Torna su
Piano Regionale Mobilità e Trasporti (PRMT)
Il contesto
Il PRMT
Attuare il Piano regionale della mobilità e dei trasporti: gli indirizzi per i piani di settore
PROGETTO BIP (BIGLIETTAZIONE INTEGRATA PIEMONTE)
Il TOC, operativo dal 2014, ricostruisce in tempo reale,attraverso un modello matematico (Supervisore), lo stato del traffico della rete stradale di interesse regionale, fornendo previsioni per il periodo orario successivo. Opera attraverso una rete di sensori fissi( attualmente 56 postazioni) insieme a dati provenienti da sensori mobili (Floating Car Data)
Dal 2016 la rete è stata ampliata con altri 16 sensori fissi, ed è stato messo on line il nuovo servizio di ricerca percorsi del Trasporto pubblico sul territorio regionale, basato su un motore di calcolo open source disponibile all’indirizzo Muoversi in Piemonte.
SFM - SERVIZIO FERROVIARIO METROPOLITANO
Gestori del Servizio
Figura 1
SERVIZI DI INFOMOBILITÀ
Il servizio include:
STRATEGIA PER LA PROMOZIONE DEL TRASPORTO DELLE MERCI SU FERRO
OSSERVATORIO AUTOSTRADA TORINO MILANO
PIANO CICLABILITÀ - PROGETTO PISTE CICLABILI
PROGETTI EUROPEI
PROGRAMMA SPAZIO ALPINO 2014 2020
Inoltre, mira a realizzare modelli di governance e sistemi di networking transnazionale superando le logiche locali.
Scopo finale del progetto, che terminato nel Giugno 2019, è stata la sottoscrizione tra i partner che rappresentano tutti gli stati dello Spazio Alpino, di una Convenzione unica, a seguito della predisposizione di un Libro Bianco che descriverà le pratiche migliori e un modello per la pianificazione strategica dell’infrastruttura di ricarica elettrica.
I documenti, sottoscritti dalle regione partecipanti ed il Libro Bianco sono disponibili al link del sito di progetto.
PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA INTERREG V ITALIA-FRANCIA ALCOTRA 2014-2020
IL PROGETTO PREPAIR
Il Bacino del Po rappresenta un’area di criticità per la qualità dell’aria (polveri fini, ossidi di azoto, ozono), sin dall’entrata in vigore dei valori limite fissati dall’Unione Europea. Questa zona copre il territorio delle regioni italiane del nord ed include agglomerati urbani come Milano, Bologna e Torino. L’area è densamente popolata ed intensamente industrializzata. Tonnellate di ossidi di azoto, polveri e ammoniaca sono emesse ogni anno in atmosfera da un’ampia varietà di sorgenti inquinanti principalmente legate al traffico, al riscaldamento domestico, all’industria, alla produzione di energia.
Un importante contributo è anche dovuto all’ammoniaca, principalmente prodotta da fertilizzanti ed attività agricole e di allevamento. A causa delle condizioni meteo climatiche e delle caratteristiche morfologiche del Bacino, le concentrazioni di fondo rurale degli inquinanti sono spesso alte e una larga parte del particolato atmosferico ha origini secondarie.
Al fine di ridurre i livelli di inquinamento atmosferico, le regioni hanno istituito il Tavolo di Bacino Padano ed hanno pianificato azioni comuni con lo scopo di limitare le emissioni nei prossimi anni. La necessità di azioni coordinate ha portato le amministrazioni locali e regionali a sottoscrivere un accordo con l’obiettivo di sviluppare e coordinare azioni di breve e di lungo periodo per migliorare la qualità dell’aria nel Bacino padano. L’Accordo di Bacino identifica i principali settori su cui agiranno le azioni: la combustione di biomasse, il trasporto di beni e passeggeri, il riscaldamento domestico, l’industria e l’energia, l’agricoltura. Tutti i governi regionali sottoscrittori dell’Accordo hanno inoltre un proprio Piano di qualità dell’aria.
Il progetto prepAIR mira ad implementare le misure previste dai piani regionali e dall’Accordo di Bacino su scala maggiore e a rafforzarne la sostenibilità e la durabilità dei risultati: il progetto copre la valle del Po e le regioni e le città che influenzano maggiormente la qualità dell’aria nel bacino. Le azioni di progetto si estendono anche alla Slovenia con lo scopo di valutare e ridurre il trasporto di inquinanti anche oltre il mare Adriatico.
Durata: 7 anni (1 febbraio 2017 – 31 gennaio 2024), con un budget totale è di 16.805.939 euro, con un co-finanziamento europeo di 9.974.624 euro.
Il progetto è guidato dalla Regione Emilia Romagna, Direzione Generale cura del territorio e dell’ambiente, e coinvolge 17 partner, tra cui Regione Piemonte.
Per approfondimenti su tema Trasporti consulta le sezioni Territorio - Fattori, Aria - Fattori e Aria - Risposte.
TRASPORTI
L'argomento Trasporti rientra negli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e in particolare nei seguenti:
Obiettivo 9
Costruire infrastrutture resilienti e promuovere l'innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
Obiettivo 11
Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
Obiettivo 9
Costruire infrastrutture resilienti e promuovere l'innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
Obiettivo 11
Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
Piano Regionale Mobilità e Trasporti (PRMT)
Il contesto
La mobilità sta subendo profondi cambiamenti grazie all’evoluzione delle tecnologie, alla crescente sensibilità ambientale e al cambiamento delle abitudini degli utenti stessi.
