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RISO
Emissioni da agricoltura
Figura 3
AGRICOLTURA
RISO
Il riso è la coltura più importante per la nutrizione umana, e la seconda per diffusione nel mondo, con oltre 143 milioni di ettari, superata solamente dal frumento. In Europa la superficie a riso è di circa 410.000 ettari; di questi, più di 113.500 sono in Piemonte. Tale superficie è diversamente distribuita sul territorio regionale.
Figura 1
Aziende che coltivano riso in Piemonte
Fonte: Regione Piemonte
Figura 2
Superficie in ettari coltivata a riso
Superficie in ettari coltivata a riso
Fonte: Regione Piemonte
Nel 75% dei casi, il riso è coltivato in sommersione, poiché questo permette sia di soddisfare le esigenze idriche della coltura sia di svolgere una funzione termoregolatrice, limitando le escursioni termiche che la pianta subirebbe. A causa di questa peculiare tecnica colturale, il riso rappresenta, insieme alla zootecnia, uno dei settori agricoli caratterizzati da significative emissioni di gas climalteranti. La situazione di anaerobiosi che si crea nell'ambiente sommerso della risaia è infatti causa dell'emissione di metano (CH4), mentre la nitrificazione e denitrificazione microbica nel suolo producono protossido di azoto (N2O), soprattutto in concomitanza con le applicazioni di fertilizzanti azotati e in condizioni di elevata saturazione del suolo.
Un ettaro coltivato a riso emette mediamente 3,52 kg di CH4 e 1,17 kg di N2O all'anno, rispettivamente pari al 36% del metano e al 2% del protossido emessi annualmente dal macrosettore 10 (agricoltura e zootecnia) piemontese (IREA, 2008).
Considerando che il global warming potential (GWP), l’indicatore che misura l'effetto climaterante di ciascun gas (cioè il contributo all'assorbimento delle radiazioni termiche solari da parte di un gas serra rispetto ad una uguale quantità di anidride carbonica il cui GWP ha per definizione il valore 1), è pari a 21 per il metano e a 310 per il protossido d'azoto, la coltivazione del riso genera il 22% circa dell'impatto climalterante da fonti agricole del Piemonte e il 3% del totale.
Considerando che il global warming potential (GWP), l’indicatore che misura l'effetto climaterante di ciascun gas (cioè il contributo all'assorbimento delle radiazioni termiche solari da parte di un gas serra rispetto ad una uguale quantità di anidride carbonica il cui GWP ha per definizione il valore 1), è pari a 21 per il metano e a 310 per il protossido d'azoto, la coltivazione del riso genera il 22% circa dell'impatto climalterante da fonti agricole del Piemonte e il 3% del totale.
Tabella 1
Superficie Agricola Utilizzabile totale e coltivata a riso - anni 2006-2014
Anno |
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
SAU Piemonte (ettari) |
---------- |
970.005,76 |
974.629,66 |
956.623,80 |
941.381,87 |
929.946,46 |
939.280,57 |
922.339,25 |
915.911,70 |
SAU a Riso |
114.764,39 |
119.284,89 |
118.337,10 |
121.378,65 |
122.985,05 |
122.342,52 |
119.467,86 |
113.579,57 |
112.559,24 |
Valore percentuale |
---------- |
12,29 |
12,14 |
12,69 |
13,06 |
13,15 |
12,72 |
12,31 |
12,29 |
Fonte: Regione Piemonte
Emissioni da agricoltura
Per quanto riguarda le pressioni emissive legate al comparto agricolo1 è stata utilizzata l’ultima versione disponibile dell’Inventario Regionale delle Emissioni (IREA), che fa riferimento all’anno 2010.
Le emissioni di ammoniaca (NH3) da parte delle colture agricole, legate all’utilizzo di fertilizzanti nei terreni arabili, risultano distribuite in quattro aree del territorio regionale:
le prime due corrispondenti a basso Novarese e basso Vercellese,
Le emissioni di ammoniaca (NH3) da parte delle colture agricole, legate all’utilizzo di fertilizzanti nei terreni arabili, risultano distribuite in quattro aree del territorio regionale:
le prime due corrispondenti a basso Novarese e basso Vercellese,
la terza centrata sulla provincia di Cuneo (con estensione nella parte meridionale della provincia di Torino) e la quarta nell’Alessandrino.
Le emissioni di particolato primario (PM10) risultano concentrate in un’unica vasta area a ridosso delle province di Vercelli e Novara, in quanto legate alla combustione a cielo aperto delle stoppie rimanenti dopo la mietitura dei cereali.
1Settori 10.01, 10.02 e 10.03, da classificazione SNAP.
Le emissioni di particolato primario (PM10) risultano concentrate in un’unica vasta area a ridosso delle province di Vercelli e Novara, in quanto legate alla combustione a cielo aperto delle stoppie rimanenti dopo la mietitura dei cereali.
1Settori 10.01, 10.02 e 10.03, da classificazione SNAP.