Fattori che influenzano lo stato della risorsa

ENERGIA

Rispetto all’anno precedente, nel 2012 (ultimo aggiornamento del Ministero dello Sviluppo Economico) si evidenza una flessione dei consumi regionali per tutti i vettori energetici, consumi che hanno significative ricadute anche sulla qualità dell’aria. Tale flessione è particolarmente significativa per il gasolio da riscaldamento, l’olio combustibile e il GPL. Le vendite di benzina nell’arco di 16 anni si sono più che dimezzate, anche grazie alla crescente diffusione dei motori a gasolio.

Il 31% dell’energia elettrica in regione è prodotta da fonte rinnovabile, mentre la parte restante proviene da tradizionali
impianti termoelettrici. La quota rinnovabile è coperta in massima parte da impianti idroelettrici, ma sono ormai divenuti significativi anche i contributi del solare fotovoltaico, protagonista di una rapidissima ascesa dal 2006 ad oggi, e degli impianti a bioenergie.

Sfuggono alle statistiche i dati relativi all’autoproduzione di calore attraverso l’uso di energia solare e di biomasse e l’utilizzo locale di geotermia.

Consulta le serie storiche degli indicatori di energia.

Consumo e vendita dei principali vettori energetici

I dati di vendita e distribuzione dei principali vettori energetici in Piemonte negli ultimi anni sono mostrati nella tabella riassuntiva 1.

Tabella 1
Consumi, distribuzione e vendita dei principali vettori energetici - anni 1996-2012

Anno

Consumi
di energia elettrica

Distribuzione di gas naturale

Vendita benzina

Vendita
gasolio
motori

Vendita gasolio da riscaldamento

Vendita gasolio agricolo

Vendita
di olio combustibile

Vendita
di GPL

 

GWh

milioni di m3 standard

tonnellate

tonnellate

tonnellate

tonnellate

tonnellate

tonnellate

1996

22.954

5.694

1.333.949

1.224.737

397.849

185.895

451.917

148.850

1997

23.618

5.924

1.407.457

1.196.151

487.481

172.673

315.154

142.264

1998

24.211

6.878

1.408.193

1.341.758

484.096

199.638

360.460

196.919

1999

24.218

6.849

1.374.819

1.388.661

463.681

181.683

359.174

235.589

2000

25.095

6.938

1.293.945

1.431.001

406.996

173.127

292.168

231.189

2001

25.594

6.976

1.258.158

1.553.987

394.983

107.325

274.231

242.421

2002

25.806

7.053

1.192.732

1.570.570

292.162

135.175

296.572

232.853

2003

26.342

7.421

1.135.105

1.533.788

256.433

152.662

238.090

212.730

2004

26.644

7.573

1.071.502

1.691.351

226.733

151.954

280.137

203.591

2005

26.410

8.531

987.521

1.723.910

245.759

153.220

328.432

241.317

2006

27.028

8.200

921.255

1.741.612

210.786

161.300

323.028

188.200

2007

27.103

7.912

859.704

1.790.161

177.514

149.396

280.194

180.991

2008

26.604

8.587

795.890

1.619.821

132.726

112.405

174.696

195.529

2009

24.560

8.107

772.685

1.586.364

114.720

100.685

161.354

201.710

2010

25.433

8.439

739.583

1.737.019

141.595

147.823

117.340

231.879

2011

25.437

8.005

690.107

1.843.617

101.930

135.584

90.147

207.284

2012

24.723

7.935

599.505

1.615.289

74.639

117.898

76.655

199.129


Fonte: Terna, Ministero dello Sviluppo Economico

Consumi di energia elettrica

Nel 2012 il consumo complessivo di energia elettrica in Piemonte si è attestato a 24.723 GWh, con una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente (24.437 GWh nel 2011).

Nell’industria i consumi sono calati in modo significativo (- 7% rispetto al 2011) mentre sono cresciuti nel settore terziario (+ 3,7% rispetto al 2011). Nel settore domestico c’è stato un calo leggero rispetto all’anno precedente mentre in agricoltura un lieve aumento. I consumi elettrici del Piemonte rappresentano, come negli anni passati, circa l’8% del totale nazionale (307.219,5 GWh nel 2012).

