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EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ

L'argomento Educazione alla Sostenibilità rientra negli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile in particolare nell'Obiettivo 4:

Fornire un'educazione di qualità, equa e inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti

La Regione Piemonte per la Green Education

Il Protocollo di Intesa “La Regione Piemonte per la Green Education”

Con DGR 51-3451 del 6/06/16 è stato istituito il Protocollo d'Intesa "La Regione Piemonte per la Green Education” promosso da più direzioni regionali, che ad oggi è stato sottoscritto da 46 soggetti, attori differenti del territorio, pubblici e privati, e riconducibili a Enti Pubblici, Sistema dell’Istruzione, Sistema della Formazione Professionale, Sistema Imprenditoriale e delle Professioni, Istituzioni Culturali, Alta Formazione e Ricerca, Organizzazioni del Terzo Settore. Il Protocollo resta aperto anche a successive sottoscrizioni.

Le finalità

Attraverso la realizzazione e il consolidamento di una rete regionale tra i sistemi istituzionale, educativo, formativo, produttivo, della ricerca e del terzo settore, il Protocollo ha come finalità quello di favorire il processo di cambiamento culturale e di competenze delle nuove generazioni verso i principi della green economy o circular economy così come declinati nel contesto internazionale e nazionale.

Il raggiungimento di tali finalità, attraverso la rete così costruita, avviene mediante il coordinamento delle attività dei soggetti sottoscrittori in grado di sviluppare, ognuno nel quadro delle proprie competenze, molteplici azioni tra le quali:

  • favorire l'aggiornamento professionale e la formazione di nuove professionalità in chiave eco-sostenibile,
  • sostenere i processi di alternanza scuola-lavoro e, più in generale, la collaborazione tra scuole, agenzie formative, imprese, terzo settore ed istituzioni;
  • favorire, negli indirizzi scolastici e nella formazione professionale, l'innovazione dei contenuti curriculari e delle metodologie, valorizzando a tal fine l'uso delle ICT;
  • sostenere la formazione di insegnanti, tutor scolastici e aziendali;
  • diffondere esperienze e buone pratiche in materia di green education;
  • promuovere i principi della cittadinanza attiva e consapevole in un’ottica solidale e globale, al fine di educare alla tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale paesaggistico, in coerenza con i principi della Costituzione.

Oltre alle molteplici attività avviate dai sottoscrittori, al fine di migliorare l'efficacia dell'azione del Protocollo si è ritenuto importante conoscere le prerogative e i valori caratterizzanti il nostro territorio. Per questo è stata avviata, con il supporto di IRES Piemonte, un’analisi per “fotografare” politiche e progetti in atto, finalizzati a promuovere la green economy e la sostenibilità in Piemonte e implementati da soggetti diversi. Da tale conoscenza si può lavorare per:

  • declinare il concetto di green economy quale modello culturale che muove dai principi della sostenibilità, a partire da un’analisi condivisa del territorio;
  • definire il modello di governance del Protocollo che implementi l’efficacia delle politiche rivolte alla green economy e alla sostenibilità fornendo un valore aggiunto ai singoli sottoscrittori;
  • contribuire alla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile a partire da una conoscenza condivisa del contesto.

Strumento di costruzione della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile

La scelta progettuale del Piemonte per il percorso di costruzione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS), sostenuta dagli indirizzi del Ministero dell’Ambiente, è stata quella di attribuire al Protocollo, per il suo ambito di azione, funzioni concernenti la governance della Strategia e il coinvolgimento della società civile verso la costruzione della community regionale per la green economy e lo sviluppo sostenibile. Tale obiettivo ha richiesto l’avvio di un percorso di lavoro che ha coinvolto in primis i sottoscrittori del Protocollo per poi aprirsi ad altri attori e relazioni, con lo scopo di configurare una governance di sistema partecipata e inclusiva.
In questo modo viene riconosciuto il ruolo del Protocollo, e dei suoi differenti attori, quale base da cui partire per la sperimentazione, a livello piemontese, di strumenti che rendano più capillari, efficaci ed efficienti gli interventi di educazione e formazione per la green economy e lo sviluppo sostenibile.
Il lavoro avviato con il Protocollo dovrà produrre, in un tempo ragionevole e funzionale alla redazione della SRSvS, un quadro organico di politiche definite e condivise dentro la Regione e con il territorio.

Il progetto A.P.P.VER. - Apprendere per produrre verde

Il Progetto A.P.P. VER. - Apprendere Per Produrre Verde, è un progetto europeo, finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia, Interreg ALCOTRA, nell’ambito della tematica 4.2 Istruzione e Formazione: aumentare l’offerta educativa e formativa e le competenze professionali transfrontaliere.
Nasce nel 2016 nell’ambito delle attività del Protocollo La regione Piemonte per la green education, su sollecitazione della Regione Piemonte, al fine di affrontare il problema della qualificazione professionale per la green economy, per identificare metodi, contenuti e strumenti utili a tale scopo.

La Città Metropolitana di Torino – sottoscrittore del Protocollo - si è assunta il ruolo di promotore e capofila del progetto e ha identificato in IRES Piemonte il soggetto che potesse supportarne scientificamente la progettazione, la sperimentazione e la elaborazione di un modello attuabile successivamente a scala metropolitana e regionale.

I partner di progetto sono: per il versante italiano il Comune di Pinerolo e il CFIQ – Consorzio per la Formazione, l’Innovazione e la Qualità di Pinerolo, mentre per il versante francese il gruppo di interesse pubblico per la formazione professionale e inserimento GIP FIPAN de l’Acadèmie de Nice. I partner italiani, di scala locale, sono stati individuati in relazione alla capacità di sperimentare localmente innovazioni utili agli scopi di progetto perché già coinvolti in un progetto di ricerca finanziato negli anni 2013-2015 dalla Direzione Ambiente e denominato “Green economy fuori dalla nicchia!” con la rete di scuole secondarie di secondo grado del pinerolese.

A.P.P. VER. ha sperimentato la creazione di un sistema territoriale che “avvicini” le scuole e la formazione professionale alle trasformazioni socio-economiche per la green economy, nella prospettiva di produrre nuovo lavoro, innovare quello tradizionale e creare nuove collaborazioni e relazioni sul territorio.
Origina dai seguenti presupposti: è in atto una transizione green dell’economia, che può essere compresa solo grazie ad un rapporto diretto con le organizzazioni che la attuano; la transizione riguarda tutte le professioni ed è trasversale a tutti gli indirizzi e livelli scolastici.

