Fattori che influenzano lo stato della risorsa

RISCHI INDUSTRIALI

Stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante

Il Piemonte è la terza regione italiana per presenza di stabilimenti cosiddetti “Seveso”, soggetti all’obbligo di presentazione di una Notifica alle Autorità Competenti (art. 6 del DLgs 334/99), a seguito della quale vengono inseriti nel Registro delle Aziende a Rischio di Incidente Rilevante (RIR), consultabile sul sito di Regione Piemonte.
Tali aziende appartengono a comparti produttivi e merceologici piuttosto diversificati; i più presenti sul territorio regionale sono i trattamenti superficiali (galvanici) e lo stoccaggio/movimentazione del GPL, seguono la produzione di chimica di base e lo stoccaggio degli oli minerali.

Figura 1
Distribuzione regionale dei comparti produttivi relativi agli stabilimenti a rischio di incidente rilevante in Piemonte
(aggiornamento maggio 2014)

Fonte: Elaborazione Arpa su dati Registro regionale delle aziende a rischio di incidente rilevante

Nel Registro regionale, aggiornato a maggio 2014, risultano censiti 99 stabilimenti, di cui 53 soggetti anche alla redazione del Rapporto di Sicurezza (art. 8 del DLgs 334/99).

Figura 2
Distribuzione provinciale degli stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante (aggiornamento maggio 2014)

Fonte: Registro regionale delle aziende a rischio di incidente rilevante

La provincia di Novara presenta il maggior numero di stabilimenti a rischio di incidente rilevante, in relazione sia ai poli industriali di S. Agabio di Novara e S. Martino di Trecate sia alla presenza di quasi il 50% delle attività galvaniche inserite nel Registro. Seguono le province di Torino e di Alessandria; in quest’ultima insiste il maggior numero di stabilimenti soggetti alla presentazione del Rapporto di Sicurezza.
Consulta il sito di Arpa Piemonte per approfondimenti.

 Sostanze pericolose

I gestori degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante devono dichiarare nella notifica i massimi quantitativi di sostanze e/o miscele pericolose presenti, riferendosi alle categorie di pericolo (es. molto tossiche, tossiche, liquidi infiammabili, esplosive, comburenti, pericolose per l’ambiente acquatico, ecc.) e/o alle sostanze nominali (es. ossigeno, idrogeno, metanolo, cloro, formaldeide, ecc.) identificate nell’Allegato I del DLgs 334/99 e s.m.i.
Le sostanze/miscele “pericolose per l’ambiente” costituiscono la tipologia più diffusa sul territorio regionale (circa 2.400.000 tonnellate); seguono la macrocategoria “infiammabili”, che comprende sostanze/miscele che possono dare origine a fenomeni di irraggiamento e/o esplosione (circa 1.000.000 tonnellate), e quella relativa alle sostanze/miscele che presentano caratteristiche di tossicità (circa 25.000 tonnellate).

Figura 3
Distribuzione provinciale delle sostanze/miscele tossiche presenti negli Stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante
(aggiornamento maggio 2014)


Fonte: Elaborazione Arpa su dati Notifiche ex art. 6 del DLgs 334/99

Figura 4
Distribuzione provinciale delle sostanze/miscele infiammabili presenti negli Stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante
(aggiornamento maggio 2014)


Fonte: Elaborazione Arpa su dati Notifiche ex art. 6 del DLgs 334/99

Figura 5
Distribuzione provinciale delle sostanze/miscele tossiche per l'ambiente presenti negli Stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante
(aggiornamento maggio 2014)


Fonte: Elaborazione Arpa su dati Notifiche ex art. 6 del DLgs 334/99