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L’ozono, tipico inquinante secondario la cui presenza deriva dalla trasformazione di altri composti - di origine antropica o naturale - presenti in atmosfera, sotto l’azione della radiazione solare, a differenza degli altri inquinanti raggiunge le concentrazioni più elevate generalmente nelle stazioni rurali e in quelle di quota, nei mesi più caldi dell'anno e nelle ore di massimo irraggiamento solare.
Superamento valore obiettivo per la protezione della salute umana
Nella mappa è possibile visualizzare il dato a partire dal 2007.
Andamento della concentrazione di ozono
La concentrazione media misurata nei mesi più caldi dell’anno, da maggio a settembre vale a dire quelli più critici per questo inquinante, conferma una sostanziale stazionarietà dei valori, soprattutto negli ultimi quattro anni, in tutte le zone prese in considerazione: rurali, urbane e suburbane.
Figura 3
Figura 4
Figura 5
AOT40 per la protezione della vegetazione
Figura 6
*a Verbania - Gabardi la percentuale dei dati validi è pari all'86%
Bollettino Ozono
Figura 7
Ozono (O3)
L’ozono, tipico inquinante secondario la cui presenza deriva dalla trasformazione di altri composti - di origine antropica o naturale - presenti in atmosfera, sotto l’azione della radiazione solare, a differenza degli altri inquinanti raggiunge le concentrazioni più elevate generalmente nelle stazioni rurali e in quelle di quota, nei mesi più caldi dell'anno e nelle ore di massimo irraggiamento solare.
Superamento valore obiettivo per la protezione della salute umana
Il valore obiettivo a lungo a termine per la protezione della salute umana (120 μg/m3) da non superare più di 25 giorni per anno civile, tra i riferimenti definiti dalla normativa, è quello che meglio descrive situazioni di inquinamento e di esposizione della popolazione mediate nel tempo.
Nel 2019 si è registrato un aumento della percentuale di stazioni interessate dai superamenti, passata da quasi il 75% del 2018 all’83% del 2019 (nel 2017 era stata del 90%) accompagnato anche da un aumento dei valori dei superamenti nella maggioranza dei punti di misura.
Il valore obiettivo per la protezione della salute umana è stato superato in tutte le stazioni del territorio regionale con l’eccezione delle stazioni di quota di Ceresole Reale e Baceno-Alpe Devero (che però ha una percentuale di dati validi inferiore al 90%), delle stazioni di pianura di Revello-Staffarda, Saliceto-Moizo e Domodossola-Curotti e della stazione di valle di Susa-Repubblica.
Si ricorda però che il superamento del valore obiettivo deve essere calcolato, a norma di legge, come media su tre anni.
Negli ultimi anni solo il 2014 si è distinto positivamente per una significativa diminuzione di questo indicatore causata da una peculiare situazione meteorologica estiva.
Nel 2019 si è registrato un aumento della percentuale di stazioni interessate dai superamenti, passata da quasi il 75% del 2018 all’83% del 2019 (nel 2017 era stata del 90%) accompagnato anche da un aumento dei valori dei superamenti nella maggioranza dei punti di misura.
Il valore obiettivo per la protezione della salute umana è stato superato in tutte le stazioni del territorio regionale con l’eccezione delle stazioni di quota di Ceresole Reale e Baceno-Alpe Devero (che però ha una percentuale di dati validi inferiore al 90%), delle stazioni di pianura di Revello-Staffarda, Saliceto-Moizo e Domodossola-Curotti e della stazione di valle di Susa-Repubblica.
Si ricorda però che il superamento del valore obiettivo deve essere calcolato, a norma di legge, come media su tre anni.
Negli ultimi anni solo il 2014 si è distinto positivamente per una significativa diminuzione di questo indicatore causata da una peculiare situazione meteorologica estiva.
Figura 1
O3, superamenti valore obiettivo misurati nelle stazioni della rete regionale
O3, superamenti valore obiettivo misurati nelle stazioni della rete regionale
Cliccando sulle singole stazioni, è possibile visualizzare il dato a partire dal 2009.