Prevedere con certezza quali scenari questi fattori produrranno non è lo scopo specifico di un Piano che invece ha il compito di rendere disponibili strumenti in grado di leggere le tendenze in atto per intervenire, a livello politico ed amministrativo, coglierndo le opportunità ed orientando le nostre azioni.
Per questi motivi il Piano regionale della mobilità e dei trasporti della Regione Piemonte, in un orizzonte di ampio respiro, si sforza di immaginare un sistema dei trasporti del futuro in grado di conciliare le esigenze di mobilità, sia delle persone che delle merci, con il rispetto dell’ambiente e a favore di una più bilanciata competitività.
Prevedere con certezza quali scenari questi fattori produrranno non è lo scopo specifico di un Piano che invece ha il compito di rendere disponibili strumenti in grado di leggere le tendenze in atto per intervenire, a livello politico ed amministrativo, coglierndo le opportunità ed orientando le nostre azioni.
Per questi motivi il Piano regionale della mobilità e dei trasporti della Regione Piemonte, in un orizzonte di ampio respiro, si sforza di immaginare un sistema dei trasporti del futuro in grado di conciliare le esigenze di mobilità, sia delle persone che delle merci, con il rispetto dell’ambiente e a favore di una più bilanciata competitività.
Il PRMT
Il Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti, approvato dal DCR 256-2458 del 16/01/18, è uno strumento strategico e ha il compito di fornire alla pubblica amministrazione gli strumenti adeguati per fronteggiare, in una logica di anticipazione e non di emergenza, le nuove esigenze di cittadini e imprese.
Il PRMT ragiona in un orizzonte temporale a lungo termine e si propone di innovare le modalità di funzionamento del sistema trasporti, riconfigurando l’organizzazione delle singole componenti e dotandosi di una governance capace di coniugare lo sviluppo nella triplice dimensione della sostenibilità, ambientale, sociale ed economica.
In linea con la programmazione europea, il PRMT fissa gli obiettivi al 2020, 2030 e 2050: la Tabella di Marcia verso il 2050 li sintetizza con lo scopo aumentare il grado di responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nel processo decisionale, contribuendo a definire una comune “tensione verso il risultato” e, se adeguatamente perseguita, a realizzare “risultati” concreti.
Per assicurare uno sviluppo conforme alle sue strategie, il Piano detta direttive sulla governance e per le politiche di settore e fornisce indirizzi per il coordinamento delle politiche, a livello regionale e con ogni livello istituzionale. Il Piano si applica nei confronti della Regione e degli enti locali, riconoscendo che le strette relazioni tra mobilità e territorio inducono ad operare in settori e a livelli istituzionali diversi mediante la governance, orizzontale e verticale, per raggiungere comuni obiettivi di coesione economica e sociale, di salvaguardia del patrimonio naturale e culturale e per una più bilanciata competitività.
Il PRMT ragiona in un orizzonte temporale a lungo termine e si propone di innovare le modalità di funzionamento del sistema trasporti, riconfigurando l’organizzazione delle singole componenti e dotandosi di una governance capace di coniugare lo sviluppo nella triplice dimensione della sostenibilità, ambientale, sociale ed economica.
In linea con la programmazione europea, il PRMT fissa gli obiettivi al 2020, 2030 e 2050: la Tabella di Marcia verso il 2050 li sintetizza con lo scopo aumentare il grado di responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nel processo decisionale, contribuendo a definire una comune “tensione verso il risultato” e, se adeguatamente perseguita, a realizzare “risultati” concreti.
Per assicurare uno sviluppo conforme alle sue strategie, il Piano detta direttive sulla governance e per le politiche di settore e fornisce indirizzi per il coordinamento delle politiche, a livello regionale e con ogni livello istituzionale. Il Piano si applica nei confronti della Regione e degli enti locali, riconoscendo che le strette relazioni tra mobilità e territorio inducono ad operare in settori e a livelli istituzionali diversi mediante la governance, orizzontale e verticale, per raggiungere comuni obiettivi di coesione economica e sociale, di salvaguardia del patrimonio naturale e culturale e per una più bilanciata competitività.
La Tabella di Marcia al 2050
La Tabella di marcia verso il 2050 definisce gli obiettivi di Piano ma è anche la guida per le politiche di breve termine, espresse nei piani di settore, e sarà il punto di riferimento, di qui ai prossimi anni, per perseguire: la sicurezza di cittadini e imprese (protezione e incolumità), l’accessibilità (disponibilità di reti, fruibilità di servizi, accessibilità alle informazioni, integrazione dei sistemi), l’efficacia (utilità del sistema, qualità dell’offerta) e l’efficienza (razionalizzazione della spesa, internalizzazione) del sistema; l’attenzione agli impatti energetici e ambientali (riqualificazione energetica, uso razionale del suolo, limitazione delle emissioni, contenimento della produzione di rifiuti); il sostegno alle imprese (competitività, occupazione), la vivibilità del territorio e la qualità della vita (salvaguardia, recupero).
