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Controlli
Le politiche e gli obiettivi ambientali
Gli aspetti di maggior rilievo prevedono:
In particolare il decreto “requisiti minimi” cambia in modo sostanziale l’approccio del progettista alla valutazione degli aspetti prestazionali degli edifici introducendo l’obbligo di verifica in ogni intervento di una serie di parametri energetici, a prescindere dal titolo abilitativo. Ne deriva l’applicazione della normativa energetica a tutta una serie di casi in cui precedentemente non era previsto il rispetto di alcun requisito e che, quindi, sfuggivano a tali valutazioni.
In questa fase di aumento delle casistiche di applicazione delle regole normative, la Regione Piemonte, reputando soddisfacente il quadro normativo in materia introdotto dallo Stato con la L 90/14 di recepimento della Direttiva UE/2010/31, ha ritenuto utile abrogare la norma regionale (LR n. 13/07), semplificando e uniformando così i riferimenti in materia.
Emblematico è il caso relativo agli attestati di prestazione energetica per i quali la Regione ha abolito la propria metodologia di certificazione adottando quella nazionale (DGR n 14-2119 del 21.09.2015 - Disposizioni in materia di attestazione della prestazione energetica degli edifici in attuazione del DLgs 192/05 e s.m.i., del DPR 75/13 e s.m.i., del DM 26 giugno 2015 "Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici" e degli articoli 39, comma 1, lettera g) e i) e 40 della LR 3/15).
La deliberazione disciplina la materia della prestazione energetica nelle parti che maggiormente impattano sulle peculiarità del sistema piemontese, anche alla luce dell’esperienza maturata negli anni
ENERGIA
Controlli
Tra il 2010 e il 2015 Arpa ha effettuato sul territorio regionale controlli delle imprese di manutenzione degli impianti termici in ottemperanza al comma 1 dell’articolo 12 della LR 13/2007 e s.m.i. Ad aprile 2015 sono state controllate 191 imprese.
Dal 2010 ad aprile 2015 sono stati controllati 10.859 attestati di certificazione energetici di edifici eseguiti da 128 certificatori in ottemperanza all’articolo 7 comma 6 della LR 13/07 e s.m.i.
Dal 2010 ad aprile 2015 sono stati controllati 10.859 attestati di certificazione energetici di edifici eseguiti da 128 certificatori in ottemperanza all’articolo 7 comma 6 della LR 13/07 e s.m.i.
La citata legge è stata recentemente abrogata dall’art. 42 della LR 3 del 11/3/2015.
I campionamenti delle emissioni in atmosfera, eseguiti su impianti industriali di natura termica o termoelettrica ai fini della verifica di conformità ai limiti di norma, nel 2014 sono stati 35.
I campionamenti delle emissioni in atmosfera, eseguiti su impianti industriali di natura termica o termoelettrica ai fini della verifica di conformità ai limiti di norma, nel 2014 sono stati 35.
Le politiche e gli obiettivi ambientali
Il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)
La Regione Piemonte nel 2014 ha avviato i lavori preparatori per la predisposizione della nuova proposta di Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR). Il PEAR rappresenta lo strumento strategico fondamentale per seguire e governare lo sviluppo energetico-ambientale del territorio regionale e per sostenere e promuovere l’intera filiera energetica al fine di raggiungere gli obiettivi che la strategia Europa 2020 propone nel suo programma di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Attraverso specifici “tavoli multistakeholder” dedicati agli Assi strategici d’intervento - sviluppo delle Fonti energetiche rinnovabili (FER), l’Efficienza energetica, le Reti e generazione diffusa e la Green economy – sono stati condivisi sia lo stato dell’arte correlato ai diversi ambiti tematici, sia le proposte d’azione realisticamente ipotizzabili. A valle di tale attività sono stati elaborati ed approvati dalla Giunta regionale (D.G.R. n. 23-1253 del 30 marzo 2015) il “Documento preliminare di Piano”, che fornisce il contesto di riferimento per l’avvio del processo di definizione della nuova strategia di politica energetica regionale ed il “Rapporto preliminare Ambientale” (RpA), utile al contestuale avvio della fase di specificazione (scoping) della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della proposta di Piano (art. 13 del DLgs 152/2006 e DGR n. 12-8931 del 9 giugno 2008).
