Fattori che influenzano lo stato della risorsa

TRASPORTI

Il settore dei trasporti negli ultimi anni è in una fase di profonda trasformazione che lo mette al centro di politiche spesso contrapposte negli obiettivi. Il trasporto di merci e persone è per esempio un elemento di sviluppo di un’economia del paese in grado di influenzare l’attrattività di un territorio (e quindi di investimenti) e l’efficiente allocazione di risorse. Il tema delle infrastrutture è nell’agenda europea sia per lo sviluppo di una rete più moderna che faciliti l’integrazione sia per una regolazione più aperta al mercato (si pensi al recente istituzione dell’Authority dei trasporti che ha sede a Torino). Per altri versi negli ultimi anni la crisi economica, da un lato, ha determinato 


una forte razionalizzazione del trasporto pubblico locale e ferroviario, dall’altro, ha stimolato una nuova domanda di mobilità basata anche sui nuovi valori ambientali e sociali che non trova ancora piena realizzazione da parte delle autorità locali.

Le politiche di riduzione dell’inquinamento atmosferico, di risoluzione dei problemi di congestione, o di riduzione dalla dipendenza da fonti fossili richiedono, a più livelli, un intervento organico di riqualificazione e pianificazione del territorio.

Consulta la serie storica degli indicatori sui trasporti.

Traffico stradale

La rete stradale piemontese registra, con i dati definiti del 2012, una sostanziale diminuzione del numero dei veicoli circolanti dal 2009 con l’unica eccezione del nuovo collegamento Asti-Cuneo. I primi dati disponibili per il 2013 (stime semestrali o annuali a seconda dei gestori) sembrano confermare le tendenze di due anni fa. Gli unici segnali in controtendenza dell’ultimo anno sono l’aumento del numero di veicoli sulla tangenziale di Torino e la sostanziale tenuta della tratta Ivrea-Santhià.

Tabella 1
Veicoli in transito sulle infrastrutture stradali (Autostrade e Tangenziale di Torino)

Tratta

2009

2010

2011

2012

2013*

 milioni di km percorsi

Torino - Milano (A4)

2.228,30

2.353,80

2.337,40

2.200,30

1.069,60

Torino - Piacenza (A21)

2.080,80

2.117,90

2.091,30

1.904,50

893,60

Torino - Savona (A6)

985,10

971,90

968,20

886,20

399,10

Alessandria - Gravellona (A 26) 

1.054,20

1.051,30

1.039,00

960,70

435,90

Alessandria - Voltri (A26)

1.100,60

1.093,20

1.095,20

1.012,50

451,90

Torino - Bardonecchia (A32)

322,30

330,80

321,40

294,00

138,60

Torino - Quincinetto (A5)

7.907.456

7.859.811

7.614.778

7.021.275

7.002.092**

Ivrea - Santhià (A4/A5)

6.233.165

6.327.148

6.306.758

5.930.139

5.913.937**

Tangenziale di Torino

24.826.337

24.955.145

24.436.610

22.611.773

22.874.455**

Asti - Cuneo (A33)

88,00

91,30

91,40

112,70

59,40


Fonte: Gestori autostrade

*dati primo semestre 2013 per tutti i gestori eccetto ATIVA (Torino-Quincinetto, Ivrea-Santhià Tangenziale di Torino)
**stima anno solare 2013 di ATIVA

Per approfondimenti consulta il sito AISCAT.

Traffico Ferroviario

Il numero complessivo di treni circolanti sulle tratte regionali è in costante aumento negli ultimi anni (+16% nell’ultimo anno). Questo trend è analogo nell’analisi del numero di treni passeggeri che nel 2013 hanno raggiunto i 391.430 convogli per le tratte considerate.
Gli aumenti più significativi dell’ultimo anno si sono registrati sul sistema ferroviario metropolitano dell’area torinese (+38% per
i collegamenti interni nella città di Torino) e sull’asse Torino-Novara. Al contrario si continua a registrare una diminuzione del traffico ferroviario nei collegamenti con la Liguria, ormai in calo da due anni nel settore treni passeggeri (-7%). I treni in circolazione sull’asse Torino-Alessandria registrano una ripresa dopo il calo dell’anno scorso in un trend che comunque ha visto nell’ultimo quinquennio una riduzione del numero dei transiti.

