risposte

TRASPORTI

Atti di pianificazione e programmazione

I complessi problemi della mobilità esigono un moderno processo di pianificazione dei trasporti con l’obiettivo di perseguire la realizzazione di un processo di innovazione fondato sul principio della mobilità sostenibile, promuovendo una mobilità più efficiente dal punto di vista economico, sociale e ambientale in linea con i traguardi definiti in sede europea e nazionale.
Si configura, quindi, il Piano Regionale Strategico della mobilità e accessibilità quale documento di tipo strutturale, cioè di lungo periodo e che concerne le scelte portanti di tipo strategico; è poi ai Piani settoriali che viene demandato il compito di precisare e di apportare contenuti tecnici specifici identificando campi d’azione, linee strategiche e azioni. L’insieme dei suddetti
documenti costituisce, il Piano Regionale dei Trasporti di cui all’art. 4, comma 3 della LR 1/00 e s.m.i.
Nella programmazione regionale i Piani settoriali sono:
  • il Piano regionale della mobilità sostenibile (PRMS);
  • il Piano regionale della sicurezza stradale (PRSS);
  • il Piano regionale dell’infomobilità (PRIM);
  • il Piano regionale della logistica (PRL);
  • il Piano regionale della infrastrutture (PRI).
La redazione di alcuni di essi è stata anticipata per particolari esigenze legislative o per opportunità amministrative: il PRSS è stato approvato con DGR n. 11-5692 del 16.04.2007; il PRIM è stato approvato con DGR n. 11-8449 del 27.03.2008

Documento strategico di indirizzi per la redazione del Piano regionale dei trasporti (DSPRT)

Il Documento , approvato il 23 dicembre 2013, a partire dagli indirizzi strategici europei per l’Italia e le raccomandazioni specifiche in tema di trasporti delineati nel Position Paper per la nuova programmazione 2014-2020, individua le principali sfide al quale il nuovo Piano Regionale dei Trasporti dovrà rispondere in termini di obiettivi prioritari e di risultati da conseguire in orizzonti temporali definiti. Tale provvedimento intende, altresì, rispondere alla condizionalità ex ante prescritta dalla Commissione europea quale presupposto per l’accesso ai finanziamenti previsti dal ciclo di programmazione 2014-2020.

Il nuovo Piano, che si ispira alla strategia Europa 2020 e che assumerà le caratteristiche di uno strumento di indirizzo strategico a lungo termine, contribuisce alle politiche di sviluppo
sostenibile, incidendo sul sistema territoriale della mobilità, integrando e completando a livello locale le strategie definite a livello europeo e nazionale, tenuto conto della favorevole posizione del Piemonte in quanto regione alpina di confine e snodo di due corridoi transnazionali che ne garantiscono l’appartenenza alla rete europea dei trasporti (rete TEN-T).

Il Piano si configurerà come processo che si sviluppa nel tempo e si completa attraverso documenti di carattere settoriale, che permettono di dettagliare, precisare e arricchire il disegno strategico iniziale.

Documento strategico di indirizzi per la redazione del Piano regionale dei trasporti

Promozione di interventi a favore dei territori interessati dalla realizzazione di grandi infrastrutture. Cantieri - Sviluppo - Territorio (LR 4/11)

La Regione interviene a favore dei territori interessati dalla realizzazione di grandi infrastrutture con la finalità di limitarne e mitigarne gli impatti e renderla vantaggiosa per le collettività territoriali, operando per armonizzare operagli interventi di mitigazione e compensazione del progetto anche con le opere di accompagnamento. Per grandi infrastrutture si intendono gli interventi ricompresi negli elenchi predisposti ai sensi della legge 21 dicembre 2001, n. 443 e gli interventi inseriti nelle intese Stato-Regione.
Tale legge, a cui è subentrato il DLgs 163/06, è operativa sui progetti ferroviari delle linee Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) Torino Lione e sul Terzo valico dei Giovi per i quali sono state in particolare approfondite, attraverso la costituzione di specifici gruppi di lavoro, le tematiche relative a salute e sicurezza, opportunità per le imprese, ricettività e valorizzazione materiali di scavo delle gallerie.

Per approfondimenti, consulta la Legge regionale 4/11.

OSSERVATORI AMBIENTALI DELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE

Prosegue l’attività degli Osservatori Ambientali sulla realizzazione delle opere infrastrutturali aventi carattere strategico. In merito, con particolare riferimento agli Osservatori Ambientali Regionali, si evidenzia il coinvolgimento della Direzione regionale Ambiente e il supporto tecnico di Arpa Piemonte. L’attività di tali organismi è funzionale alla verifica dell'ottemperanza delle prescrizioni ambientali contenute nel provvedimento di VIA. La verifica, pur non sostituendosi alle competenze giuridico - amministrative dei singoli Enti competenti, si esplica attraverso il monitoraggio nelle fasi di realizzazione e di primo esercizio dell'opera prevenendo e/o risolvendo tutte le possibili criticità di carattere ambientale in un ambito di concertazione tra soggetti “attuatori” e soggetti “controllori”. Sono state avviate le attività dell’Osservatorio Ambientale sulla Alta Capacità/Alta Velocità (AC/AV) MI-GE
Terzo Valico, istituito presso il Ministero dell’Ambiente, mentre proseguono quelle dell’Osservatorio Ambientale istituito presso Regione Piemonte sui lavori di ammodernamento dell’autostrada Torino - Milano imperniate sulle attività di monitoraggio e controllo sugli ultimi lotti del primo tronco (Torino - Novara est) e sugli interventi di compensazione ambientale dell’intera tratta. Sul secondo tronco della medesima autostrada sono in fase di attuazione i monitoraggi ambientali di” corso d’opera” che qualora fosse estesa l’attività dell’Osservatorio Ambientale anche alla tratta Novara est- Milano, dovrebbero essere presentati in osservatorio . Per l’autostrada Asti-Cuneo l’Osservatorio Ambientale regionale costituito nel 2010 ha esaminato il monitoraggio post-operam sui lotti completati e aperti al traffico nel 2012 e proseguito l’attività fino a inizio 2013 quando ne è stata sospesa l’attività
Link testo