STRATEGIA |
INDICATORE |
ORIZZONTI TEMPORALI |
||
2020 |
2030 |
2050 |
||
A. Aumentare la sicurezza reale e percepita negli spostamenti |
a. Morti su strada |
- 50%
|
- 65 %
|
→ 0 |
B. Migliorare le opportunità di spostamento e di accesso ai luoghi di lavoro, di studio, dei servizi e per il tempo libero |
b. Rapporto accessibilità TPL e auto |
≥0,65 |
≥0,80 |
→1 |
C. Aumentare l’efficacia e l’affidabilità nei trasporti |
c. Rapporto domanda servita con TPL e domanda potenziale |
≥0,30 |
≥0,50 |
→1 |
D. Aumentare l’efficienza economica del sistema, ridurre e distribuire equamente i costi a carico della collettività |
d. Rapporto Ricavi e Costi TPL |
≥0,40 |
≥0,45 |
≥0,50 |
e. Coefficiente di occupazione auto |
≥1,35 |
≥1,40 |
≥1,50 |
|
E. Ridurre i rischi per l’ambiente e sostenere scelte energetiche a minor impatto in tutto il ciclo di vita di mezzi e infrastrutture |
f. Incremento di consumo di suolo da superficie infrastrutturata
|
≤2,5%
|
≤5,0%
|
≤7,5%
|
g. Consumo di carburanti tradizionali in ambito urbano |
≤95% |
≤50 % |
→0 |
|
h. Rapporto consumo energetico e Km percorsi [VL e VP] |
da definirsi, in diminuzione rispetto al val. rif. |
da definirsi, in diminuzione rispetto al valore 2020 |
da definirsi, in diminuzione rispetto al valore 2030 |
|
i. Emissioni di gas serra da trasporti
|
- 3%
|
- 20%
|
- 60%
|
|
j. Emissioni di inquinanti atmosferici da trasporti
|
Rispetto al 2010:
|
Rispetto al 2010:
|
Rispetto al 2010:
|
|
k. Merci trasportate su strada |
- 8 %
|
- 30 %
|
- 50 %
|
|
F. Aumentare la competitività della regione e lo sviluppo di imprese, industria e turismo |
l. Indice di qualità logistica regionale |
da definirsi, in crescita rispetto al val. rif. |
da definirsi, in crescita rispetto al valore 2020 |
da definirsi, in crescita rispetto al valore 2030 |
G. Aumentare la vivibilità del territorio e dei centri urbani e contribuire al benessere dei cittadini |
m. Split modale in ambito urbano |
≤60% (auto+moto)
|
≤51%(auto+moto)
|
≤31%(auto+moto)
|
Attuare il Piano regionale della mobilità e dei trasporti: gli indirizzi per i piani di settore
Il PRMT integra non solo modi e servizi di trasporto, ma anche politiche e azioni in settori diversi finalizzandole al raggiungimento di comuni obiettivi di coesione economica e sociale, di salvaguardia del patrimonio naturale e culturale e per una più bilanciata competitività. Il Piano si applica nei confronti della Regione e degli enti locali: darne attuazione significa operare a scale diverse, accompagnando il processo di trasformazione ma anche adottando nuovi modelli organizzativi per coordinare le politiche dei trasporti con le altre politiche regionali e cogliere le opportunità espresse dal territorio.
La prima fase di lavoro è disposta dal medesimo PRMT che, al Paragrafo 5.1, punto [2], affida alla Giunta il compito di individuare quali piani di settore redigere e fornire indirizzi in merito ai contenuti.
Nel luglio del 2018 la Giunta regionale (DGR 13-7238 del 20/07/18) ha disposto che i piani di settore sono due:
I piani di settore sono i principali strumenti di attuazione del PRMT ed hanno il compito di sviluppare le politiche di breve-medio termine necessarie a conseguire gli obiettivi fissati dal Piano sviluppando, in primis, un approccio integrato e multidisciplinare funzionale al coordinamento delle politiche regionali: ambiente, trasporti, governo del territorio, ma anche ricerca, energia, lavoro, istruzione, commercio e sanità.
Per la loro redazione, in conformità a quanto previsto dal PRMT, Paragrafo 4.3, la Giunta regionale ha scelto (DGR 5-620 del 03/12/19) di adottare una governance integrata, basata su strutture e procedure che consentano l’elaborazione e l’attuazione di politiche multisettoriali (territorio, energia, industria, trasporti) e multilivello (Regioni, Province, Comuni) e che siano integrate e armonizzate, da sviluppare cogliendo le potenzialità latenti nei territori e facendo leva sulla conoscenza degli attori locali.
La governance orizzontale esplica il coordinamento interno, fra gli Assessori e fra le Direzioni regionali. Per la redazione dei piani di settore, il Settore competente si avvale del supporto del Nucleo tecnico, già costituito con DD 29 del 13/02/18 per individuare quali piani di settore redigere. Il Nucleo tecnico è composto, oltre che dalla Direzione Opere pubbliche, Difesa del Suolo, Montagna, Foreste, Protezione civile, Trasporti e Logistica, anche dal Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale; Sanità; Coesione sociale; Ambiente, Governo e Tutela del Territorio; Agricoltura; Competitività del Sistema regionale; Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport. A queste si aggiungono il Settore Segreteria della Giunta regionale e il Settore Valutazioni ambientali e procedure integrate.
La governance verticale, da sviluppare come processo partecipato per redigere i piani di settore e per la VAS, consente al decisore politico di governare attraverso la conciliazione di interessi diversi e in conflitto fra loro, nonché un uso ottimale delle risorse esistenti. Il documento metodologico, approvato con la DGR 5-620 del 03/12/19, fornendo indirizzi e criteri, individua la tipologia dei soggetti da coinvolgere e indica gli aspetti costitutivi, funzionali e decisionali connessi alla costituzione della governance verticale.
