Fattori che influenzano lo stato della risorsa
Torna su

TURISMO

Il 2015 - per effetto dell’Expo e dell’Ostensione della Sindone, ma non solo - è stato per il Piemonte un anno particolarmente significativo per il settore turistico con 13,7 milioni di presenze turistiche, il 4,8% in più rispetto all’anno precedente, Da fare da traino sono essenzialmente i turisti stranieri, mentre quelli di origine nazionale sono leggermente diminuiti. Torino (quinta città italiana tra le mete preferite) e la sua area metropolitana superano i 6,6 milioni di presenze (+11,53% sul 2014) (dati Osservatorio regionale del Turismo).

Il Piemonte è una regione ricca di attrattive e di storia, dal notevole patrimonio artistico e culturale che attira numerosi visitatori. Il capoluogo piemontese, un tempo prima capitale d'Italia, poi centro industriale tra i più sviluppati, vanta un centro storico impreziosito da palazzi barocchi e in stile liberty e numerosi musei, alcuni di importanza mondiale come il Museo Egizio e il Museo del Cinema.
Il Piemonte è anche meta di un turismo naturalistico, grazie alle molte aree protette gestite a livello regionale e nazionale, per non dimenticare le rinomate stazioni sciistiche e le località delle Langhe e del Monferrato, diventate nel 2014 Patrimonio dell’Unesco. Parte della notorietà della regione è, inoltre, dovuta alla buona cucina piemontese e ai numerosi itinerari e tour eno-gastronomici proposti in tutto il territorio.

Il turismo in Piemonte rappresenta un fattore economico in espansione che pone alla base del proprio processo produttivo risorse primarie limitate e spesso meritevoli di forme particolare di tutela. Questi due aspetti, cioè un trend naturale in crescita e l’esigenza di salvaguardare le risorse di base rendono indispensabile orientare i comportamenti della domanda e lo sviluppo dell’offerta in senso favorevole alla conservazione e alla valorizzazione delle risorse che alimentano l’attrattività e la fruizione turistica, portando in primo piano il tema della sostenibilità.

Strutture recettive

Alla crescente presenza turistica ha fatto seguito un aumento di strutture che negli anni si sono differenziate notevolmente. Le strutture più tradizionali come gli alberghi sono stati abbondantemente superate da esercizi meno strutturati come gli agriturismi, gli affittacamere e principalmente i Bed & Breakfast, che con il 29% sul totale superano da soli le strutture alberghiere (24%). Attualmente (dati 2015) il settore extralberghiero, con 4.844 strutture su di un totale di 6.336, rappresenta il 76% delle strutture totali, mentre nel 1999 si situavano al 45% su di un totale di 2.744.

Per visualizzare la serie storica delle strutture turistiche consulta gli indicatori ambientali sulle strutture recettive

Figura 1
Strutture turistiche - anno 2015

Movimenti turistici (Arrivi e Presenze)

Il numero di turisti arrivati in Piemonte nel 2015 ha subito un balzo in avanti specialmente per l’apporto dei turisti stranieri, mentre il numero di arrivi di italiani è diminuito. Il numero totale di arrivi nel 2015 è stato di 4.696.538 (5,7% in più rispetto al 2014) di cui 2.812.555 italiani (-2,%) e 1.883.983 stranieri (+20%).

Anche le presenze, definite come il numero di notti trascorse presso gli esercizi turistici, hanno evidenziato lo stesso andamento, con 13.681.840 presenze totali (4,8% in più rispetto al 2014) di cui 7.686.811 italiane (-2,8%) e 5.995.029 straniere (+16%).

La città di Torino, con circa 3 milioni e mezzo di presenze, è la località maggiormente visitata, seguono, a distanza, la zona dei laghi (Verbania, Stresa, Baveno, Cannobio) e le località montane (Sestriere, Oulx e Bardonecchia).

Consulta la serie storica degli indicatori ambientali relativi ai movimenti turistici.

Figura 2
Presenze turistiche - anno 2015

Figura 3
Arrivi turistici - anni 1994-2015

Fonte: Regione Piemonte, Assessorato Turismo

Figura 4
Presenze turistiche - anni 1994-2015

Fonte: Regione Piemonte, Assessorato Turismo
L’Osservatorio regionale del Turismo informa che i mesi più turistici sono stati maggio e ottobre, con +18 e +16% di turisti, di cui il 40 per cento è rappresentato da stranieri. A tale proposito gli stranieri maggiormente presenti sono svizzeri (20%), francesi (18%), tedeschi (12). Anche i visitatori da fuori Europa fanno registrare il segno positivo: primi gli americani, che in Piemonte toccano quota 104 mila, con 272 mila pernottamenti. Poi i russi (59 mila arrivi) e i cinesi (23 mila arrivi). Un’informazione utile per migliorare l’offerta è quella che riferisce in quale momento della settimana si concentrano i visitatori: gli italiani (il 66% arriva da Lombardia e Liguria), prediligono il weekend, mentre gli stranieri sfruttano tutta la settimana.

Pressioni turistiche

Nel definire l’intensità turistica sono presi in considerazione quei parametri in grado di monitorare il carico del turismo sul territorio. Il rapporto “numero degli arrivi per popolazione residente” rappresenta il peso del turismo sul territorio, mentre il rapporto “presenze per popolazione residente” individua il sovraccarico sul territorio e sulle sue strutture. I flussi turistici sono, in sostanza, un ampliamento provvisorio della popolazione, e possono comportare problemi legati al degrado della qualità della vita, incidere sulla viabilità, sicurezza, approvvigionamento idrico, depurazione, smaltimento rifiuti, ecc.

Essenzialmente a livello provinciale è la provincia di Verbania a detenere la maggior intensità turistica (16,62 presenze/residenti in confronto ad una media piemontese di 3,10). Considerando invece l’intensità turistica a livello comunale, sono i comuni montani a subire la maggiore pressione turistica; su tutti Sestriere con un indice di 418, Claviere con 190, Usseaux con 175 e Pragelato con 116 per l’elevata presenza turistica rapportata agli abitanti residenti. Al contrario, la città di Torino ha un indice di 3,85 per l’elevata popolazione residente.

Consulta la serie storica degli indicatori ambientali relativi alla pressione turistica.

Figura 5
Pressioni turistiche - anno 2015