stato

ACQUE SUPERFICIALI - FIUMI

La disposizione a semicerchio della catena montuosa delle Alpi occidentali ha determinato un assetto a raggiera della rete idrografica piemontese ripartita in due maggiori sistemi di drenaggio dei deflussi, riferiti ai fiumi Po e Tanaro, confluenti all'estremo limite orientale della regione.
I principali corsi d’acqua afferenti ai due sistemi di drenaggio sono sottoposti a programmi di monitoraggio atti a fornire informazioni sullo stato generale della qualità delle acque superficiali a scala regionale.

Le modalità di classificazione dello Stato Chimico e Stato Ecologico, da tenere presente nella valutazione dei dati annuali di monitoraggio, sono:
  • la classe di Stato Chimico attribuita al termine del triennio deriva dal risultato peggiore conseguito nei 3 anni. Di conseguenza i risultati dell’anno 2013 vanno letti tenendo conto sia dei risultati del precedente anno sia del fatto che il risultato del terzo anno di monitoraggio potrebbe ribaltare i risultati dei primi due. Infatti, se per i primi 2 anni l’indice annuale di Stato Chimico risulta in classe Buono, nel terzo anno l’eventuale attribuzione della classe Non Buono determina la classificazione finale dello Stato Chimico;
  • la classe di Stato Ecologico deriva dall’integrazione di tutti gli indicatori chimici e biologici monitorati e la classe di Stato Ecologico deriva dall’attribuzione della classe più bassa degli indici; anche in questo caso i risultati degli indici nel terzo anno di monitoraggio possono influire in modo determinante sull’attribuzione della classe di Stato Ecologico.
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Da una prima analisi dei risultati del monitoraggio dell’anno 2013 e del biennio 2012-2013 si può evidenziare come in circa l’80% dei corpi idrici risulti confermata la classe Buono di Stato Chimico e di Stato Ecologico rispetto alla prima classificazione ufficiale 2009-2011 e in circa il 5% migliorata a Buono, benché tale dato sia da considerarsi indicativo in quanto il risultato del terzo anno di monitoraggio (2014) può determinare il passaggio ad una classe inferiore.

La Direttiva 2000/60/CE si propone l'obiettivo di raggiungere lo stato di Buono per tutte le acque entro il 31 dicembre 2015.

Rete di monitoraggio dei Fiumi

La rete di monitoraggio regionale fiumi è costituita da una rete base (RB) di 193 corpi idrici (CI) e 11 Siti di Riferimento (SR) e da una rete aggiuntiva (RA). La RA è costituita da stazioni di monitoraggio aggiuntive (SA) all’interno di CI per i quali è già prevista la stazione principale e da un sottoinsieme di CI non fisso, selezionato per specifiche valutazioni e finalità.
Per il triennio 2012-2014 la RB non subisce variazioni, mentre la RA, in quanto variabile, potrà subire variazioni anche significative.
Su tutti i CI della rete è effettuato il monitoraggio chimico secondo un protocollo analitico che comprende i parametri generali di base (condizioni termiche e di ossigenazione, salinità, stato di acidificazione, condizioni dei nutrienti) su tutti i punti, mentre le sostanze pericolose e gli altri inquinanti specifici sono determinati su un sottoinsieme di punti individuati con l’Analisi
delle Pressioni e la valutazione dei dati di stato relativi all’entità dei riscontri positivi. Le frequenze di campionamento sono coerenti con quanto previsto dal Decreto 260/10.
Per quanto riguarda il monitoraggio biologico, le componenti previste dalla normativa sono il macrobenthos, le diatomee e le macrofite; allo stato attuale Arpa non gestisce il monitoraggio della fauna ittica.
Per ogni CI le componenti da monitorare sono state selezionate sulla base dell’Analisi delle Pressioni e della tipologia di rete di appartenenza. Le frequenze seguite sono quelle previste da Decreto 260/10.
Il monitoraggio biologico viene stratificato nel triennio di monitoraggio per quanto riguarda i CI da campionare, ma tutte le componenti vengono campionate nell’anno previsto.

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Figura 1
Rete di monitoraggio dei fiumi

 SQA Stato chimico - Fiumi

SQA Stato Chimico è un indice che valuta la qualità chimica dei corsi d’acqua. La valutazione dello Stato Chimico è stata definita a livello comunitario in base a una lista di 33+8 sostanze pericolose o pericolose prioritarie per le quali sono previsti SQA europei fissati dalla Direttiva 2008/105/CE recepiti dal DLgs 219/10.
La verifica degli SQA è effettuata sul valore medio annuo delle concentrazioni. È determinato sulla base della valutazione del dato peggiore di un triennio per il monitoraggio Operativo e di un anno per il monitoraggio di Sorveglianza. L’indice è costituito da 2 classi: Buono e Non Buono.

