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QUALITÀ DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE

I laghi costituiscono ambienti ad alto valore ecologico, paesaggistico, sociale ed economico. Sono elementi rilevanti del paesaggio, formano importanti riserve d’acqua e permettono l’esercizio di numerose attività, sia ricreative sia economiche (balneazione, pesca, turismo e sport). Sono un importante patrimonio idrico già utilizzato o da poter utilizzare come risorsa per l’approvvigionamento di acqua potabile non solo nei centri rivieraschi, ma anche in città e in grandi aggregazioni urbane ad essi limitrofe. Proprio a causa delle loro molteplici possibilità di utilizzo sono spesso sottoposti ad una pressione elevata e necessitano quindi particolare attenzione nella loro gestione.

Le zone di balneazione del Piemonte per l’anno 2015 sono state 93, dislocate su sette laghi e due corsi d’acqua, dislocate su sette laghi e due corsi d’acqua. Le acque di balneazione monitorate sono state individuate con Determina della Regione Piemonte DD 23 gennaio 2016 n. 41 e sono conseguenti agli esiti della stagione balneare immediatamente precedente e alla classificazione di ciascuna zona, effettuata sulla base dei dati di monitoraggio del quadriennio precedente,.
La classificazione individua quattro classi di qualità: Scarsa, Sufficiente, Buona, Eccellente.

L’obiettivo di qualità
per le acque di balneazione, da raggiungere entro la fine della stagione balneare 2015, era rientrare almeno nella classe Sufficiente.

La frequenza dei campionamenti è calibrata in ragione dell’effettiva fruizione balneare dei laghi con due campionamenti al mese nel periodo di massimo afflusso di bagnanti (luglio e agosto) e un solo campionamento al mese nel resto della stagione (aprile, maggio, giugno e settembre).

Il DM 30/03/2010 stabilisce i valori limite per ogni singolo campione; il superamento di questi valori porta ad un divieto temporaneo di balneazione esteso all’area di pertinenza del punto di monitoraggio e implica una analisi delle cause di superamento del valore limite.

Tabella 1
Limiti previsti dall’All.A del DM 30/03/2010 per un singolo campione

Parametro  Corpo idrico  Valore
Enterococchi intestinali  Acque interne  500 n*/100 ml
Escherichia coli  Acque interne  1000 n*/100 ml

*n= UFC per EN ISO 9308-1 (E.coli) e EN ISO 7899-2 (Enterococchi) o MPN per EN ISO 9308-3 (E. coli) E en iso 7899-1 (Enterococchi).

Il DLgs 116/08 fissa per la classificazione delle acque di balneazione due parametri di analisi, Enterococchi intestinali ed Escherichia coli secondo i limiti riportati in tabella 2.

Tabella 2
Limiti previsti dall’All.1 del DLgs 116 /08 per la classificazione delle acque interne

Parametri

Classi di Qualità

(MPN o ufc/100 ml)

Eccellente

Buona

Sufficiente

Scarsa

Enterococchi intestinali

200*

400*

330**

> 330**

Escherichia coli

500*

1000*

900**

> 900**

(*) Basato sulla valutazione del 95° percentile
(**) Basato sulla valutazione del 90° percentile

Classificazione 2015

I dati analitici relativi agli ultimi quattro anni nelle acque di balneazione piemontesi evidenziano che esse rientrano nelle classi di qualità comprese tra Buona ed Eccellente, soddisfacendo quindi gli obiettivi della Direttiva Comunitaria 2006/7/CE, che poneva il raggiungimento della qualità almeno Sufficiente entro la fine della stagione 2015.

Delle 93 zone controllate nel 2015, 78 sono classificate eccellenti, 10 buone e 5 sufficienti.

Consulta la serie storica dell'indicatore Acque di Balneazione

Tabella 3
Qualità delle acque di balneazione - anno 2015

 

Eccellente

Buona

Sufficiente

Scarsa

L. Maggiore (50)

40

5

5

-

L. Orta (17)

16

1

-

-

L. Mergozzo (5)

4

1

-

-

L. Viverone (7)

7

-

-

-

L. Avigliana (3)

3

-

-

-

L. Sirio (5)

5

-

-

-

L. Candia (3)

3

-

-

-

T. Cannobino (2)

-

2

-

-

T. S. Bernardino (1)

-

1

-

-

TOTALE

78

10

5

-


Tra parentesi il numero di zone monitorate.
Fonte: Arpa Piemonte

Figura 1
Qualità delle acque di balneazione

784 campioni, prelevati durante la stagione balneare 2015 sui laghi di Viverone, Avigliana, Sirio, Candia, Maggiore, Orta e Mergozzo e torrenti Cannobino e San Bernardino (Verbania), sono stati sottoposti a controlli microbiologici.
Dei 784 campioni, 738 sono campioni di routine e i restanti sono campioni suppletivi a seguito del superamento della soglia di uno o entrambi i parametri microbiologici. Il 91% dei campioni suppletivi hanno riguardato il Lago Maggiore e per la maggior parte si è trattato di inquinamenti di breve durata (conclusi entro 72 ore dalla prima constatazione), dovuti al dilavamento del terreno attribuibile ad eventi piovosi con conseguente attivazione di sfioratori di piena dei sistemi fognari e dei by pass degli impianti di depurazione.
In due casi, relativi al campionamento di settembre, tuttavia, si sono riscontrati episodi di contaminazione non conclusi entro le 72 ore e pertanto 2 delle 50 zone sul Lago Maggiore, hanno concluso la stagione come “non balneabili”.
Queste due zone potranno essere riammesse alla balneazione a seguito di un primo campionamento favorevole nella stagione 2016.
Contestualmente al prelievo per l’analisi microbiologica vengono rilevati una serie di parametri meteo, acquisite misure di temperatura aria e acqua ed eventualmente valutati parametri accessori al monitoraggio cianobatterico (trasparenza e ossigeno disciolto).

