RADIAZIONI IONIZZANTI
MONITORAGGIO RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE
Consulta gli approfondimenti sul sito di Arpa relativi alla rete di monitoraggio.
Figura 1
Matrici alimentari analizzate nel 2015 nell’ambito delle reti di monitoraggio Totale 351 campioni
Figura 2
Matrici ambientali analizzate nel 2015 nell’ambito delle reti di monitoraggio. Totale campioni 355
Figura 3
Concentrazione di Cs-137 nel latte di cascina - anni 1989-2015
Figura 4
Concentrazione di Cs-137 nella deposizione al suolo (fallout) - anni 1988-2015
Figura 5
Concentrazione di Cs-137 nel Lago di Viverone (BI) - Andamento nel corso degli anni
Per visualizzare le concentrazioni nell'acqua (poiché presenti in concentrazione molto basse) occorre cliccare sui pulsanti Pesce Persico e Sedimento che vengono in tal modo annullati.
NORMATIVA
- Europea: Trattato Euratom (1957), art. 35
- Italiana: DLgs 230/95, art. 104
- Regionale: LR 5/10
SORGENTI ARTIFICIALI DI RADIAZIONI IONIZZANTI
Consulta gli approfondimenti sulle attività di Arpa Piemonte per la vigilanza del territorio.
Figura 6
Localizzazione delle sorgenti radioattive sul territorio piemontese
Come si osserva c’è una notevole diffusione di sorgenti radioattive soprattutto nei maggiori centri urbani dove si trovano le strutture sanitarie e nelle zone più industrializzate. Sono volutamente stati esclusi i tubi radiogeni che da un punto di vista radioprotezionistico sono meno problematici.
NORMATIVA
- Italiana: DLgs 230/95 e s.m.i. art. 22, 27, 28, 29; DLgs 230/95 art. 157
- Regionale: LR 5/10
SITI NUCLEARI - IMPIANTI E RIFIUTI
Tabella 1
Impianti nucleari
Sito |
Impianto |
Stato |
Bosco Marengo (AL) |
Impianto di fabbricazione combustibile nucleare. SO.G.I.N. Area disattivazione |
In disattivazione, assenza combustibile, rifiuti parzialmente condizionati |
Saluggia (VC) |
EUREX: impianto pilota di riprocessamento di combustibile nucleare irraggiato. SO.G.I.N. Area disattivazione |
In disattivazione, assenza combustibile, rifiuti parzialmente condizionati e rifiuti liquidi non condizionati |
Deposito Avogadro: deposito di combustibile nucleare irraggiato |
In attività, presenza combustibile in piscina, rifiuti non condizionati |
|
Sorin: deposito rifiuti radioattivi * |
In attività, rifiuti non condizionati |
|
Trino (VC) |
Centrale elettronucleare di potenza “E. Fermi”. SO.G.I.N. Area disattivazione |
In disattivazione, assenza combustibile, rifiuti parzialmente condizionati |
Quantità rifiuti radioattivi e combustibile nucleare irraggiato detenuti
Per tutti i rifiuti radioattivi è in corso la riclassificazione ai sensi del Decreto MATTM e MiSE del 7 agosto 2015 sulla classificazione dei rifiuti radioattivi.
Figura 7
Quantità di rifiuti radioattivi detenuti in termini di attività - anno 2013
Figura 8
Quantità di combustibile nucleare irraggiato in termini di attività - anno 2013
NORMATIVA
- Italiana: DLgs n. 230 del 17 marzo 1995 e ss.mm.ii. Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 2006/117/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti, 2009/71/Euratom in materia di sicurezza nucleare degli impianti nucleari e 2011/70/Euratom in materia di gestione sicura del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi derivanti da attività civili. Legge n. 1860 del 31 dicembre 1962 e s.m.i. Impiego pacifico dell'energia nucleare.
Decreto MATTM e MiSE del 7 agosto 2015 sulla classificazione dei rifiuti radioattivi.
- Regionale: Legge regionale 18 febbraio 2010 n. 5 “Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti”.
SITI NUCLEARI - MONITORAGGIO RADIOLOGICO AMBIENTALE
Una rete di monitoraggio è costituita essenzialmente da un insieme di punti di prelievo correlati a specifiche matrici ambientali e alimentari a cui vengono associate frequenze minime di campionamento.
Affinché una rete di monitoraggio possa dimostrarsi uno
- la significatività dei punti di prelievo rispetto alle modalità di diffusione dei contaminanti;
- la rappresentatività delle matrici prelevate;
- la capacità di segnalare tempestivamente qualsiasi anomalia;
- l’adeguatezza delle tecniche analitiche.
Figura 9
Campioni analizzati anni - 2002-2015
BOX
IL DEPOSITO NAZIONALE
Il Deposito Nazionale nasce per rispondere a tale esigenza, consentendo all’Italia di allinearsi a quei Paesi che da tempo hanno in esercizio sul proprio territorio depositi analoghi, o che li stanno costruendo.
Il Deposito Nazionale - la cui realizzazione è stata affidata a SO.G.I.N. - sarà costituito da strutture ingegneristiche di superficie per la sistemazione definitiva dei rifiuti radioattivi a bassa e media attività, e per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti radioattivi ad alta attività, destinati in ultimo ad un deposito geologico di profondità.
Il percorso che porterà alla localizzazione del sito in cui verrà realizzato il Deposito Nazionale è caratterizzato da alcune tappe fondamentali:
- la definizione dei criteri di localizzazione da parte di Ispra, l’autorità di sicurezza nucleare (Guida Tecnica n. 29, pubblicata il 04/06/2014);
- la consegna da parte di SO.G.I.N. ai Ministeri competenti della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI, consegnata il 02/01/2015);
- la pubblicazione della CNAPI (al momento attuale i Ministeri competenti non hanno ancora dato il nulla osta alla pubblicazione della CNAPI);
- la consultazione pubblica;
- l’approvazione della Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI);
- l’individuazione del sito idoneo.
Per approfondimenti
www.depositonazionale.it
Normativa:
Italiana: DLgs n. 31 del 15 febbraio 2010. Disciplina dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché benefici economici, a norma dell'articolo 25 della legge 23 luglio 2009, n. 99.
DLgs n. 230 del 17 marzo 1995 e ss.mm.ii. Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 2006/117/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti, 2009/71/Euratom in materia di sicurezza nucleare degli impianti nucleari e 2011/70/Euratom in materia di gestione sicura del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi derivanti da attività civili.
Legge n. 1860 del 31 dicembre 1962 e s.m.i. Impiego pacifico dell'energia nucleare.
Decreto MATTM e MiSE del 7 agosto 2015 sulla classificazione dei rifiuti radioattivi.