Tali documenti sono stati sottoposti all’attenzione degli stakeholders sia nell’ambito della seduta del 22 aprile 2015 del Forum Regionale dell’Energia, strumento previsto dall’art. 7 della LR n. 23/02 per la consultazione di stakeholder pubblici e privati, sia nell’ambito della fase di specificazione del procedimento di VAS in cui sono coinvolti tutti i soggetti con competenza ambientale.
Sul Documento Preliminare di Piano è avvenuto anche il confronto interno alle strutture regionali tra il Settore Sviluppo Energetico Sostenibile e le direzioni interessate (Agricoltura; Ambiente, governo e tutela del territorio; Opere pubbliche, Difesa del suolo, Montagna, Foreste, Protezione civile, Trasporti e Logistica; Sanità; Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport; Risorse finanziarie e patrimonio; Coesione sociale) al fine di armonizzare le proposte sviluppate con le diverse politiche regionali di settore.
Ad oggi è in corso l’ottimizzazione e il completamento della redazione della proposta di Piano unitamente al Rapporto Ambientale per allineare tali documenti con le disposizioni normative più recenti (c.d. “Collegato ambientale”, nuovo Conto Termico, nuova disciplina di incentivazione delle FER elettriche, ecc.) e agli ultimi dati di monitoraggio del Burden Sharing pubblicati dal Gestore Servizi Energetici nazionale - GSE.
Attraverso specifici “tavoli multistakeholder” dedicati agli Assi strategici d’intervento - sviluppo delle Fonti energetiche rinnovabili (FER), l’Efficienza energetica, le Reti e generazione diffusa e la Green economy – sono stati condivisi sia lo stato dell’arte correlato ai diversi ambiti tematici, sia le proposte d’azione realisticamente ipotizzabili. A valle di tale attività sono stati elaborati ed approvati dalla Giunta regionale (D.G.R. n. 23-1253 del 30 marzo 2015) il “Documento preliminare di Piano”, che fornisce il contesto di riferimento per l’avvio del processo di definizione della nuova strategia di politica energetica regionale ed il “Rapporto preliminare Ambientale” (RpA), utile al contestuale avvio della fase di specificazione (scoping) della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della proposta di Piano (art. 13 del DLgs 152/2006 e DGR n. 12-8931 del 9 giugno 2008).
Tali documenti sono stati sottoposti all’attenzione degli stakeholders sia nell’ambito della seduta del 22 aprile 2015 del Forum Regionale dell’Energia, strumento previsto dall’art. 7 della LR n. 23/02 per la consultazione di stakeholder pubblici e privati, sia nell’ambito della fase di specificazione del procedimento di VAS in cui sono coinvolti tutti i soggetti con competenza ambientale.
Sul Documento Preliminare di Piano è avvenuto anche il confronto interno alle strutture regionali tra il Settore Sviluppo Energetico Sostenibile e le direzioni interessate (Agricoltura; Ambiente, governo e tutela del territorio; Opere pubbliche, Difesa del suolo, Montagna, Foreste, Protezione civile, Trasporti e Logistica; Sanità; Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport; Risorse finanziarie e patrimonio; Coesione sociale) al fine di armonizzare le proposte sviluppate con le diverse politiche regionali di settore.
Ad oggi è in corso l’ottimizzazione e il completamento della redazione della proposta di Piano unitamente al Rapporto Ambientale per allineare tali documenti con le disposizioni normative più recenti (c.d. “Collegato ambientale”, nuovo Conto Termico, nuova disciplina di incentivazione delle FER elettriche, ecc.) e agli ultimi dati di monitoraggio del Burden Sharing pubblicati dal Gestore Servizi Energetici nazionale - GSE.
In particolare, alla luce del crollo dei consumi finali lordi registrato dagli ultimi monitoraggi del GSE, per effetto della crisi economica perdurante dal 2008, si impone la necessità di un riposizionamento degli obiettivi correlati allo sviluppo delle FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) e alla riduzione dei consumi di energia finali.