Figura 1
Consumi di energia elettrica per categoria di utilizzatori e per provincia - anno 2012

k: migliaia
* Al netto dei consumi FS per trazione pari a 433,26 GWh

Fonte: Terna, Ministero dello Sviluppo Economico


Per approfondimenti, consulta il sito di Terna e del  Ministero dello Sviluppo Economico

Distribuzione di gas naturale

Il quantitativo di gas naturale complessivamente distribuito in Piemonte nel 2012 è stato di 7.935,23 milioni di m3, dei quali 3.017,27 (38% del totale) sono stati destinati al settore termoelettrico, 3.847,36 (48% del totale) sono stati distribuiti su reti secondarie a tutti i settori di utilizzo (residenziale, terziario, industriale e termoelettrico) e i restanti 1.070,60 (circa 13% del 
totale) sono stati utilizzati dal settore industriale. I quantitativi distribuiti a livello regionale sono diminuiti del 0,87% rispetto al 2011. Come negli anni precedenti, il Piemonte è la terza regione per quantitativi di gas distribuito rispetto al totale nazionale, preceduto dalla Lombardia (23% del totale nazionale) e dall’Emilia Romagna (14%).

Tabella 2
Distribuzione di gas naturale - anno 2012

Province

Industriale

Termoelettrico

Reti di distribuzione

Totale

Milioni di Standard metri cubi da 38,1 MJ

AL

242,20

63,30

427,40

732,90

AT

25,60

0,00

203,60

229,20

BI

24,90

0,00

132,10

157,00

CN

269,50

399,00

447,00

1.115,50

NO

104,70

151,10

374,60

630,40

TO

316,90

1.985,97

1.894,06

4.196,93

VB

54,90

0,00

141,20

196,10

VC

31,90

417,90

227,40

677,20

Piemonte

1.070,60

3.017,27

3.847,36

7.935,23


Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico

Per approfondimenti consulta il sito del Ministero dello Sviluppo Economico

Torino si conferma la provincia nella quale è stato distribuito il maggior quantitativo di gas naturale (4.196,93 milioni di m3), seguita da Cuneo (1.115,50 milioni di m3).

Vendita di prodotti petroliferi

Nel 2012 sono state complessivamente vendute in Piemonte 2.716.057 tonnellate di prodotti petroliferi, con una riduzione del 13% rispetto al 2011, anno in cui ne erano state vendute 3.116.157. Il decremento è osservabile su tutti i prodotti, e particolarmente significativo sul GPL (-58%) e sul gasolio da riscaldamento (-27%).

Figura 2
Vendite di prodotti petroliferi per tipologia e per provincia - anno 2012

k: migliaia

Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico

Per approfondimenti consulta il sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

Le maggiori vendite sono state realizzate nelle province di Torino (36,6% del totale - 994.616 tonnellate), di Asti (18,1% del totale - 492.464 tonnellate) e di Alessandria (16.3 % del totale - 443.510 tonnellate).

Emissioni da RISCALDAMENTO

Per quanto riguarda le pressioni emissive legate al comparto riscaldamento1 è stata utilizzata l’ultima versione disponibile dell’Inventario Regionale delle Emissioni (IREA), che fa riferimento all’anno 2008.
Le emissioni dovute agli impianti termici civili concentrano il loro contributo nel semestre invernale e soprattutto in ambito urbano.

Come si può osservare dalle carte tematiche sottostanti, le emissioni di ossidi di azoto (NOx espressi come NO2) da parte del settore riscaldamento risultano accentrate nei comuni a maggiore densità abitativa in quanto legate alla volumetria residenziale; le emissioni di particolato primario (PM10) si concentrano invece nei centri abitati nei quali risulta maggiormente diffuso l’utilizzo della legna come combustibile.
La legna rappresenta infatti il combustibile che contribuisce maggiormente alle emissioni di particolato primario (97%) e, insieme al gas naturale, risulta anche predominante per quanto riguarda le emissioni di ossidi di azoto.

Per una corretta valutazione degli impatti ambientali, l’analisi del contributo emissivo da parte dei diversi combustibili deve però tener conto dell’informazione sulla loro diffusione: il fabbisogno energetico per riscaldamento civile a livello regionale risulta infatti prevalentemente soddisfatto dall’utilizzo di metano e solo in minima parte dalla legna.

1 Macrosettore 02, da classificazione SNAP.

Figura 3
Emissioni da riscaldamento di PM10 NO2 per comune - anno 2008

Le pressioni emissive derivanti dai sistemi di riscaldamento a biomassa sono state elaborate a livello provinciale, rappresentando - nella figura 5 (NOx) e nella figura 6 (PM10) - il contributo da parte delle diverse tipologie di impianto: va però
ribadito che il differente contributo emissivo dipende non solo dai fattori di emissione associati alle diverse tecnologie impiantistiche, ma anche dalla loro rappresentatività sul territorio.

