Fattori che influenzano lo stato della risorsa
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RISCHI INDUSTRIALI

Stabilimenti a rischio di incidente rilevante

Il 26 giugno 2015 è stato pubblicato il DLgs n. 105, che ha abrogato il DLgs334/99; la principale novità introdotta dal decreto consiste nell’armonizzazione della normativa Seveso con il nuovo sistema di classificazione delle sostanze e miscele pericolose secondo il Regolamento CE n.1272/08 e s.m.i. (cosiddetto CLP). Per gli approfondimenti si rimanda al box Le novità del DLgs105/15.
Tenuto conto che non vi è sempre una corrispondenza diretta tra la precedente classificazione delle sostanze e miscele pericolose e quella introdotta dal Regolamento CLP, il DLgs105/15 ha dato un anno di tempo ai gestori per comunicare la propria posizione rispetto alla nuova normativa.
Il Registro delle Aziende a Rischio di incidente Rilevante, aggiornato al 31 maggio 2016 e consultabile sul sito della Regione, contempla 78 stabilimenti, di cui 44 soggetti anche alla redazione del Rapporto di Sicurezza.
Tale elenco, provvisorio, deriva dal registro regionale che riportava la situazione ai sensi del DLgs 334/99, con le variazioni comunicate dagli stabilimenti sino al mese di maggio 2016, rispetto al DLgs 105/15. Come illustrato in figura 2, rispetto agli anni precedenti si riscontra una diminuzione del numero di tali stabilimenti, imputabile principalmente all’esclusione di numerose aziende galvaniche, in seguito alla nuova classificazione del triossido di cromo e delle sue soluzioni.

Nel panorama nazionale il Piemonte si conferma una tra le regioni con maggior presenza di stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante.
Come illustrato in figura 1, la provincia di Alessandria risulta quella con il maggior numero di stabilimenti RIR (pari a 21); seguono le province di Novara e Torino, rispettivamente con 20 e 18 stabilimenti ciascuna.

Figura 1
Distribuzione provinciale degli stabilimenti Rischio di Incidente Rilevante
(aggiornamento maggio 2016)

Fonte: Elaborazione Arpa Piemonte su dati Registro regionale delle aziende a RIR
Rispetto agli anni precedenti si riscontra una diminuzione del numero di tali stabilimenti, imputabile principalmente, come già detto, all’esclusione di alcune aziende galvaniche.

Figura 2
Numero di stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante in Piemonte
(anni 2006-2016)

Fonte: Elaborazione Arpa su dati Registro regionale delle aziende a Rischio di Incidente Rilevante
Le aziende soggette alla normativa Seveso appartengono a comparti produttivi e merceologici piuttosto diversificati; le attività più presenti su territorio regionale risultano essere quelle di stoccaggio/movimentazione del GPL, seguite dalle attività di deposito/trattamento di prodotti petroliferi, a pari merito con la produzione di chimica di base/intermedi. In tabella 1 sono illustrate le modifiche sulla distribuzione dei comparti produttivi rispetto al precedente anno, da ricondursi, come già detto, all’esclusione dal DLgs 105/15 di numerosi stabilimenti di trattamento galvanico.

Tabella 1
Ripartizione percentuale dei comparti produttivi degli stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante
(anni 2015-2016)

TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ

Maggio 2015

Maggio 2016

Depositi e/o imbottigliamento di GPL

15%

17%

Depositi e/o trattamento di prodotti petroliferi

11%

13%

Produzione di chimica di base o intermedi

9%

13%

Depositi di sostanze tossiche e/o fitofarmaci

9%

11%

Produzione di chimica fine o farmaceutica

9%

10%

Produzione e/o utilizzo di resine sintetiche

8%

8%

Altre attività specifiche

7%

7%

Produzione e/o stoccaggio di gas tecnici

5%

6%

Depositi di esplosivi

5%

3%

Trattamenti superficiali (es. attività galvaniche)

20%

1%

Fonte: Elaborazione Arpa su dati Registro regionale degli stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante
In merito alle sostanze/miscele pericolose presenti negli stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante, i gestori ne dichiarano i massimi quantitativi nella Notifica, riferendosi alle sostanze nominali (es. ossigeno, idrogeno, metanolo, cloro, formaldeide, ecc.) e alle categorie di pericolo (pericoli per la salute, pericoli fisici, pericoli per l’ambiente) previste dalla normativa Seveso. Nelle more dell’elaborazione delle informazioni trasmesse dai gestori ai sensi dell’allegato 1 del DLgs 105/15, i dati a disposizione sui quantitativi di sostanze/miscele pericolose presenti negli stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante sono quelli relativi alla situazione di vigenza del DLgs 334/99.
A maggio 2015 la tipologia di sostanze pericolose più diffusa sul territorio piemontese risultava quella relativa alle “pericolose per l’ambiente” (circa 2.400.000 tonnellate), rappresentate per lo più dagli oli minerali (circa 1.750.000 tonnellate) generalmente presenti in depositi (oltre che nella raffineria del polo petrolchimico di Trecate); seguiva la macrocategoria “infiammabili”, comprendente anche le comburenti e le esplosive (circa 1.000.000 tonnellate), rappresentate per circa il 60% da benzina e GPL, e infine le “tossiche” (circa 25.000 tonnellate).
Per approfondimenti è possibile consultare la pagina relativa ai Rischi industriali sul sito di Arpa.