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PRECIPITAZIONI E PORTATE

Precipitazioni

Il 2019 verrà ricordato tra gli anni più piovosi in Piemonte: è risultato, infatti, il 10° più piovoso degli ultimi 60 anni.

Le precipitazioni cadute nel corso dell’anno, sulla parte del bacino del fiume Po, chiuso a valle della confluenza con il Ticino, è stata pari a circa 1.300 mm: tale dato è superiore del 34% rispetto al valore storico di riferimento (trentennio 1961-1990).

I primi 3 mesi dell’anno hanno registrato un prolungato periodo di scarsità di precipitazioni: a gennaio in particolare sono stati registrati circa 9 mm di pioggia su tutto il bacino del Po piemontese, con circa un deficit del 86%, risultando il 5° gennaio più secco degli ultimi 60 anni nonché il mese più secco del 2019; nel mese febbraio sono state registrate precipitazioni al di sotto della norma climatica con circa il 56% in meno. L'inverno si è chiuso poi con un mese di marzo abbastanza secco, con circa il -73% rispetto la media del mese, segnando così un deficit generalizzato di pioggia nei primi 3 mesi dell'anno di oltre il 70%.

Il mese di aprile è stato invece caratterizzato da cospicue piogge con circa 170 mm medi sul bacino piemontese del Po, segnando un surplus di circa il 75%, più accentuato sui bacini settentrionali della regione. 
I mesi di maggio e giugno, si sono verificate condizioni pressoché nella norma, con valori di precipitazioni medie rispettivamente di 100 mm e 65 mm.

Il mese di luglio si è distinto nella stagione estiva con circa 100 mm di piogge medie, con un surplus di circa il 75%, molto più elevato sui bacini occidentali e meridionali. Nei mesi di agosto e settembre hanno registrato valori nella norma: 85 mm e 60 mm.

Dal mese di ottobre, statisticamente il più piovoso in Piemonte, sull'intero bacino idrografico del Po è iniziato un periodo piuttosto piovoso sulla regione. A ottobre le precipitazioni registrate sono state il doppio della norma con circa 220 mm. Il mese di novembre, con l’evento alluvionale di fine mese, ha registrato 320 mm di precipitazioni medie, più di 3 volte oltre il valore storico di riferimento; questo mese è stato il secondo mese di novembre più piovoso degli ultimi 60 anni. Al 30 novembre tutti gli indici di siccità indicavano un surplus di afflusso meteorico su tutta la regione, più pronunciato sul settore meridionale della regione.

L’anno 2019 si è poi concluso con il mese di dicembre che ha registrato circa 120 mm di precipitazioni registrando un surplus di circa l’85%.

Figura 1
Precipitazioni sui bacini idrografici - anno 2019

Portate

Per i principali corsi d’acqua regionali viene riportato lo scostamento (deficit) della portata annuale rispetto alla media storica. Gli scostamenti, espressi in percentuale, si ottengono dalla differenza tra la portata osservata e il valore medio storico, normalizzata rispetto al valore medio storico e pertanto, valori negativi rappresentano portate inferiori alla media del periodo considerato, valori positivi corrispondono a portate superiori.

Il 2019 può essere considerato tra gli anni più piovosi in Piemonte tuttavia, in termini di portate, non si sono registrati scostamenti significativi rispetto alla media storica di riferimento, poiché i mesi più piovosi, in particolare ottobre e novembre, sono stati bilanciati da quelli più siccitosi della prima parte dell’anno.

Infatti, da gennaio a maggio, per la quasi totalità dei bacini regionali, i deflussi sono stati inferiori alla media storica di riferimento. In particolare, nella zona meridionale, su Scrivia, Orba e Bormida e lungo l’asta principale del Tanaro, si sono registrati scostamenti negativi, mediamente, del 40%.

Durante i mesi estivi e settembre, i deflussi sono rimasti pressoché in media con i valori storici di riferimento, con degli scostamenti positivi più pronunciati a giugno e luglio soprattutto nei bacini di Orba e Bormida. 
A nord del Po si sono registrati scostamenti non significativi con una media di circa il 15% sia in positivo che in negativo.

I mesi di ottobre e novembre hanno rispettato la statistica di mesi più piovosi dell’anno in Piemonte, e i deflussi sono stati superiori alla media praticamente ovunque. Da segnalare il bacino dell’Orba, dove, ad ottobre le portate sono state superiori al triplo della media mensile storica. A novembre sia nei bacini settentrionali del Toce e del Sesia che in quelli occidentali dall’Orco al Pellice, si sono registrate portate significativamente superiori alla media, in alcuni casi anche del doppio. Anche lungo l’asta principale del Tanaro e del Po gli scostamenti sono stati positivi con valori medi dell’80% e del 100% rispettivamente.

L’anno si è chiuso con un dicembre piovoso che, in termini di portata, si è tradotto in scostamenti positivi rispetto ai valori di riferimento per la totalità dei bacini piemontesi, con particolare significatività lungo l’asta del Po.

Nel bilancio di un anno così caratterizzato, per tutti i corsi d’acqua analizzati la portata media annua non si discosta in maniera sostanziale da quella storica di riferimento; alla sezione di Isola S.Antonio, chiusura del bacino del Po piemontese, la portata media annua è risultata solo il 4% più alta del valore medio storico.

Figura 2
Deficit medio annuo sui bacini piemontesi -  anno 2019

Nella figura 3 sono visualizzate le portate medie annue dal 1998 al 2018 del Po a Isola S. Antonio.
Il 2019, con una portata media annua di 459 m3/s, risulta leggermente superiore alla media storica di 445 m3/s.

Figura 3
Po a Isola S. Antonio. Portata media annua - anni 1998-2019


Fonte: Arpa Piemonte

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