Figura 4
EMISSIONI DA RISCALDAMENTO A LEGNA: ossidi di azoto (NOx), ripartizione per provincia - IREA 2008

Fonte: Regione Piemonte. Elaborazione: Arpa Piemonte

Figura 5
EMISSIONI DA RISCALDAMENTO A LEGNA: particolato primario (PM10), ripartizione per provincia - IREA 2008

Fonte: Regione Piemonte. Elaborazione: Arpa Piemonte

Bilancio di energia elettrica

Nell’immagine che segue è schematizzato il bilancio elettrico piemontese, riferito all’anno 2012.

Figura 6
Bilancio elettrico per il Piemonte - anno 2012



Fonte: Elaborazione Arpa Piemonte su dati Terna

Box di argomento
Le fonti energetiche rinnovabili di natura termoelettrica

Sulla base dei dati ricavabili dal Gestore dei Servizi Energetici e dai Dipartimenti Provinciali di Arpa, è stato possibile effettuare alcune elaborazioni sugli impianti alimentati a Fonte Energetica Rinnovabile (FER) di natura termo-elettrica in esercizio in Piemonte al giugno 2013. Gli impianti d’interesse sono sostanzialmente quelli alimentati a biogas di natura agro-zootecnica, a bioliquidi, a biomasse (comprensive di materiali ligneo-cellulosici e di grassi di origine animale) e a gas di discarica. In Piemonte si contano 232 impianti di questo genere, per una potenza elettrica installata (ed esercita) complessiva di 277 MW. Tali impianti, che per loro natura sono caratterizzati da processi di combustione finalizzati alla produzione di energia elettrica e termica, producono emissioni in atmosfera di inquinanti tra i quali principalmente ossidi di azoto, monossido di carbonio, ossidi di zolfo, materiale particolato, ammoniaca e composti organici volatili.
È importante evidenziare come la potenza installata e l’energia prodotta annualmente dagli impianti FER individuati costituiscano
due grandezze correlate dall’operatività d’impianto, declinabile in ore equivalenti alla potenza nominale. Quest’ultimo parametro è estremamente variabile a seconda del combustibile utilizzato e della tecnologia di valorizzazione energetica adottata: se per gli impianti a biogas di natura agro-zootecnica e per gli impianti a biomassa a legna le ore equivalenti possono essere normalmente superiori a 8.000 h/y, per i bioliquidi, il gas da discarica e la gassificazione di biomasse solide le ore equivalenti annue possono ridursi sensibilmente a causa di condizioni di mercato (costo degli oli vegetali) e di disponibilità di impianto. Pertanto, l’energia prodotta annualmente dalle FER analizzate a livello piemontese può distribuirsi, per fonte e provincia, in maniera anche sensibilmente differente da quanto avviene per la potenza installata.
La tabella riassume le potenze degli impianti a livello piemontese suddivise per fonte e provincia, unitamente ad alcune elaborazioni grafiche a fini esplicativi.

Tabella 3
Potenze Impianti alimentati a Fonte Energetica Rinnovabile (FER) - anno 2013

Potenza (MWe)

Fonte

PIEMONTE

AL

AT

BI

CN

NO

TO

VB

VC

Gas di discarica

37,038

2,512

0,34

1,566

7,427

3,447

21,746

0

0

Biomasse

76,892

2,626

0

3,300

12,919

1,541

22,956

0

33,550

Biogas

117,469

37,182

2,107

1,635

23,516

9,298

31,296

0

12,435

Bioliquidi

45,608

5,240

0

6,619

5,317

0,84

23,206

1,441

2,945

Totale

277,007

47,560

2,447

13,120

49,179

15,126

99,204

1,441

48,930



Fonte: Gse

Figura 7
Localizzazione impianti biogas nei comuni piemontesi

Figura 8
Impianti alimentati a Fonte Energetica Rinnovabile (FER) anno 2013 - FER T-E per fonte (277 MWe in esercizio al 06/2013)

Figura 9
Impianti alimentati a Fonte Energetica Rinnovabile (FER) anno 2013 - FER T-E per provincia (277 MWe in esercizio al 06/2013)

Figura 10
BIOGAS (117,5 MWe in esercizio al 06/2013)

Figura 11
GAS DISCARICA (37,038 MWe in esercizio al 06/2013)

Figura 12
BIOMASSE (76,892 MWe in esercizio al 06/2013)

Figura 13
BIOLIQUIDI (45,608 MWe in esercizio al 06/2013)