La strategia regionale delineata nel Documento Preliminare del PEAR prevede principalmente la messa in campo di misure e azioni mirate al conseguimento degli obiettivi della politica energetica europea definiti nella strategia “Europa 2020”, in particolare mediante il raggiungimento dell’obiettivo assegnato con il DM 15 marzo 2012 (Burden Sharing), definendo altresì criteri e indirizzi di carattere tecnico-gestionale per favorire il miglior esercizio degli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili (FER), nonché indirizzi anche localizzativi per orientare lo sviluppo delle infrastrutture lineari e puntuali di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia, verso l’affermazione di un modello energetico di “generazione diffusa”. Tali azioni saranno per lo più declinate a livello territoriale distinguendo le potenzialità energetiche delle “aree urbane” e delle “aree extraurbane” in coerenza con la nuova programmazione dei fondi strutturali europei, promuovendo un approccio bottom up nella pianificazione e implementazione degli interventi da parte di aggregazioni di Comuni mediante l’adesione al Patto dei Sindaci e la definizione di Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) congiunti. Parallelamente essa metterà in campo azioni di sistema finalizzate sia a migliorare l’efficacia del sistema di supporto alle decisioni, sia a fornire linee di indirizzo agli Enti Locali affinché applichino il principio della semplificazione amministrativa nei processi di autorizzazione.
Il Documento Preliminare di PEAR individua 4 macro-obiettivi.
Macro-Obiettivi Verticali:
Macro-Obiettivi Trasversali:
La strategia regionale delineata nel Documento Preliminare del PEAR prevede principalmente la messa in campo di misure e azioni mirate al conseguimento degli obiettivi della politica energetica europea definiti nella strategia “Europa 2020”, in particolare mediante il raggiungimento dell’obiettivo assegnato con il DM 15 marzo 2012 (Burden Sharing), definendo altresì criteri e indirizzi di carattere tecnico-gestionale per favorire il miglior esercizio degli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili (FER), nonché indirizzi anche localizzativi per orientare lo sviluppo delle infrastrutture lineari e puntuali di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia, verso l’affermazione di un modello energetico di “generazione diffusa”. Tali azioni saranno per lo più declinate a livello territoriale distinguendo le potenzialità energetiche delle “aree urbane” e delle “aree extraurbane” in coerenza con la nuova programmazione dei fondi strutturali europei, promuovendo un approccio bottom up nella pianificazione e implementazione degli interventi da parte di aggregazioni di Comuni mediante l’adesione al Patto dei Sindaci e la definizione di Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) congiunti. Parallelamente essa metterà in campo azioni di sistema finalizzate sia a migliorare l’efficacia del sistema di supporto alle decisioni, sia a fornire linee di indirizzo agli Enti Locali affinché applichino il principio della semplificazione amministrativa nei processi di autorizzazione.
Il Documento Preliminare di PEAR individua 4 macro-obiettivi.
Macro-Obiettivi Verticali:
- favorire lo sviluppo delle FER, minimizzando l’impiego di fonti fossili;
- ridurre i consumi energetici negli usi finali.
Macro-Obiettivi Trasversali:
- favorire il potenziamento in chiave sostenibile delle Infrastrutture energetiche (anche in un’ottica di generazione diffusa e di smart grid);
- promuovere la green economy per favorire l’incremento della competitivitaÌ€ del sistema produttivo regionale e nuove opportunità lavorative.
Altri provvedimenti regionali
Si segnala l’approvazione nel corso del 2015 di alcuni significativi provvedimenti, tra i quali:
- D.G.R. n. 14-1080 del 23.02.2015 – Attivazione di una Cabina di Regia per il supporto agli Enti locali ed il coordinamento delle politiche e degli interventi realizzabili in tema di efficientamento energetico degli edifici pubblici sul territorio regionale.
- LR n. 3 del 11.03.2015, modificata dalla L.R. n. 9-2015 - Disposizioni regionali in materia di semplificazione.