Il progetto ha coinvolto attivamente soggetti istituzionali, di governo, della ricerca, scolastici e della formazione professionale, economici e dell’associazionismo, per realizzare cambiamenti culturali, di conoscenza e competenza per lo sviluppo sostenibile del territorio transfrontaliero (Agenda 2030).
Si è strutturato in più fasi:
  1. conoscenza dei cambiamenti territoriali in chiave di green economy;
  2. produzione di innovazioni curricolari e curvatura dei profili di competenza;
  3. diffusione delle conoscenze e implementazione di azioni di sistema territoriale.

Il modello A.P.P. VER. è di riferimento per l’individuazione di linee di azione operative del Protocollo “La regione Piemonte per la green education” e per il contributo che il Protocollo può dare alla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile e all’Agenda per lo sviluppo sostenibile della Città Metropolitana di Torino e del suo territorio. Si fa riferimento a questo modello nel Documento Tecnico di impostazione e primi indirizzi della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile del Piemonte, Approvato dalla Giunta regionale il 16/04/19.
Approvato e finanziato con un budget complessivo di 1 milione e 400mila euro, ha una durata triennale 2017/2020.

FORMAZIONE PROFESSIONALE, EUROPA E AMBIENTE

Lo sviluppo sostenibile rappresenta, insieme alle pari opportunità e non discriminazione ed alla parità tra uomini e donne, uno dei principi orizzontali d’intervento indicati nel POR (Programma Operativo Regionale) FSE (Fondo Sociale Europeo) della Regione Piemonte 2014/2020, in linea con quanto previsto nei Regolamenti UE 1303 e 1304 del 2013.
In particolare nell’attuale programmazione tutte le Misure promosse dai vari Atti di indirizzo contribuiscono, nelle loro diverse declinazioni, al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Commissione Europea nell’ambito della Strategia “Europa 2020” ed in particolare all’obiettivo di crescita inclusiva, finalizzato a promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale, nonchè al perseguimento dei principi orizzontali sopra richiamati.
Per questo tutti i corsi finanziati o riconosciuti dalla Regione Piemonte nell'ambito del sistema regionale di formazione professionale devono obbligatoriamente prevedere la valorizzazione, all'interno del percorso formativo, del principio dello sviluppo sostenibile, valorizzazione che può avvenire: o attraverso specifici contenuti su tematiche ambientali da erogare durante lo svolgimento del corso e/o, in particolare per i corsi di breve durata, attraverso la predisposizione di appositi strumenti (dispense, sitografie, altri materiali a supporto della didattica) da mettere a disposizione degli allievi e attraverso l'adozione di apposite modalità didattiche che consentono di affrontare l'argomento ambiente all'interno della trattazione degli specifici contenuti professionalizzanti del corso (es. meccanica, servizi alle imprese, servizi alle persone ecc.)

Al fine di garantire uniformità nella progettazione dei percorsi formativi, la Regione ha redatto il documento “Standard di progettazione dei percorsi” (approvato con DD 478 del 4/6/18) che contiene note di carattere generale e trasversale, integrate di volta in volta con le indicazioni specifiche definite nei singoli atti di indirizzo e relativi bandi. Nel documento sono inserite anche le linee guida per lo sviluppo sostenibile, per permettere agli operatori una progettazione adeguata di azioni che garantiscano l’integrazione strategica di questo principio orizzontale. In particolare per favorire l’approccio ai temi della sostenibilità, le competenze ambientali vengono integrate nei percorsi di formazione alle professioni e al lavoro, agendo in due direzioni:
  • a livello trasversale, sui percorsi formativi a tutti i livelli, con il “sapere minimo” ambientale che ciascun profilo deve possedere per essere compatibile con i criteri della sostenibilità
  • con azioni mirate alle professioni ambientali, per migliorare l’efficacia delle azioni di formazione sia per le professioni ambientali tradizionali che per quelle emergenti e/o innovative.

I profili a carattere ambientale, o comunque in linea con gli obiettivi della strategia UE in materia di sviluppo sostenibile, devono prevedere un’unità formativa specifica denominata “Elementi per la sostenibilità ambientale” della durata di 16 ore.

Diversi operatori, partendo dalla necessità di prevedere obbligatoriamente nei loro percorsi la contestualizzazione dello sviluppo sostenibile, hanno avviato al loro interno dei progetti mirati per trattare in modo più ampio questa tematica, sia partecipando a progetti transfrontalieri (per esempio APPVER), sia promuovendo attività legate al contesto territoriale e sociale. L’obiettivo è che tali interventi non si esauriscano con i singoli progetti che li hanno finanziati, ma siano il punto di partenza per comprendere le relazioni esistenti tra aspetti economici, ambientali e sociali, stimolando cambiamenti negli stili di vita e nei comportamenti individuali, per renderli sempre più sostenibili e sviluppando buone pratiche quotidiane.

IL REPERTORIO DELLA REGIONE PIEMONTE

All’interno del repertorio degli standard formativi della Regione Piemonte sono presenti diversi profili regionali e nazionali attinenti all’ambito green:
  • 16 profili regionali di cui 6 in ambito ambientale ed energetico e 10 in ambito agricolo
  • 5 profili IeFP (percorsi finalizzati ad assolvere l’obbligo d’istruzione e formazione), di cui 1 qualifica con 4 indirizzi e 1 diploma professionale
  • 3 figure IFTS (corsi di specializzazione post diploma)
  • 2 obiettivi (insieme di competenze trasversali inserite all’interno dei percorsi formativi)

Attualmente la Direzione Coesione Sociale della Regione Piemonte sta seguendo un lavoro congiunto con IRES per formulare proposte in funzione della prossima programmazione europea, nell’ambito del Protocollo per la green education. Tale progetto ha indotto il settore standard formativi a riflettere su quali e quanti profili attinenti ai temi ambientali siano contenuti nel Repertorio degli standard regionali. Il risultato dell’estrazione ha posto in evidenza che ci sono una serie di profili o di semplici competenze con caratteristiche che soddisfano appieno o in parte tale esigenza. Consapevoli dell’importanza e dell’interesse occupazionale che c’è rispetto a tali professioni, si è avviata quindi un’analisi tra i profili regionali e le figure nazionali contenute nell’Atlante del lavoro per avere spunti utili al fine di implementare il Repertorio di Regione Piemonte o con nuovi profili o per attualizzare alcune competenze di quelli esistenti.

