 ha adottato il processo partecipativo come approccio metodologico per la redazione della visione e delle strategie del PRT e come mezzo per produrre coinvolgimento, discussione organizzata tra i soggetti coinvolti e produrre decisioni condivise. La partecipazione per la redazione del PRT affianca la procedura per la VAS, accompagnando il suo sviluppo nel rispetto delle prescrizioni normative ed arricchendone il contenuto.

Altre informazioni alla pagina web della Regione Piemonte Verso il nuovo Piano regionale dei trasporti.

OSSERVATORI AMBIENTALI DELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE

Con la Direzione regionale Ambiente Governo e Tutela del Territorio e il supporto tecnico di Arpa Piemonte,  si sono negli anni svolte le l’attività degli Osservatori Ambientali sulla realizzazione delle opere infrastrutturali aventi carattere strategico. Tali organismi, pur non sostituendosi alle competenze giuridico - amministrative dei singoli Enti partecipanti, consentono di seguire la realizzazione dei lavori mettendone in luce le complessità e peculiarità, verificando gli impatti previsti in progetto sulle componenti ambientali e le relative mitigazioni mediante un monitoraggio ante, durante e post-operam, prevenendo e/o risolvendo tutte le
possibili criticità di carattere ambientale in un ambito di concertazione tra soggetti “attuatori” e soggetti “controllori”. Sono proseguite le attività dell’Osservatorio Ambientale sulla AC/AV MI-GE Terzo Valico, istituito presso il Ministero dell’Ambiente, mentre si sono al momento sospese, quelle relative agli Osservatori Ambientali istituiti presso Regione Piemonte sui lavori di ammodernamento dell’autostrada Torino–Milano primo tronco (Torino - Novara est). e sui lavori dell’autostrada Asti-Cuneo.

SMART AREA 3°VALICO AV/AC Milano Genova e SMART SUSA VALLEY AV/AC Torino-Lione

La realizzazione di infrastrutture di questo livello costituisce l’innesco per lo sviluppo del territorio che attraversano, poiché il cantiere rappresenta una grande occasione in termini di occupazione sia diretta che indiretta delle imprese del territorio e, anche a regime, le nuove linee costituiranno un volano per la crescita delle economie locali e sovra locali. L’attenzione che la realizzazione delle opere richiamano potrà altresì dimostrarsi un’opportunità per porre l’accento sulla valorizzazione delle risorse naturali dei territori, trasformandosi anch’essa in nuove e significative occasioni di attività.
Considerati i positivi riscontri ottenuti dal progetto Smart Susa Valley per la linea Torino-Lione, si è deciso di riproporre, nell’ambito delle attività di LR 4/11 “Cantieri, Sviluppo, Territorio”, tale esperienza per i territori interessati dalla realizzazione della nuova linea ferroviaria III Valico dei Giovi. È in fase di predisposizione un documento denominato Smart Area che, mutuando le iniziative messe in campo per il territorio valsusino ma adeguandole alle peculiarità dell’ambito relativo al III Valico, si propone di realizzare un insieme di progetti finalizzati ad uno sviluppo territoriale integrato, articolato sui 5 assi di intervento: mobilità, energia, ambiente, patrimonio edilizio ed economia.

Tale progetto si articola in 5 assi:
  • Smart Mobity: sviluppo delle infrastrutture e dei servizi di comunicazione materiale edimmateriale.
  • Smart Energy: sviluppo delle energie rinnovabili.
  • Smart Enviroment: salvaguardia e riqualificazione ambientale e messa in sicurezza del territorio.
  • Smart Building: messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici pubblici e degli insediamenti urbani - recupero delle aree rurali.
  • Smart Economy: potenziamento dell’offerta turistica e sviluppo di tecnologie innovative.

Nel corso del 2015 si sono svolti incontri tematici che hanno consentito di individuare i primi progetti e/o arrivare alla definizione di focus all’interno della pianificazione regionale per il potenziamento della  comunicazione immateriale. 
L’Osservatorio Torino-Lione, in accordo con la Regione Piemonte, la Provincia di Torino e gli enti e soggetti interessati, aveva infatti costruito il progetto Smart Susa Valley per un piano intergrato di sviluppo complessivo del territorio ed un quadro di riferimento per le misure di accompagnamento legate alla realizzazione dell’infrastruttura.
Il progetto ha inteso realizzare un sistema di elementi tra loro integrati che potessero contribuire, per la Valle Susa, all’attuazione di un sistema socio-economico connesso al suo interno, relazionato con gli aggregati territoriali circostanti e che permetta uno sviluppo eco-sostenibile in grado di valorizzare le potenzialità presenti di crescita della green economy e degli elementi di connessione, materiali e immateriali e di innovazioni tecnologiche, derivanti dalla realizzazione della Nuova Linea Torino Lione.

