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RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Interventi di misura e di valutazione su elettrodotti

Nel 2015 sono stati effettuati 49 interventi di misura su tutta la regione. Nella figura 1 il numero di interventi di monitoraggio a bassa frequenza effettuati tra il 2010 e il 2015, suddivisi per provincia, è rapportato ai km di linee elettriche ad alta e altissima tensione in ciascuna provincia.

Figura 1
Interventi di misura in rapporto alla lunghezza delle linee ad alta tensione presenti in ciascuna provincia

Fonte: Arpa Piemonte
Consulta la serie storica degli indicatori ambientali in relazione agli interventi di misura dei Campi ad alta e bassa frequenza

Interventi di misura e di valutazione su impianti per telecomunicazioni

Nel 2015 sono stati effettuati 361 interventi di misura su tutta la regione, in aumento rispetto agli anni precedenti. Tale aumento è avvenuto nel 2015 in parallelo al continuo e rapido aumento del numero e della complessità dei pareri rilasciati da Arpa per ogni nuova installazione o modifica di un impianto di telecomunicazione: rispetto agli anni precedenti, questo è stato possibile grazie ad un lavoro di razionalizzazione e automatizzazione delle valutazioni teoriche preventive per il rilascio dei pareri, nonché di pianificazione, coordinamento e ottimizzazione delle uscite sul territorio, portato avanti dal personale di Arpa, Dipartimento Tematico Radiazioni e dei Dipartimenti territoriali.
Il numero totale di pareri e pronunciamenti rilasciati rappresenta un buon indicatore sia dell'attività di controllo svolta dall'Agenzia, in relazione alla richiesta normativa, sia dello sviluppo delle reti per telecomunicazioni. Nel corso del 2015 sono stati rilasciati 1.635 pareri.

Figura 2
Interventi di misura e pareri su impianti per telecomunicazioni - anni 1999-2015

Fonte: Arpa Piemonte

Educazione ambientale e comunicazione

La comunicazione e la disponibilità di informazioni hanno un ruolo chiave nella percezione del rischio da parte dei cittadini, nonché nella gestione e pianificazione sul territorio da parte degli enti preposti.
Arpa ha messo a disposizione sul Geoportale, a partire dal settembre 2013, alcuni servizi dedicati ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni, dai quali è possibile ricavare informazioni continuamente aggiornate sulle sorgenti di campo elettromagnetico, sui livelli di campo misurati e calcolati.
Il servizio riservato ai comuni, funzionante dalla fine del 2014, permette inoltre l’accesso alla base dati degli impianti per telecomunicazioni, con tutte le informazioni tecniche e amministrative associate per quanto riguarda il territorio comunale. I singoli comuni che ne fanno richiesta possono pertanto accedere in tempo reale alle informazioni circa gli impianti installati o da installare sul loro territorio e sullo stato dell’iter di rilascio del parere tecnico da parte di Arpa.

Figura 3
Campi elettromagnetici in Piemonte

Un’indicazione dell’efficacia comunicativa di questi servizi può essere ricavata osservando l’andamento negli anni del numero di richieste di informazioni pervenute al Dipartimento Radiazioni di Arpa.

Tabella 1
Richieste di informazioni pervenute al Dipartimento Radiazioni di Arpa

Anno Numero
2010 13
2011 41
2012 90
2013 71
2014 56
2015 48
Si osserva come il numero di richieste sia andato crescendo negli anni 2010-2012, mentre dal 2013 (anno di pubblicazione dei nuovi servizi del Geoportale) esso sia sempre diminuito. Questa diminuzione è quindi presumibilmente collegata al fatto che le informazioni sono facilmente consultabili online, e in effetti nei soli primi mesi del 2015 sono stati ben 3.600 gli accessi al servizio pubblico.
Meno diffuso è ancora, invece, l’utilizzo del servizio ad accesso riservato per i comuni: ad oggi sono soltanto una decina i comuni che hanno fatto richiesta delle credenziali di accesso, con un totale di 40 accessi nei primi mesi del 2015.
Per quanto riguarda le attività di educazione ambientale finalizzate alla prevenzione sanitaria, Arpa negli ultimi anni sta lavorando nell’ambito dell’esposizione della popolazione ai telefoni cellulari: prosegue lo studio delle potenze emesse dai
 telefoni e si procede alla divulgazione delle conoscenze e dei metodi per un uso del cellulare che minimizzi l’esposizione.
Questa divulgazione viene portata avanti anche tramite progetti nelle scuole, come quello realizzato negli anni 2013/2014, 2014/2015 e 2015/2016 in collaborazione con l’ASL di Vercelli e l’associazione “Pediatri per un mondo possibile”.
Con l’edizione 2015-2016, il progetto ha coinvolto ad oggi 750 ragazzi delle scuole medie della provincia di Vercelli e una classe quinta elementare, fornendo anche un’interessante fotografia dell’uso del telefono cellulare da parte delle nuove generazioni. A titolo di esemplificazione, la figura 4 riporta alcuni risultati elaborati a partire da un questionario sull’uso del cellulare che i ragazzi delle scuole medie hanno compilato prima dell’intervento formativo.

Figura 4
Alcuni risultati dell’elaborazione di un questionario sull’uso del telefono cellulare somministrato a circa 750 ragazzi delle classi prime e seconde medie (anni 2013-2016) nella provincia di Vercelli

Fonte: ASL Vercelli – Area operativa promozione della salute ed educazione sanitaria
Il quadro ricavabile dall’analisi dei questionari sull’uso del cellulare da parte degli adolescenti evidenzia l’utilizzo estensivo dello stesso in una fascia d’età in cui l’organismo è in pieno sviluppo, uso che non è limitato alla navigazione internet e scambio di messaggi, ma comporta anche l’effettuazione di telefonate di durata considerevole, in molti casi senza ausili (auricolare e vivavoce) che determinerebbero una diminuzione dell’esposizione ai campi elettromagnetici.
I dati della classe quinta elementare, seppur non statisticamente significativi, confermano però che il telefono cellulare viene utilizzato sempre prima in età pediatrica (11 bambini su 15 della classe lo possiedono).
Tali osservazioni confermano la necessità di continuare ad agire in un’ottica di prevenzione, alla luce della classificazione dei campi generati dai telefoni cellulari (da parte della IARC) tra i possibili cancerogeni.
Tra i mezzi di consapevolezza e prevenzione messi a punto da Arpa c’è la App per smartphone con sistema Android, che permette di valutare il grado di esposizione personale ai campi generati dal telefono cellulare.