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RISCHI INDUSTRIALI

Per quanto riguarda le attività di controllo, nel 2019 è stato completato il programma triennale delle ispezioni sul Sistema di Gestione della Sicurezza in tutti gli stabilimenti di soglia superiore del Piemonte


L'argomento Rischi industriali rientra negli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare nell'Obiettivo 9:

Costruire infrastrutture resilienti e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile


Attività di controllo Industrie a Rischio di Incidente rilevante

Per quanto riguarda le attività di controllo, nel 2019 è stato completato il primo ciclo di ispezioni sul Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) negli stabilimenti di soglia superiore del Piemonte, e sono proseguite quelle negli stabilimenti di soglia inferiore; inoltre è stata avviata l’istruttoria, da parte del Comitato Tecnico regionale (CTR), del rapporto di sicurezza di diversi stabilimenti di soglia superiore.
Relativamente alle attività di pianificazione, è proseguito il supporto alle Prefetture sia nelle attività di redazione/aggiornamento dei Piani di Emergenza Esterna (PEE) agli stabilimenti RIR, sia in quelle di sperimentazione dei PEE. Inoltre, Arpa e Regione hanno partecipato ai lavori per la definizione dei criteri di priorità nella individuazione degli impianti di deposito e trattamento rifiuti per i quali predisporre i Piani di Emergenza Esterna previsti dall'art 26-bis della L 132/18 e per l’individuazione di elementi utili alla predisposizione dei suddetti PEE.

In materia di prevenzione dei rischi di incidente rilevante, la normativa prevede attività di controllo (ispezioni sui Sistema di Gestione della Sicurezza per tutti gli stabilimenti e istruttorie dei Rapporti di Sicurezza per gli stabilimenti di soglia superiore) e attività di pianificazione del territorio e dell’emergenza.

Le ispezioni sul Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS)

Le ispezioni sul Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS), ai sensi dell’art. 27 del DLgs 105/15, sono finalizzate ad accertare la conformità del Sistema ai requisiti e ai contenuti specificati dal DLgs 105/15 (Allegato B), nonché l’attuazione della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti dichiarata dai gestori. Esse prevedono la disamina della documentazione procedurale e tecnica che sostanzia il SGS, con le evidenze della relativa applicazione, nonché la verifica della congruenza tra quanto riportato nella suddetta documentazione e la configurazione dello stabilimento, in termini sia impiantistici che organizzativi/gestionali.
Le attività ispettive prevedono generalmente più accessi in uno stabilimento e possono protrarsi per periodi piuttosto lunghi, in relazione sia alla complessità dello stabilimento, e di conseguenza dell’articolazione del SGS, sia del livello di implementazione di quest’ultimo. Tali ispezioni si concludono con la redazione di una relazione contenente i riscontri effettuati, nonché le raccomandazioni e le prescrizioni per il miglioramento del SGS adottato dallo stabilimento, a cui il gestore deve rispondere con un cronoprogramma di azioni correttive.
Relativamente agli stabilimenti di soglia superiore, la programmazione delle ispezioni sul SGS è effettuata dal Comitato Tecnico Regionale (CTR) del Piemonte sulla base dei criteri stabiliti dal Piano Nazionale delle Ispezioni predisposto da ISPRA. Il CTR è un organo collegiale presieduto dal Direttore regionale dei Vigili del Fuoco e composto da diversi enti, tra cui Arpa (2 rappresentanti) e Regione (un rappresentante), che si riunisce diverse volte all’anno. Le ispezioni sono svolte da Commissioni nominate dal Presidente del CTR e composte da rappresentanti di Arpa, Vigili del Fuoco e INAIL.
Nel 2019 si sono concluse 8 ispezioni ordinarie (3 in provincia di Alessandria, 1 in provincia di Asti, 1 in provincia di Novara, 1 nel territorio della Città Metropolitana di Torino, 2 nella provincia di Vercelli) e si è così completato il primo ciclo ispettivo negli stabilimenti di soglia superiore.
Inoltre, sono state effettuate 5 ispezioni supplementari (1 in provincia di Alessandria, 2 in provincia di Novara, 2 nel territorio della Città Metropolitana di Torino) e altre 3 (2 in Provincia di Vercelli e 1 in provincia di Asti) sono attualmente in corso; le ispezioni supplementari, anch’esse previste dall’art.27 del DLgs 105/15, sono finalizzate alla verifica dell’ottemperanza alle prescrizioni formulate a conclusione di un’ispezione ordinaria in cui il livello di attuazione del SGS è risultato molto scarso.
Per quanto riguarda gli stabilimenti di soglia inferiore, la programmazione delle ispezioni ordinarie è effettuata dalla Regione su proposta di Arpa, sulla base dei criteri definiti con DGR 84-5515 del 3/08/17. Le ispezioni sono condotte da Arpa, con la collaborazione di funzionari regionali, nelle more del perfezionamento della convenzione tra Regione Piemonte, Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco ed Arpa, prevista dalla DGR 84-5515.
Nel 2019 si sono concluse 3 ispezioni (rispettivamente in provincia di Novara, di Vercelli e nella Città Metropolitana di Torino) e altre 2 ispezioni sono in corso (rispettivamente in Provincia di Alessandria e nella Città Metropolitana di Torino).