BOX 
SERVIZI DI INFOMOBILITÀ

Muoversi in Piemonte
Muoversi in Piemonte
Situazione del traffico sulla rete stradale regionale. Mappa interattiva, avvisi e notiziario audio
ViaggiaPiemonte
ViaggiaPiemonte 
Situazione del traffico ferroviario regionale in tempo reale. Quadri orario, monitoraggio puntualità ed indici
ProntoTPL
Pronto TPL
Ricerca di percorsi extraurbani con mezzi pubblici (bus e treno) tra due località regionali. Ricerca linee, fermate e orari. Avvisi.
BIP
BIP - Biglietto Integrato Piemonte
Informazioni generali su BIP, la carta contactless ricaricabile che permette di avere sempre a disposizione i mezzi pubblici.
MOVIbyte
MOVIbyte
Visualizzazione degli orari dei mezzi di trasporto pubblico locale in arrivo e in partenza da una stazione MOVIcentro.

PROGETTO BIP (BIGLIETTAZIONE INTEGRATA PIEMONTE)

Al fine di migliorare la qualità del servizio di trasporto pubblico, ottimizzandone nel contempo la gestione, la Regione Piemonte ha realizzato il progetto Biglietto Integrato Piemonte (BIP), che prevede una carta Trasporti utilizzabile su tutto il territorio regionale, un sistema di monitoraggio della flotta di trasporto pubblico e un sistema di videosorveglianza a bordo mezzi per migliorare la sicurezza degli operatori e degli utenti.  In particolare, il progetto denominato“Sistemi di pagamento innovativi per la mobilità”, si propone di semplificare, migliorare e ampliare l’accessibilità degli utenti ai molteplici servizi della mobilità (Trasporto Pubblico Locale, sosta,  carsharing, taxi collettivo, impianti a fune sciistici, ecc.) ed ad altri  servizi (accesso a musei, impianti sportivi, piscine, ecc. ) attraverso l’adozione di moderni strumenti di pagamento elettronici di tipo contactless (senza
contatto) di prossimità (fino a 10 cm). Le prime applicazioni del Bip hanno permesso di iniziare il servizio nella provincia di Cuneo e nel territorio della Città Metropolita di Torino. Dal 1 Dicembre 2014 è stato implementato e reso disponibile il sistema BIP da Trenitalia su tutto il territorio piemontese e  comprensivo dei vari sistemi di pagamento (Formula sul SFM ecc).
Dal 2015 sono in corso le implementazioni nelle province di Biella, Vercelli, Novara e del Verbano.
Inoltre, sempre nel corso del  2015, con  deliberazione nel mese di  Luglio, è iniziata l’attività di razionalizzazione e sostituzione delle  tessere di libera circolazione per diversamente abili; questa operazione ha permesso di  implementare le tessere del sistema BIP, che a regime, opererà su tutto il territorio piemontese (sistemi gomma e ferro).

PROGETTO TOC - TRAFFIC OPERATION CENTER

In sintesi il TOC, centrale operativa regionale per la gestione della mobilità privata, ha l’obiettivo di:

  • estendere e migliorare il monitoraggio del traffico sulla rete stradale regionale;
  • ampliare e rendere disponibili all'utenza le informazioni elaborate dalle strutture di monitoraggio sia con tecnologie di uso collettivo (pannello a messaggio variabile, radio, Web) sia con App per Smartphone ;
  • ottimizzare la pianificazione e la gestione della Mobilità su scala regionale;
  • fornire un supporto tecnico e informativo agli Enti gestori delle strade per la gestione della viabilità e della sicurezza stradale, anche in situazioni di emergenza.
  • offrire al mondo dell’industria e dell’università, una piattaforma operativa reale sulla quale sperimentare progetti di ricerca ed innovazione nel campo ITS.
Il TOC, operativo da inizio 2014, ricostruisce in tempo reale, attraverso un modello matematico (Supervisore), lo stato del traffico della rete stradale di interesse regionale, fornendo previsioni per il periodo orario successivo.
Opera attraverso una rete di sensori fissi (attualmente 56 postazioni) insieme a dati provenienti da sensori mobili (Floating Car Data).
Nel corso del 2015 la rete è stata ampliata con altri 13 sensori fissi.
I dati di traffico giornaliero medio riferiti al grafo utilizzato dal TOC, sono disponibili sul portale open data.
Nel corso del 2015 è stato messo on line il nuovo servizio di ricerca percorsi del Trasporto pubblico sul territorio regionale basato su un motore di calcolo open source.