Questo processo non priva la Regione del suo ruolo istituzionale e della responsabilità della decisione finale: la Giunta regionale resta l’unico soggetto deputato ad approvare i piani di settore, nonché l’unico chiamato a rispondere per la loro attuazione.
La prima fase di lavoro è disposta dal medesimo PRMT che, al Paragrafo 5.1, punto [2], affida alla Giunta il compito di individuare quali piani di settore redigere e fornire indirizzi in merito ai contenuti.
Nel luglio del 2018 la Giunta regionale (DGR 13-7238 del 20/07/18) ha disposto che i piani di settore sono due:
- il Piano regionale per la Mobilità delle Persone (il cui acronimo è PrMoP);
- il Piano regionale della Logistica (il cui acronimo è PrLog).
I piani di settore sono i principali strumenti di attuazione del PRMT ed hanno il compito di sviluppare le politiche di breve-medio termine necessarie a conseguire gli obiettivi fissati dal Piano sviluppando, in primis, un approccio integrato e multidisciplinare funzionale al coordinamento delle politiche regionali: ambiente, trasporti, governo del territorio, ma anche ricerca, energia, lavoro, istruzione, commercio e sanità.
Per la loro redazione, in conformità a quanto previsto dal PRMT, Paragrafo 4.3, la Giunta regionale ha scelto (DGR 5-620 del 03/12/19) di adottare una governance integrata, basata su strutture e procedure che consentano l’elaborazione e l’attuazione di politiche multisettoriali (territorio, energia, industria, trasporti) e multilivello (Regioni, Province, Comuni) e che siano integrate e armonizzate, da sviluppare cogliendo le potenzialità latenti nei territori e facendo leva sulla conoscenza degli attori locali.
La governance orizzontale esplica il coordinamento interno, fra gli Assessori e fra le Direzioni regionali. Per la redazione dei piani di settore, il Settore competente si avvale del supporto del Nucleo tecnico, già costituito con DD 29 del 13/02/18 per individuare quali piani di settore redigere. Il Nucleo tecnico è composto, oltre che dalla Direzione Opere pubbliche, Difesa del Suolo, Montagna, Foreste, Protezione civile, Trasporti e Logistica, anche dal Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale; Sanità; Coesione sociale; Ambiente, Governo e Tutela del Territorio; Agricoltura; Competitività del Sistema regionale; Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport. A queste si aggiungono il Settore Segreteria della Giunta regionale e il Settore Valutazioni ambientali e procedure integrate.
La governance verticale, da sviluppare come processo partecipato per redigere i piani di settore e per la VAS, consente al decisore politico di governare attraverso la conciliazione di interessi diversi e in conflitto fra loro, nonché un uso ottimale delle risorse esistenti. Il documento metodologico, approvato con la DGR 5-620 del 03/12/19, fornendo indirizzi e criteri, individua la tipologia dei soggetti da coinvolgere e indica gli aspetti costitutivi, funzionali e decisionali connessi alla costituzione della governance verticale.
Questo processo non priva la Regione del suo ruolo istituzionale e della responsabilità della decisione finale: la Giunta regionale resta l’unico soggetto deputato ad approvare i piani di settore, nonché l’unico chiamato a rispondere per la loro attuazione.
PROGETTO BIP (BIGLIETTAZIONE INTEGRATA PIEMONTE)
Al fine di migliorare la qualità del servizio di trasporto pubblico, ottimizzandone nel contempo la gestione, la Regione Piemonte ha realizzato il progetto Biglietto Integrato Piemonte (BIP), che prevede una carta Trasporti utilizzabile su tutto il territorio regionale, un sistema di monitoraggio della flotta di trasporto pubblico e un sistema di videosorveglianza a bordo mezzi per migliorare la sicurezza degli operatori e degli utenti. I
n particolare, il progetto denominato Sistemi di pagamento innovativi per la mobilità, si propone di semplificare, migliorare e ampliare l’accessibilità degli utenti ai molteplici servizi della mobilità (Trasporto Pubblico Locale, sosta, carsharing, taxi collettivo, impianti a fune sciistici, ecc.) ed ad altri servizi (accesso a musei, impianti sportivi, piscine, ecc. ) attraverso l’adozione di moderni strumenti di pagamento elettronici di tipo contactless (senza contatto) di prossimità (fino a 10 cm). Le prime applicazioni del Bip hanno permesso di iniziare il servizio nella provincia di Cuneo e nel territorio della Città Metropolita di Torino.
Dal 1 Dicembre 2014 è stato implementato e reso disponibile il sistema BIP da Trenitalia su tutto il territorio piemontese e comprensivo dei vari sistemi di pagamento (Formula sul SFM ecc).
n particolare, il progetto denominato Sistemi di pagamento innovativi per la mobilità, si propone di semplificare, migliorare e ampliare l’accessibilità degli utenti ai molteplici servizi della mobilità (Trasporto Pubblico Locale, sosta, carsharing, taxi collettivo, impianti a fune sciistici, ecc.) ed ad altri servizi (accesso a musei, impianti sportivi, piscine, ecc. ) attraverso l’adozione di moderni strumenti di pagamento elettronici di tipo contactless (senza contatto) di prossimità (fino a 10 cm). Le prime applicazioni del Bip hanno permesso di iniziare il servizio nella provincia di Cuneo e nel territorio della Città Metropolita di Torino.
Dal 1 Dicembre 2014 è stato implementato e reso disponibile il sistema BIP da Trenitalia su tutto il territorio piemontese e comprensivo dei vari sistemi di pagamento (Formula sul SFM ecc).