Tabella 2
Treni in transito sulle infrastrutture ferroviarie - anni 2008-2012 - Treni totali (passeggeri e merci)

Tratta

Sub-tratta

2008

2009

2010

2011

2012

2013

numero treni passeggeri e merci

Torino - Modane

Torino-Bussoleno

30.502

27.953

24.932

26.400

36.558

37.667

Bussoleno - Bardonecchia -Modane

22.476

21.304

18.451

19.991

24.383

25.599

Torino - Novara

Torino Porta Susa - Torino Stura

66.654

64.095

64.224

67.251

70.422

96.678

Torino Stura - Chivasso

63.214

61.150

58.856

48.484

49.942

56.989

Chivasso - Santhià

 

 

 

33.120

35.048

41.792

Santhià - Vercelli

 

 

 

33.457

35.270

42.371

Vercelli - Novara

34.880

36.373

32.609

33.715

34.534

41.045

Torino - Savona

Trofarello - Carmagnola - Fossano

33.746

34.804

32.046

26.718

26.032

29.419

Fossano - Ceva

18.374

18.874

19.808

19.640

17.365

14.498

Ceva - S. Giuseppe di Cairo

 

 

 

15.086

14.019

12.712

Torino - Alessandria

Trofarello - Asti

39.892

38.606

32.664

33.403

31.018

34.644

Asti - Alessandria

42.668

42.193

34.179

34.329

31.990

38.700

Fonte: RFI

Tabella 3
Treni in transito sulle infrastrutture ferroviarie - anni 2008-2012 - Treni passeggeri

Tratta

Sub-tratta

2008

2009

2010

2011

2012

2013

numero treni passeggeri

Torino - Modane

Torino - Bussoleno

18.492

18.289

17.574

18.141

28.260

27.816

Bussoleno - Bardonecchia - Modane

10.864

10.888

10.223

10.496

14.786

14.795

Torino - Novara

Torino Porta Susa - Torino Stura

58.472

57.110

59.131

61.078

64.164

87.832

Torino Stura - Chivasso

55.006

54.165

54.130

43.526

44.898

48.552

Chivasso - Santhià

 

 

 

28.354

30.448

35.373

Santhià - Vercelli

 

 

 

28.304

30.668

35.372

Vercelli - Novara

28.436

27.362

25.683

26.496

28.953

35.344

Torino - Savona

Trofarello - Carmagnola - Fossano

28.382

28.844

29.030

24.152

23.826

26.159

Fossano - Ceva

17.842

17.853

18.574

18.145

16.163

13.701

Ceva - S. Giuseppe di Cairo

 

 

 

13.740

12.847

11.960

Torino - Alessandria

Trofarello - Asti

35.258

33.006

29.126

28.518

25.611

27.234

Asti - Alessandria

35.294

33.213

28.993

28.624

25.782

27.292

Fonte: RFI

Traffico Aereo

Gli aeroporti piemontesi registrano andamenti diversi nella loro attività (n.voli). Lo scalo di Caselle registra una flessione negativa che riporta il numero dei voli ai valori del 2011. Per quanto riguarda l’aeroporto di Cuneo Levaldigi si assiste, invece, ad un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi due anni con un aumento del numero di voli.
Lo scalo di Milano Malpensa, qui considerato solo per i voli che incidono sul territorio piemontese, registra un dimezzamento dei passaggi rispetto ai dati del 2012.
Complessivamente il numero dei voli in transito sui cieli piemontesi è il più basso degli ultimi dodici anni.

