Fattori che influenzano lo stato della risorsa

RIFIUTI SPECIALI

PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI

Il picco di produzione dei rifiuti speciali (RS) è avvenuto fra il 2003 e il 2008, poi si è osservata una riduzione collegata soprattutto al calo delle attività industriali. I dati dei rifiuti speciali derivano dalla banca dati MUD (Modulo Unico di Dichiarazione ambientale), che molti dei soggetti che producono rifiuti e tutti i gestori sono tenuti annualmente a compilare e inviare alle Camere di commercio, e che rappresenta, a partire dal 19941, anno di istituzione, la fonte dati principale per conoscere e valutare produzione, gestione e flussi dei rifiuti speciali.
Nel 2011 la produzione totale di rifiuti speciali (esclusi gli inerti) è stata di circa 5,2 milioni di tonnellate corrispondenti a una quota annua pro capite di circa 1,2 kg per abitante, costituiti per l’86,5% da rifiuti non pericolosi e il restante 13,5% da rifiuti pericolosi (figura 1).

1 Tranne per gli anni 2005 e 2006, in cui non sussisteva l’obbligo di dichiarazione per i rifiuti non pericolosi.

Figura 1
Produzione pro capite dei rifiuti speciali totali, pericolosi e non pericolosi - anni 2001-2011

Fonte: Arpa Piemonte

Se si considera in aggiunta la stima di produzione dei rifiuti speciali non pericolosi da costruzione e demolizione (cosiddetti “inerti”, appartenenti alla famiglia CER 17), per i quali non è prevista la dichiarazione MUD, i quantitativi arrivano a 10,3 milioni di tonnellate, pari a circa 2,36 kg per abitante all’anno, e la percentuale dei rifiuti non pericolosi sale oltre il 93%. Il quantitativo di rifiuti inerti da costruzione e demolizione sarebbe, secondo la stima effettuata, circa pari al totale di tutti gli altri rifiuti speciali messi insieme.

Figura 2
Tipologia di rifiuti speciali prodotti - anno 2011

Fonte: Arpa Piemonte

La produzione di rifiuti speciali è concentrata in modo particolare in provincia di Torino e i rifiuti quantitativamente più importanti, a parte gli inerti (CER 17 non pericolosi), sono quelli appartenenti alla famiglia CER 19, cioè i rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti e impianti di trattamento delle acque reflue, che costituiscono il 46% del totale. Nella figura 2 sono rappresentate le altre categorie di rifiuti, riportate a 100

Figura 3
Produzione di rifiuti speciali per comune - anni 2011

GESTIONE DI RIFIUTI SPECIALI

Il quantitativo dei rifiuti gestiti è pari a circa 11 milioni di tonnellate; i rifiuti sono in gran parte non pericolosi (95% del totale gestito) e la modalità di trattamento prevalente è il recupero di materia.
Il sistema impiantistico della regione è costituito da quasi 1.100 impianti operativi sulla base della dichiarazione MUD, mentre quelli autorizzati nelle banche dati provinciali e regionali sono in numero maggiore; in quest’ultimo caso, tuttavia, non sempre l’impianto autorizzato è in attività e, inoltre, molte autorizzazioni riguardano semplici attività di stoccaggio e deposito.

Figura 4
Gestione dei rifiuti speciali - anno 2011

Fonte: Arpa Piemonte


Le quantità di rifiuti speciali recuperate sul territorio piemontese sono pari a circa 8,5 milioni di tonnellate, mentre circa 900.000 tonnellate sono avviate in discarica, e 1,4 milioni di tonnellate smaltite mediante processi biologici o chimico-fisici. Solo 20.000 tonnellate di rifiuti speciali sono incenerite. Il sistema impiantistico regionale è in grado di rispondere positivamente alle domande di trattamento/smaltimento dei settori produttivi della regione, anche se è ancora carente nel settore dell’incenerimento con recupero energetico.