IL TEMA GREEN NELL’ALTA FORMAZIONE E NELLA DIRETTIVA MERCATO DEL LAVORO

La filiera dell'alta formazione comprende corsi di specializzazione post diploma annuali (IFTS) o biennali (ITS), nei quali la componente di formazione on the job è fondamentale ed i docenti provengono in buona parte dal mondo del lavoro.
In particolare gli Istituti Tecnici Superiori sono fondazioni di partecipazione che comprendono scuole, enti di formazione, imprese, università enti locali e centri di ricerca e formano professionisti di alto livello nelle aree tecnologiche, strategiche per lo sviluppo economico e la competitività.
Direttamente riconducibile al tema della sostenibilità è la Fondazione ITS Energia - “Professionalità per lo sviluppo dei sistemi energetici ecosostenibili” che si propone di contribuire a modificare i modelli di produzione, consumo e risparmio energetico, affiancando le imprese e gli enti locali nell’affrontare nodi complessi che insistono su diversi settori economici e sociali del paese: dalle fonti energetiche alternative all’edilizia sostenibile, dal risparmio energetico alla costruzione e manutenzione di impianti.

Nell’ambito della Direttiva Mercato del Lavoro, che disciplina l’offerta formativa finalizzata a fornire competenze e capacità utili all’inserimento socio-lavorativo di giovani e adulti, nell’anno formativo 2018/2019 sono stati finanziati 8 corsi riconducibili alla sostenibilità ambientale, di cui 1 mirato al conseguimento di una qualifica di base e gli altri ad una specializzazione. Sono state erogate complessivamente oltre 7.000 ore di formazione che hanno coinvolto circa 120 allievi.
Nel corrente anno formativo le attività sono state reiterate ed attualmente sono in svolgimento 7 corsi che presumibilmente si concluderanno entro il mese di luglio.

Il catalogo regionale dell’offerta formativa CESEDI

Il Catalogo regionale dell’offerta formativa (Catalogo per la scuola CESEDI) è articolato in Proposte formative per gli insegnanti e in Proposte di lavoro per le classi.
Le candidature, che possono essere presentate da Enti, Istituzioni culturali, Associazioni, etc., purché di respiro regionale, devono pervenire entro una certa data, stabilita annualmente, e sono vagliate e selezionate da un Gruppo di lavoro composto da Regione Piemone - Settore Politiche dell’istruzione, CESEDI - Città Metropolitana, Ufficio Scolastico Regionale, sulla base di una stringente griglia di indicatori di qualità.
Il catalogo, in tutt’e due le articolazioni, ha la sezione di apertura dedicata all’educazione alla sostenibilità, che ospita numerose proposte di Istituzioni (ad es., i corsi sopra citati e l’intero programma formativo del Progetto APPVER), associazioni, organizzazioni scientifiche e ambientaliste.
Nell’anno scolastico 2019/2020 sono 10 le proposte formative e 20 le proposte di lavoro per le classi che sono state incluse della sezione dedicata alla Educazione alla sostenibilità.

Percorso “Cambiamo noi e non il clima”

Il Percorso “Cambiamo noi e non il clima” è una proposta formativa rivolta a classi di scuola secondaria di II grado progettata dal CESEDI in collaborazione con laureandi dell’Università - Economia del Territorio. Ha come obiettivo il cambiamento individuale degli studenti rispetto a tematiche relative alla sostenibilità (clima, cibo, mobilità, abbigliamento, energia) e attraverso loro la trasmissione di comportamenti virtuosi nelle famiglie. L’esperienza è legata al territorio di Città metropolitana Torino, ma data la valenza educativa del percorso è estensibile al territorio regionale.

Conferenza regionale scuola

La Conferenza regionale della scuola ha cadenza annuale ed è giunta alla sua XI edizione.
È organizzata dal Forum della scuola del Piemonte, che riunisce 23 associazioni del mondo della scuola, e prevede un ampio percorso di ascolto della scuola piemontese i cui esiti sono raccolti in un Quaderno e fanno da base alla Conferenza vera e propria che si svolge tradizionalmente ad inizio settembre, coinvolgendo centinaia di insegnanti.
L’edizione 2020 della Conferenza regionale della scuola era completamente dedicata all’educazione alla sostenibilità. Il percorso di preparazione della Conferenza prevedeva un’operazione di ascolto della scuola piemontese (previsti 8 Seminari e 25 Focus Group sulla base di una griglia di domande che fa riferimento al SIQ regionale) volta a far emergere le migliori pratiche in educazione alla sostenibilità. La Conferenza ed il percorso preparatorio sono stati sospesi a causa dell’emergenza COVID-19, ma verranno ripresi e rilanciati nell’anno scolastico 2020/2021.

Educazione alla sostenibilità ed Educazione alla Salute

È attivo tra Regione Piemonte (Assessorati Istruzione e Sanità) e Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte il Protocollo d’intesa “Scuole che promuovono salute” per la realizzazione congiunta di attività di promozione ed educazione alla salute nelle scuole e definizione delle relative “Linee guida”. (DGR 73-6265 del 22/12/17 )
Le Linee Guida “Scuole che promuovono salute”, rappresentano un orientamento per la redazione di Piani di lavoro, dei Piani dell’Offerta formativa delle Scuole e della Programmazione locale per i referenti delle Aziende Sanitarie Locali sul fronte dell'educazione alla salute.
L’obiettivo è la Promozione di “buone pratiche”: nel corso del 2020 si definiranno i temi e i progetti che la Regione intende promuovere in modo omogeneo su tutto il territorio.

Figura 1
Elenco corsi anno formativo 2018/2019

Figura 2
Elenco corsi anno formativo 2019/2020

EDUCAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE E COMUNICAZIONE

Tutti gli obiettivi e le azioni di sostenibilità richiedono trasformazioni e apprendimenti culturali e comportamentali dei singoli e delle organizzazioni ovvero rinviano alla necessità di attivare iniziative, percorsi e dispositivi educativi e formativi. Così come anche ribadito dalla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), approvata dal CIPE il 22/12/17, che indica i processi educativi tra i Vettori essenziali per lo sviluppo della strategia stessa. Infatti, descrivendo il vettore 4 denominato Educazione, sensibilizzazione, comunicazione il documento afferma con molta chiarezza che “L'Educazione, sensibilizzazione, comunicazione” rappresentano dimensioni chiave per l’effettivo raggiungimento degli obiettivi della SNSvS. La “cultura della sostenibilità”, da promuovere a tutti i livelli (impresa, società civile, istituzioni, ricerca) e in tutte le sedi educative, formali e non formali, in un’ottica di life-long learning (apprendimento permanente che dura lungo l’intero arco della vita), è il vettore principale per innescare la trasformazione del modello di sviluppo attuale, nonché la diffusione di conoscenze, competenze, stili di vita e modelli virtuosi di produzione e consumo sostenibili. Il vettore sarà attuato facilitando le reti e le collaborazioni tra coloro che si occupano di sviluppo sostenibile e di educazione allo sviluppo sostenibile”.
La centralità della dimensione educativa e formativa nel costruire sostenibilità è rilanciata e ribadita inoltre da una serie di atti normativi rilevanti. Ultimo in ordine di tempo La L 92 del 20/08/19 “Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica” , che include l’Educazione ambientale e alla sostenibilità, che offre uno spazio di programmazione/progettazione educativa condivisa da tutti i docenti, che, a partire da un’ora dedicata può ispirare e coinvolgere l’attività curricolare, tutte le discipline e anche la vita organizzativa e relazionale complessiva della scuola.
Anche il Protocollo di intesa tra MIUR e MATT per la realizzazione di attività e iniziative di educazione ambientale del 6/12/18 prevede all’art. 1 punto b la redazione e l’attuazione di un Piano nazionale per l’educazione ambientale nella scuola, così come era stata affermata in precedenza dalle Linee guida per l’educazione ambientale nella scuola italiana (MATTM – MIUR, Linee guida per l’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile, 2015) e il documento finale della Conferenza nazionale dell’Educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile svoltasi il 22-23 novembre 2016 a Roma denominato “Carta Nazionale sull’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile”.