Dal 2016 è stato implementato e reso disponibile il servizio nelle province di Biella, Vercelli, Novara, mentre nel 2017 è stata implementata la procedura nella provincia del VCO e nella città di Cuneo. Nel 2019 è stato attivato il servizio Bip per l’urbano della Città di Alessandria.
Dal 2016, con deliberazione nel mese di Luglio 2015, è iniziata l’attività di razionalizzazione e sostituzione delle tessere di libera circolazione per diversamente abili; questa operazione ha permesso di implementare le tessere del sistema BIP, che a regime, opererà su tutto il territorio piemontese (sistemi gomma e ferro). Il sistema Tessere per Disabili è a regime dal Settembre 2016
Tra il 2017 e il 2018, si è provveduto alla distribuzione delle tessere BIP a favore delle Forze armate.
Con LR 19 del 17/12/18 art. 50 comma 2, è stato stabilito che anche gli appartenenti alle Forze dell’Ordine per poter usufruire della libera circolazione, devono munirsi, entro il mese di Giugno 2019, della tessera BIP ad essi dedicata.
Alla fine del 2019 erano attive circa 107,5 mila tessere Bip per diversamente abili, 2,5 mila tessere per le Forze di dell’Ordine e 2,2 mila tessere per le Forze Armate.
Dal 2016, con deliberazione nel mese di Luglio 2015, è iniziata l’attività di razionalizzazione e sostituzione delle tessere di libera circolazione per diversamente abili; questa operazione ha permesso di implementare le tessere del sistema BIP, che a regime, opererà su tutto il territorio piemontese (sistemi gomma e ferro). Il sistema Tessere per Disabili è a regime dal Settembre 2016
Tra il 2017 e il 2018, si è provveduto alla distribuzione delle tessere BIP a favore delle Forze armate.
Con LR 19 del 17/12/18 art. 50 comma 2, è stato stabilito che anche gli appartenenti alle Forze dell’Ordine per poter usufruire della libera circolazione, devono munirsi, entro il mese di Giugno 2019, della tessera BIP ad essi dedicata.
Alla fine del 2019 erano attive circa 107,5 mila tessere Bip per diversamente abili, 2,5 mila tessere per le Forze di dell’Ordine e 2,2 mila tessere per le Forze Armate.
PROGETTO TOC - TRAFFIC OPERATION CENTER
Il TOC, centrale operativa regionale per la gestione della mobilità privata, ha l’obiettivo di:
- estendere e migliorare il monitoraggio del traffico sulla rete stradale regionale;
- ampliare e rendere disponibili all'utenza le informazioni elaborate dalle strutture di monitoraggio sia con tecnologie di uso collettivo (pannello a messaggio variabile, radio, Web) sia con App per smartphone;
- ottimizzare la pianificazione e la gestione della mobilità su scala regionale;
- fornire un supporto tecnico e informativo agli Enti gestori delle strade per la gestione della viabilità e della sicurezza stradale, anche in situazioni di emergenza;
- offrire al mondo dell’industria e dell’università, una piattaforma operativa reale sulla quale sperimentare progetti di ricerca ed innovazione nel campo ITS.
Il TOC, operativo dal 2014, ricostruisce in tempo reale,attraverso un modello matematico (Supervisore), lo stato del traffico della rete stradale di interesse regionale, fornendo previsioni per il periodo orario successivo. Opera attraverso una rete di sensori fissi( attualmente 56 postazioni) insieme a dati provenienti da sensori mobili (Floating Car Data)
Dal 2016 la rete è stata ampliata con altri 16 sensori fissi, ed è stato messo on line il nuovo servizio di ricerca percorsi del Trasporto pubblico sul territorio regionale, basato su un motore di calcolo open source disponibile all’indirizzo Muoversi in Piemonte.
SFM - SERVIZIO FERROVIARIO METROPOLITANO
Il Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo dei trasporti piemontesi che Regione Piemonte e Agenzia della Mobilità Piemontese (AMP) hanno perseguito con determinazione per raggiungere il fondamentale obiettivo di migliorare le modalità di trasporto di chi sceglie il treno per lavoro, studio o turismo.
Otto le linee attive, con il programma di estenderle a nove con la realizzazione della nuova sfm5. Rotabili dedicati esclusivamente per il nodo di Torino come Jazz, Minuetto, TAF, Vivalto, MDV-C/E, contrassegnate da appositi loghi per un’immediata riconoscibilità. 358 treni al giorno connettono 93 stazioni grazie al completamento di 13 km di infrastrutture ferroviarie nel nodo di Torino. Un servizio perfettamente cadenzato che nel sistema complessivo garantisce nelle ore di punta (6 – 9; 12-14; 17 – 19) un treno ogni 30 minuti. Una scommessa che avvicina Torino alle grandi metropoli europee, come Berlino, Zurigo o Vienna.
Otto le linee attive, con il programma di estenderle a nove con la realizzazione della nuova sfm5. Rotabili dedicati esclusivamente per il nodo di Torino come Jazz, Minuetto, TAF, Vivalto, MDV-C/E, contrassegnate da appositi loghi per un’immediata riconoscibilità. 358 treni al giorno connettono 93 stazioni grazie al completamento di 13 km di infrastrutture ferroviarie nel nodo di Torino. Un servizio perfettamente cadenzato che nel sistema complessivo garantisce nelle ore di punta (6 – 9; 12-14; 17 – 19) un treno ogni 30 minuti. Una scommessa che avvicina Torino alle grandi metropoli europee, come Berlino, Zurigo o Vienna.
