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LE VALUTAZIONI DI INCIDENZA E LE MISURE DI CONSERVAZIONE DELLA RETE NATURA 2000

Molteplici pressioni insistono sulla Rete Natura 2000 in relazione all’aumentare delle attività antropiche sul territorio, sia di tipo economico-infrastrutturale, sia legate alla fruizione turistico-sportiva.
Le pressioni sugli ambienti naturali si esplicano sia direttamente che indirettamente:
  • nel primo caso, comportano alterazione di specie e habitat: disturbo nelle diverse fasi di vita delle specie (svernamento, migrazione, riproduzione) e sottrazione di habitat, temporanea o definitiva;
  • nel secondo caso, possono comportare la perdita di biodiversità interrompendo le connessioni ecologiche tra i nodi della rete, necessarie agli scambi genetici e alla distribuzione delle differenti popolazioni.
La procedura di Valutazione di Incidenza (VI) è stata istituita proprio con lo scopo di garantire l’integrità e la corretta gestione dei territori appartenenti alla Rete Natura 2000 (Siti di Importanza Comunitaria - SIC - e Zone di Protezione Speciale - ZPS) attraverso l’analisi di compatibilità ambientale di quei piani, progetti o interventi, interni o esterni ai siti di interesse, che potrebbero compromettere il loro stato di conservazione. La VI tiene conto delle peculiarità (specie e habitat presenti) e degli obiettivi specifici di conservazione del sito interessato, considerando anche la funzionalità ecologica dell'intera Rete Natura 2000 e le correlazioni esistenti tra i diversi siti. Nel corso dell’anno 2013 sono state istruite 434 procedure.

In assenza di specifici piani di gestione o di misure di conservazione sito-specifiche, strumento di riferimento per tali valutazioni sono le Misure di Conservazione Generali - DGR n. 54-7409 del 7/4/2014 , costituite da una serie di disposizioni, articolate in buone pratiche, obblighi e divieti di carattere generale, efficaci per tutti i siti della Rete Natura 2000, 

unitamente a disposizioni specifiche relative a gruppi di habitat costituenti tipologie ambientali prevalenti presenti in ciascun sito, che prevedono tra l’altro alcuni casi di esclusione dalla procedura di VI.
Le Misure rappresentano il riferimento anche per fornire indirizzi per la futura gestione dei Piani di gestione e di misure sito-specifiche dei vari siti del sistema. Nel loro complesso rappresentano, quindi, un vero e proprio strumento di contenuti operativi per contribuire a mantenere in uno stato di conservazione favorevole le specie e gli habitat di interesse comunitario e contribuire e a rendere più palesi gli obiettivi di tutela della biodiversità in tali ambiti garantendo l’uso sostenibile delle risorse anche in relazione alle dinamiche socio-economiche del territorio.
Le Misure proposte, nel definire limitazioni e buone pratiche, costituiscono infatti riferimento prioritario per l’attuazione e la promozione di attività di gestione, recupero, mitigazione e compensazione da definirsi nell’ambito della progettazione, pianificazione e programmazione, relativa alla Rete Natura 2000 e più in generale alla conservazione della biodiversità caratterizzante il territorio regionale e la sua rete ecologica. In ultimo, le Misure contengono specifiche disposizioni relative alla tutela delle colonie di chirotteri su tutto il territorio regionale, in ragione della loro particolare vulnerabilità.

A perseguire la sostenibilità degli interventi ricadenti nelle aree Natura 2000, oltre al controllo preventivo dei progetti, concorrono anche le verifiche ex post sull’efficacia di eventuali misure di mitigazione o di compensazione effettuate attraverso la realizzazione di specifiche attività di monitoraggio e controllo.
Tutte le informazioni e i dettagli relativi all’attività svolta dalla Regione - Settore Aree Protette per la conservazione, la tutela e il ripristino della biodiversità sono contenute nella pagina del sito regionale dedicata a tale tema.