NEVE
Stagioni invernali 2017-2018 e 2018-2019
Per analizzare l'andamento delle precipitazioni nevose è necessario prendere in considerazione le stagioni invernali che hanno interessato l'anno 2019 ossia la stagione invernale 2018-2019 e l'inizio di quella 2019-2020, in quanto le condizioni di innevamento di inizio anno (gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio) sono conseguenza delle nevicate di novembre e dicembre dell'anno precedente.
Durante il 2019 l’andamento delle precipitazioni nevose è stato in generale in media o inferiore durante la prima parte dell’anno (mesi invernali o primaverili del 2019) (figura 1) mentre è stato decisamente abbondante con quantitativi cumulati di neve fresca superiori alle medie nella parte finale dell’anno 2019.
In seguito alle abbondanti precipitazioni verificatesi nel mese di novembre conclusosi con l’evento alluvionale (22 - 25 novembre) l’inizio della stagione invernale 2019-2020 si è presentata con un abbondante spessore del manto nevoso (notevolmente sopra la media stagionale) già a partire dalle quote medie (1500 m circa) (figura 2).
I periodi di maggiore instabilità sono stati registrati in concomitanza delle nevicate più intense: durante la prima parte dell'anno si è verificato nel mese di febbraio, a metà del mese di aprile e ad inizio maggio (solo sui settori settentrionali) quando il grado di pericolo ha raggiunto il “4-Forte”; per quanto riguarda la parte finale dell’anno, sicuramente la fine del mese di novembre ha rappresentato il periodo con maggiore intensità di nevicate dell’anno con valanghe importanti che hanno raggiunto limiti storici.
Figura 1
Lago Vannino - Formazza (VB), Lago di Rochemolles - Bardonecchia (TO), Lago del Chiotas - Entracque (CN)
In ordine da sinistra a destra le stazioni manuali - stagione 2018-2019
In alto l’andamento giornaliero della neve al suolo -HS- dove la linea blu spessa indica l’HS della stagione, la linea tratteggiata indica l’andamento medio dell’HS e l’area colorata in grigio indica +/- la deviazione standard rispetto alla media. in basso le nevicate -HN-: le barre nere indicano i singoli valori di neve fresca giornaliera (asse y di riferimento di sinistra), la linea spessa rossa indica la relativa cumulata, mentre la linea tratteggiata si riferisce alla cumulata media (queste ultime due linee fanno riferimento all’asse y di destra). I numeri riportano rispettivamente il totale di neve fresca della stagione e della media storica.
Come si può notare dal confronto tra le immagini di figura 1 e quelle di figura 2, il mese con le precipitazioni nevose più continue e abbondanti è stato quello di novembre sicuramente uno tra gli episodi nevosi - valanghivi più significativi degli ultimi anni.
Dall'esame dei grafici delle due stagioni invernali in esame, 2018-2019 e 2019-2020, si nota una differenza significativa delle caratteristiche nevose delle due stagioni. La stagione 2018-2019, nel complesso, ha fatto registrare apporti di neve prossimi alla media durante tutto il periodo dell’inverno, ad eccezione dei settori meridionali. Al contrario la stagione invernale 2019-2020 ha fatto registrare quantitativi di neve notevolmente superiori alle medie storiche di riferimento generalmente in tutti i settori dell'arco alpino piemontese fino al mese di dicembre per poi presentare una brusca diminuzione delle precipitazioni nevose nei mesi centrali e primaverili. Come si può notare dai grafici (figura 2) i valori cumulati di neve fresca a fine stagione 2019-2020 sono prossimi alle medie storiche nel nord Piemonte, superiori alle medie nei settori occidentali e inferiori in quelli meridionali. Diverso è l’andamento dello spessore della neve al suolo che presenta caratteristiche simili in tutti i settori, con un inizio stagione con uno spessore abbondantemente sopra la media in tutti i settori, raggiungendo in alcuni casi i valori massimi registrati, per poi subire una graduale e costante diminuzione fino a fine stagione che come si può vedere nei grafici ha visto una fusione totale del manto nevoso anticipata in di circa 15 giorni fino a 1 mese.
Figura 2
Lago Vannino - Formazza (VB), Lago di Rochemolles - Bardonecchia (TO), Lago del Chiotas - Entracque (CN)
In ordine da sinistra a destra le stazioni manuali - stagione 2019-2020
In alto l’andamento giornaliero della neve al suolo -HS- dove la linea blu spessa indica l’HS della stagione, la linea tratteggiata indica l’andamento medio dell’HS e l’area colorata in grigio indica +/- la deviazione standard rispetto alla media. In basso le nevicate -HN-: le barre nere indicano i singoli valori di neve fresca giornaliera (asse y di riferimento di sinistra), la linea spessa rossa indica la relativa cumulata, mentre la linea tratteggiata si riferisce alla cumulata media (queste ultime due linee fanno riferimento all’asse y di destra). I numeri riportano rispettivamente il totale di neve fresca della stagione e della media storica.
Complessivamente nell’anno 2019 gli apporti di neve fresca sono stati pressoché in tutti i settori superiori alla media (periodo 1981-2010) o di poco al di sotto alle quote medie (1500 metri). In generale oltre i 2000 metri il surplus di neve fresca rispetto alla media annuale è compreso tra il 10% e il 20% circa, mentre per le quote medie i valori sono prossimi alla media compresi tra +10% e -10% circa (figura 3).
Figura 3
Valori di neve fresca cumulata media dal 1° gennaio al 31 dicembre anno 2019
in confronto al periodo 1981-2010
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