Gestori del Servizio
Il Servizio Ferroviario Metropolitano è effettuato da Trenitalia per le linee SFM2, 3, 4, 7 e B mentre GTT gestisce linee SFM1 e SFMA. La linea SFM1 ha una particolarità: infatti è interamente effettuata da GTT, ma nella tratta Porta Susa- Chieri il servizio è effettuato da GTT per conto di Trenitalia.
Con l’attivazione del Sistema Ferroviario Metropolitano apre al servizio viaggiatori la stazione di Rebaudengo Fossata, dove avverrà l’interconnessione con la linea Gtt per l’aeroporto di Caselle, Lanzo e Ceres. Una nuova metropolitana per Torino dove è possibile usufruire di 1 treno ogni 8 minuti nelle ore di punta e percorrere 13 km che separano Stura da Lingotto in 15 minuti.
Con l’attivazione del Sistema Ferroviario Metropolitano apre al servizio viaggiatori la stazione di Rebaudengo Fossata, dove avverrà l’interconnessione con la linea Gtt per l’aeroporto di Caselle, Lanzo e Ceres. Una nuova metropolitana per Torino dove è possibile usufruire di 1 treno ogni 8 minuti nelle ore di punta e percorrere 13 km che separano Stura da Lingotto in 15 minuti.
Figura 1
Rete del Servizio Ferroviario Metropolitano Torino
SERVIZI DI INFOMOBILITÀ
Muoversi in Piemonte è un servizio promosso da Regione Piemonte in collaborazione con 5T.
Da novembre 2016 è stato pubblicato il nuovo portale Muoversi in Piemonte in cui vengono riuniti tutti i servizi di Infomobilità preesistenti (ViaggiaPiemonte, Pronto TPL, MOVIbyte).
Da novembre 2016 è stato pubblicato il nuovo portale Muoversi in Piemonte in cui vengono riuniti tutti i servizi di Infomobilità preesistenti (ViaggiaPiemonte, Pronto TPL, MOVIbyte).
Il servizio include:
- aggiornamenti costanti e in tempo reale sui principali eventi che possono condizionare il traffico sulle strade regionali: interruzioni stradali, eventi atmosferici, code, incidenti ed emergenze. Le informazioni sul traffico sono diffuse attraverso 4 canali:
- 10 bollettini radiofonici, diffusi su emittenti radiofoniche a copertura locale e regionale, messi a disposizione dalla Centrale del Traffico Regionale nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì: 7.40 – 8.10 – 9.10 – 10.10 – 13.10 – 16.10 – 17.10 – 18.10 – 19.10 – 20.10 il sabato, domenica e festivi: 8.10 – 9.10 – 10.10 – 13.10 – 16.10 – 17.10 – 18.10 – 19.10 – 20.10 – 21.10
- il portale web www.muoversinpiemonte.it aggiornato tutti i giorni dalle 7.00 alle 21.30
- il Numero Verde Unico della Regione Piemonte 800 333 444 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 18.00 con orario continuato, festivi esclusi, gratuito da telefono fisso e mobile
- l’account Twitter @MIPiemonte
- un servizio di calcolo percorso che permette di ricercare e pianificare gli spostamenti sul territorio regionale utilizzando i servizi di trasporto pubblico in tutte le sue declinazioni (bus e tram urbani, servizi extraurbani e treno) o tramite percorsi pedonali o con l’utilizzo dell’auto personale. Il servizio utilizza tecnologie open source, largamente diffuse e consolidate come OpenStreetMap e OpenTripPlanner, e si basa sugli orari programmati forniti dagli Enti e dalle aziende piemontesi di trasporto pubblico aderenti al sistema BIP (Biglietto Integrato Piemonte).
STRATEGIA PER LA PROMOZIONE DEL TRASPORTO DELLE MERCI SU FERRO
La strategia, in piena coerenza con le indicazioni del Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti approvato nel 2018, si inserisce nel contesto dei lavori della Cabina di Regia per la Logistica del Nord-Ovest. Le Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte hanno infatti condiviso una serie di iniziative per la promozione del Sistema Logistico dei propri territori. In tale ambito sono in corso azioni condivise già a partire dagli Stati Generali per la Logistica del Nord Ovest (SGLNO) del 2016, per la promozione del trasporto merci su ferro, sia in termini di potenziamento del sistema infrastrutturale che in termini di incentivazione di tale modalità.
Per il potenziamento del sistema infrastrutturale in ottica merci è stato stipulato nel 2017 dalle tre regioni con RFI un Protocollo di Intesa che prevede una serie di interventi ferroviari da realizzarsi secondo precise scadenze temporali. I principi ispiratori di tale documento sono stati riconfermati nel 2019 con nuovo Memorandum condiviso a Milano nel corso della terza edizioni degli SGLNO, rafforzandone la robustezza con la sottoscrizione anche da parte del Ministero per le Infrastrutture e Trasporti (MIT).
Nel corso del 2019 sono inoltre proseguite le attività periodiche di confronto con il gestore della rete per un costante monitoraggio dell’avanzamento dei lavori.
In termini di misure ed incentivi, in coordinamento con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) sono stati istituiti appositi fondi regionali a favore del trasporto merci su ferro complementari al Ferrobonus Nazionale. Tali iniziative hanno ottenuto dall’Unione Europea riscontro positivo in termini di esenzione dalla fattispecie di aiuti di Stato in quanto considerati fondamentali per la mitigazione delle esternalità negative provocate dal trasporto merci su gomma, con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni in atmosfera; nel corso del 2019 sono state liquidate le prime tranche di risorse ai Beneficiari dell’incentivo, in sinergia con il MIT e con le Regioni Lombardia e Liguria, per potenziare l’effetto sul sistema Nord Ovest delle politiche di promozione di modalità di trasporto ambientalmente più sostenibili.
