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ACQUE SOTTERRANEE

Il substrato dei settori di pianura e dei principali fondovalle piemontesi è formato da elevati spessori di sedimenti alluvionali legati ai processi di formazione della catena alpina e ai successivi cicli di erosione e deposizione. Queste successioni sedimentarie, ubicate a varia profondità con alternanze di livelli permeabili e impermeabili in funzione del relativo assetto idrogeologico, costituiscono un importante serbatoio di acque sotterranee, da cui prelevare sia risorse di buona qualità per uso potabile sia risorse ai fini industriali, agricoli o diversi. Le attività di Arpa sono finalizzate a fornire informazioni sullo stato generale della qualità delle acque sotterranee, a scala regionale, in relazione al contesto idrogeologico di riferimento.

La classificazione dello stato chimico e l’individuazione dei GWB, da sottomettere ad interventi di tutela per il raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti, rappresenta un processo sufficientemente esaustivo per riconoscere le criticità esistenti. Tuttavia, al di là dall’ottemperare ai requisiti di legge, sussistono tutta una serie di approfondimenti necessari per meglio
comprendere le problematiche che influenzano la qualità delle acque sotterranee e allo stesso modo fornire gli elementi necessari per perfezionare e indirizzare le successive risposte programmatiche.
Confrontando i giudizi di stato attribuiti ai GWB nel corso degli anni di monitoraggio ai sensi della WFD, si evidenziano alcune discrepanze fra gli stessi. Questo aspetto non è da interpretare sempre come un cambio di tendenza (migliorativo o peggiorativo) dello stato della risorsa ma spesso viene chiarito dal grado del Livello di Confidenza (LC) assegnato allo stato chimico del GWB per il triennio. Infatti, la persistenza di situazioni borderline per uno o più contaminanti, che possono esprimere concentrazioni di poco superiori o inferiori agli Standard di Qualità Ambientali o ai Valori Soglia tali da determinarne il cambio di classe, oppure la variazione di un unico risultato puntuale che rappresenta una porzione importante del GWB, producono un effetto determinante sul calcolo dell’indice di stato senza essere necessariamente associati ad un cambio di tendenza con ripercussioni sotto il profilo ambientale.

Rete di monitoraggio Acque Sotterranee

La Rete di Monitoraggio delle Acque Sotterranee (RMRAS), che è stata riesaminata all’interno della predisposizione del nuovo Programma di Monitoraggio 2015-2019, rimane sostanzialmente invariata, ad esclusione di alcuni punti eliminati per problemi legati all’accessibilità; vi è inoltre l’introduzione del monitoraggio di 5 GWB afferenti ai complessi idrogeologici collinare e montano nei quali sono ubicate le sorgenti.
La rete attuale è costituita da 593 punti dei quali 383 sono inerenti al sistema acquifero superficiale, 202 a quello profondo e i rimanenti 8 sono relativi alle sorgenti. L’area di monitoraggio, cui afferiscono i succitati punti di monitoraggio, è composta da 17 corpi idrici sotterranei (GWB) attinenti al sistema idrico sotterraneo superficiale di pianura e fondovalle, da 6 relativi a quello profondo e da 5 riguardanti il sistema idrico montano e collinare. Fanno parte della rete anche 116 piezometri strumentati.
La valutazione del rischio di non raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla WFD è stata effettuata per i GWB superficiali
attraverso l’analisi delle pressioni e la verifica dei dati di stato pregressi, mentre per i GWB profondi si è basata solamente sui dati di stato pregressi.
Il protocollo analitico per il monitoraggio chimico è stato aggiornato introducendo nuovi parametri chimici quali ad esempio IPA, PCB, Diossine, in linea con quanto previsto dal DM 260/2010, differenziandolo in funzione della rete di monitoraggio, Operativa o di Sorveglianza.
Il monitoraggio di Sorveglianza viene effettuato su tutti i corpi idrici, sia a rischio che non a rischio di raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale, e si applica un protocollo analitico che comprende tutti i parametri, mentre il monitoraggio Operativo, previsto sui corpi idrici a rischio, si effettua negli anni in cui non viene eseguito il monitoraggio di Sorveglianza e si applicano protocolli sito specifici sulla base delle pressioni insistenti sul GWB e dell’esito del primo ciclo di monitoraggio. La frequenza di monitoraggio è come sempre di 2 campioni/anno con cadenza semestrale.

