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PIANO DI DISTRETTO E PIANO DI TUTELA

L’argomento rientra in diversi Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare nei seguenti:

Obiettivo 6
Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture iginieco-sanitarie

Obiettivo 12
Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre

Obiettivo 13
Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico

Obiettivo 15
Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre



            

Il Piano di Gestione del Distretto idrografico del fiume Po

Il Piano di Gestione del Distretto idrografico del fiume Po (PdG Po) attualmente vigente, relativo al periodo 2016-2021, ad oggi è in fase di aggiornamento, come previsto dalla Direttiva Quadro Acque (DQA).
La revisione porterà ad approvare il terzo ciclo di pianificazione distrettuale a dicembre 2021.

L’attività svolta da parte delle Regioni padane, in collaborazione con l’Autorità distrettuale, nel 2019 e tuttora in corso, riguarda in sintesi:
  • l’aggiornamento del quadro delle pressioni antropiche sulle acque;
  • l’aggiornamento della classificazione dello stato delle acque, considerando il sessennio di monitoraggio 2014-2019;
  • la verifica dell’attuazione delle misure di tutela presenti nel piano, tra cui quelle previste per il territorio piemontese e sintetizzate nella Tabella 1 - Quadro di sintesi delle Misure Individuali in Piemonte; 
  • la valutazione delle raccomandazioni fatte dalla Commissione Europea a tutti gli Stati membri a seguito dell’analisi dei piani di gestione vigenti e di tutte le direttive comunitarie afferenti alla tematica delle acque, riportate nel nuovo documento “Fitness Check” pubblicato a dicembre 2019.
Il processo sopra descritto guiderà l’elaborazione del terzo PdG Po, valido per il periodo 2021-2027.

A titolo di esempio le tematiche evidenziate dalla Commissione da approfondire nel nuovo piano riguardano:
  • l’implementazione dell’analisi economica per dare attuazione al principio del recupero dei costi generati dai diversi usi delle acque (articolo 9 DQA);
  • il miglioramento della quantificazione dello stato chimico delle acque considerando i “nuovi” inquinanti che in questi anni si sono aggiunti alle sostanze chimiche già monitorate (es. PFAS, antibiotici, microplastiche…);
  • una maggiore attenzione alle misure di riqualificazione idro-morfologica dei corsi d’acqua contemplando la necessità di garantire sia un “deflusso ecologico” a valle delle derivazioni di acqua sia il ripristino dello stato morfologico delle zone ripariali attraverso una gestione conservativa della vegetazione.

Queste saranno in linea di massima le priorità del nuovo ciclo di pianificazione a livello di Bacino del fiume Po, da sviluppare anche attraverso una migliore integrazione delle diverse pianificazioni afferenti alle acque (difesa del suolo, agricoltura, produzione energetica).

Tabella 1 
Quadro di sintesi delle Misure Individuali in Piemonte

N° KTM

Misure chiave (Key Type Measures – KTM)

Sintesi delle Misure individuali in Piemonte

KTM.1

Costruire o ammodernare gli impianti di trattamento delle acque reflue

Depurazione dei reflui delle case sparse e dei piccoli agglomerati

Incremento efficienza di depurazione dei reflui urbani eliminando gli impianti a minore efficienza

Interventi di sistemazione delle reti fognarie esistenti ed estensione a zone non servite

KTM.2

Ridurre l'inquinamento dei nutrienti di origine agricola

Aggiornamento delle zone vulnerabili ai nitrati da origine agricola

Realizzazione di fasce tampone/ecosistemi filtro lungo il reticolo naturale ed artificiale di pianura

Utilizzo di sistemi integrati eco-compatibili di captazione o rimozione dei nutrienti

KTM.3

Ridurre l'inquinamento dapesticidi in agricoltura.

Individuazione delle zone vulnerabili ai fitosanitari

Applicazione delle misure in attuazione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

Azioni per la mitigazione dell'impatto agricolo da correlare alla misura prevista dai PSR per "indennità Direttiva Acque e Direttiva Habitat"

KTM.4

Bonificare i siti contaminati (inquinamento storico compresi i sedimenti, acque sotterranee, suolo).

Realizzazione di interventi di bonifica dei siti contaminati e di messa in sicurezza (per laghi e acque sotterranee)

KTMs

5 e 6

Migliorare la continuità longitudinale (ad es. attraverso i passaggi per pesci, demolizione delle vecchie dighe).