Le varie attività che la Regione Piemonte ha sviluppato e sostenuto negli ultimi anni in materia di informazione, formazione ed educazione alla sostenibilità ambientale, oggi declinata come Green Education, si pongono l’obiettivo di incardinare l’educazione ambientale nelle politiche ambientali, quale strumento di supporto finalizzato a favorire processi partecipativi, sviluppare capacità critiche e di riflessione, ampliare la conoscenza, promuovere un cambiamento responsabile dei comportamenti e degli stili di vita, a creare una maggiore e più profonda “cultura della sostenibilità” sul territorio piemontese.

Tutto ciò trova esplicita e diretta applicazione nel processo di definizione della “Strategia regionale per la sostenibilità”, che vede attivo un Tavolo dedicato alle educazione e formazione come vettore essenziale della Strategia. La Strategia disegna un quadro di processi da attivare entro il 2030.

In questo contesto, gli obiettivi strategici da perseguire per quanto riguarda l’Educazione alla sostenibilità sono:
  • Ampliare e consolidare l’Educazione alla Sostenibilità in tutta la scuola piemontese, dallo 0/6 anni alla scuola secondaria di I grado, ed in tutto il Sistema della Formazione, nonchè promuoverne la qualità, sviluppando metodologie incentrate sulle competenze di sostenibilità, intese come action competences
  • Promuovere, in stretto accordo con i territori, processi educativi rivolti alla cittadinanza, a partire da azioni sperimentali da diffondere in seguito su tutto il territorio regionale
  • Favorire investimenti in progetti educativi fortemente legati al contesto territoriale e sociale, che abbiano ricadute concrete e che stimolino il passaggio a comportamenti sostenibili, coinvolgendo nella progettazione e realizzazione le amministrazioni e gli attori economici, nel loro doppio ruolo di soggetti attivi e passivi dei processi educativi
  • Connettere i progetti educativi agli strumenti di programmazione nazionali e regionale e alle politiche adottate dalle amministrazioni locali, al fine di rendere sempre più integrata l’offerta educativa e formativa ai processi di trasformazione locale.
  • Sviluppare formazione dei formatori, insegnanti ed educatori, di qualità, con una programmazione di lungo respiro e attenta alla copertura tendenzialmente totale dei target di riferimento.

Il progetto prepAIR

Il progetto europeo prepAIR (Po Regions Engaged to Policies of Air) coinvolge 18 partner nazionali e internazionali tra cui tutte le Regioni del bacino padano con l’obiettivo di promuovere stili di vita, di produzione e di consumo più sostenibili in quest’area ai fini del miglioramento della qualità dell’aria. Il progetto può contare su 17 milioni di euro, 10 dei quali messi a disposizione dall’Europa. I settori di intervento: Trasporti, efficienza energetica, combustione di biomasse e agricoltura.

Considerata l’estensione dell’area e le caratteristiche intrinseche dei fenomeni di inquinamento atmosferico, pianificazioni ed azioni attuate a scala locale non sono sufficienti.
I principali obiettivi del progetto sono pertanto:
  • contribuire ad implementare le misure incluse nei Piani di tutela della qualità dell’aria regionali e provinciali
  • attuare azioni sinergiche e coordinate a scala di Bacino
  • aumentare know-how e capacity building di enti pubblici e privati
  • sviluppare ed applicare strumenti e modelli comuni a scala di Bacino
  • aumentare la consapevolezza dei cittadini sulla qualità dell’aria e sull’impatto su salute umana ed ambiente
  • istituire una rete durevole tra istituzioni dal livello locale a quellonazionale, attori socio- economici, centri di ricerca, ecc.

Le Regioni Emilia-Romagna, capofila del progetto, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Trento, insieme ai tre principali Comuni di quest’area - Milano, Torino e Bologna – e alle agenzie ambientali di queste regioni, lavorano insieme per sostenere il percorso finalizzato al pieno rispetto degli standard comunitari. L’iniziativa - che coinvolge anche l’Agenzia per l’ambiente della Slovenia (che presenta analogie territoriali e situazioni simili a quelle del bacino padano) - ha durata settennale e si concluderà nel 2024. Il progetto Prepair è un progetto “integrato”, in quanto in grado di mobilitare, oltre al budget del progetto, circa 850 mln di euro provenienti dai fondi strutturali dei diversi partner e che hanno direttamente o indirettamente ricadute sulla qualità dell’aria.

L’Azione E5 prevede la progettazione, sperimentazione e diffusione di percorsi educativi che hanno l’obiettivo di diffondere cultura della sostenibilità e di promuovere la costruzione di competenze a supporto e sostegno di azioni
L’offerta educativa proposta da prepAIR si rivolge in modo differenziato a classi di scuola primaria, secondaria di primo grado ed è articolato in cinque percorsi/moduli (Qualità dell’aria, Energia, Mobilità, Biomasse, Agricoltura). Ogni percorso è a sua volta articolato in tre passaggi metodologici:
  1. una fase di espressione delle rappresentazioni degli allievi circa i problemi trattati e di identificazione di questioni da approfondire;
  2. una fase di approfondimento e, in particolare, di incontro con esperti e di visita a realtà significative sul territorio;
  3. una fase laboratoriale in cui elaborare soluzioni a criticità riscontrate e produrre azioni comunicative.