Figura 2
Stato chimico. Ripartizione dei Corpi Idrici nelle 2 classi - anno 2013



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Classi Numero CI
Buono 172
Non Buono 8
I dati del 2013 evidenziano come il 96% dei corpi idrici monitorati ricadano nella classe Buono dell’indice SQA stato chimico e il restante 4% nella classe Non Buono. Negli 8 corpi idrici ricadenti nella classe Non Buono il superamento degli SQA è stato verificato per il parametro metalli, la cui presenza
nelle acque può essere determinata sia da un contributo naturale che dall’attività antropica, generalmente riconducibile ad esempio alla presenza di insediamenti produttivi.

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Stato ecologico fiumi

Lo stato ecologico dei corpi idrici fluviali è definito dalla valutazione integrata degli indici STAR_ICMi - macrobenthos, ICMi - diatomee, IBMR - macrofite, ISECI - fauna ittica, LIMeco e dalla verifica degli Standard di Qualità Ambientali (SQA) per gli inquinanti specifici. È prevista la conferma dello Stato Elevato attraverso i parametri idromorfologici. Lo Stato Ecologico viene espresso in cinque classi: Elevato, Buono, Sufficiente, Scarso e Cattivo.

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Figura 3
Stato Ecologico - Valutazione triennio 2009-2011

Fonte: Arpa Piemonte

LIMeco (Livello di Inquinamento dai Macrodescrittori per lo stato ecologico)

Il LIMeco (Livello di Inquinamento dai Macrodescrittori per lo stato ecologico) è un indice sintetico che descrive la qualità delle acque correnti per quanto riguarda i nutrienti e l’ossigenazione. I parametri considerati per la definizione del LIMeco sono: Ossigeno in % di saturazione (scostamento rispetto al 100%), Azoto ammoniacale, Azoto nitrico e Fosforo totale.
L’indice LIMeco concorre insieme a STAR_ICMi (macrobenthos), ICMi (diatomee), IBMR (macrofite), ISECI (fauna ittica), SQA inquinanti specifici, alla definizione dello Stato Ecologico del Corpo Idrico Superficiale (CI).

Figura 4
Indice LIMeco. Ripartizione dei Corpi Idrici nelle 5 Classi - anno 2013



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Classi Numero CI
Elevato 126
Buono 30
Sufficiente 17
Scarso 6
Cattivo 1
I dati del 2013 evidenziano come il 70% dei 180 CI monitorati ricada classe Elevato di LIMEco, il 17% nella classe Buono e il restante 13% si distribuisca nelle classi Sufficiente, Scarso e Cattivo.
La classe di LIMEco triennale deriva dalla media dei valori calcolati annualmente riferiti ai corpi idrici, pertanto il monitoraggio del 2014 potrebbe variare i risultati sopra riportati.

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Diatomee - Indice ICMi (Intercalibration Common Metric Index)

Le Diatomee sono alghe unicellulari e vengono utilizzate come bioindicatori per la valutazione della qualità biologica dei corsi d’acqua.
L’indice ICMi è un indice multimetrico che deriva dalla combinazione dell’Indice di Sensibilità agli Inquinanti (IPS) e dell’Indice Trofico (TI) e concorre insieme ad altri indici (STAR_ICMi - macrobenthos, IBMR - macrofite, ISECI - fauna ittica, LIMeco, SQA inquinanti specifici) alla definizione dello Stato Ecologico del Corpo Idrico Superficiale (CI).
L’ICMi, essendo un indice sostanzialmente trofico, soddisfa parzialmente le richieste della Direttiva 2000/60/CE che prevede una valutazione della comunità acquatica in termini di composizione e abbondanza, valutandone lo scostamento rispetto alla comunità di riferimento rinvenibile in siti sostanzialmente privi di pressioni antropiche.

Figura 5
Diatomee. Ripartizione dei Corpi Idrici nelle 5 Classi - anno 2013



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Classi Numero CI
Elevato 17
Buono 10
Sufficiente 1
Scarso 2
Cattivo 0
I dati del 2013 evidenziano come il 90% dei 30 CI monitorati ricadano nelle prime due classi dell’indice diatomico ICMi Elevato e Buono; l’IQMi nelle classi Sufficiente e Scarso non determina il declassamento dello stato ecologico del CI in quanto è sempre in presenza di altri indici in stato inferiore al buono.

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Macrobenthos - indice STAR_ICMi (Standardisation of River Classifications_Itercalibration Multimetric Index)

Il macrobenthos è la comunità di organismi invertebrati bentonici cioè quegli organismi acquatici che vivono in stretto contatto con il fondo o fissati ad un substrato solido; il macrobenthos presenta una notevole importanza ecologica, in quanto riveste un ruolo fondamentale per la funzionalità degli ecosistemi fluviali.
Lo STAR_ICMi è un indice multimetrico composto da 6 metriche che forniscono informazioni in merito ai principali aspetti che la Direttiva chiede di considerare per l’analisi della comunità macrobentonica.
L’indice STAR_ICMi concorre insieme a ICMi - diatomee, IBMR - macrofite, ISECI - fauna ittica, LIMeco, SQA inquinanti specifici, alla definizione dello Stato Ecologico del Corpo Idrico Superficiale (CI).