Figura 1
Traffico Aereo, numero voli - anni 2002-2013

k: migliaia

Fonte: Gestori aeroporti

Traffico Merci

Il trasporto di merci su strada è ancora preferito rispetto alla modalità ferroviaria e a quella navale. In Italia l’ammontare complessivo del trasportato con origine nazionale nel 2011 è stimato in circa 135,1 miliardi di tkm (con una decrescita del 16,8% sull’anno precedente), una posizione sempre più marginale all’interno del contesto europeo dove Germania (307 miliardi di tkm), Polonia e Spagna registrano valori superiori ai 200 miliardi di tkm. L’allargamento del mercato unico europeo fa segnare trend di crescita in questo settore nei paesi dell’Est (Polonia, Lituania, Lettonia, Bulgaria) mentre arretrano i paesi mediterranei (Italia
e Grecia oltre che il Belgio).
A livello nazionale i quattro quinti dei volumi trasportati ha origine nelle regioni del Centro-Nord e meno di un quinto nel Mezzogiorno. Oltre la metà (54,6%) del trasportato di origine nazionale si concentra in quattro regioni: Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte.
Quest’ultima, nonostante un calo costante dal 2008 che complessivamente ha visto una riduzione del 22% delle tonnellate per chilometro, ha ridotto solo leggermente la propria quota di trasportato a livello nazionale (pari al 9,7%).

Tabella 4
Trasporto di merci su strada (a) per regione di origine (Valori assoluti in migliaia di tonnellate-km)

Regioni di origine

Valori assoluti

Variaz. % 2008/2011

Composizioni percentuali (b)

2008

2009

2010

2011

2008

2009

2010

2011

Piemonte

16.791.303

15.245.726

14.913.305

13.082.394

-22%

10,2

9,8

9,2

9,7

ITALIA

165.385.871

156.341.090

162.508.950

135.148.129

-18%

100

100

100

100


Fonte: Istat, Rilevazione sul trasporto merci su strada

(a) I dati si riferiscono ai veicoli di portata utile non inferiore ai 35 quintali.
(b) Eventuali incongruenze sono da attribuire alla procedura di arrotondamento.

Consulta gli approfondimenti di Istat.

Tabella 5
Traffico merci in transito attraverso le Alpi - anni 2000 -2012

 

2000

2005

2011

2012

 

Strada

Ferr.

Tot.

Strada

Ferr.

Tot.

Strada

Ferr.

Tot.

Strada

Ferr.

Tot.

 

Milioni di tonnellate nette

Monginevro

0,3

 -

0,3

0,1

 -

0,1

0,1

 -

0,1

0,1

 -

0,1

Moncenisio

 -

2,6

2,6

 -

0,4

0,4

 -

0

0

 -

0

0

Frejus

7,2

 -

7,2

2,2

 -

2,2

1,1

 -

1,1

1

 -

1


Fonte: Alpinfo

Consulta gli approfondimenti di Alpinfo

Parco Veicolare

Il Piemonte, con un tasso di motorizzazione di 643 ogni 1.000 abitanti, si colloca sopra la media di tutte le altre regioni italiane, detenendo anche il tasso più alto tra le regioni del Nord ad eccezione di quelle a statuto speciale. L’inversione di tendenza - con un calo generalizzato in quasi tutte le province piemontesi registratosi nel periodo 2009-2011 - sembra essersi arrestata, fornendo un contributo all’arretramento rispetto ai valori di riferimento di altre zone d’Europa (la media EU è di 500 auto/1.000 abitanti, l’Italia registra il secondo valore più alto - 621/1.000 abitanti dopo il Lussemburgo). Nelle varie realtà provinciali i territori di Biella, Cuneo, e Vercelli registrano i valori più alti a livello regionale, mentre Torino, Novara e il Verbano si collocano sotto la media regionale.


Il parco veicolare piemontese è in costante aumento dal 1991 al 2012, passando dalle 3.020.968 vetture alle 3.684.952 (+12.000 vetture rispetto all’anno precedente).
Per quanto riguarda l’alimentazione, continua il calo delle vetture a benzina (nell’ultimo decennio sono passate dal 74% al 54%) a favore delle vetture a gasolio (38%), raddoppiate dal 2002, e delle vetture con alimentazione di tipo “ecologico” (8%).