È stata strutturata una piattaforma in cui insegnanti e allievi possono reperire contributi teorici, indicazioni metodologiche, attività, nonché caricare i propri elaborati e interagire tra loro e con i referenti di progetto.
Il coordinamento è affidato alla Fondazione Lombardia Ambiente. Per quanto riguarda il Piemonte si è costituito un Gruppo di formatori in collaborazione tra Regione Piemonte e ARPA Piemonte.
Nell’anno scolastico 2019/2020 sono state coinvolte circa 120 classi in tutto il Nord-Italia di cui 48 in Piemonte, che ha scelto di intrecciare i percorsi formativi con il Progetto prepAIR.
L’emergenza sanitaria, con la chiusura delle scuole, non ha consentito agli insegnanti ed alle classi di concludere i propri percorsi. Alcuni hanno rinunciato, ma molti (30) hanno comunque realizzato dei percorsi significativi, anche utilizzando la Didattica a distanza. Tutti intendono riprendere i percorsi dall’autunno e portarli a conclusione entro dicembre 2020.

I corsi di formazione Educazione alla sostenibilità

Nell’anno scolastico 2019-20 sono stati organizzati da Regione Piemonte, Settore politiche dell’Istruzione, ARPA Piemonte e CeSeDi (Centro Servizi Didattici della Città Metropolitana di Torino) i corsi di formazione destinati ai docenti piemontesi nell'ambito dell'iniziativa “Educazione alla sostenibilità”, inserita nell'ambito del Protocollo Regionale Green Education per lo sviluppo di una comunità di pratica e di ricerca sui temi della sostenibilità.
Il percorso formativo si è sviluppato su due corsi:

  1. Noi e l’Aria, sviluppato nelle Province di Torino, Asti, Alessandria, Biella e Vercelli, con 48 insegnanti iscritti di scuola primaria e secondaria di I grado (27 scuole, 48 classi, ca. 1050. studenti) di cui 30 (19 scuole, 30 classi, 668 studenti) hanno concluso e documentato il proprio percorso nonostante l’emergenza COVID-19.
  2. Il clima che cambia, con 38 insegnanti di scuola secondaria di I grado iscritti (21 scuole, 38 classi, ca. 760 studenti) di cui 10 (7 scuole, 15 classi, ca. 280 studenti) hanno concluso e documentato il proprio percorso nonostante l’emergenza COVID-19.
I corsi Noi e l’Aria sono associati ai percorsi educativi dell’Azione E5 del Progetto Life prepAIR ed hanno un respiro settennale (due le edizioni già svolte). Il Progetto prepAIR è dotato di una piattaforma dedicata, già in atto e funzionante. In occasione dell’emergenza Coronavirus tutti i materiali della piattaforma sono stati resi accessibili a tutti gli insegnanti.

La struttura metodologica ha previsto lo sviluppo di competenze progettuali, un livello di riflessione pedagogica e una logica di lavoro “a specchio”: gli insegnanti hanno sperimentato in prima persona approcci e attività replicabili con i propri allievi. A conclusione de percorso è proposta una scheda di valutazione del corso, ispirata al Sistema di Indicatori di Qualità della Regione Piemonte. Le schede raccolte sono utili, insieme alle osservazioni rilevate durante gli incontri, per analizzare le esperienze formative e per approntare un archivio in progress di materiali metodologici utilizzabili nelle edizioni future.
Visto il carattere multidisciplinare del corso, nelle attività formative hanno collaborato diverse strutture di Arpa: Monitoraggio della qualità dell’aria, Rischi ambientale e naturale, Epidemiologia.

I percorsi si sono così articolati:
  1. un incontro preliminare (comune a tutti i Corsi “Educazione alla sostenibilità”) di riflessione educativa: dove si affrontano questioni come: il ruolo dell’educazione nella strategia 2030 dell’ONU e della Strategia Nazionale per lo Sviluppo sostenibile, la promozione di competenze per il futuro, modalità di una progettazione educativa di qualità;
  2. un incontro con gli operatori Arpa sui temi specifici con modalità esperienziali e indicazioni per sviluppare le attività in classe;
  3. una fase di sperimentazione in classe di percorsi progettuali da parte degli insegnanti, documentata secondo modalità concordate;
  4. un incontro finale di analisi delle esperienze svolte, che darà modo di approfondire nodi e questioni metodologiche.
L’emergenza COVID-19 non ha consentito di concludere tutti i percorsi, ciò nonostante un elevato numero di insegnanti e classi sono riuscite a sviluppare parti significative dei propri progetti.

Noi e l’Aria: un supporto pedagogico sul tema della qualità dell’aria

Il supporto pedagogico Noi e l'Aria è stato messo al servizio dell'azione educativa del progetto Europeo Prepair a cui hanno aderito circa 150 scuole del bacino padano per progettare, sperimentare ed elaborare percorsi di sostenibilità sul tema dell'inquinamento atmosferico. I settori di intervento analizzati sono stati: trasporti, efficienza energetica, combustione di biomasse e agricoltura. Ogni classe ha potuto beneficiare di una piattaforma on-line di supporto, un corso per docenti, visite alle centraline della qualità dell'aria e molto altro ancora.

In Piemonte il progetto ha coinvolto:

  • 30 classi appartenenti a otto scuole primarie, nove scuole secondarie di primo grado e una scuola dell’infanzia per la provincia di Torino;
  • 10 classi appartenenti a quattro scuole primarie per le province di Asti e Alessandria;
  • 6 classi appartenenti a due scuole primarie e una scuola secondaria di primo grado per la provincia di Biella;
  • 5 classi appartenenti a una scuole secondaria di primo grado per la provincia di Vercelli.

L’individuazione degli Istituti presso i quali svolgere le attività è avvenuta privilegiando le scuole già precedentemente coinvolte in iniziative di sensibilizzazione su tematiche legate all'inquinamento atmosferico e situate in prossimità di una stazione di monitoraggio della qualità dell’aria.
Al termine del percorso le classi hanno realizzato lavori sul tema della qualità dell’aria, a testimonianza di quanto appreso, per diffondere le esperienze nelle altre scuole della regione, per aiutarci a "respirare meglio" e formare cittadini coscienti e responsabili.

CleanAir@School

Lo strumento didattico di Noi e l'Aria è stato sperimentato anche a sostegno del progetto CleanAir@School, un’iniziativa di educazione ambientale e di Citizen Science dell’EPA Network (la rete delle agenzie ambientali europee), coordinata dall’AEA (Agenzia Europea per l’Ambiente).

Il progetto, nato con l’obiettivo di coinvolgere le scuole di numerose città europee nel processo di sensibilizzazione nei confronti del monitoraggio della qualità dell’aria, prevede attività di educazione ambientale e formazione attraverso il monitoraggio del Biossido di Azoto, uno degli inquinanti principali delle aree urbane, determinato in larga misura dal traffico autoveicolare.
I risultati del monitoraggio saranno pubblicati in una piattaforma europea.
Hanno partecipato al progetto 15 Agenzie di Protezione ambientale, con 34 comuni, 84 scuole, 218 classi, 6540 studenti.
Per il Piemonte hanno aderito 3 scuole di Torino (Scuola Secondaria di I grado Giacosa, Scuola Secondaria di I grado Verga, Scuola Primaria Coppino).
Ogni scuola ha aderito inizialmente con una classe per poi diffondere/coinvolgere quanto appreso alle altre con metodo peer-to- peer.