Migliorare le condizioni idromorfologiche dei corpi idrici, diverse dalla continuità longitudinale (ad es: restauro fluviale, miglioramento delle aree ripariali, rimozione di argini, riconnessione dei fiumi alle loro pianure alluvionali, miglioramento delle condizioni idromorfologiche delle acque di transizione, ecc.)

Mantenimento e ripristino della vegetazione nelle aree di pertinenza fluviale, per incrementare la resilienza dei sistemi naturali ai cambiamenti climatici

Predisposizione e attuazione degli interventi dei Programmi di gestione dei sedimenti

Realizzazione di interventi integrati di mitigazione del rischio idrogeologico, di tutela e riqualificazione degli ecosistemi e della biodiversità (integrazione dir. Acque, Alluvioni, Habitat, Uccelli)

Predisposizione dei Piani di gestione del demanio fluviale e lacustre e delle pertinenze idrauliche finalizzati alla ricostruzione di ambienti e al recupero della biodiversità

KTM.7

Migliorare il regime di deflusso e/o definizione della portata ecologica

Revisione del DMV, definizione delle portate ecologiche e controllo dell'applicazione sul territorio

Revisione delle concessioni per il rispetto del bilancio idrico e idrogeologico

KTM.8

Misure per aumentare l’efficienza idrica per l'irrigazione, l'industria, l'energia e l’uso domestico

Realizzazione di vasche di accumulo della risorsa idrica sulle aste fluviali a monte delle derivazioni principali o su percorsi dei relativi canali adduttori, sfruttando anche invasi di cava, allo scopo di gestire eventi di scarsità idrica

Applicazione delle Linee guida statali

Mappatura dell'efficienza dell'uso irriguo e individuazione dei target di risparmio e/o incremento dell'efficienza

KTMs

9, 10, 11

Misure relative alla "politica dei prezzi" dell'acqua per l'attuazione del recupero dei costi dei servizi idrici (uso domestico, industriale e agricolo)

Applicazione del Metodo Tariffario Idrico dell’AEEGSI

Applicazione del "Regolamento recante i criteri per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori d'impiego dell'acqua"

Revisione e regolamentazione dei canoni per i diversi usi ai fini della incentivazione dell'efficienza e del recupero di costi ambientali e della risorsa

KTM.13

Misure di tutela dell'acqua potabile (ad esempio istituzione di zone di salvaguardia, fasce tampone, ecc)

Ricondizionamento, chiusura o sostituzione dei pozzi che mettono in comunicazione il sistema acquifero superficiale con quello profondo

Disciplina per la definizione e gestione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano

Definizione delle aree di ricarica degli acquiferi profondi per la protezione delle acque destinate al consumo umano

Realizzazione di interventi di interconnessione di sistemi acquedottistici per ridurre vulnerabilità quali-quantitativa della fornitura potabile

KTM.14

Ricerca e miglioramento dello stato delle conoscenze al fine di ridurre l'incertezza

Applicazione dell’Indice di Qualità morfologica (IQM) per i corpi idrici fluviali in stato non elevato

Indagine sugli effetti dei fenomeni di hydropeaking-thermopeaking

Sviluppo e mantenimento della modellistica di distretto DEWS-Po

Calcolo del bilancio idrico per il livello regionale, di sottobacino e di corpo idrico

Integrazione e aggiornamento dei dati relativi alle opere di difesa idraulica

Aumento delle conoscenze sulle pressioni e sui carichi inquinanti puntuali e diffusi e dei loro meccanismi di veicolazione nei corpi idrici

Aumento delle conoscenze sui valori di fondo naturale per sostanze prioritarie e inquinanti specifici

Adeguamento dei piani di monitoraggio dei corpi idrici per le sostanze prioritarie ai sensi della direttiva 2013/39/UE

Monitoraggio della situazione territoriale delle scale di risalita per la fauna ittica (funzionamento delle esistenti e necessità di riconnessione)

Adozione di indirizzi per l'aggiornamento delle regole di gestione dei livelli dei laghi

Valutazione dell’impatto economico a lungo termine delle modificazioni morfologiche dei corpi idrici e valutazione dei servizi ecosistemici delle fasce fluviali e delle rive lacustri ai fini economici

KTM.18

Misure per prevenire o per controllare gli impatti negativi delle specie esotiche invasive e malattie introdotte