Figura 6
Macrobenthos. Ripartizione dei Corpi Idrici nelle 5 Classi - anno 2013



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Classi Numero CI
Elevato 16
Buono 33
Sufficiente 23
Scarso 7
Cattivo 0
I dati del 2013 evidenziano come i CI monitorati nel 2013, confermando i risultati pregressi, abbiano una maggiore distribuzione nelle classi di STARICMi rispetto ad altri indici che concorrono alla definizione dello stato ecologico, con il 20% di CI in Elevato, il 42% in Buono, il 29% in Sufficiente e il restante 9% in Scarso. Lo STARICMi nelle classi inferiori al Buono, alla luce delle risultanze della prima classificazione ufficiale 2009-2011, in molti casi determina il declassamento dello stato ecologico del CI.

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Macrofite - indice IBMR (Index Macrofitique Biologique en Rivière)

Le macrofite acquatiche sono le specie vegetali macroscopiche che vivono nell’ambiente acquatico e in prossimità di esso.
L’IBMR è un indice per la valutazione dello stato trofico dei corsi d’acqua e concorre insieme a STAR_ICMi - macrobenthos, ICMi - diatomee, ISECI - fauna ittica, LIMeco, SQA inquinanti specifici, alla definizione dello Stato Ecologico del Corpo Idrico Superficiale (CI); si tratta di un indice finalizzato alla valutazione dello stato trofico dei CI che si basa sull’uso di una lista floristica di taxa indicatori ad ognuno dei quali è associato un valore indicatore di sensibilità ad alti livelli di trofia.

Figura 7
Macrofite. Ripartizione dei Corpi Idrici nelle 5 Classi - anno 2013



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Classi Numero CI
Elevato 4
Buono 6
Sufficiente 8
Scarso 0
Cattivo 0
I dati evidenziano come i 18 CI monitorati nel 2013 si distribuiscano in modo sostanzialmente omogeneo nelle classi Eevato, Buono e Sufficiente. L’indice IBMR nelle classi inferiori al buono, alla luce delle risultanze della prima classificazione ufficiale 2009-2011, in molti casi determina il declassamento dello stato ecologico del CI.

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SQA inquinanti specifici

Gli inquinanti specifici sono sostanze per le quali sono previsti SQA (Standard di Qualità Ambientali) definiti a scala nazionale.
La verifica degli SQA per gli inquinanti specifici scaricati e/o immessi nel bacino in quantità significative concorre insieme a STAR_ICMi - macrobenthos, ICMi - diatomee, IBMR - macrofite, ISECI - fauna ittica, LIMeco alla definizione dello Stato Ecologico. La verifica degli SQA è effettuata sul valore medio annuo delle concentrazioni. È determinato sulla base della valutazione del dato peggiore di un triennio per il monitoraggio Operativo e di un anno per il monitoraggio di Sorveglianza.

Figura 8
SQA inquinanti specifici. Ripartizione dei Corpi Idrici nelle 5 Classi - anno 2013



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Classi Numero CI
Elevato 37
Buono 133
Sufficiente 10
Scarso 0
Cattivo 0
I dati del 2013 evidenziano come più del 70% dei corpi idrici monitorati ricadano nella classe Buono dell’indice SQA inquinanti specifici, il 20% in classi Elevato e solo il 6% in classe Sufficiente. Apparentemente gli SQA risultano la componente che meno declassa lo Stato Ecologico, anche se è importante considerare la variabilità del risultato negli anni, in termini di stabilità e valori che si collocano sulla linea di confine, attraverso l’integrazione di dati di maggior dettaglio sulla presenza di impatto chimico.

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Morfologia - Indice IQM (Indice di Qualità Morfologica)

Le condizioni morfologiche sono valutate nei vari aspetti di continuità, configurazione morfologica, configurazione della sezione, configurazione e struttura dell’alveo e vegetazione della fascia perifluviale, attraverso l’applicazione dell’indice IQM che concorre, insieme all’indice IARI (Indice di Alterazione del Regime Idrologico) allo stato idromorfologico.

Figura 9
Indice di Qualità Morfologica. Ripartizione dei Corpi Idrici nelle 5 Classi - anno 2013



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Classi Numero CI
Elevato 0
Buono 8
Sufficiente 7
Scarso 0
Cattivo 0
I dati del 2013 evidenziano come i CI monitorati si distribuiscano in modo omogeneo nelle due classi di IQM Buono e Sufficiente. L’IQM concorre al calcolo di stato idromorfologico per il quale sono previste le due classi Elevato e Non Elevato. Il calcolo dell’IQM, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, porta all’attribuzione di cinque classi di qualità (elevato, buono, sufficiente, scarso e cattivo) di cui tutte, escluso l’elevato, concorrono al Non Elevato dello Stato Ecologico.

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Visualizza l'indice IDRAIM - Indice idromorfologico dei Corpi idrici

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