In particolare il Capo VIII è dedicato alle semplificazioni in materia di energia: l’art. 39 prevede la delegificazione delle disposizioni in materia di promozione dell'efficienza energetica e dell'uso di fonti energetiche rinnovabili.
- In attuazione delle disposizioni della suddetta legge, la Giunta regionale, previo parere della commissione consiliare competente, ha adottato provvedimenti in materia di impianti termici, prestazione energetica degli edifici ed incentivazioni.
Impianti termici
- DGR n. 17-1466 del 25.05.2015 - Disposizioni attuative dell'art. 39, c. 1, lett. l), della LR 11/03/2015 n. 3 che definiscono le modalità secondo le quali i distributori di combustibile per gli impianti termici comunicano alla Regione i dati relativi all'ubicazione e alla titolarità degli impianti riforniti negli ultimi dodici mesi e i dati relativi alle forniture annuali di combustibile per le utenze asservite. La deliberazione è strettamente correlata alla deliberazione n. 13-381 del 6.10.2014 che ha definito le nuove disposizioni operative per la costituzione e la gestione del Catasto degli Impianti Termici (CIT) in attuazione del DLgs n. 192/05 e s.m.i. e del DPR n. 74/2013, con la contestuale approvazione dei nuovi modelli di libretto di impianto e di rapporto di controllo di efficienza energetica. In particolare tali provvedimenti disciplinano “il caricamento dei dati forniti dai distributori di combustibile secondo gli standard che verranno fissati dalla Regione Piemonte in attuazione delle disposizioni statali vigenti”: l’acquisizione di questi dati è necessaria per poter procedere all’incrocio con le informazioni presenti nel CIT e quindi per l’esercizio dell’attività di ispezione sugli impianti termici prevista dall’art. 9 del DPR 74/2013.
- DGR n. 23 – 2724 del 29.12.2015 - Disposizioni regionali in materia di accertamento e ispezione degli impianti termici in attuazione del d.p.r. 74/2013 e degli articoli 39, comma 1, lettera c), 40 e 41 della LR 11 marzo 2015 n. 3.
Gli aspetti di maggior rilievo prevedono:
- l’individuazione sul territorio regionale di 3 ambiti territoriali ottimali, oltre alla Città Metropolitana di Torino, come autorità competenti in materia di accertamento e ispezione degli impianti termici, che possono affidare le attività ad Arpa, previa stipula di apposita convenzione;
- le modalità di effettuazione delle ispezioni sugli impianti;
- il mantenimento della distinzione tra impianti con bollino (soggetti ad ispezione gratuita per verificare la qualità dell’operato delle imprese di manutenzione) e impianti sprovvisti di bollino (soggetti ad ispezione onerosa a carico del Responsabile dell’impianto);
- lo svolgimento dalla data di pubblicazione del provvedimento e fino al 31 dicembre 2016 di una campagna ispettiva su tutto il territorio regionale, con l’obiettivo di sperimentare l’efficacia delle procedure e metodologie introdotte.
Prestazione Energetica degli Edifici
Di notevole importanza nel corso del 2015 è stata l’entrata in vigore dei tre decreti interministeriali del 26 giugno 2015 che riscrivono completamente le regole della certificazione energetica degli edifici introducendo i “requisiti minimi”, gli “schemi di relazione tecnica” e le “procedure per l’emissione dell’attestato di prestazione energetica”.
Con le nuove disposizioni normative il legislatore nazionale ha inteso fornire maggiori garanzie in termini di qualità degli APE - Attestati di Prestazione Energetica - e dei dati in questi contenuti, nonché tutelare la professionalità dei tecnici impegnati nella certificazione energetica.In particolare il decreto “requisiti minimi” cambia in modo sostanziale l’approccio del progettista alla valutazione degli aspetti prestazionali degli edifici introducendo l’obbligo di verifica in ogni intervento di una serie di parametri energetici, a prescindere dal titolo abilitativo. Ne deriva l’applicazione della normativa energetica a tutta una serie di casi in cui precedentemente non era previsto il rispetto di alcun requisito e che, quindi, sfuggivano a tali valutazioni.
