risposte
Torna su

RISCHI INDUSTRIALI

Attività di controllo Industrie a Rischio di Incidente rilevante

Sistema di Gestione della Sicurezza

In materia di prevenzione dei rischi di incidente rilevante, Regione e Arpa effettuano sia le attività di controllo degli stabilimenti, quali le verifiche ispettive sul Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) e le istruttorie tecniche dei Rapporti di Sicurezza, sia quelle di supporto agli enti preposti per la pianificazione del territorio e dell’emergenza.
Le verifiche ispettive sul SGS sono finalizzate ad accertare l’adeguatezza della Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti posta in atto dal gestore e la conformità del SGS ai requisiti normativi. Nel 2015 sono stati ispezionati 12 stabilimenti soggetti
a Notifica semplice, per un totale di 16 sopralluoghi, completati entro il 29 luglio, data di entrata in vigore del nuovo decreto.

Per tutti gli stabilimenti si è trattato di una verifica periodica e si è riscontrato, per circa il 50% dei casi, un miglioramento del livello di implementazione del Sistema adottato, raggiunto grazie all’attiva partecipazione delle figure chiave dell’organizzazione aziendale e ad una maggiore consapevolezza nell’individuare le criticità del proprio Sistema e degli strumenti necessari per la loro gestione, con riferimento anche agli aspetti tecnico-impiantistici.

Figura 1
Aspetti tecnici: situazione ante e post ispezione

Relativamente agli altri stabilimenti, si sono riscontrati dei casi di mantenimento del buon livello di implementazione del SGS già raggiunto in passato, mentre per altri due stabilimenti il Sistema è risultato ad uno stato iniziale di implementazione, evidenziato dal non completo recepimento delle richieste formulate a conclusione delle precedenti verifiche ispettive.

Altre attività di controllo hanno riguardato la vigilanza sull’assoggettabilità alla normativa Seveso che solitamente avviene a seguito della richiesta, da parte dei gestori, di esclusione dal registro delle aziende RIR (ad esempio per riduzione dei quantitativi o per modifiche impiantistiche) oppure per accertamenti richiesti da parte dell’Autorità giudiziaria o di enti territoriali. Nel 2015 tale attività ha interessato quattro stabilimenti galvanici, siti nelle province di Novara e Verbania, e uno in provincia di Torino che ha fermato gli impianti di produzione resine. Altre due attività di vigilanza sono state effettuate nell’ambito di procedimenti di rinnovo
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale nell’area metropolitana di Torino. Regione e Arpa hanno, inoltre, partecipato a dei sopralluoghi a seguito di eventi incidentali occorsi in due stabilimenti, rispettivamente della provincia di Torino e di Alessandria.
Le istruttorie del Rapporto di Sicurezza sono finalizzate a verificare l’adeguatezza delle misure di sicurezza tecnico-gestionali poste in essere dal gestore per la prevenzione degli incidenti rilevanti. Le istruttorie sono in capo al Comitato Tecnico Regionale, presieduto dalla Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, a cui Regione e Arpa partecipano come componenti. Nel 2015 si sono conclusi tre procedimenti istruttori, relativi rispettivamente ad uno stabilimento del polo industriale di Trecate, ad uno della provincia di Alessandria e ad un progetto particolareggiato di un ampliamento di un deposito di GPL in provincia di Asti; sono proseguite le valutazioni istruttorie per uno stabilimento chimico della provincia di Alessandria e per la raffineria di Trecate (NO).

Piani di Emergenza Esterni (PEE)

In merito alla pianificazione dell’emergenza, Arpa e Regione partecipano alla redazione dei Piani di Emergenza Esterni (PEE), fornendo il supporto tecnico-specialistico alle Prefetture per quanto riguarda gli scenari incidentali degli stabilimenti RIR (in figura 2 è riportato un esempio di carta di pianificazione). Per il 2015 è stato fornito il contributo alle Prefetture di Alessandria, Torino e Novara, per l’aggiornamento dei PEE di alcuni stabilimenti presenti nel territorio di competenza. Inoltre, è stato fornito il supporto per l’aggiornamento del Piano di difesa civile (NBCR) della Provincia di Torino.

