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SCARSITA' DI ACQUA

Per siccità si intende una diminuzione temporanea della disponibilità di acqua, rispetto ai valori medi di riferimento mentre scarsità di acqua è una condizione costante in cui la domanda supera le risorse disponibili in modo sostenibile. La domanda idrica, divenuta maggiore e più variabile nel tempo, si scontra con episodi di scarsità di acqua derivanti dalla minore ricarica delle falde, dalla scarsa portata dei corsi d’acqua e dai maggiori fenomeni di evaporazione.

Poiché il problema si sta facendo sempre più evidente anche a causa del cambiamento climatico in atto, nel documento della Commissione Europea sul riesame della politica europea in materia di carenza idrica e della siccità nell'UE del novembre 2012, la Commissione europea ha invitato gli Stati membri ad includere nei piani relativi ai bacini idrografici anche piani di gestione dei rischi di siccità.

La scarsità di acqua, sempre più evidenziata anche nei corsi d’acqua del Piemonte, dovuta sia a particolari condizioni locali sia agli ingenti prelievi per gli usi antropici, oltre a creare difficoltà per gli approvvigionamenti, che quando possibile si orientano verso fonti alternative (ad es. acque sotterranee), rappresenta un problema per lo stato di salute dell’ecosistema fluviale e del suo equilibrio ecologico.

La riduzione delle portate modifica i processi di scambio tra falde e acque superficiali, mettendo a repentaglio la continuità longitudinale e laterale del corpo idrico, con possibili alterazioni del naturale assetto morfologico nel caso di incidenza sulle portate formative, e severi effetti negativi sulle componenti biologiche di tali ecosistemi. L’eccessivo prelievo altera significativamente il regime idrologico naturale e la condizione di equilibrio dei corsi d’acqua che così modificati manifestano una minore resilienza alle pressioni esterne con conseguente incapacità di rispondere e adeguarsi alle diverse sollecitazioni.

In Piemonte è presente da tempo una strategia di azione con valenza interregionale per fronteggiare le problematiche 
connesse con le criticità idriche accentuate dai cambiamenti climatici.

A partire dal 2003 si è operato d’intesa con le altre regioni padane, nell’ambito della Cabina di regia dell’Autorità di Bacino del fiume Po, per monitorare l’evolversi dello stato quantitativo delle risorse idriche e nel 2005 è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa finalizzato all’attività unitaria conoscitiva e di controllo del bilancio idrico rivolta alla prevenzione degli eventi di magra eccezionale del bacino del Fiume Po. Dalla positiva esperienza della Cabina di regia sta per nascere un Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici in atto nel distretto padano che opererà anche a supporto della quantificazione del bilancio idrico e relativi indicatori circa gli scenari di severità della carenza idrica.

Inoltre, allo scopo di disporre di un quadro conoscitivo sull’evoluzione dello stato idrologico dei corsi d’acqua nelle principali sezioni di bacino, la situazione meteo-idrometrica e delle falde acquifere è oggetto di un monitoraggio automatico in continuo. Infine, in sede di approvazione della Relazione di attuazione del Piano di Tutela delle Acque, il Consiglio regionale ha ulteriormente ribadito l’esigenza di integrare la politica regionale promuovendo le iniziative di risparmio in capo agli utilizzatori come contributo irrinunciabile al raggiungimento degli obiettivi ambientali.

Il 2015 è risultato nella norma in termini di piovosità ma le sue peculiarità sono state un’alternanza di mesi particolarmente piovosi con altri caratterizzati da caldo e assenza di precipitazioni. Una moderata siccità si è avuta tra luglio e agosto mentre a partire da novembre si è registrato un periodo siccitoso molto prolungato, terminato all’inizio del 2016. Per approfondimenti consulta la relazione L’idrologia in Piemonte
L’analisi dei deflussi superficiali ha evidenziato valori annui delle portate in linea con i dati medi storici, tuttavia, la quasi totale assenza di precipitazioni negli ultimi due mesi ha determinato portate prossime ai valori minimi storici nella sezione del Po alla chiusura del bacino piemontese.

Figura 1
Indice di classificazione sintetico della siccità in Piemonte calcolato annualmente dal 1950 al 2015

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 2
Indice SPI (Standard Precipitation Index)

Fonte: Arpa Piemonte

Si evidenzia chiaramente l’effetto della mancanza di piogge significative sulla regione nei mesi di dicembre 2015 e gennaio 2016.