Le istruttorie dei Rapporti di Sicurezza degli stabilimenti di soglia superiore

Le istruttorie dei Rapporti di Sicurezza degli stabilimenti di soglia superiore ai sensi dell’art. 17 del DLgs 105/15 sono finalizzate a valutare l’analisi dei rischi di incidente rilevante connessi con uno stabilimento e l’adeguatezza delle misure tecnico-impiantistiche adottate dal gestore per prevenire e/o mitigare gli incidenti. In particolare, nel corso delle istruttorie sono esaminate le ipotesi incidentali e i relativi scenari (rilasci tossici, incendi, esplosioni, sversamenti di sostanze pericolose per l’ambiente) elaborati dal gestore nel RdS, anche attraverso eventuali valutazioni comparative che prevedono l’utilizzo di software di simulazione, e sono ricercate evidenze in merito alla rispondenza tra l’analisi dei rischi e il reale assetto impiantistico dello stabilimento.
Le istruttorie del RdS sono previste con cadenza quinquennale e sono svolte da gruppi di lavoro nominati dal CTR, a cui generalmente partecipano rappresentanti di Arpa e Regione; esse prevedono diversi accessi in stabilimento e possono durare un arco temporale piuttosto lungo, in relazione soprattutto alla complessità dei processi produttivi, alle dimensioni dello stabilimento o alle eventuali problematiche connesse con il contesto territoriale.
Nel 2019 si sono concluse 2 istruttorie (rispettivamente della provincia del VCO e della provincia di Novara) e sono tuttora in corso ulteriori 14 procedimenti.
Anche la realizzazione di modifiche che comportano un aggravio del preesistente livello di rischio in stabilimenti di soglia superiore, ai sensi dell’Allegato D al DLgs 105/15, o l’insediamento di nuovi stabilimenti di soglia superiore richiedono un procedimento istruttorio per il rilascio di un Nulla Osta di Fattibilità (NOF) da parte del CTR. Nel 2019 il CTR ha rilasciato 3 Nulla Osta di fattibilità, rispettivamente per uno stabilimento della Città metropolitana di Torino e per 2 stabilimenti della provincia di Alessandria.
Arpa e Regione Piemonte conducono attività di vigilanza sugli stabilimenti RIR per effettuare accertamenti, a seguito di eventi incidentali occorsi, oppure per verificarne l’assoggettabilità al DLgs 105/15, in relazione ad eventuali comunicazioni di riduzione dei quantitativi di sostanze/miscele pericolose da parte del gestore. Analoghe attività di controllo possono essere condotte anche in stabilimenti non soggetti alla normativa “Seveso”, su richiesta dell’Autorità giudiziaria oppure a supporto dei dipartimenti territoriali di Arpa.
Nel 2019 è stato effettuato un sopralluogo congiunto Arpa/Regione in uno stabilimento RIR della provincia di Alessandria, finalizzato alla verifica del recepimento delle prescrizioni impartite a conclusione dell’istruttoria del RdS, considerata la criticità del contesto territoriale; un ulteriore intervento è stato effettuato da personale Arpa presso un impianto di trattamento rifiuti della Città metropolitana di Torino, che è risultato non soggetto ai disposti del DLgs 105/15.