La qualità emissiva del parco veicolare registra una continua riduzione delle auto più inquinanti (Euro 0,1,2) che rappresentano ancora il 28% del totale a favore delle autovetture con standard più recenti (Euro 4,5,6) che oggi raggiungono il 51%.

Tabella 6
Parco veicolare suddiviso per mezzo di trasporto - anni 1991-2012

Anno

Autovetture

Motocicli

Motocarri

Autocarri

Autobus

Totale veicoli

Numero

1991

2.527.130

228.394

20.136

239.406

5.902

3.020.968

1992

2.598.239

229.455

19.806

247.778

5.604

3.100.882

1993

2.613.097

226.120

19.200

254.615

5.571

3.118.603

1994

2.531.375

222.559

18.709

279.653

5.400

3.057.696

1995

2.562.777

219.597

17.712

287.485

5.314

3.175.372

1996

2.472.051

218.777

17.817

297. 632

5.209

2.713.854

1997

2.492.597

219.095

17.318

311.964

5.505

3.046.479

1998

2.551.739

221.899

17.982

315.284

5.408

3.112.312

1999

2.618.162

230.808

16.135

317.645

5.479

3.188.229

2000

2.635.135

247.056

15.789

328.286

5.771

3.315.737

2001

2.670.910

263.469

15.441

337.954

5.809

3.293.583

2002

2.691.287

279.237

15.472

347.069

5.891

3.338.956

2003

2.730.410

295.183

15.906

347.177

5.927

3.481.736

2004

2.677.725

304.079

15.978

353.125

6.030

3.356.937

2005

2.703.252

323.764

16.741

360.005

6.140

3.491.835

2006

2.724.689

343.059

12.533

313.655

6.269

3.400.205

2007

2.744.476

361.066

12.285

313.134

6.212

3.437.173

2008

2.773.001

375.899

12.156

317.450

6.285

3.636.499

2009

2.780.528

391.177

11.990

317.818

6.333

3.507.846

2010

2.782.541

404.648

11.895

317.402

6.413

3.632.518

2011

2.806.330

417.475

11.801

318.886

6.419

3.672.075

2012

2.813.266

425.213

11.706

317.266

6.339

3.684.959


Fonte: Aci

Tabella 7
Autovetture suddivise per tipo di alimentazione - anni 2002-2012

Anno

Benzina

Benzina o GPL

Benzina o metano

Gasolio

 

Numero

2002

2.120.432

 

 

502.975

2003

2.086.625

 

 

585.299

2004

1.957.640

 

 

665.859

2005

1.882.016

 

 

756.015

2006

1.817.757

 

 

839.708

2007

1.748.388

 

 

919.337

2008

1.690.676

 

 

973.827

2009

1.614.520

 

 

1.003.524

2010

1.571.359

 

 

1.010.617

2011

1.551.769

 

 

1.050.038

2012

1.526.135

187.264

31.710

1.067.904


Fonte: Aci

Tabella 8
Autovetture suddivise per standard emissivo - anni 2005-2012

Anno

Euro 0

Euro 1

Euro 2

Euro 3

Euro 4

Euro 5

Euro 6

numero di auto 

2005

512.243

415.245

759.718

801.871

210.870

 

 

2006

392.519

272.668

839.888

740.145

479.214

 

 

2007

331.306

208.470

773.076

717.298

713.237

 

 

2008

301.952

172.598

701.201

692.306

903.765

 

 

2009

281.435

141.660

612.179

668.999

1.037.060

37.953

 

2010

267.077

121.486

539.120

639.773

1.118.264

95.570

 

2011

258.549

106.528

489.034

610.807

1.068.217

272.546

176

2012

251.401

95.926

443.706

581.727

1.047.176

391.976

907


Fonte: Aci

Consulta la sezione dedicata del sito ACI per approfondimenti.