Per altre informazioni in merito al progetto visita la pagina Aria - Stato - No2 al paragrafo Piccoli Scienziati Crescono.

Musica d'ambiente

In quest’anno scolastico il progetto Musica d’Ambiente, a cura di Arpa Piemonte, ha avviato una nuova formazione ai docenti delle scuole primarie e dell’infanzia delle province di Biella Novara Verbania, a cui hanno partecipato 1500 docenti. Il progetto è stato presentato all'evento internazionale Festival for the Earth, nella sua tappa di Sanremo con “Sarà quello educare”, un brano ad hoc, con relativo video, quale evidenza della filosofia del progetto come strumento per veicolare messaggi e per animare percorsi di educazione alla sostenibilità.

Si sono svolti altri laboratori musicali sul tema “cellulare e rischi sulla salute in età pediatrica” in collaborazione con l’Asl di Vercelli e gli operatori di Arpa Radiazioni Non ionizzanti. Nelle attività sono stati coinvolti circa 100 alunni delle scuole primarie.
Si è svolta la consueta settimana dell’ambiente, declinata come settimana 2030, dedicata quest’anno ai Cambiamenti Climatici, destinatario tutto l’Istituto Comprensivo di Biandrate con i suoi circa 800 alunni. Nelle attività formative sono stati coinvolti gli operatori Arpa Rischi ambientali e naturali.

Si è rinnovata la collaborazione con Climathon, con la partecipazione degli alunni di due scuole primarie e secondarie di I e II grado di Novi Ligure (Zucca e Ciampini-Boccardo) e di Torino (Racconigi) che hanno interpretato i brani dedicati ai cambiamenti climatici, con l’esecuzione della Climate e la presenza dell'Istituto scolastico vincitore del concorso nazionale nell’as. 2018-2019.

Si è avviato il concorso nazionale destinato alle scuole secondarie di I e II grado denominato Premio Musica d'Ambiente - canzone d'autore a tema ambientale, con l'obiettivo di estendere in modo interdisciplinare la cultura della sostenibilità, con un accordo di collaborazione istituzionale tra Arpa Piemonte, Città di Torino e di Casale Monferrato, USR per il Piemonte e Earth Day Italia e con il patrocinio del Miur.

Porte Aperte all'Arpa Piemonte 2020

Porte aperte all’Arpa è un progetto di educazione ambientale che ha lo scopo di far conoscere il ruolo di Arpa Piemonte. In particolare i Laboratori e i Centri tematici, attraverso visite guidate rivolte a studenti e docenti, mostrano come si svolgono le attività tecnico-scientifiche che supportano i servizi di controllo e monitoraggio ambientale. L’iniziativa è svolta in collaborazione con il MAcA - Museo A come Ambiente e l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte.

L'edizione 2020 ha previsto 25 percorsi didattici, distribuiti sull’intero territorio regionale finalizzate a coinvolgere almeno 52 classi e un centinaio di docenti. A causa dell'emergenza epidemica, si sono potuti realizzare, in presenza, solo gli incontri di preparazione con i docenti nel mese di febbraio. A sostituzione delle visite guidate annullate, sono stati messi a disposizione dei docenti un ventaglio di risorse didattiche (video, presentazioni, documenti) utili per una trattazione a distanza dei temi scelti.
I percorsi tematici programmati sono stati i seguenti:

  • Monitoraggio biologico aria (pollini)
  • Monitoraggio biologico acque superficiali
  • Visita ai laboratori
  • Biomonitoraggio delle acque correnti
  • Campi elettromagnetici
  • Attività e strumenti relativi alle emissioni in atmosfera
  • Visita al laboratorio olfattometrico e presentazione del naso elettronico
  • Visita al centro regionale amianto con osservazioni al microscopio elettronico e ottico
  • Il rumore: cos'è, come si misura e quali sono i rischi per la salute umana
  • Il termovalorizzatore del Gerbido: il sistema di monitoraggio delle emissioni e la sorveglianza sanitaria
  • Il cellulare: istruzioni per l'uso
  • Cambiamenti climatici ed effetti sul territorio
  • Il meteo in TV lo fai tu! Teoria e strumenti di osservazione e previsione
  • I cambiamenti climatici
  • Uno sguardo sul territorio: geologia, processi naturali, monitoraggio strumentale delle frane
  • Geologia e rischio sismico
  • Come utilizzare il geoportale Arpa: dati ambientali e cartografia del Piemonte
  • Cos'è la radioattività e come si misura
  • Il radon, cos'è e come si misura
  • Qualità delle acque: monitoraggio corpi idrici e acque di balneazione, acque minerali e reflue
  • Monitoraggio dei corpi idrici

Il Patentino per lo smartphone

Anche questo anno è stato avviato il progetto multidisciplinare Un patentino per lo smartphone per un uso responsabile del cellulare che ha visto la attiva partecipazione di circa 350 docenti delle scuole secondarie di primo grado del Piemonte. I corsi si sono svolti sul territorio delle ASL di: Asti, Cuneo, Novara (in FAD), Torino 4, Torino 5, Torino - Città di Torino, Vco, Vercelli.
La seconda fase formativa, curata dai docenti, prevede percorsi educativi per aiutare gli studenti (circa 7.000) a riflettere sul loro rapporto con le "nuove" tecnologia e i social network, le opportunità e i rischi, per renderli protagonisti consapevoli della loro crescita e delle loro scelte e si concluderà con la consegna del "Patentino", coinvolgendo i genitori e le istituzioni pubbliche.
Una piattaforma on-line con utili risorse, attività, quiz e documenti, è messa a disposizione dei docenti coinvolti, per agevolare la trasmissione dei contenuti del corso agli allievi.
L'innovativo progetto “Un patentino per lo smartphone”, inserito nel Piano Regionale di Prevenzione Sanitaria, è coordinato dall'Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e dall'Ufficio Scolastico Regionale con il contributo di altri enti, per quanto di competenza sugli aspetti legali, sanitari e ambientali: Arpa Piemonte, Polizia Postale e delle comunicazioni, Polizia Municipale - Reparto Polizia di Prossimità.
ARPA Piemonte collabora in particolare sui seguenti temi: campi elettromagnetici, salute, cellulare e sostenibilità ambientale (ciclo di vita del prodotto e impatto ambientale). I contenuti formativi e le esercitazioi pratiche sono stati curati dalle strutture: Educazione Ambientale, Epidemiologia Ambientale e Radiazioni Non Ionizzanti.
Ai corsi, della durata di 16 ore in aula e 4-6 ore di autoformazione online, hanno partecipato: dirigenti scolastici, referenti cyberbullismo, animatori digitale, referenti per la promozione della salute, referenti per l’inclusione, insegnanti delle classi prime delle scuole secondarie di primo grado.