Figura 1
Rete di monitoraggio delle acque sotterranee

Stato chimico puntuale

Lo Stato Chimico è un indice che valuta la qualità chimica delle acque sotterranee a livello di singolo punto di monitoraggio. Lo Stato Chimico è determinato sulla base di Standard di Qualità Ambientale (SQA) per Nitrati e Pesticidi definiti a livello comunitario dalla Direttiva 2006/118/CE (recepiti dal DLgs 30/09), e di valori soglia nazionali per altre categorie di contaminanti. Lo Stato Chimico può essere Buono/Scarso in base al superamento o meno degli SQA o dei VS previsti.

Figura 2
Stato Chimico puntuale falda superficiale. Ripartizione dei punti di monitoraggio nelle 2 Classi - anno 2015



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Classi Numero punti
Buono 268
Scarso 112
Fonte: Arpa Piemonte
Nella falda superficiale si riscontrano un considerevole numero di punti in stato Scarso, a conferma dell’analisi delle pressioni e degli impatti che evidenziano una notevole pressione antropica diffusa in gran parte della pianura piemontese.
Le principali sostanze, derivanti dall’attività antropica e causa di contaminazione esclusiva o prevalente della falda superficiale nel territorio piemontese, sono risultate: Nitrati, Pesticidi e VOC (composti organici volatili). Per quanto riguarda i metalli, i più significativi a scala regionale sono risultati Nichel e Cromo (in particolare nella forma esavalente); tuttavia, per una precisa valutazione delle rispettive anomalie, è importante tenere conto dei valori di fondo naturale (VF). Al riguardo, Arpa ha realizzato uno studio che ha permesso di identificare dei settori specifici, in seno ad alcuni GWB, dove l’anomalia di questi metalli è riconducibile a cause naturali.

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Figura 3
Stato Chimico puntuale falde profonde. Ripartizione dei punti di monitoraggio nelle 2 Classi - anno 2015



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Classi Numero punti
Buono 132
Scarso 32
Fonte: Arpa Piemonte
Le falde profonde presentano una situazione migliore rispetto alla falda superficiale, con un numero di punti in Stato Chimico Buono molto superiore rispetto a quelli in stato Scarso, i quali sono ubicati soprattutto nel GWB-P2 (Pianura Torinese Settentrionale). I punti non determinati sono tali perché non previsti dal programma di monitoraggio nel 2015.
Le principali sostanze, derivanti dall’attività antropica e causa di contaminazione esclusiva o prevalente delle falde profonde nel territorio piemontese, sono risultate essenzialmente i VOC (composti organici volatili) e il Cromo nella forma esavalente, mentre gli altri contaminanti (Nitrati, Pesticidi e Nichel) hanno evidenziato anomalie locali e occasionali. Anche in questo caso, soprattutto per il Cromo esavalente, ai fini di una più accurata definizione del processo di contaminazione, è importante tenere conto dei valori di fondo naturale (VF) definiti per alcuni settori di GWB da uno studio specifico realizzato da Arpa.

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Stato Chimico - Corpo Idrico Sotterraneo (GWB)

Lo Stato Chimico per GWB è un indice che valuta la qualità chimica delle acque sotterranee a livello di Corpo Idrico Sotterraneo (GWB). Lo Stato Chimico del GWB è determinato secondo la modalità di calcolo definita dal DLgs 30/09 e ripresa nel Decreto 260/10 sulla base della percentuale di area complessiva derivata dai punti di monitoraggio che presentano uno stato chimico definito. Pertanto lo Stato Chimico del GWB è Scarso quando la percentuale di area complessiva derivata dai punti di monitoraggio in stato Scarso supera il 20% dell’area totale del GWB. Di conseguenza sono classificate con Stato Chimico Buono solo quelle aree nelle quali la percentuale dei punti con Stato Buono è superiore all'80%.

Figura 4
Stato Chimico GWB falda superficiale. Ripartizione dei Corpi Idrici Sotterranei nelle 2 Classi - anno 2015

Classi Numero Corpi Idrici (GWB)
Buono 3
Scarso 15
Fonte: Arpa Piemonte
La falda superficiale nel 2015 mostra una situazione non dissimile da quanto osservato negli anni precedenti, con la maggior parte dei GWB in Stato Chimico Scarso e solo 3 in stato Buono. A tal proposito si nota che il GWB-FDR nel 2015 presenta uno Stato Chimico Buono, contrariamente al 2014 in cui risultava Scarso, corredato tuttavia da un livello di confidenza basso, a segnalare una variabilità dello stato chimico negli anni. Riguardo ai nuovi corpi idrici collinari e montani l’analisi delle pressioni ha segnalato come a rischio il GWB-AGI che è stato monitorato e il cui stato chimico è risultato Scarso, mentre gli altri non sono risultati a rischio, pertanto sono inseriti nella rete di monitoraggio di sorveglianza da effettuarsi nel 2016.