Infatti in termini ambientali lo shift modale può ritenersi una delle strategie significative e già da tempo promosse a livello internazionale per la riduzione delle esternalità negative dovute a modalità di trasporto merci poco sostenibili. Lo stesso provvedimento di esenzione dal regime degli aiuti di stato per il Ferrobonus emesso dalla Comunità Europea sancisce tale principio.
Per il potenziamento del sistema infrastrutturale in ottica merci è stato stipulato nel 2017 dalle tre regioni con RFI un Protocollo di Intesa che prevede una serie di interventi ferroviari da realizzarsi secondo precise scadenze temporali. I principi ispiratori di tale documento sono stati riconfermati nel 2019 con nuovo Memorandum condiviso a Milano nel corso della terza edizioni degli SGLNO, rafforzandone la robustezza con la sottoscrizione anche da parte del Ministero per le Infrastrutture e Trasporti (MIT).
Nel corso del 2019 sono inoltre proseguite le attività periodiche di confronto con il gestore della rete per un costante monitoraggio dell’avanzamento dei lavori.
In termini di misure ed incentivi, in coordinamento con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) sono stati istituiti appositi fondi regionali a favore del trasporto merci su ferro complementari al Ferrobonus Nazionale. Tali iniziative hanno ottenuto dall’Unione Europea riscontro positivo in termini di esenzione dalla fattispecie di aiuti di Stato in quanto considerati fondamentali per la mitigazione delle esternalità negative provocate dal trasporto merci su gomma, con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni in atmosfera; nel corso del 2019 sono state liquidate le prime tranche di risorse ai Beneficiari dell’incentivo, in sinergia con il MIT e con le Regioni Lombardia e Liguria, per potenziare l’effetto sul sistema Nord Ovest delle politiche di promozione di modalità di trasporto ambientalmente più sostenibili.
Infatti in termini ambientali lo shift modale può ritenersi una delle strategie significative e già da tempo promosse a livello internazionale per la riduzione delle esternalità negative dovute a modalità di trasporto merci poco sostenibili. Lo stesso provvedimento di esenzione dal regime degli aiuti di stato per il Ferrobonus emesso dalla Comunità Europea sancisce tale principio.
OSSERVATORIO AUTOSTRADA TORINO MILANO
Con il supporto tecnico di Arpa Piemonte sono proseguite nel 2019 le attività residuali dell’Osservatorio Ambientale sull’autostrada Torino-Milano al fine del completamento di quanto previsto nell'Accordo Procedimentale sottoscritto all'avvio dei lavori di ammodernamento. Le attività sono consistite nel monitoraggio delle attività previste a carico del Concessionario SATAP e degli Enti convenzionati con la stessa Società per il completamento degli interventi di mitigazione e compensazione. L'organismo, pur non sostituendosi alle competenze giuridico - amministrative dei singoli Enti partecipanti, ha consentito di seguire la realizzazione dei lavori mettendone in luce le complessità e peculiarità, verificando gli impatti previsti in progetto sulle componenti ambientali e le relative mitigazioni mediante un monitoraggio ante, durante e post-operam, prevenendo e/o risolvendo tutte le possibili criticità di carattere ambientale in un ambito di concertazione trail soggetto realizatore e gli enti interessati.
PIANO CICLABILITÀ - PROGETTO PISTE CICLABILI
La Regione Piemonte con DGR 22-1903 del 27/07/15 ha approvato il Progetto di rete ciclabile di interesse regionale, un sistema gerarchico di ciclovie interconnesse e continue sull’intero territorio regionale, in connessione con le Regioni limitrofe e gli Stati confinanti, e collegate agli altri sistemi di mobilità.
È stato attivato un tavolo interdirezionale con il compito di definire le azioni necessarie per la realizzazione della Rete a partire dall’individuazione dei servizi necessari, quali l’intermodalità bici /TPL, promozione e comunicazione dei percorsi, ciclostazioni, punti assistenza – riparazione bicicletta, educazione alla mobilità ciclabile, ecc.
La Regione Piemonte ha avviato gli iter per il finanziamento e la realizzazione di 2 degli itinerari individuati dalla DGR 22-1903 del 27/07/15: Ciclovia VenTO e Ciclovia Canale Cavour.
Link testo
È stato attivato un tavolo interdirezionale con il compito di definire le azioni necessarie per la realizzazione della Rete a partire dall’individuazione dei servizi necessari, quali l’intermodalità bici /TPL, promozione e comunicazione dei percorsi, ciclostazioni, punti assistenza – riparazione bicicletta, educazione alla mobilità ciclabile, ecc.
La Regione Piemonte ha avviato gli iter per il finanziamento e la realizzazione di 2 degli itinerari individuati dalla DGR 22-1903 del 27/07/15: Ciclovia VenTO e Ciclovia Canale Cavour.
PROGETTI EUROPEI
PROGRAMMA SPAZIO ALPINO 2014 2020
PROGETTO e-MOTICON
e-MObility Transnational strategy for an Interoperable COmmunity and Networking in the Alpine Space
Il progetto e-MOTICON, iniziato nel Dicembre 2016 , si propone di definire un modello innovativo al fine di ottenere l’interoperabilità dei sistemi di infrastrutture di ricarica elettrica, basata sullo sviluppo e la condivisione di una strategia transnazionale e di piani d’azione nazionali.