Figura 2
PEE: Carta di pianificazione dell’intervento

Attività di supporto

Inoltre è stato fornito il supporto tecnico ai dipartimenti provinciali di Arpa nell’ambito sia di procedimenti per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (Asti, Cuneo e Torino) di stabilimenti non soggetti alla normativa “Seveso”, sia di procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale (Novara) che hanno interessato uno stabilimento soggetto alla presentazione del Rapporto di Sicurezza e la fase progettuale relativa alla realizzazione di un pozzo esplorativo.
Relativamente alla pianificazione territoriale è stato fornito il supporto tecnico al Comune di Torino ai fini dell’aggiornamento degli strumenti urbanistici, di cui al DM LLPP 9 maggio 2001 (elaborato RIR). Si è, inoltre, proseguito con le attività di disamina dei piani regolatori comunali e dei piani territoriali provinciali, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile del territorio nel tempo senza impedirne lo sviluppo industriale anche nell’ambito dei procedimenti avviati dagli sportelli unici per le attività produttive –SUAP-.
Infine, per agevolare la pianificazione territoriale nelle aree limitrofe agli stabilimenti Seveso è stata aggiornata la metadatazione delle informazioni disponibili in tema di attività a rischio di incidente rilevante ed è stato predisposto un servizio WMS dal titolo “Attività soggette a normativa Seveso - Stabilimenti e Elementi territoriali vulnerabili” disponibile sul geoportale della Regione Piemonte all’indirizzo internet

http://www.geoportale.piemonte.it/cms/index.php/it/servizi/42-servizi-di-consultazione?layout=blog


Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle pagine tematiche:
http://www.regione.piemonte.it/ambiente/siar
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/rischi-industriali/rischio-di-incidente-rilevante/rischio-di-incidente-rilevante

Box
Le novità del Decreto Legislativo n. 105/15

Il 29 luglio 2015 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 105 del 26 giugno 2015, che recepisce la Direttiva 2012/18/UE (Seveso III), relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose.
Il nuovo decreto, che abroga il DLgs 334/99, è stato emanato in primis per armonizzare l’Allegato 1, che definisce i criteri per l’assoggettabilità di uno stabilimento alla normativa Seveso, con il nuovo sistema di classificazione delle sostanze e delle miscele pericolose del Regolamento CLP (Regolamento CE n.1272/2008 e s.m.i.). Per approfondimenti è possibile consultare la pagina https://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/rischi-industriali/rischio-di-incidente-rilevante/assoggettabilita
Il DLgs 105/15, a differenza del DLgs 334/99, che rimandava a diversi decreti attuativi emanati negli anni successivi, è un Testo Unico, costituito da 33 articoli con 17 allegati; questi ultimi sono suddivisi in numerali (da 1 a 6), tratti tal quali dalla Direttiva Europea, e letterali (da A a M), che sono stati introdotti dal recepimento italiano, talvolta fornendo un maggior dettaglio rispetto a quelli numerali. Si citano, ad esempio, gli allegati 2 e C, che riportano le informazioni per la redazione dei Rapporti di Sicurezza, gli allegati 3 e B, che definiscono i contenuti di un Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) che gli stabilimenti Seveso sono tenuti ad adottare, e infine gli allegati 4, F e G, relativi ai Piani di Emergenza interna ed esterna agli stabilimenti.
Alcuni allegati sostituiscono precedenti decreti discendenti dal DLgs 334/99 (ad esempio, i già citati allegati B e C e l’allegato D, relativo all’individuazione delle modifiche che potrebbero costituire aggravio del preesistente livello di rischio),
mentre altri sono stati emanati ex novo, quali ad esempio quelli relativi agli effetti domino e allo stoccaggio sotterraneo di gas (allegati E ed M).
Una significativa novità del DLgs 105/15 è l’introduzione di oneri a carico dei gestori per lo svolgimento delle attività di controllo previste dalla normativa, vale a dire le istruttorie dei Rapporti di Sicurezza, le ispezioni sul SGS, nonché la verifica delle informazioni contenute nella Notifica trasmessa dai gestori alle autorità competenti; le modalità e le tariffe applicate sono definite nell’allegato I del decreto.
In merito ai soggetti istituzionali coinvolti nell’attuazione della normativa Seveso, per gli stabilimenti di soglia superiore rimangono invariate le competenze del Comitato Tecnico Regionale sulle istruttorie dei Rapporti di Sicurezza, a cui si aggiungono quelle sulle verifiche ispettive sul SGS, precedentemente in capo al Ministero dell’Ambiente. Nell’allegato H del DLgs 105/15 sono riportati i criteri per la pianificazione, la programmazione e lo svolgimento delle ispezioni. Per quanto riguarda gli stabilimenti di soglia inferiore, analogamente a quanto già stabilito dal DLgs 334/99, sono previste soltanto le verifiche ispettive sul SGS, in capo alla Regione o al soggetto eventualmente da essa designato.
Per entrambe le tipologie di stabilimenti rimane in capo al Prefetto la predisposizione del Piano di Emergenza Esterna, che definisce le procedure di intervento in caso di incidente per la protezione della popolazione e dell’ambiente; per quanto riguarda le procedure di pianificazione territoriale e controllo dell’urbanizzazione restano in vigore le disposizioni del DM LLPP 9 maggio 2001.