In questa fase di aumento delle casistiche di applicazione delle regole normative, la Regione Piemonte, reputando soddisfacente il quadro normativo in materia introdotto dallo Stato con la L 90/14 di recepimento della Direttiva UE/2010/31, ha ritenuto utile abrogare la norma regionale (LR n. 13/07), semplificando e uniformando così i riferimenti in materia.
Emblematico è il caso relativo agli attestati di prestazione energetica per i quali la Regione ha abolito la propria metodologia di certificazione adottando quella nazionale (DGR n 14-2119 del 21.09.2015 - Disposizioni in materia di attestazione della prestazione energetica degli edifici in attuazione del DLgs 192/05 e s.m.i., del DPR 75/13 e s.m.i., del DM 26 giugno 2015 "Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici" e degli articoli 39, comma 1, lettera g) e i) e 40 della LR 3/15).
La deliberazione disciplina la materia della prestazione energetica nelle parti che maggiormente impattano sulle peculiarità del sistema piemontese, anche alla luce dell’esperienza maturata negli anni
dalla Regione nell’ambito della certificazione energetica. Qui di seguito sono riportate le disposizioni di maggiore rilievo:
Con il nuovo modello di APE dal 1° ottobre 2015 sono stati registrati dal SIPEE circa 46.000 attestati nei primi 5 mesi.
- definire il piano e le procedure di controllo che consentano di analizzare almeno il 2% degli APE depositati territorialmente in ogni anno solare (art. 5 decreto ministeriale);
- individuare i soggetti competenti per lo svolgimento dell’attività di controllo e per l’applicazione delle sanzioni (artt. 40 e 41 della LR n. 3/2015);
- definire le modalità di condivisione, con i soggetti competenti per lo svolgimento dell’attività di controllo, dei dati relativi ai controlli effettuati e il numero dei certificati invalidati (per ognuna delle tipologie di cui all’art. 5 del DPR n. 75 del 16.04.2013 e s.m.i. ai sensi dell’art. 5, c. 4 del decreto);
- assicurare la piena compatibilità del SIAPE - Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica - con il Sistema Informativo regionale degli attestati di Prestazione Energetica Esistente (SIPEE) (art. 7, c. 3, lettera a) del decreto e per le finalità di cui all’art. 6, cc. 1 e 2 dello stesso);
- promuovere, attività di formazione ed aggiornamento dei soggetti certificatori (art. 4, c. 2, lettera c) del DPR 75/2013 e art. 10, c. 2, della L.R. 3/2015); a tal proposito con DD n. 799 del 16/11/2015 è stata approvata la procedura di autorizzazione dei corsi di formazione e aggiornamento. Dall’entrata in vigore della suddetta procedura sono stati autorizzati n. 21 corsi di formazione e aggiornamento, anche in edizioni multiple;
- assicurare che la copertura dei costi del sistema di accertamento della qualità del servizio di certificazione (art. 5 del DPR n. 75/2013), avvenga sulla base di un’equa ripartizione tra tutti gli utenti interessati al servizio stesso.
Con il nuovo modello di APE dal 1° ottobre 2015 sono stati registrati dal SIPEE circa 46.000 attestati nei primi 5 mesi.
Incentivazioni
Nel corso del 2015 è proseguita l’attività istruttoria volta a sostenere interventi di efficienza energetica e di sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, proposti nell’ambito dei numerosi bandi di incentivazione.
In particolare è stato approvato il Programma regionale di cofinanziamento a favore dell'efficienza energetica nei cicli e delle strutture produttive in risposta all'Avviso pubblico del Ministero dello Sviluppo Economico finalizzato a sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle PMI o l'adozione, nelle stesse, di sistemi di gestione dell'energia conformi alle norme ISO 50001 (DGR n. 10 - 1639 del 29.06.2015, modificata dalla DGR n. 15-2314 del 26.10.2015, modificata dalla DGR n. 22 - 2723 del 29.12.2015). L’approvazione del Programma ha richiesto una serie di atti successivi a causa di richiesta di chiarimenti e integrazioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico che dal punto di vista tecnico, in particolare, hanno portato alla separazione tra l’incentivazione delle diagnosi energetiche e quella per la realizzazione degli interventi dalle stesse previsti.