Inoltre, mira a realizzare modelli di governance e sistemi di networking transnazionale superando le logiche locali.
Scopo finale del progetto, che terminato nel Giugno 2019, è stata la sottoscrizione tra i partner che rappresentano tutti gli stati dello Spazio Alpino, di una Convenzione unica, a seguito della predisposizione di un Libro Bianco che descriverà le pratiche migliori e un modello per la pianificazione strategica dell’infrastruttura di ricarica elettrica.
I documenti, sottoscritti dalle regione partecipanti ed il Libro Bianco sono disponibili al link del sito di progetto.
PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA INTERREG V ITALIA-FRANCIA ALCOTRA 2014-2020
Progetto tematico CLIP Cooperazione per l’Innovazione Applicata
In linea con l’Asse1 OS1.1 del Programma ALCOTRA e con la Strategia EUSALP, il Progetto intende creare le condizioni per lo sviluppo a lungo termine di un sistema transfrontaliero dell’innovazione, attraverso il sostegno alla collaborazione tra attori dell’innovazione e allo sviluppo di filiere produttive transfrontaliere, la messa a sistema di servizi all’innovazione esistenti e creazione di nuovi a livello che riducano le distanze tra ricerca e imprese/tra poli urbani e zone marginali, favorendo il trasferimento tecnologico dei meccanismi dell’innovazione e la rimozione delle barriere che ostacolano la cooperazione.
CLIP è composto da 5 progetti specifici dove Regione Piemonte è presente con le Direzioni Competitività e Trasporti, rispettivamente come partner e capofila di progetto
Il 16 Dicembre 2019 è stato approvato il progetto e-Trasporti che avrà una durata i 30 mesi.
CLIP è composto da 5 progetti specifici dove Regione Piemonte è presente con le Direzioni Competitività e Trasporti, rispettivamente come partner e capofila di progetto
- Coordinamento e comunicazione
- Interoperabilità - contrastare le debolezze del territorio con progetti innovativi e messa a sistema delle infrastrutture digitali esistenti, assicurando innovazione digitale diffusa
- CIRCuIto – Competitività ImpRese InnOvazione- aumento della competitività e creazione di un ecosistema dell’innovazione transfrontaliero.
- E-Sanità - soluzioni innovative legate all’e-sanità/silver economy
- E-Trasporti - Regione Piemonte: sharing economy/infomobilità/accessibilità x inclusione sociale.
Il 16 Dicembre 2019 è stato approvato il progetto e-Trasporti che avrà una durata i 30 mesi.
IL PROGETTO PREPAIR
Il Bacino del Po rappresenta un’area di criticità per la qualità dell’aria (polveri fini, ossidi di azoto, ozono), sin dall’entrata in vigore dei valori limite fissati dall’Unione Europea. Questa zona copre il territorio delle regioni italiane del nord ed include agglomerati urbani come Milano, Bologna e Torino. L’area è densamente popolata ed intensamente industrializzata. Tonnellate di ossidi di azoto, polveri e ammoniaca sono emesse ogni anno in atmosfera da un’ampia varietà di sorgenti inquinanti principalmente legate al traffico, al riscaldamento domestico, all’industria, alla produzione di energia.
Un importante contributo è anche dovuto all’ammoniaca, principalmente prodotta da fertilizzanti ed attività agricole e di allevamento. A causa delle condizioni meteo climatiche e delle caratteristiche morfologiche del Bacino, le concentrazioni di fondo rurale degli inquinanti sono spesso alte e una larga parte del particolato atmosferico ha origini secondarie.
Al fine di ridurre i livelli di inquinamento atmosferico, le regioni hanno istituito il Tavolo di Bacino Padano ed hanno pianificato azioni comuni con lo scopo di limitare le emissioni nei prossimi anni. La necessità di azioni coordinate ha portato le amministrazioni locali e regionali a sottoscrivere un accordo con l’obiettivo di sviluppare e coordinare azioni di breve e di lungo periodo per migliorare la qualità dell’aria nel Bacino padano. L’Accordo di Bacino identifica i principali settori su cui agiranno le azioni: la combustione di biomasse, il trasporto di beni e passeggeri, il riscaldamento domestico, l’industria e l’energia, l’agricoltura. Tutti i governi regionali sottoscrittori dell’Accordo hanno inoltre un proprio Piano di qualità dell’aria.
Il progetto prepAIR mira ad implementare le misure previste dai piani regionali e dall’Accordo di Bacino su scala maggiore e a rafforzarne la sostenibilità e la durabilità dei risultati: il progetto copre la valle del Po e le regioni e le città che influenzano maggiormente la qualità dell’aria nel bacino. Le azioni di progetto si estendono anche alla Slovenia con lo scopo di valutare e ridurre il trasporto di inquinanti anche oltre il mare Adriatico.
Durata: 7 anni (1 febbraio 2017 – 31 gennaio 2024), con un budget totale è di 16.805.939 euro, con un co-finanziamento europeo di 9.974.624 euro.
Il progetto è guidato dalla Regione Emilia Romagna, Direzione Generale cura del territorio e dell’ambiente, e coinvolge 17 partner, tra cui Regione Piemonte.
Per approfondimenti su tema Trasporti consulta le sezioni Territorio - Fattori, Aria - Fattori e Aria - Risposte.