Sui laghi dove esiste un potenziale di proliferazione cianobatterica, con conseguenti rischi per la salute, viene svolto un monitoraggio specifico che prevede il prelievo di un campione di acqua superficiale al fine di effettuare il conteggio e l’identificazione delle diverse specie di cianobatteri mediante microscopio ottico.
I laghi su cui è attivo questo monitoraggio sono il lago Maggiore, Avigliana, Candia, Sirio e Viverone per un totale di 19 zone e di 161 campioni effettuati nella stagione 2015. Si sono avuti superamenti del valore soglia di 20.000 cell/ml (limite previsto dall’All. B del DM 30/03/2010) solo sul lago di Candia. Nei campioni con superamento è stata effettuata anche la ricerca di biotossine (microcistine LR, LA, RR, YR e nodularine) che ha dato sempre esiti negativi (dati analitici < 25 µg/l soglia per cui è prevista l’interdizione alla balneazione).
Dalla stagione balneare 2015 è stata inserita all’interno del bollettino acque di balneazione del sito web di Arpa Piemonte, una sezione specifica sul monitoraggio cianobatterico che segnala eventuali superamenti delle soglie previste dalla normativa (20.000 cell/ml e 100.000 cell/ml).
Arpa aggiornerà nel corso del 2016 i profili delle acque di balneazione delle 93 zone balneabili, profili che sono presenti sia sul sito Arpa nella sezione bollettini che sul portale delle acque del Ministero della Salute.
I dati relativi alla Qualità delle Acque di Balneazione dei Laghi Piemontesi per la stagione balneare 2015 sono contenuti in dettaglio nel Report reperibile sul sito di Arpa.

Box - Valore economico della balneazione

Arpa Piemonte, in collaborazione del Dipartimento di Economia e Statistica (EST) dell’Università di Torino, ha svolto uno studio mirato a stimare il valore economico della balneabilità resa possibile dall’attività di monitoraggio della qualità dell’acqua. Lo studio, svolto nell’ambito di una tesi di laurea magistrale in Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio, ha rivelato risultati concreti riguardo all’importanza economica e turistica del monitoraggio delle acque di balneazione.

L'area di studio comprendeva i tredici comuni che si trovano sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, appartenenti alla provincia di Novara e del VCO. Nell’area si trovano 53 zone balneabili situate lungo 13 spiagge private, 37 spiagge pubbliche e 3 corsi d'acqua sottoposti al monitoraggio nel 2014.

È stato stimato in primo luogo il valore della balneabilità in termini d’indotto per le strutture turistiche (alberghi, spiagge private, noleggio di attrezzature per sport acquatici), tramite l’analisi di dati raccolti tramite un’indagine mirata presso gli albergatori e dati di fonti ufficiali come Camera di Commercio, ATL laghi, Registro Imprese Telemaco. La diminuzione percentuale negli arrivi turistici e nella durata delle permanenze che si potrebbe avere a causa di una perdita della balneabilità sul Lago determinerebbe, secondo gli albergatori, una riduzione dell’indotto prossima al 50%, con una perdita di ricavi di circa 85 milioni di euro l’anno. A questo si deve aggiungere la perdita del valore dell’attività delle spiagge private, che dipende completamente dalla balneabilità, stimata in circa 14 milioni euro.

In secondo luogo si è valutato il valore della balneabilità per i cittadini, in termini di surplus del consumatore, per mezzo di un'indagine presso i turisti. Per questa parte dello studio si è utilizzato il cosiddetto Travel Cost Method, che stima una disponibilità a pagare media affinché le spiagge siano considerate balneabili tramite un’analisi dei costi di viaggio sostenuti dai turisti che considerano la balneabilità del Lago come motivazione centrale delle loro visite. L’analisi ha stimato un valore medio pari a 11,20 euro/turista, che moltiplicato per il numero di arrivi nell'area di studio (103.945 per l’anno 2014) risulta in valore totale pari a 1.163.821€.

SI è così potuto stimare l'impatto economico totale di un eventuale divieto di balneazione, dato dalla variazione attesa nel numero di arrivi e nella durata delle permanenze, e dalla conseguente perdita sia di indotto turistico che di benessere dei consumatori. Sommando la stima del valore della balneabilità per i turisti con il valore stimato in termini variazione di introiti per alberghi e spiagge private (ed escluse quindi altre componenti dell’indotto turistico quali quelle legate alla ristorazione) si ottiene una stima del valore economico complessivo della balneabilità intorno ai 100 milioni di euro per l’anno 2014, a fronte di una spesa stimata per le attività di monitoraggio svolte dall’Agenzia pari a circa 41.000 euro.