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PARTECIPAZIONE ALLA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO REGIONALE TRASPORTI (PRT)

La costruzione del consenso, attraverso processi di partecipazione, dibattito, ascolto, informazione e comunicazione, consente all’ente promotore di rendere istituzionalmente condivise le strategie, assicurandone la cogenza e prevenendo i conflitti, nonché di confermare il ruolo dell’ente stesso come garante dell’interesse collettivo. Il processo di elaborazione del Piano Regionale dei Trasporti è stato avviato sulla base di tale approccio metodologico, riconosciuto dalla Giunta Regionale (DGR n. 11-357 del 2014) quale mezzo per produrre coinvolgimento, discussione organizzata tra i soggetti coinvolti e produrre decisioni condivise.
La prima fase di partecipazione, che anticipa il momento di consultazione previsto dalla normativa VAS, ha consentito di pervenire ad una definizione di visione, obiettivi e strategie del PRT condivisa con le Direzioni regionali, nonché all’immagine, suggerita dal mondo scientifico piemontese e dagli stakeholder, di un possibile contesto futuro per il Piemonte al 2050 all’interno del quale il Piano dovrà  operare.
Le modalità di coinvolgimento di tutti i soggetti sono state molteplici, dai focus group ai workshop, utilizzando strumenti di raccolta delle informazioni come i questionari e metodi di elaborazione dei dati quali le analisi multicriteri.
Il momento di confronto interno all'amministrazione è stato organizzato secondo gruppi di discussione tra i settori regionali di competenza trasportistica  e Tavoli di lavoro interdirezionali.
L’intento è stato quello di costruire e condividere, mediante strumenti di supporto alle decisioni  (analisi multicriteri), i primi elementi di visione del PRT al 2050 e dei più importanti obiettivi operativi che concorrono al suo raggiungimento. A partire dai risultati ottenuti dal confronto tra i settori “Area Trasporti”, è stata aperta la successiva fase di discussione con altre Direzioni regionali,  con lo scopo di giungere ad una visione “regionale” condivisa sul futuro dei trasporti e delle strategie da perseguire.
il confronto esterno all'amministrazione costituisce una grande occasione per costruire un percorso partecipato e condiviso con gli addetti ai lavori; si è aperto con un workshop finalizzato a stimolare la discussione sul futuro del Piemonte col mondo scientifico e a cui sono stati invitati ad assistere gli stakeholder. Questi ultimi, attraverso la compilazione di un questionario, hanno potuto segnalare le opportunità e le aspettative del territorio, dal punto di vista strategico. L’ascolto delle suggestioni presentate degli esperti ha permesso di ragionare, secondo un approccio multidisciplinare, sulle possibili dinamiche di evoluzione della regione inserita in un contesto globale in continuo cambiamento.
I primi esiti del processo partecipativo del 2015, sono stati presentati in Giunta e condivisi con la Commissione consiliare regionale di competenza.

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PRSS - PIANO SICUREZZA STRADALE
PROGRAMMA TRIENNALE DI ATTUAZIONE 2016-2018


Il Piano Regionale della Sicurezza Stradale si configura come uno dei piani attuativi del Piano Regionale dei Trasporti (PRT) e costituisce lo strumento attraverso il quale la Regione intende mettere a sistema le azioni che formano la politica della sicurezza stradale e che vedono impegnati gli Enti locali e i soggetti che, a vario titolo, devono intervenire nell'ambito della sicurezza stradale.
Il PRSS è stato approvato in data 16 aprile 2007 e viene implementato mediante due tipi di programmi: il Programma triennale di attuazione, cui spetta il compito di inserire il PRSS nella programmazione di bilancio della Regione definendo gli impegni di spesa necessari per la sua attuazione e il Programma di azione annuale, cui spetta il compito di definire operativamente le azioni da finanziare e da attuare e che si articola secondo:

  • campi d'azione, i quali identificano i grandi temi di intervento, individuati nelle seguenti tematiche: infrastruttura, uomo, veicolo, gestione, governo e governance;
  • linee strategiche, con le quali si individuano i compiti e gli obiettivi specifici del piano;
  • azioni, che riguardano le singole misure e gli interventi da mettere in atto per conseguire gli obiettivi del piano

È in corso la definizione del Programma Triennale di Attuazione 2016_2018 che individuerà nelle specifico le azioni prioritarie da avviare nel triennio.