Interventi per il contenimento di specie animali (es. siluro) e vegetali invasive, con azioni coordinate a livello di bacino

KTM.23

Misure per la ritenzione naturale delle acque

Potenziare la capacità di espansione delle piene nelle aree di pertinenza fluviale

KTM.24

Adattamento ai cambiamenti climatici

Predisposizione del Piano di Gestione delle Siccità a livello di Distretto (Siccidrometro e Direttiva Magre)

KTM.26

Governance

Disciplina per la tutela dei "siti reference"

Tutela dei paesaggi fluviali attraverso azioni specifiche di integrazione con i Piani paesaggistici regionali e altri strumenti di pianificazione che concorrono a tutelare il paesaggio

Attivazione e attuazione dei contratti di fiume, lago e delta

Informazione, educazione e formazione sui contenuti e sull'attuazione del Piano

Completamento dei piani di gestione delle aree SIC e ZPS e/o definizione misure di conservazione

Potenziamento delle azioni di salvaguardia

Il Piano di Tutela delle Acque

A livello regionale la pianificazione sulle acque, rappresentata in sintesi dalle misure piemontesi riportate nella Tabella 1, compenetra quanto sviluppato a livello distrettuale con il Piano di Tutela delle Acque (PTA), che si configura come attuazione del PdG Po e specificazione di maggior dettaglio.
La stesura della revisione del PTA della Regione Piemonte è stata completata nel 2018 e, con DGR 64-8118 del 14/12/18, la Giunta Regionale ha disposto di trasmettere la proposta di PTA al Consiglio Regionale per l’approvazione definitiva.
Il Piano di Tutela delle acque, sulla base dei contenuti del PdG Po, individua misure per raggiungere gli obiettivi europei di qualità ambientale per corsi d’acqua, laghi e acque sotterranee, persegue la protezione e la valorizzazione del sistema idrico piemontese nell’ottica dello sviluppo sostenibile della comunità, è uno strumento fondamentale per rafforzare la resilienza degli ecosistemi acquatici, per affrontare gli effetti del cambiamento climatico, per raggiungere gli obiettivi strategici dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

La revisione del PTA è stata effettuata con le seguenti finalità prioritarie:
  • aggiornare il PTA 2007 sulla scorta dei dati ambientali aggiornati (analisi delle pressioni antropiche e monitoraggi ciclici di ARPA Piemonte);
  • aggiornare le Norme di Piano in linea con l’evoluzione normativa e i cambiamenti ambientali succedutisi dal 2007 ad oggi;
  • adeguare il PTA 2007 alla strategia generale del Bacino Padano, sviluppata di concerto con le altre Regioni interessate;
  • declinare la strategia per ciascuno dei 634 corpi idrici superficiali (torrenti, fiumi, laghi) e dei 34 corpi idrici sotterranei (falde superficiali e falde profonde) presenti sul territorio piemontese per il raggiungimento dell’obiettivo di “buono stato” previsto dalla direttiva comunitaria, attraverso la definizione delle misure di risanamento necessarie (es. miglioramento della depurazione, mitigazione inquinamento di origine agricola, riqualificazione delle sponde, riequilibrio del bilancio idrico, politiche efficienti e sostenibili sul costo dell’acqua etc.).

Con l’adozione della proposta di PTA è stata anche disposta l’anticipazione dell’efficacia delle prescrizioni previste dalle Norme di Piano per alcune aree e specifici corpi idrici di particolare pregio ambientale (“Aree ad elevata protezione”) e per la tutela delle acque destinate al consumo umano. La salvaguardia prevista è valida, ai sensi della norma vigente, per un periodo massimo di 36 mesi o fino all’approvazione definitiva del PTA da parte del Consiglio Regionale.
Le prescrizioni, in particolare quelle sulle aree ad elevata protezione, riguardano per lo più limitazioni per i nuovi prelievi d’acqua che ricalcano norme già vigenti per il Distretto idrografico del fiume Po e vincolanti per le Regioni padane e norme di livello nazionale già valide per tutti i distretti idrografici.
A seguito della deliberazione di dicembre 2018, si è avviato un confronto con le amministrazioni provinciali per l’applicazione della norma, con riferimento in particolare alle misure di salvaguardia sopra descritte.
La documentazione completa della proposta di revisione del PTA, attualmente in attesa dell’esame presso il Consiglio Regionale, è disponibile sul sito istituzionale.

