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RADIAZIONI IONIZZANTI

Pareri tecnici

L’utilizzo di sorgenti di radiazioni ionizzanti deve essere per legge sempre comunicato alle autorità competenti (Arpa compresa) e nei casi di grosse attività o alte tensioni elettriche deve anche essere autorizzato con decreto di nulla osta prefettizio o ministeriale. Arpa partecipa come consulente tecnico a entrambi gli iter autorizzativi. In base a queste comunicazioni e ai pareri tecnici che gli enti preposti al rilascio dei nulla osta chiedono ad Arpa viene continuamente aggiornato il database delle sorgenti di radiazioni ionizzanti su tutto il territorio regionale.

Consulta gli approfondimenti sull'attività di vigilanza.

Figura 1
Pareri tecnici espressi per il rilascio del nulla osta
anni 2002-2015

Fonte: Arpa Piemonte

Alcuni pareri sono riferiti a più tipologie di sorgenti; per questo motivo il numero totale di pareri espressi a volte è inferiore alla somma delle singole tipologie.

Figura 2
Sedi delle ditte oggetto di parere tecnico rilasciato
anni 2002-2015

Fonte: Arpa Piemonte
NORMATIVA

Italiana: DLgs 230/95 e s.m.i. art. 22, 27, 28, 29
Regionale: LR 5/10

CONTROLLI SUL TERRITORIO

Per evitare che sorgenti utilizzate in campo industriale, sanitario o di ricerca non vengano smaltite correttamente e quindi vengano ritrovate presso raccoglitori di rifiuti o di rottami metallici, Arpa effettua, ai sensi di legge, dei controlli sul territorio (art. 157 del DLgs 230/95 e s.m.i.).
Questi controlli sono anche finalizzati alla verifica della presenza di sistemi di monitoraggio delle radiazioni ionizzanti presso rottamai, centri di raccolta di rottami metallici e fonderie, che per legge dovrebbero dotarsi di tali sistemi e redigere delle procedure
di controllo e di comportamento nell’eventualità che si sospetti la presenza di materiale radioattivo.
L’ottemperanza alla normativa da parte di queste ditte è notevolmente aumentata negli ultimi anni. La percentuale di ditte dotate di sistemi di monitoraggio delle radiazioni ionizzanti si avvicina ormai al 100% per quanto riguarda le fonderie e i grossi rottamai. La percentuale rimane più bassa tra i piccoli rivenditori di rottami, la cui attività tuttavia è meno a rischio rispetto alle grosse aziende.

Figura 3
Sopralluoghi effettuati per compiti di vigilanza suddivisi per tipologia di ditta controllata
anni 2011-2015

Fonte: Arpa Piemonte

Rientrano nei controlli effettuati ai sensi dell’art. 157 del DLgs 230/95 s.m.i. quelli effettuati presso i depositi di rottami, le fonderie di rottami o di semilavorati e le ditte che effettuano lavorazioni di semilavorati.

Figura 4
Sopralluoghi effettuati per compiti di vigilanza suddivisi per provincia
anni 2011-2015

Fonte: Arpa Piemonte
Da menzionare il controllo che Arpa Piemonte effettua nei cantieri dell’alta velocità ferroviaria, soprattutto per quanto riguarda il radon e la radioattività contenuta nello smarino. In genere durante i sopralluoghi vengono posizionati o ritirati i dosimetri per la misura della concentrazione di radon nelle gallerie, vengono confrontate con i gestori dei cantieri le misure di rateo di dose gamma in aria all’interno delle gallerie e in prossimità dei cumuli di smarino e vengono prelevati campioni di roccia e di acqua da analizzare poi successivamente in laboratorio. L’attività, iniziata negli anni scorsi, ha visto incrementare molto l’impegno negli ultimi due anni, sia nei cantieri siti in Val di Susa, sia in quelli nella zona dell’alessandrino per il cosiddetto Terzo Valico. I risultati dei sopralluoghi e delle analisi in laboratorio sono rassicuranti. Per quanto riguarda il radon all’interno dei cunicoli le concentrazioni 
misurate sono sempre state ampiamente al di sotto del valore di azione di 500 Bq/m3 indicato dalla normativa per i luoghi di lavoro interrato. Anche le misure di dose gamma in aria effettuate al fronte di scavo e sui cumuli di smarino sono sempre state inferiori alla soglia di sorveglianza di 250 nSv/h. Le analisi di spettrometria gamma sui campioni di smarino hanno fornito concentrazioni per i principali radionuclidi naturali tipiche dei materiali a medio-basso contenuto di radioattività. Sono state anche effettuate analisi di attività alfa e beta totale sul particolato atmosferico che non hanno rivelato particolari anomalie. Infine le concentrazioni di attività alfa e beta totale sulle acque di processo prima della depurazione non hanno mai superato i livelli indicati dalla normativa italiana per le acque destinate al consumo umano (DLgs 28/16).

Figura 5
Sopralluoghi effettuati nei cantieri dell’alta velocità ferroviaria - anni 2011-2015

Fonte: Arpa Piemonte
NORMATIVA

Europea: Regolamento CE 333/2011; Regolamento CE 715/2013
Italiana: DLgs 230/95, art. 157; DLgs 23/09; DLgs 100/11
Regionale: LR 5/10; Delibera Giunta Regionale 37-2766 del 18 ottobre 2011

Siti Nucleari

Poiché in tutti gli impianti nucleari sono attualmente in corso le attività di messa in sicurezza e disattivazione, l’attenzione e l’impegno sono molto forti sia sul fronte dei controlli, che fanno capo ad Arpa, sia nell’ambito dei procedimenti amministrativi in capo alla Regione.
In particolare la Regione, coinvolgendo le amministrazioni locali interessate, esprime pareri nei procedimenti amministrativi statali inerenti la disattivazione (ai sensi degli articoli 55 e 56 del DLgs 230/95) e la modifica (ai sensi dell’articolo 24 della Legge 27/12) degli impianti nucleari, partecipa alla predisposizione dei piani di emergenza esterna degli impianti e alla predisposizione ed espressione dell’intesa sui piani di emergenza per il trasporto dei materiali radioattivi e del combustibile nucleare irraggiato.
Particolarmente significativo in tale contesto è stato l’avvio del procedimento per l’espressione del parere regionale

sull’autorizzazione alla disattivazione dell’impianto EUREX di Saluggia (VC).
Con la Legge regionale n. 5 del 18 febbraio 2010 “Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti” si è dotata di strumenti permanenti a supporto dell’esercizio delle attività di analisi, controllo e informazione: il Tavolo di trasparenza e partecipazione nucleare; il Tavolo tecnico nucleare e il sistema informativo regionale sulle radiazioni ionizzanti.

In attesa della piena realizzazione del sistema informativo regionale sulle radiazioni ionizzanti, attraverso il sito tematico la Regione pubblica, tra l’altro, i provvedimenti assunti (consulta l'apposita sezione) e i resoconti delle attività del “Tavolo di trasparenza e partecipazione nucleare” (consulta le azioni regionali).