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Figura 5
Stato Chimico GWB falde profonde. Ripartizione dei Corpi Idrici Sotterranei nelle 2 Classi - anno 2015



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Classi Numero Corpi Idrici (GWB)
Buono 2
Scarso 1
Fonte: Arpa Piemonte
Le falde profonde evidenziano una situazione migliore rispetto alla falda superficiale, anche in funzione del loro ambito di esistenza e circolazione idrica sotterranea, potenzialmente più protetto rispetto al sistema acquifero superficiale. Nel 2015 solo il GWB-P2 evidenzia uno stato chimico SCARSO mentre altri due presentano uno stato Buono. Per i restanti 3 Corpi Idrici Sotterranei (GWB-P1, GWB-P5, GWB-P6) nel 2015 non è stato calcolato lo stato chimico in quanto non sono a rischio, presentando uno stato chimico stabilmente Buono, per cui sono inseriti nella rete di sorveglianza il cui monitoraggio sarà effettuato nel 2016.

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Classificazione del triennio/sessennio con lettura critica e confronto triennio precedente
L’analisi dei risultati del primo sessennio di applicazione del nuovo sistema di monitoraggio e classificazione dello stato di qualità delle acque sotterranee, ai sensi della WFD, del Decreto 260/210 e del DLgs 30/09, mostra un sistema di monitoraggio e classificazione articolato, che permette di fornire elementi di conoscenza addizionali rispetto al passato. Il nuovo contesto di riferimento, ascrivibile ai corpi idrici sotterranei (GWB) fornisce uno scenario contestualizzabile da un punto di vista territoriale in relazione alle pressioni antropiche incidenti.
Per le acque sotterranee non è prevista dalla normativa vigente una aggregazione di Stato di Qualità in multipli di anni, come nel caso di fiumi e laghi in cui è previsto lo stato triennale, ma ai fini della pianificazione prevista dal PdG e per valutare in modo più sintetico lo stato della risorsa si è ritenuto opportuno fornire una ipotesi di classificazione dello stato chimico triennale sulla base dei risultati annuali. Nel caso in cui nel triennio si sia verificata un’oscillazione del giudizio di stato a livello di GWB si è considerato lo stato prevalente (2 su 3). Risulta fondamentale, pertanto, comprendere l’attendibilità e l’effettiva stabilità del giudizio espresso. A questo proposito si introduce il concetto di “livello di confidenza” (LC), un parametro che permette di valutare l’affidabilità del giudizio espresso tenendo conto di una serie d’indicatori operanti sia a livello di GWB che in ambito puntuale.

Per quanto riguarda la falda superficiale, nell’ambito del sessennio si osserva una situazione nel complesso stabile con la maggior parte dei GWB che mantengono la stessa attribuzione di stato, tuttavia vi sono alcuni corpi idrici che hanno mostrato oscillazioni ottenendo un giudizio di stato diverso nel corso del sessennio.
I corpi idrici della falda superficiale di pianura che hanno variato lo Stato Chimico (SC) nel corso dei due trienni sono il GWB-5a, che da Scarso è diventato Buono, e il GWB-5b, che da Buono è declassato a Scarso. Per il GWB-5a si può ipotizzare un miglioramento in quanto già nel 2011 lo SC era Buono, stato che è stato mantenuto anche nel triennio successivo, mentre per il GWB-5b la situazione è piuttosto instabile anche all’interno dello stesso triennio, con oscillazioni dello SC.
Anche per i GWB di fondovalle introdotti nel monitoraggio nel 2011 si evidenziano variazioni di stato nel corso dei due trienni, come il declassamento di GWB-FTO e GWB-FDR, con LC medio-bassi a segnalare situazioni instabili ma prossime alla soglia del passaggio di stato.
I risultati del monitoraggio sessennale mostrano come la situazione della falda superficiale sia alquanto compromessa, con soltanto due GWB in stato Buono e gli altri in stato Scarso. I GWB di fondovalle nel triennio 2009-2011 presentano un giudizio di SC Buono non mantenuto nel triennio successivo. I principali contaminanti riscontrati sono Nitrati, Pesticidi, VOC, Nichel e Cromo esavalente.

Per quanto concerne le falde profonde, confrontando i due trienni, si nota come il corpo idrico che ha presentato un giudizio di stato discordante è GWB-P3, mentre tutti gli altri conservano una valutazione concorde. Per questo GWB si può notare un miglioramento nel corso degli anni, a partire dal 2011, tanto che nel triennio 2012-2014 presenta uno SC Buono con LC alto, ad indicare una relativa stabilità di giudizio.
La situazione delle falde profonde è migliore anche in virtù della loro conformazione idrogeologica che le rende potenzialmente più protette dall’inquinamento.