stato

CONSUMO DI SUOLO

Il progetto di monitorare il consumo di suolo, avviato nel 2009 dalla Regione Piemonte in relazione all’esigenza di conoscere l’entità e la realtà di questo fenomeno, si inserisce nell’ambito delle azioni intraprese in materia di tutela del territorio; ha portato alla definizione di un metodo per la misurazione e il monitoraggio del consumo di suolo, fondato su presupposti teorici e su strumenti operativi univoci e condivisi, capaci di garantire un approccio rigoroso al tema, oltre che un efficace coordinamento tra le politiche di governo del territorio che operano ai vari livelli istituzionali.
Lo sviluppo di tale lavoro ha condotto nel 2012 alla pubblicazione del primo Rapporto sul “Monitoraggio del consumo di suolo in Piemonte”, che restituisce lo stato del fenomeno aggiornato al 2008, evidenziando quanto suolo viene trasformato a livello regionale, provinciale e comunale, per quali usi e con quali conseguenze.
È attualmente in corso la predisposizione di un secondo Rapporto, relativo alla soglia temporale del 2013, con il quale la Regione Piemonte intende proseguire l’attività di monitoraggio intrapresa: una volta concluso, tale aggiornamento consentirà di individuare il trend del fenomeno sul territorio piemontese e di verificare, stante la difficile congiuntura economica degli ultimi anni, gli esiti delle politiche territoriali per la salvaguardia e la gestione sostenibile del suolo.
Complessivamente, il progetto dà attuazione alle disposizioni del Piano territoriale regionale - PTR, approvato nel 20111, che riconosce la valenza strategica della risorsa suolo quale bene finito e non rinnovabile e considera la sua conservazione un obiettivo prioritario, definendo nell’articolato normativo specifici indirizzi e direttive volti al suo raggiungimento.
Nello specifico risponde espressamente al dettato dell’art. 31 delle Norme di Attuazione del PTR che, al comma 7, chiede la predisposizione di un sistema informativo condiviso per il monitoraggio del consumo di suolo e, allo stesso tempo, consente di predisporre una base conoscitiva organica ed esaustiva, necessaria per garantire la corretta applicazione dei successivi commi 8 e 10. Il comma 8 attribuisce, infatti, ai Piani territoriali provinciali il compito di determinare soglie massime di consumo di suolo per categorie di comuni definite in funzione delle loro caratteristiche (superficie, fascia altimetrica, popolazione, ...) e delle dinamiche di sviluppo in atto, mentre il comma 10 stabilisce che, in assenza di tali soglie, in via transitoria, i Comuni possono prevedere ogni cinque anni incrementi di consumo di suolo a uso insediativo non superiori al 3% della superficie urbanizzata esistente.

Deliberazione del Consiglio regionale n. 122-29783 del 21 luglio 2011

Tabella 1
Consumo di suolo nelle province piemontesi al 2008 e al 2013. Valori in ettari

PROVINCIA

CSI   [ha]

CSU   [ha]

CSR   [ha]

CSC   [ha]

CSP   [ha]

2008

2013

2008

2013

2008

2013

2008

2013

2008

2013

Alessandria

6.939

9.543

16.958

17.784

778

1.217

24.676

28.544

16.809

18.606

Asti

3.069

4.116

9.237

9.539

364

200

12.670

13.855

5.589

5.792

Biella

1.128

1.163

7.871

8.015

590

540

9.589

9.718

5.545

5.720

Cuneo

9.288

- - -

26.436

- - -

1.420

- - -

37.143

- - -

20.829

- - -

Novara

2.545

3.330

13.321

13.557

840

840

16.705

17.727

12.586

13.309

Torino

9.724

12.358

50.813

53.002

1.546

879

62.083

66.239

46.586

48.627

Verbania

1.414

1.650

6.920

8.004

418

72

8.752

9.726

1.869

1.923

Vercelli

2.286

- - -

7.738

- - -

471

- - -

10.495

- - -

7.703

- - -

Tabella 2
Consumo di suolo nelle province piemontesi al 2008 e al 2013. Valori in percentuale

PROVINCE

CSI [%]

CSU [%]

CSR [%]

CSC [%]

CSP [%]