Rete scuole eco-attive

Nel contesto della rinnovata attenzione alla sostenibilità acquistano rilievo e significato impostazioni metodologiche quali le Eco-schools (attive fin dal 1994), le Green Schools, Agenda 21 a scuola, le Scuole come ‘organizzazioni che apprendono’ (learning organizations), le Scuole come centri della comunità per un apprendimento sociale, le Scuol@genda 2030. Pur nella diversità sono tutte esperienze che presentano significativi tratti comuni.
In Piemonte sono nate diverse reti che raccolgono e promuovono esperienze di questo tipo. Ne ricordiamo tre:
  1. la Rete Green Lab Schools, che raccoglie circa 30 scuole, principalmente dell’area metropolitana di Torino, scuola capofila il Liceo Statale Regina Margherita;
  2. il Protocollo d’intesa Abitare sostenibile sicuro, il cui obiettivo è quello di qualificare la formazione delle scuole superiori sui temi dell’architettura sostenibile e contro le calamità naturali, per offrire al mercato del lavoro esperienze di alternanza scuola lavoro. Il Protocollo, che coinvolge una decina di Istituti, è sottoscritto da un’ampia rete di soggetti del territorio piemontese: Regione Piemonte, Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, Cdc di Torino, Città Metropolitana di Torino, Politecnico di Ingegneria – Dipartimento Energia, Fondazione dell’ordine degli Ingegneri di Torino, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Torino, Consiglio nazionale geometri e geometri laureati, Unione industriale di Torino, Collegio costruttori di Torino, Cna Torino, Istituto superiore Erasmo da Rotterdam, Comune di Nichelino, Fondazione Climabita, Fondazione Environment Park e Associazione Eta (Energia territorio ambiente);
  3. Forum delle Scuole Eco-attive che intende dare rappresentanza unitaria alle diverse esperienze di rete che si stanno formando sul territorio piemontese. Il percorso di costituzione del Forum, punteggiato da Seminari regionali e da incontri di un gruppo progettuale, ha visto la partecipazione di un centinaio di docenti e di scuole. La costituzione formale era prevista per il 3 giugno nell’ambito di un Convegno di CinemaAmbiente, che non si terrà a causa dell’emergenza COVID-19, ed rinviata all’autunno 2020. Al Forum si aderisce sottoscrivendo un Manifesto che illustra filosofia e logica del Forum stesso.

I processi partecipativi

La SNSS indica nei processi partecipativi uno dei principali vettori di sostenibilità: “Il vettore ‘Istituzioni, partecipazione e partenariati’ si articola in obiettivi finalizzati, a favorire la creazione e diffusione di iniziative e percorsi efficaci e continui per il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse nelle diverse fasi dei processi decisionali. A questo fine, è necessario sviluppare meccanismi di integrazione a livello istituzionale, nonché di partecipazione e coinvolgimento attivo della società civile, coerentemente con le linee di azione definite a livello europeo e internazionale.”
I Processi partecipativi in cui coinvolgere gli stakeholders sono rilevanti sia a livello regionale nella definizione dei Piani (Piano aria, Piano Energi, Piano Trasporti, PSR, PTC, ecc.) sia nei diversi ambiti territoriali che devono sviluppare i processi programmatori e le politiche per cogliere gli obiettivi di sostenibilità. Tutto ciò richiede una efficace governance alle diverse scale territoriali.
Gli strumenti e le metodologie a cui fare ricorso per coinvolgere la società civile sono molteplici: a titolo esemplificativo, ricordiamo i Contratti di fiume e di area umida (sul territorio regionale si è recentemente concluso il Progetto INTERREG Mediterraneo WETNET, che vede coinvolta la Provincia di Vercelli ed a cui partecipa la Regione Piemonte).
Altro strumento ad adesione volontaria è rappresentato dal Patto dei sindaci, che rappresenta il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali che si impegnano volontariamente ad aumentare l’efficienza energetica e l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l'obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020.
Dopo l'adozione del Pacchetto europeo su clima ed energia nel 2008, la Commissione europea ha lanciato il Patto dei sindaci per avallare e sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali nell'attuazione delle politiche nel campo dell'energia sostenibile.
Per le sue singolari caratteristiche - essendo l'unico movimento di questo genere a mobilitare gli attori locali e regionali ai fini del perseguimento degli obiettivi dell'Unione europea - il Patto dei sindaci è considerato dalle istituzioni europee come un eccezionale modello di governance multilivello.

Formazione per la diffusione dei principi del Green Public Procurement (GPP)

Al fine di dare attuazione a quanto previsto dal Protocollo d'Intesa sottoscritto il 21/09/17 tra la Conferenza Stato-Regioni e il Ministero dell’Ambiente e per dare risposte concrete a specifiche istanze del territorio nel corso del 2019-2020, si sono svolte delle attività di formazione per promuovere la corretta applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM),approvati con appositi decreti, il cui utilizzo, con l'entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti, è diventato obbligatorio.
In particolare, l'attività formativa si è avvalsa degli strumenti e del supporto forniti dal Ministero dell'Ambiente, (MATTM) nell'ambito del Progetto CReIAMO PA Linea 1 "Integrazione dei requisiti ambientali nei processi di acquisto delle amministrazioni pubbliche" e del progetto europeo Life prepAIR che vede coinvolte tutte le regioni italiane del bacino padano e che prevede delle specifiche azioni in materia di GPP.
Relativamente alle attività promosse nell'ambito del Progetto CReIAMO PA, nel corso dell'anno 2019, si è sviluppato un focus specifico sull'applicazione dei CAM "Edilizia" attraverso l'organizzazione di giornate di formazione frontale (svoltesi presso le sedi regionali), attività di formazione a distanza (webinar) con approfondimenti su specifici specifici progetti oggetto di finanziamento con fondi comunitari tramite bandi regionali. Complessivamente sono state coinvolte 11 pubbliche amministrazioni e circa 70 partecipanti tra tecnici e professionisti. Attualmente il MATTM ha messo a disposizione on-line in forma gratuita un'apposita piattaforma dedicata alla formazione in materia di GPP.
Attraverso il progetto life prepAIR nel corso del 2019 è stato reso disponibile il secondo manuale operativo “Affidamento dei Servizi Energetici per gli edifici con criteri di sostenibilità” (il primo del 2018 era dedicato ai CAM "Edilizia").
È stato reso disponibile un corso on-line dedicato ai CAM edilizia già utilizzato da oltre 40 utenti ed è in corso l'apertura delle iscrizioni per una seconda somministrazione. È stato, inoltre, organizzato in collaborazione con la Città metropolitana di Torino, l'Ordine degli Architetti di Torino e l'Ordine degli Ingegneri di Torino, un workshop dal titolo "Aggiornamento CAM Servizi Energetici: continuità o nuovo inizio?" al quale hanno partecipato circa 60 tra tecnici e professionisti durante il quale sono state discusse le criticità e le opportunità che potrebbero scaturire dall'approvazione di un nuovo Decreto considerato l'ormai prossimo aggiornamento di quello attuale. I risultati di questo momento di confronto sono poi stati inviati al MATTM nel quadro della collaborazione in atto.