I quantitativi di rifiuti CER 17 recuperati e CER 19 smaltiti sono in aumento, nel decennio 2002-2011 (figura 5).
In particolare i CER 17 vengono principalmente sottoposti a recupero come sostanze inorganiche (R5), mentre i rifiuti provenienti da impianti di trattamento CER 19 sono in gran parte sottoposti ad operazioni di smaltimento mediante depurazione biologica (D8), oltre che chimico-fisica (D9).

In relazione alle restanti categorie di rifiuti, i quantitativi sottoposti a recupero e smaltimento sono, a partire dall’anno 2007, sostanzialmente stabili (figura 6). Fra questi ultimi, particolare importanza rivestono i rifiuti provenienti dalla lavorazione e dal trattamento di metalli (CER 12), cioè polveri, particolato, limatura e trucioli di materiali ferrosi.

Figura 5
Tipologia di trattamento per i rifiuti inerti (CER 17) e per i rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti
e impianti di trattamento delle acque reflue (CER 19)

k: migliaia

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 6
Tipologia di trattamento per i rimanenti rifiuti speciali

k: migliaia

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 7
Tipologia di trattamento per i rifiuti speciali (esclusi i CER 17 e 19)

Fonte: Arpa Piemonte

Escludendo i CER 17 e 19, che costituiscono quasi 6 milioni di tonnellate, le operazioni di gestione maggiormente presenti a livello regionale relative ai restanti 4 milioni sono quelle di recupero di sostanze organiche (R3), seguite da quelle di metalli (R4). La discarica per rifiuti non pericolosi (urbani assimilabili e speciali) rappresenta ancora una quota pari al 15% totale (figura 7).

Bilancio regionale dei flussi di rifiuti speciali

Si è cercato di effettuare un calcolo corretto del bilancio regionale, considerando tutti gli apporti disponibili in base all’analisi della banca dati fornita dal MUD, e cercando di stimare anche la quota di rifiuti inerti realmente prodotta.
Basandosi sui quantitativi di rifiuti inerti da costruzione e demolizione gestiti a livello regionale, a cui sono aggiunti quelli prodotti in Piemonte e inviati fuori regione, e sottratti quelli gestiti in Piemonte ma prodotti fuori, si ottiene una stima di produzione dei rifiuti inerti pari a circa 5 milioni di tonnellate. Aggiungendo a questi dati stimati i dati relativi ai rifiuti prodotti, oltre a quelli in ingresso e in uscita, da un primo bilancio semplificato risulta:

Tabella 1
Bilancio dei flussi di rifiuti speciali in Piemonte - anno 2011

TIPOLOGIE DI RIFIUTO

TONNELLATE * 1.000

RS prodotti (senza inerti C&D)

5.220

Stima rifiuti inerti C&D prodotti

5.068

Flussi di RS in uscita dalla regione (verso Italia + estero)

2.513

Flussi di RS in entrata in regione (da Italia + estero)

3.196

RS presenti sul territorio regionale

10.971

RS gestiti in regione

10.882

Fonte: Arpa Piemonte

I flussi di rifiuti in ingresso nella regione sono superiori rispetto ai quantitativi in uscita e, in entrambi i casi, riguardano in larga misura scambi con la confinante regione Lombardia. I flussi di rifiuti da e verso i paesi esteri coinvolgono principalmente la Francia e la Germania.

Figura 8
Flussi e modalità di gestione de rifiuti speciali nel territorio regionale

Esistono differenze fra i quantitativi di rifiuti teoricamente presenti sul territorio regionale e quelli realmente gestiti. Tutto ciò può essere dovuto a diversi fattori:
  • sovrastima o sottostima della produzione dei rifiuti inerti;
  • i dati di gestione sono comprensivi anche delle quantità di rifiuti prodotti da aziende con meno di 10 addetti e gestiti in regione, che non dichiarano la produzione;
  • conteggio dei rifiuti stoccati; essi sono stati prodotti e stoccati nel 2010, ma di fatto gestiti nel 2011, e anche quelli stoccati nel 2011 saranno inclusi fra i gestiti solo nell’anno successivo, influenzando in questo modo il dato relativo al bilancio regionale su base annuale.

Per approfondimenti consulta i siti web di Regione Piemonte e Arpa Piemonte

Consulta la serie storica degli indicatori sui rifiuti