2008

2013

2008

2013

2008

2013

2008

2013

2008

2013

Alessandria

1,95

2,68

4,76

5,00

0,22

0,34

6,93

8,02

4,72

5,23

Asti

2,03

2,73

6,12

6,32

0,24

0,13

8,39

9,17

3,70

3,84

Biella

1,24

1,27

8,62

8,78

0,65

0,59

10,50

10,64

6,07

6,26

Cuneo

1,35

- - -

3,83

- - -

0,21

- - -

5,39

- - -

3,02

- - -

Novara

1,90

2,48

9,94

10,12

0,63

0,63

12,40

13,23

9,39

9,93

Torino

1,42

1,81

7,44

7,76

0,23

0,13

9,09

9,70

6,82

7,12

Verbania

0,63

0,73

3,06

3,54

0,18

0,03

3,87

4,30

0,83

0,85

Vercelli

1,10

- - -

3,72

- - -

0,23

- - -

5,04

- - -

3,70

- - -

Le tabelle 1 e 2 illustrano lo stato del consumo di suolo nelle province piemontesi al 2008 e, dove già disponibile, quello aggiornato al 2013. Per entrambe le soglie temporali considerate, il dettaglio dell’informazione elaborata ha permesso di distinguere tra:
- consumo di suolo da superficie infrastrutturata - CSI;
- consumo di suolo da superficie urbanizzata - CSU;
- consumo di suolo reversibile, prodotto da attività che modificano le caratteristiche dei suoli senza tuttavia esercitare un’azione di impermeabilizzazione (cave, impianti sportivi e tecnici, campi fotovoltaici, parchi urbani, …) - CSR;
- consumo di suolo complessivo - CSC;
- consumo di suolo a elevata potenzialità produttiva, ossia di suolo appartenete alla I, alla II e alla III classe di capacità d’uso - CSP.
Un’ulteriore sperimentazione della metodologia di misurazione proposta è stata avviata nell’ambito delle procedure di Valutazione ambientale strategica (VAS) degli strumenti urbanistici di livello locale. A partire dalla data di pubblicazione del primo Rapporto i Comuni interessati da nuovi piani e da varianti sono infatti tenuti a effettuare un monitoraggio periodico del consumo di suolo, applicando i criteri e gli strumenti operativi da esso definiti, e quindi a trasmettere i dati rilavati agli uffici regionali. Tale operazione, oltre a favorire un’effettiva integrazione tra politiche di contenimento del consumo di suolo e processo valutativo, consentirà di monitorare, mediante un lavoro di ricomposizione e sintesi dei dati ricevuti, l’andamento del fenomeno a scala sovralocale e di tarare di conseguenza i propri orientamenti strategici.

Tabella 3
Comuni che, nell’ambito della VAS, sono coinvolti nel monitoraggio del consumo di suolo

Province

Anno

Comuni

N. comuni

Alessandria

2012

Borgo San Martino, Bozzole, Cassine, Frassineto Po, Giarole, Masio, Mirabello Monferrato, Occimiano, Pomaro Monferrato, Valmacca

10

2013

Castelletto Merli, Castelnuovo Scrivia, Morsasco, Odalengo Grande, Viguzzolo

5

Asti

2012

Robella

1

2013

Castello di Annone

1

Biella

2012

Miagliano

1

2013

Zumaglia, Andorno Micca, Masserano, Portula, Rosazza, Sala Biellese, Soprana

7

2014

Piedicavallo

1

Cuneo

2012

Cavallermaggiore, Ceresole d’Alba, Moretta, Pocapaglia, Torre San Giorgio, Bra

6

2013

Busca, Crissolo, Villafalletto, Aisone, Boves

5

Novara

2012

Arona, Borgolavezzaro, Comignago, Marano Ticino, Suno

5

2013

Borgomanero, Divingano, Nibbiola

3

2014

Galliate, Oleggio

2

Torino

2012

Ala di Stura, Fiorano Canavese, Locana, Montanaro, Sant'Ambrogio di Torino, Villastellone, Vinovo, Virle Piemonte, Volpiano

9

2013

Avigliana, Busano, Candiolo, Lombardore, Marentino, Nole, Quagliuzzo, Rivarossa, Salerano Canavese, Sestriere

10

2014

Pavarolo, Settimo Torinese, Vaie, Varisella

4

Verbania

2012

Gignese, Malesco

2

Vercelli

2012

Caresana, Costanzana, Motta de' Conti, Pertengo, Pezzana, Stroppiana

6


2013


Borgo Vercelli, Crova, Roasio, Varallo


4

La tabella 3 restituisce, per ciascuna provincia piemontese, l’elenco dei Comuni coinvolti nel processo di misurazione del consumo di suolo a partire dal 2012. In tali Comuni il processo di formazione di un nuovo piano regolatore o di una variante allo strumento vigente è stato assoggettato a valutazione ambientale strategica e sussiste, pertanto, l’obbligo di effettuare un monitoraggio periodico dello stato di attuazione delle previsioni avanzate e degli eventuali impatti generati.

Figura 1
Comuni piemontesi che, nell’ambito della Valutazione ambientale strategica, hanno adeguato la propria metodologia
di monitoraggio del consumo di suolo ai criteri definiti a livello regionale

Fonte: Regione Piemonte