A questo Programma di cofinanziamento a favore dell’efficienza energetica è legata la scheda di Misura denominata “Efficienza energetica ed energia rinnovabile nelle imprese” approvata dalla Giunta Regionale (DGR n. 23 - 2724 del 29.12.2015) in attuazione dell’Asse IV “Energia sostenibile e qualità della vita” (Priorità di Investimento IV.4.b - Obiettivo specifico IV.4b.2 “Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione
In particolare è stato approvato il Programma regionale di cofinanziamento a favore dell'efficienza energetica nei cicli e delle strutture produttive in risposta all'Avviso pubblico del Ministero dello Sviluppo Economico finalizzato a sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle PMI o l'adozione, nelle stesse, di sistemi di gestione dell'energia conformi alle norme ISO 50001 (DGR n. 10 - 1639 del 29.06.2015, modificata dalla DGR n. 15-2314 del 26.10.2015, modificata dalla DGR n. 22 - 2723 del 29.12.2015). L’approvazione del Programma ha richiesto una serie di atti successivi a causa di richiesta di chiarimenti e integrazioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico che dal punto di vista tecnico, in particolare, hanno portato alla separazione tra l’incentivazione delle diagnosi energetiche e quella per la realizzazione degli interventi dalle stesse previsti.
A questo Programma di cofinanziamento a favore dell’efficienza energetica è legata la scheda di Misura denominata “Efficienza energetica ed energia rinnovabile nelle imprese” approvata dalla Giunta Regionale (DGR n. 23 - 2724 del 29.12.2015) in attuazione dell’Asse IV “Energia sostenibile e qualità della vita” (Priorità di Investimento IV.4.b - Obiettivo specifico IV.4b.2 “Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione
di fonti rinnovabili”, Azione IV.4b.2.1 “Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive compresa l'installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l'autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza”) del Programma Operativo per lo Sviluppo Regionale (POR-FESR 2014/2010).
Si tratta, in particolare, di una misura combinata (finanziamento agevolato e sovvenzione a fondo perduto) da destinare alle imprese per la realizzazione di interventi di efficienza energetica e di produzione di energia rinnovabile (per autoconsumo) con una dotazione finanziaria iniziale di € 50.000.000,00.
Procedura di appalto pre-commerciale
Nel corso del 2015 si è conclusa la procedura di appalto pre-commerciale (ex art. 19, comma 1 lett. f) del DLgs 163/06 e s.m.i., in applicazione della Comunicazione europea COM (2007) 799) che la Regione ha avviato nel 2013 per affidare la realizzazione di attività prototipali finalizzate a dimostrare su piccola scala come le reti intelligenti (Smart Grids) possano abilitare l’attivazione e la diffusione della mobilità elettrica attraverso la realizzazione di una diffusa rete “Intelligente” di infrastrutture di ricarica interoperabili.
L’attività di sperimentazione del prototipo, è stata presentata dalle società aggiudicatarie alla fine del 2015.
Si tratta, in particolare, di una misura combinata (finanziamento agevolato e sovvenzione a fondo perduto) da destinare alle imprese per la realizzazione di interventi di efficienza energetica e di produzione di energia rinnovabile (per autoconsumo) con una dotazione finanziaria iniziale di € 50.000.000,00.
Procedura di appalto pre-commerciale
Nel corso del 2015 si è conclusa la procedura di appalto pre-commerciale (ex art. 19, comma 1 lett. f) del DLgs 163/06 e s.m.i., in applicazione della Comunicazione europea COM (2007) 799) che la Regione ha avviato nel 2013 per affidare la realizzazione di attività prototipali finalizzate a dimostrare su piccola scala come le reti intelligenti (Smart Grids) possano abilitare l’attivazione e la diffusione della mobilità elettrica attraverso la realizzazione di una diffusa rete “Intelligente” di infrastrutture di ricarica interoperabili.
L’attività di sperimentazione del prototipo, è stata presentata dalle società aggiudicatarie alla fine del 2015.