Fattori che influenzano lo stato della risorsa

FORESTE

La superficie forestale in Piemonte occupa più di 1/3 del territorio regionale, pari a 922.866 ettari, di cui 874.660 ettari costituiti da foreste in senso stretto e 48.206 ettari da impianti di arboricoltura da legno.

Le foreste sono una risorsa di primaria importanza che svolge molteplici funzioni quale risorsa di materie prime ed energie rinnovabili e strumento:
  • di protezione diretta del territorio dall'erosione, dalla caduta di valanghe o massi, dal dissesto idrogeologico;
  • di conservazione della biodiversità;
  • per l'attenuazione dei cambiamenti climatici e la fissazione del carbonio per contrastare l'effetto serra;
  • per la conservazione del paesaggio;
  • per la fruizione turistica e l'accoglienza del pubblico.

In Piemonte vegetano quasi 1 miliardo di alberi, un patrimonio composto da 52 specie arboree e 40 specie arbustive. La composizione e l'assetto dei boschi del Piemonte è estremamente variabile e riflette la complessità delle situazioni ambientali e gestionali. L'insieme dei boschi del Piemonte è stato classificato sulla base di 93 tipi forestali a loro volta raggruppati in 21 categorie forestali. L'indice di boscosità medio del territorio piemontese è pari al 36% (34% boschi e 2% arboricoltura da legno).
Per approfondimenti consulta il sito della Regione Piemonte

Tabella 1
Quadro d’insieme delle superfici forestali

Superfici

ettari

%

Superficie forestale

922.866

36

(di cui boschi)

874.660

34

(di cui arboricoltura da legno)

48.206

2

Superficie boscata pubblica

262.398

30

Superficie boscata privata

612.262

70

Superficie territoriale regionale

2.538.297

100

Figura 1
Suddivisione percentuale delle principali categorie di coperture del territorio

La conoscenza del patrimonio forestale piemontese è attualmente soddisfatta dall'Inventario Forestale Regionale (IFR 2006) desunto dai dati contenuti nei Piani Forestali Territoriali (PFT) realizzati dall’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente (IPLA).
Tutti i dati sono raccolti e integrati nel Sistema Informativo Forestale Regionale (SIFOR) istituito con l’art. 34 della LR 4/09, liberamente consultabile e in continua evoluzione.
Le informazioni ecologico-stazionali e sulle cenosi vegetali sono inquadrate secondo la Tipologia Forestale regionale1 (21 categorie e un centinaio di tipi) e i relativi assetti evolutivo-colturali; questi costituiscono gli elementi delle carte forestali e il fondamento per la valutazione delle potenzialità dei boschi, propedeutica alla definizione delle scelte gestionali, articolate per destinazioni dei boschi, interventi e relative priorità.

Figura 2
Carta Forestale


Dalla carta forestale regionale si evidenzia come ben il 60% sia costituito da 4 sole categorie tra le 21 individuate: Castagneti (23%), Faggete (16%), Robinieti (12%), Larici-cembrete (9%).

Tra le fasce altimetriche la massima diffusione dei boschi è in montagna (circa il 72% del totale); segue la collina (circa 18%) e la pianura (circa 10%).

Osservando i dati inventariali disponibili per il Piemonte a partire dagli anni ‘80 del 1900 si osserva che la superficie forestale in circa 25 anni è aumentata del 25%, in seguito alla colonizzazione spontanea e in minima misura al rimboschimento artificiale di zone agricole-pastorali marginali progressivamente abbandonate, soprattutto in territorio collinare o montano.
I dati non sono completamente confrontabili in quanto nel tempo la definizione di “bosco” e “superficie boscata” è variata. Un chiaro esempio è il rilievo Istat del 1994 che si discosta completamente dal trend di crescita.

Il territorio non più coltivato realizza da un lato la funzione fondamentale di immagazzinare la CO2 dall’altro sta modificando sensibilmente il paesaggio e le condizioni di fruibilità.

Figura 3
Evoluzione temporale delle superfici forestali: confronto tra fonti diverse