L’ANALISI ECONOMICA PER LA PIANIFICAZIONE sulle acque

Il Piano di Gestione del Distretto idrografico del fiume Po (PdG Po 2015) è attualmente in fase di riesame per l’elaborazione del terzo ciclo di pianificazione distrettuale valido per il periodo 2021-2027, così come richiesto dalla Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE (DQA).
La Commissione europea, nel valutare l’applicazione della DQA negli Stati membri ha evidenziato, tra le questioni prioritarie ancora da approfondire, la necessità di implementare l’Analisi Economica di supporto alla pianificazione.
Quando si parla di Analisi Economica si fa riferimento sia alla corretta identificazione e quantificazione economica delle Misure di Piano, a seguito di un’analisi dei costi-efficacia e costi-benefici per orientare le scelte pianificatorie, sia alla conseguente applicazione del principio sancito dall’articolo 9 della Direttiva inerente il recupero dei costi ambientali, cioè i costi delle misure individuate per mitigare gli impatti causati dai vari settori di impiego della risorsa.
La corretta applicazione dell’articolo 9 è fondamentale per il reperimento di risorse finanziare per le politiche ambientali e, inoltre, costituisce un elemento di Condizionalità ex ante per l’accesso ai fondi comunitari previsti nell’ambito della PAC (Politica Agricola Comune).
Per affrontare la questione e rispondere alle richieste della UE, sono state elaborate a livello nazionale le seguenti direttive tecniche:

  • Linee Guida nazionali per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori d’impiego dell’acqua”, approvate con Decreto 39 del 24/02/15.
  • Linee guida per la regolamentazione da parte delle Regioni delle modalità di quantificazione dei volumi idrici ad uso irriguo”, approvate con Decreto 31/07/15.
  • Manuale Operativo e Metodologico per l’implementazione dell’ Analisi Economica”, approvato con Decreto 574 del 6/12/18.

Tali documenti, pur sviluppando principi fondamentali, necessitano ancora di uno sviluppo operativo a livello dei Distretti idrografici e delle Regioni per renderli davvero applicabili ed efficaci.
Nel PdG Po 2015, partendo da queste premesse, sono state inserite specifiche Misure di Piano, da attuare nel periodo di riferimento 2015-2021, volte al recepimento e all'attuazione nel Distretto e in Regione delle indicazioni nazionali.

In questo contesto, in Piemonte, è stata avviata già nel 2017 una collaborazione Istituzionale con l’Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Economia e statistica, con lo scopo di fornire supporto all’implementazione dell’analisi economica dei piani sulle acque, con particolare riferimento al territorio piemontese.
Obiettivo prioritario è la predisposizione di una proposta metodologica di revisione della quantificazione dei canoni di concessione per l’uso di acqua pubblica, valorizzando concretamente il costo ambientale in relazione alle diverse tipologie di uso.
Nel corso del 2019 la Regione ha proseguito la collaborazione con la stessa Università, tuttora in corso, con particolare attenzione alle questioni relative all’uso dell’acqua per fini irrigui e idroelettrici.
Nella fase attuale di riesame del PdG Po e elaborazione del terzo ciclo di pianificazione è stato attivato uno specifico Tavolo di Lavoro con il Ministero dell’Ambiente, il Ministero delle Politiche agricole, le Autorità distrettuali e le Regioni, al fine di dare applicazione in particolare al citato Manuale Operativo e Metodologico per l‘implementazione dell’Analisi Economica.
L’attività, attualmente in corso, si articola in sintesi nelle seguenti azioni:
  • raccolta capillare delle informazioni socio-economiche e tecniche necessarie a caratterizzare i diversi Servizi e Usi dell’acqua;
  • valutazione delle pressioni e degli impatti sulle risorse idriche derivanti dai diversi settori produttivi;
  • aggiornamento ed eventuale integrazione delle misure di tutela del PdG Po alla luce delle criticità ancora esistenti;
  • quantificazione del costo delle misure di tutela previste e individuazione delle modalità di recupero dei costi, in relazione all’impatto generato dai diversi settori produttivi e tenuto conto delle eventuali esternalità positive e della sostenibilità economica degli stessi.

Il percorso di implementazione dell’Analisi Economica è, quindi, delineato, ma certamente non semplice da concretizzazione; l’attività dovrà essere di supporto alle scelte pianificatorie, al fine di rendere le Misure di Tutela del Piano operative, realizzabili ed efficaci.