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RUMORE

Controlli/superamenti

Il 70% circa degli esposti pervenuti in Arpa genera un controllo, mentre la restante parte è risolta mediante sopralluoghi, incontri tra le parti coinvolte, opere di mediazione, ecc.. Dei controlli effettuati, circa il 50% presenta effettivamente problematiche di mancato rispetto dei limiti acustici.

Figura 1
Controlli e superamenti limiti acustici - anno 2013

Fonte: Arpa Piemonte

Consulta gli approfondimenti sulle attività di Arpa reltive al rumore.

Pareri

Su richiesta prevalente dei Comuni, Arpa esprime quotidianamente pareri previsionali in campo acustico, principalmente per la realizzazione/modifica/potenziamento di attività produttive (Valutazione di Impatto Acustico).
L’andamento dei pareri rilasciati si mantiene sostanzialmente stabile dal 2008, dopo un repentino incremento nel periodo precedente a seguito dell’introduzione delle specifiche norme in materia.
Il numero di pareri suddiviso per provincia mostra una distribuzione variabile, dovuta sia alle specificità territoriali che alle differenti competenze tecniche presenti nelle singole amministrazioni.
La provincia con il maggior numero di pareri in funzione del numero di abitanti è quella Asti, seguita da Novara. Per quanto riguarda la tipologia, la quasi totalità delle richieste di parere riguarda l’impatto acustico.

Figura 2 - Andamento numero pareri - anni 2002-2013

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 3
Pareri con suddivisione provinciale - anno 2013

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 4
Pareri con suddivisione per tipologia - anno 2013

Fonte: Arpa Piemonte

Piani di Classificazione Acustica

Il Piano di Classificazione Acustica comunale rappresenta il principale strumento per la gestione e la prevenzione dell’inquinamento acustico. Esso fissa i valori limite della rumorosità nell’ambiente esterno e, soprattutto, determina vincoli e condizioni per uno sviluppo del territorio acusticamente sostenibile.
I dati aggiornati ad aprile 2014 evidenziano che l'82% circa dei comuni ha approvato in via definitiva il Piano di Classificazione Acustica, mentre un altro 14% ha comunque avviato la procedura di approvazione.
Il confronto sintetico con i dati dell’anno precedente mostra che in ogni provincia si è registrato un incremento, seppur lieve, verso il raggiungimento dell’obiettivo del 100%.

Tabella 1
Stato di attuazione dei Piani di Classificazione Acustica comunale - aprile 2014

Provincia

Avvio procedura

(n. comuni)

Approvazione definitiva

(n. comuni)

Non

zonizzati

(n. comuni)

Popolazione zonizzata

 

Superficie zonizzata

 

numero

% sul totale

km2

% sul totale

AL

28

150

12

394.122

92,3

2882

80,9

AT

36

75

7

171.954

79,0

1091

71,0

BI

19

61

2

162.937

89,4

697

76,4

CN

9

237

4

577.968

98,6

6534

94,7

NO

20

65

3

319.758

87,5

1023

76,5

TO

14

295

6

2.192.935

97,6

6335

92,8

VB

21

44

12

124.154

77,5

1177

52,2

VC

18

64

4

164.293

92,8

1733

83,0

PIEMONTE

165

991

50

4.108.121

94,1

21472

95,3


Fonte: Regione Piemonte

Figura 5
Andamento del numero dei Piani di Classificazione Acustica approvati - aprile 2014

Fonte: Regione Piemonte

Figura 6
Stato di attuazione dei Piani di Classificazione Acustica comunale - aprile 2014



Fonte: Regione Piemonte

Consulta gli approfondimenti sul sito di Regione Piemonte.

BOX DI ARGOMENTO
L’utilizzo di smartphone per la misura conoscitiva del rumore

Al fine di valutare la possibilità di utilizzo di sistemi di rilievo conoscitivo del rumore a costi contenuti, Arpa ha condotto uno studio utilizzando uno smartphone Android (fascia di prezzo medio-bassa) e una applicazione gratuita chiamata Noise Meter.
La verifica dell’attendibilità dei livelli sonori misurati dallo smartphone è stata realizzata effettuando rilievi in parallelo con fonometri integratori o analizzatori di spettri a norma di legge (Classe 1), impostando nell’applicazione un guadagno costante dei livelli, predefinito attraverso alcune prove preliminari di laboratorio.
Il microfono impiegato è quello del cavo auricolari, ma è possibile utilizzare anche i microfoni interni al telefono.
Sono stati condotti due tipi di analisi: misure in laboratorio di breve termine (sorgente campione - segnali di durata di qualche minuto) e misure in esterno a lungo termine (sorgente sonora
traffico stradale - durata di qualche giorno).
I risultati ottenuti evidenziano un’ottima risposta per livelli sonori compresi tra 35 e 80 dBA (curva di ponderazione dei decibel) e nel campo di frequenze tra 250 e 5.000 Hz.
È però importante evidenziare che ogni smartphone ha la sua risposta al rumore, in funzione delle caratteristiche del microfono, dell’elettronica interna e della particolare applicazione utilizzata per l’analisi dei dati.
Prima di considerare attendibili i livelli di rumore forniti da un qualsiasi smartphone/tablet è pertanto necessario un confronto con strumenti di precisione.
In ogni caso, per utilizzare i dati acquisiti da tali sistemi, è necessario avere le necessarie conoscenze e competenze tecniche; una misura estemporanea e di breve durata nella maggior parte dei casi può non essere significativa.

Figura 7
Risposta di uno smartphone in frequenza e ampiezza - differenza tra il livello del segnale e il livello del telefono

Figura 8
Confronto fra livelli sonori rilevati da uno smartphone e da un fonometro in classe 1
dati aggregati su 5 minuti per 11 giorni di misura