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Pollini
La figura 3 mostra le concentrazioni delle Corylaceae osservate ad Alessandria nel 2016 e confrontate con le serie storiche periodo 2011-2015.
Si rileva come vi siano tre picchi con concentrazioni polliniche di quasi 100 granuli per metro cubo mentre negli anni precedenti i valori massimi non raggiungevano i 20 granuli per metro cubo.
Figura 3
POLLINI
Pollini
L’anomalia climatica che ha caratterizzato l’inverno 2015-2016 ha determinato un anticipo della fioritura di alcune specie botaniche tipiche del periodo tardo-invernale, come fra le Corylaceae il Corylus avellana ossia il nocciolo.
Per tutte le stazioni di monitoraggio della Rete Arpa (Alessandria, Cuneo, Novara, Omegna, Torino-Università e Vercelli) le concentrazioni rilevate nell’aria dei pollini, relativi alle famiglie delle Corylaceae hanno subito una variazione (in termini quantitativi e/o di anticipo) rispetto all’andamento atteso e registrato dalle serie storiche.
Le elevate concentrazioni di emissione pollinica, secondo quanto segnalato dagli allergologi, hanno provocato un impatto sulla salute della popolazione, con un‘insorgenza precoce della sintomatologia allergica anche di grado rilevante. Confrontando gli anni 2014-2015 e 2015-2016 si riscontra che
Per tutte le stazioni di monitoraggio della Rete Arpa (Alessandria, Cuneo, Novara, Omegna, Torino-Università e Vercelli) le concentrazioni rilevate nell’aria dei pollini, relativi alle famiglie delle Corylaceae hanno subito una variazione (in termini quantitativi e/o di anticipo) rispetto all’andamento atteso e registrato dalle serie storiche.
Le elevate concentrazioni di emissione pollinica, secondo quanto segnalato dagli allergologi, hanno provocato un impatto sulla salute della popolazione, con un‘insorgenza precoce della sintomatologia allergica anche di grado rilevante. Confrontando gli anni 2014-2015 e 2015-2016 si riscontra che
le diverse temperature rilevate nei mesi di novembre e dicembre, influenzano le concentrazioni massime di Corylaceae, riscontrate nei mesi di gennaio e febbraio.
Si riporta, a titolo esemplificativo, quanto osservato nella stazione di Alessandria.
Nell’anno 2014-2015 la temperatura massima registrata nel periodo di novembre-dicembre era risultata pari a 20°C (min -0,4°C, Max 20°C) e ha comportato una emissione pollinica massima nei mesi di gennaio-febbraio, per la famiglia delle Corylaceae, pari a 26 granuli al metro cubo. Per l’anno 2015-2016 la temperatura massima registrata nello stesso periodo (novembre-dicembre) è risultata pari a 24°C (min 3°C, Max 24°C) e ha comportato una emissione pollinica massima nei mesi di gennaio-febbraio, per la famiglia delle Corylaceae, pari a 161 granuli al metro cubo.
Si riporta, a titolo esemplificativo, quanto osservato nella stazione di Alessandria.
Nell’anno 2014-2015 la temperatura massima registrata nel periodo di novembre-dicembre era risultata pari a 20°C (min -0,4°C, Max 20°C) e ha comportato una emissione pollinica massima nei mesi di gennaio-febbraio, per la famiglia delle Corylaceae, pari a 26 granuli al metro cubo. Per l’anno 2015-2016 la temperatura massima registrata nello stesso periodo (novembre-dicembre) è risultata pari a 24°C (min 3°C, Max 24°C) e ha comportato una emissione pollinica massima nei mesi di gennaio-febbraio, per la famiglia delle Corylaceae, pari a 161 granuli al metro cubo.
Figura 1
Fonte: Arpa Piemonte
Figura 2
Fonte: Arpa Piemonte
La figura 3 mostra le concentrazioni delle Corylaceae osservate ad Alessandria nel 2016 e confrontate con le serie storiche periodo 2011-2015.
Si rileva come vi siano tre picchi con concentrazioni polliniche di quasi 100 granuli per metro cubo mentre negli anni precedenti i valori massimi non raggiungevano i 20 granuli per metro cubo.
Figura 3
Corylaceae Alessandria 2011- 2015
Fonte: Arpa Piemonte