Emissioni da TRAFFICO

Per quanto riguarda le pressioni emissive legate al comparto trasporti su strada è stata utilizzata l’ultima versione disponibile dell’Inventario Regionale delle Emissioni (IREA), che fa riferimento all’anno 2008.
La distribuzione delle emissioni da traffico degli ossidi di azoto (NOx espressi come NO2) coincide con la rete stradale (autostrade, strade extraurbane e strade urbane); in particolare, a livello comunale, è il traffico urbano a dare il maggior contributo.
Le emissioni di particolato primario (PM10) risultano
concentrate nei principali centri abitati, in quanto legate non solo alle emissioni veicolari esauste (da combustione), ma anche a quelle non esauste (risospensione, polverosità derivante dall’usura dei freni e dei pneumatici).
Le carte tematiche sotto riportate raffigurano i differenti contributi emissivi legati alle diverse categorie veicolari (Veicoli Leggeri VL – intesi come sommatoria di automobili, veicoli commerciali, motocicli e ciclomotori - e Veicoli Pesanti VP) e alla diversa alimentazione (benzina o diesel).

Figura 2
Emissioni da trasporto PM10, Nox benzina e diesel, veicoli leggeri e veicoli pesanti - anno 2008

Come si può notare osservando le carte tematiche, le emissioni esauste dei veicoli leggeri diesel risultano decisamente più rilevanti rispetto a quelle degli stessi veicoli alimentati a benzina, sia nel caso degli ossidi di azoto sia in quello del particolato primario, a causa dei fattori di emissione più elevati associati all’alimentazione diesel. Nel caso dei veicoli pesanti, invece, sono state elaborate mappe tematiche solo per i diesel, in quanto l’enorme differenza numerica tra mezzi pesanti alimentati a gasolio rispetto a quelli a benzina (a favore di quelli alimentati a gasolio) rende non rappresentativo il confronto in termini di pressioni emissive.
Per quanto riguarda le emissioni non esauste di particolato primario - ossia la quota di polveri derivanti dall’usura di freni e pneumatici nonché dalla risospensione generata dal passaggio dei veicoli - il confronto è stato effettuato tra veicoli leggeri e veicoli pesanti, non risultando disponibile in IREA la distinzione sulla base della tipologia di alimentazione: come ci si può aspettare, le emissioni non esauste di particolato primario si concentrano nei centri abitati di maggiori dimensioni e sono principalmente legate al traffico in ambito urbano dei veicoli leggeri, mentre risulta nettamente inferiore il contributo dei veicoli pesanti.

Sicurezza Stradale

Secondo i dati Istat gli incidenti stradali in Piemonte (65,1 su 1.000.000 ab) sono in diminuzione (-10%) rispetto all’anno precedente. Pur attestandosi su valori superiori alla media nazionale (60,1) il Piemonte, per quanto riguarda il nord Italia, registra il miglior valore dopo Liguria e Lombardia.

Tabella 9
Morti in incidenti stradali per regione - anno 2012

REGIONI

Morti per milioni di abitanti

Piemonte 65,1
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 86,5
Liguria 56,2
Lombardia 55,4
Trentino-Alto Adige/Südtirol 70,5
Bolzano/Bozen 69,0
Trento 72,0
Veneto 75,4
Friuli-Venezia Giulia 68,9
Emilia-Romagna 86,3
Toscana 67,4
Umbria 56,5
Marche 64,2
Lazio 68,0
Abruzzo 67,2
Molise 60,7
Campania 38,8
Puglia 65,2
Basilicata 84,9
Calabria 56,2
Sicilia 43,6
Sardegna 51,9

Italia

60,1


Fonte: Istat, Rilevazione degli incidenti stradali con lesione a persone

Tabella 10
Morti in incidenti stradali, serie storica - anni 2005-2012 (per milione di abitanti)

Morti in incidenti stradali

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

104,5

92,9

89,6

75,2

71,4

73,5

71,7

65,1


Fonte: Istat, Rilevazione degli incidenti stradali con lesione a persone

Per approfondimenti consulta il sito Sicurezza Stradale Piemonte e Istat.

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