Imprese rur@ali

Imprese Rur@li. Giovani imprenditori e sviluppo rurale sostenibile è un progetto promosso da Regione Piemonte (Direzioni Ambiente e Agricoltura) e IRES Piemonte che realizza un percorso di conoscenza, analisi e valorizzazione dei modelli imprenditoriali sostenibili nei territori rurali del Piemonte e di sensibilizzazione dei giovani sul tema della sostenibilità ambientale, sociale ed economica nel mondo del lavoro e dell’impresa.
È un progetto dalla duplice valenza in quanto inserito tra le attività attuative del Protocollo “La regione Piemonte per la Green Education” e nel percorso tracciato dalla Strategia per lo Sviluppo Sostenibile del Piemonte in corso di definizione sia per le tematiche proposte che per le finalità, le modalità di svolgimento e la metodologia.

Attività

“Imprese Rur@li. Giovani imprenditori e sviluppo rurale sostenibile” è strutturato su due linee di attività:
  1. attività di ricerca, con l’analisi socio-economica dei territori rurali del Piemonte, lo studio delle realtà economiche che operano su questi territori e delle reti locali in cui sono inserite;
  2. azioni di sensibilizzazione dei giovani, attraverso l’organizzazione di un Premio rivolto alle scuole secondarie di secondo grado e alle agenzie di formazione professionale.

Tali attività verranno declinate su tre diversi contesti territoriali (Modulo 1 - Collina, Modulo 2 - Montagna, Modulo 3 - Pianura).
Tale impostazione permette di dare un quadro il più possibile completo dei modelli imprenditoriali sostenibili attualmente diffusi in Piemonte.
A dicembre 2019 sono state avviate le attività nell’ambito del Modulo 1, dedicato alla Collina. Il territorio scelto per l’analisi è l’area collinare è l'astigiano; per la realizzazione delle attività ci si è avvalsi della collaborazione della Provincia di Asti ora partner di progetto.
A Febbraio e Marzo 2020 sono state perfezionate (a cura di IRES-Piemonte) le schede contenenti i criteri e le chiavi per la selezione delle aziende agricole nella provincia di Asti; attualmente sono al vaglio delle associazioni di categoria che stanno applicando tali criteri e dovranno selezionare dapprima le aziende per poi arrivare a ridurre la scelta sino a tre aziende (Aprile 2020).
L'avvio dei moduli di "Pianura" e "Montagna" sono attualmente in fase di definizione rispettivamente nei territori del vercellese e cuneese.

Nel territorio della Provincia di Asti è stato presentato un bando per un concorso denominato BATTI 2030 - Benvenuta nuova imprenditorialità; il concorso è parte integrante del progetto regionale Imprese Rur@li ed è destinato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e della formazione professionale della provincia di Asti. Il premio BATTI 2030, contribuisce all’obiettivo di imprese Rur@ali stimolando la partecipazione attiva di insegnanti e studenti nella comunicazione (mediante tre categorie di prodotti, corrispondenti a tre categorie del premio: poster, video o formato libero) delle buone pratiche di sviluppo rurale sostenibile realizzate in diversi contesti territoriali. La prima edizione del Premio BATTI 2030 è dedicata all’imprenditorialità di collina e assume il territorio di Asti come riferimento.

Metodologia

Oltre ai partner di progetto (Regione Piemonte, che svolge un ruolo di coordinamento, e IRES Piemonte, referente delle attività di ricerca), ogni modulo/territorio vede il coinvolgimento di un ente promotore che è soggetto capofila e facilitatore delle iniziative di livello locale.

Nell’ambito dell’attività di ricerca si prevede di individuare tre casi studio di sviluppo rurale: tre casi aziendali a conduzione giovanile con caratteristiche diverse che rispondono a specifici criteri di sostenibilità inseriti in reti locali e sovra-locali che producono sviluppo sostenibile.
Il progetto, in linea con la Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile, segue i principi di interdisciplinarietà e di coinvolgimento attivo degli attori del territorio, con particolare riguardo ai giovani. Il progetto prevede infatti l’attivazione di tavoli intersettoriali a livello regionale e locale e di laboratori territoriali di discussione dei casi studio, nonché il coinvolgimento del mondo scolastico e della formazione professionale.

Prodotti attesi

  •  Tre pubblicazioni, un per ogni modulo/territorio, dedicate al percorso di ricerca svolto sui risultati del progetto
  •  Organizzazione di tre Premi rivolti ai giovani, uno per ogni modulo/territorio
  •  Organizzazione di eventi di comunicazione e divulgazione dei risultati.

Finanziamento

PSR Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Piemonte nell’ambito delle attività di comunicazione rivolte ai cittadini.
Durata progetto: Dicembre 2019 – Dicembre 2021

CinemambienteJunior

L’accordo triennale di collaborazione, sottoscritto nel dicembre 2018 dall’associazione Cinemambiente e dalla Direzione Generale Arpa, mira realizzare progetti rivolti al mondo della scuola e del lavoro e la progettazione di materiali didattici attraverso strumenti audiovisivi. L'iniziativa ha assunto una valenza più ampia dei confini regionali, con la concessione del Patrocinio del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA) per favorire la diffusione del concorso nazionale per le scuole Cinemambiente Junior (competizione per studenti di cortometraggi a tema ambientale).

Il concorso scaduto a marzo 2019 ha visto la partecipazione di 400 scuole di tutta Italia e di ogni ordine e grado. Il 5 giugno 2019 nel corso della premiazione del Festival, alla presenza del Ministro dell’Ambiente e del Direttore Generale dell’Arpa (componente della giuria), sono stati premiati i vincitori del Concorso Cinemambiente Junior.
Nell’ambito della sezione “Junior” del Festival Cinemambiente è stato inoltre proposto un ciclo di proiezioni di film per le scuole seguiti da un dibattito al quale hanno partecipato anche i tecnici dell’Agenzia per rispondere alle domande degli studenti-spettatori.