Attività di pianificazione del territorio e dell’emergenza

Le attività di pianificazione dell’emergenza esterna (PEE), previste dall’art.21 del DLgs 105/15 per tutti gli stabilimenti che ricadono nel suo campo di applicazione, sono in capo al Prefetto e consistono nella definizione di procedure di intervento in caso di incidente da parte degli enti preposti, a tutela della popolazione e dell’ambiente.
Nell’ambito dei gruppi di lavoro istituiti dalle Prefetture per la redazione e l’aggiornamento dei PEE, Arpa e Regione forniscono un supporto specialistico, sia per quanto riguarda l’analisi degli scenari incidentali degli stabilimenti, necessaria alla definizione delle aree di pianificazione dell’intervento in emergenza, sia relativamente al modello organizzativo di intervento, anche al fine di garantire un’elaborazione uniforme dei PEE sul territorio regionale.

Figura 1
Piano di emergenza Esterno


Nel 2019, il supporto alle Prefetture nella redazione/aggiornamento dei PEE ha riguardato diversi territori provinciali, in particolare Biella (1), Alessandria (1), Cuneo (3), Novara (1), Città metropolitana di Torino (1); per quest’ultimo, sono tuttora in corso le attività per altri 2 PEE.
Il DLgs 105/15 prevede che i PEE degli stabilimenti RIR vengano periodicamente sperimentati, al fine di testarne l’efficacia; le modalità di sperimentazione dei PEE sono descritte nelle linee guida nazionali di cui alla Circolare del Ministero dell’Interno n. 1528 del 16/04/18 e prevedono sostanzialmente due tipologie di esercitazione, per posti di comando (parziale - livello A, o completa - livello B) e prove di soccorso (congiunte - livello C, a scala reale - livello D).
Nel 2019 l’attività di sperimentazione ha riguardato i rimanenti stabilimenti di soglia superiore che non erano stati esercitati nel corso del 2018 (una relativa al PEE condiviso da tre stabilimenti limitrofi e presenti in un comune della Città Metropolitana di Torino, una in provincia di Vercelli e due in provincia di Cuneo); le esercitazioni effettuate sono state di livello A. Inoltre, la Prefettura di Cuneo ha avviato la sperimentazione dei PEE negli stabilimenti di soglia inferiore, sulla base di una programmazione triennale che prevede esercitazioni di livello A e di livello C.
L’attività di supporto fornita da Arpa e Regione ai Prefetti per la sperimentazione dei PEE ha riguardato sia la fase di pianificazione, con la predisposizione dei documenti di impianto, ossia di un documento di sintesi rispetto ai contenuti del PEE, sia la fase di esecuzione, ricoprendo il ruolo di osservatori per raccogliere le risultanze delle esercitazioni.
In merito all’attività di pianificazione, sono stati formulati pareri in materia di rischio industriale nell’ambito di procedimenti di VIA di 2 impianti di gestione rifiuti della provincia di Vercelli e relativamente al rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale di 2 impianti di recupero rifiuti della provincia di Cuneo.
Inoltre, Arpa e Regione forniscono, su richiesta, il proprio supporto agli enti deputati alle attività di pianificazione territoriale (Comuni ed enti territoriali di area vasta) per la valutazione della compatibilità territoriale di progetti che interessano aree prossime a stabilimenti RIR. Regione, inoltre, effettua la disamina dei piani regolatori comunali e dei piani territoriali provinciali, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile del territorio nel tempo senza impedirne lo sviluppo industriale, anche nell’ambito dei procedimenti avviati dagli sportelli unici per le attività produttive – SUAP.
Infine, Arpa e Regione sono componenti del Tavolo di coordinamento di cui all’art. 11 del DLgs 105/15 individuato, dal 2016, per l’elaborazione di indirizzi e linee guida su aspetti di interesse nazionale e per consentire un esame congiunto di temi e quesiti connessi all’applicazione del decreto al fine di garantirne l’uniforme applicazione.
Nel 2019 Arpa e Regione hanno partecipato a diverse riunioni del Coordinamento, alcune delle quali nell’ambito di gruppi di lavoro interistituzionali, costituiti per affrontare tematiche specifiche, in particolare:
  • l’aggiornamento delle Linee Guida per la redazione dei Piani di Emergenza Esterna agli stabilimenti RIR
  • la valutazione dell’adeguatezza, durante le ispezioni SGS, della gestione dell’invecchiamento delle attrezzature negli stabilimenti RIR
  • la classificazione dei bagni galvanici ai sensi del Regolamento CE 1272/08 (Regolamento CLP) ai fini dell’assoggettabilità al DLgs 105/15

Consulta la sezione Territorio - Fattori - Rischi industriali.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle pagine tematiche del sito web della Regione Piemonte e di Arpa Piemonte.