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PIANO CICLABILITÀ - PROGETTO PISTE CICLABILI

La Regione Piemonte con D.G.R. 22-1903 el 27.07.2015 ha approvato il Progetto di rete ciclabile di interesse regionale, un sistema gerarchico di ciclovie interconnesse e continue sull’intero territorio regionale, in connessione con le Regioni limitrofe e gli Stati confinanti, e collegate agli altri sistemi di mobilità.
È stato attivato un tavolo interdirezionale con il compito di definire le azioni necessarie per la realizzazione della Rete a partire dall’individuazione dei servizi necessari, quali l’intermodalità bici /TPL, promozione e comunicazione dei percorsi, ciclostazioni, punti assistenza – riparazione bicicletta, educazione alla mobilità ciclabile, ecc.
Link testo

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PROGETTI EUROPEI

ALPINFONET - Sustainable Mobility Information Network for the Alpin Space

Scopo del progetto ALPINFONET è stat la realizzazione di un sistema di informazione transnazionale focalizzato sulle modalità di trasporto sostenibili (SMI - Sustainable Mobility Information Network), in grado di raggiungere i turisti e gli abitanti secondo modalità efficaci e innovative, con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo del trasporto pubblico e di tutte le modalità alternative all’uso individuale dell’automobile. Lo Spazio Alpino infatti è una meta turistica di rilievo, attualmente raggiunta prevalentemente in automobile privata (oltre il 90%).
Il progetto prevede attività volte a garantire l’interoperabilità tra i sistemi informativi esistenti nelle diverse realtà territoriali, a superare le barriere di tipo tecnico e politico, a integrare le informazioni relative ai settori del settori del trasporto e del turismo, attraverso il coinvolgimento sin dalle prime fasi del progetto di attori operanti in entrambi i settori. La chiusura è prevista a fine Giugno 2015.
Obiettivi strategici sono il contenimento degli effetti negativi del traffico automobilistico individuale, il miglioramento della connettività all’interno dello Spazio Alpino, lo sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio.

Obiettivi specifici del progetto sono:

  • implementazione dello SMIN (Sustainable Mobility Information System) in 5 regioni pilota
  • pubblicazione dello SMIN su tutti i siti web delle destinazioni turistiche all'interno delle regioni pilota in 3 anni
  • aumento del 2% degli utenti del trasporto pubblico nelle regioni pilota.

CODE - 24

Il progetto Code-24, nato su iniziativa delle Regioni Tedesche Rhein-Neckar e Mannheim,  si è proposto come obiettivo lo sviluppo dell’asse trasversale Nord – Sud Rotterdam – Genova (Corridoio 24) mediante il monitoraggio delle problematiche relative allo sviluppo del territorio e dell’infrastruttura ferroviaria. Finanziato con i fondi europei del Programma Interreg IV B, ha attivato una rete di attori istituzionali ed esperti, che ha avuto la funzione di “gruppo di interesse” (stakeholder) , per la promozione della realizzazione del Corridoio 24 e dello sviluppo economico, sociale ed ambientale dei territori attraversati.
In particolare, uno dei WP di progetto ha affrontato tematiche ambientali quali: sistema di gestione per la compensazione degli interventi infrastrutturali previsti, attività di programmazione di test e  applicazioni pratiche e strumenti di pianificazione atti alla protezione dal rumore passiva.
La Regione, non essendo stato previsto nel  programma NWE, ha aderito  in veste di osservatore.

Nel 2014, terminato il progetto, i capofila hanno proposto ai partner progettuali ed agli stakeholder pubblici e privati interessati di costituire un GECT (struttura di cooperazione europea con personalità giuridica definita dal diritto europeo, progettato per facilitare e promuovere la cooperazione territoriale -transfrontaliera, transnazionale e interregionale - in vista del rafforzamento della coesione economica e sociale del territorio europeo che, inoltre,  può realizzare azioni di cooperazione territoriale, con o senza un contributo finanziario da parte dell'Unione europea).
La Regione Piemonte Direzione Trasporti ha firmato lo statuto del GECT nel corso dell’autunno scorso.