BOX 
PROGETTO EUROPEO PROGRAMMA ITALIA – SVIZZERA  2007-2013
DESTINATION - CONOSCERE IL TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE COME STRUMENTO DI TUTELA DEL TERRITORIO e PTA - Destination

Il progetto Destination - Dangerous Transport to New Preventive Instruments, terminato nel 2014 ha costruito una rete di comunicazione e condivisione della conoscenza, attraverso la progettazione e l’implementazione di un sistema informativo, quale strumento in grado di fornire i dati per accrescere la sensibilità sul rischio connesso al trasporto merci pericolose attraverso la definizione di politiche pubbliche, anche attraverso il coinvolgimento degli stakeholder che operano sui territorio,

È stato predisposto il SIIG -sistema Informativo transfrontaliero, e sono stati installati i  27 varchi elettronici (gate) nei punti individuati al fine di garantire la copertura geografica dell’intero arco transfrontaliero:

Tabella 1
Gate SATAP

ID Gate

Denominazione

Direzione

Progressiva

Ubicazione

N° corsie

carreggiata

TM1

A4-TO-MI

Milano

PK 40+500

Borgo D’ale

3

TM2

A4-TO-MI

Milano

PK 104+425

Marcallo Mesero

3

TM3

A4-TO-MI

Torino

PK 83+600

Novara Ovest

3

TM4

A4-TO-MI

Torino

PK 39+200

Borgo D’ale

3

TP1

A21-TO-PC

Piacenza

PK 80+900

Alessandria Est

2

TP2

A21-TO-PC

Torino

PK 67+300

Alessandria Ovest

2

Tabella 2
GATE Comune di Trecate

ID Gate

Denominazione

Direzione

Progressiva

Ubicazione

N° corsie carreggiata

SS1

Polo Industriale San Martino

Trecate/Cerano

 

Trecate

2

Tabella 3
Gate Milano Serravalle – Milano Tangenziali

ID Gate

Denominazione

Direzione

Progressiva

Ubicazione

N° corsie carreggiata

MG1

MI-GE- A7

Genova

PK 20+500

Bereguardo

3

MG2

MI-GE- A7

Milano

PK 22+500

Bereguardo

3

AT01

AT-A50

A1-Bologna

PK 12+500

Muggiano

3

ATO2

AT-A50

A8-Laghi

PK 29+600

S. Giuliano M.

3

Tabella 4
Gate Autostrade Centropadane

ID Gate

Denominazione

Direzione

Progressiva

Ubicazione

N° corsie carreggiata

PB1

A21-PC-BS

Brescia

PK 192+700

Cremona

2

PB2

A21-PC-BS

Piacenza

PK 192+800

Cremona

2

Tabella 5
Gate Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova

ID Gate

Denominazione

Direzione

Progressiva

Ubicazione

N° corsie carreggiata

BP1

A4-BS-PD

Padova

PK 250+300

Sirmione

3

BP2

A4-BS-PD

Brescia

PK 223+600

Brescia Centro

3

Tabella 6
Gate SAV[1]

[1] Il gate della SAV è stato realizzato nell’ambito del progetto ALPCHECK ma fa sistema integrato con la rete finanziata nell’ambito del progetto DESTINATION.

ID Gate

Denominazione

Direzione

Progressiva

Ubicazione

N° corsie carreggiata

TA1

A5-TO-AO

Aosta

PK 57+400

Pont Saint Martin

2

TA2

A5-TO-AO

Torino

PK 57+400

Pont Saint Martin

2

Tabella 7
Gate Autostrada del Brennero

ID Gate

Denominazione

Direzione

Progressiva

Ubicazione

N° corsie carreggiata

BZ1

A22 Autobrennero

Bolzano

PK 119+600

Mezzocorona

3

BZ2

A22 Autobrennero

Bolzano

PK 12+150

Vipiteno

3

Tabella 8
Gate Servizio strade Provincia Autonoma Bolzano

ID Gate

Denominazione

Direzione

Progressiva

Ubicazione

N° corsie carreggiata

BZ3

Naturno

Merano/Resia

PK 183+500

SS38 Naturno Venosa

2

BZ4

Mebo/est

Bolzano

PK 223+057

SS38 Mebo

2

BZ5

Mebo/ovest

Merano

PK 223+057

SS38 Mebo

2

BZ6

San Giacomo

Bolzano/Laives

PK 432+100

SS12 Laives

2

BZ7

Ora

Bolzano/Egna

PK 417+200

SS12 Castelfeder Ora

2

BZ8

Variante Bressanone

Brennero/Bolzano

PK 447+358

SS12 Bressanone

2

BZ9

Monguelfo

Brunigo/San Candido

PK 48+260

SS49 Monguelfo

2

Tabella 9
GATE Ufficio federale delle strade del Canton Ticino- USTRA

ID Gate

Denominazione

Direzione

Progressiva

Ubicazione

N° corsie carreggiata

BC1

A2-CH-BS

Chiasso

PK 4+800

Coldrerio

2

BC2

A2-CH-BS

Basilea

PK 4+800

Coldrerio

2