Figura 2
O3, superamenti valore obiettivo stimati nei vari comuni con il sistema modellistico
Nella mappa è possibile visualizzare il dato a partire dal 2007.
Andamento della concentrazione di ozono
La concentrazione media misurata nei mesi più caldi dell’anno, da maggio a settembre vale a dire quelli più critici per questo inquinante, conferma una sostanziale stazionarietà dei valori, soprattutto negli ultimi quattro anni, in tutte le zone prese in considerazione: rurali, urbane e suburbane.
Figura 3
O3, trend concentrazione - anni 2003-2019
Fonte: Arpa Piemonte
Andamento del numero dei superamenti del valore obiettivo
Il numero medio dei giorni nei quali è superato il valore obiettivo denota una sostanziale stabilità i tutte le zone, con variazioni di anno in anno legate alle caratteristiche meteorologiche. Nella serie risaltano in modo peculiarmente opposto l’anno 2003, durante il quale la situazione meteorologica ha fortemente favorito la formazione di ozono a causa dell’estate anormalmente calda, e il 2014 nel quale la meteorologia del periodo estivo, caratterizzata da un’elevata piovosità, ne ha invece sfavorito fortemente la formazione.
Il numero medio dei giorni nei quali è superato il valore obiettivo denota una sostanziale stabilità i tutte le zone, con variazioni di anno in anno legate alle caratteristiche meteorologiche. Nella serie risaltano in modo peculiarmente opposto l’anno 2003, durante il quale la situazione meteorologica ha fortemente favorito la formazione di ozono a causa dell’estate anormalmente calda, e il 2014 nel quale la meteorologia del periodo estivo, caratterizzata da un’elevata piovosità, ne ha invece sfavorito fortemente la formazione.
Figura 4
O3, trend numero superamenti - anni 2003-2019
Fonte: Arpa Piemonte
Il valore obiettivo a lungo termine sulle 8 ore risulta superato nell’83% delle stazioni della rete.
Si ricorda che, nel caso dell’ozono, la classificazione regionale della DGR 24-903 del 30/12/19 prevede un’unica zona che comprende l’intero territorio regionale.
Si ricorda che, nel caso dell’ozono, la classificazione regionale della DGR 24-903 del 30/12/19 prevede un’unica zona che comprende l’intero territorio regionale.
Figura 5
O3, Superamenti a livello provinciale - anno 2019
Fonte: Arpa Piemonte
AOT40 per la protezione della vegetazione
Per quanto riguarda l’AOT40 per la protezione della vegetazione - indicatore che utilizza la somma delle differenze tra le concentrazioni orarie superiori a 80 µg/m3 rilevate da maggio a luglio - le stazioni (di fondo, rurali o suburbane) sono state scelte individuando le più significative per provincia, con almeno il 90% dei dati validi disponibili o in subordine utilizzando il valore stimato.
Il valore di AOT40 – espresso in µg/m3 x h - è stato calcolato sui dati del 2019, a differenza di quanto prescritto dalla normativa che prevede una media sugli ultimi 5 anni consecutivi, per avere una migliore rappresentazione dell’andamento temporale dell’indicatore.
Rispetto all’anno precedente il 2019 è stato contraddistinto da valori sostanzialmente confrontabili con quelli misurati nel 2018.
Il valore di AOT40 – espresso in µg/m3 x h - è stato calcolato sui dati del 2019, a differenza di quanto prescritto dalla normativa che prevede una media sugli ultimi 5 anni consecutivi, per avere una migliore rappresentazione dell’andamento temporale dell’indicatore.
Rispetto all’anno precedente il 2019 è stato contraddistinto da valori sostanzialmente confrontabili con quelli misurati nel 2018.
Figura 6
O3, AOT40 Superamenti a livello provinciale - anno 2019
Fonte: Arpa Piemonte
_______________*a Verbania - Gabardi la percentuale dei dati validi è pari all'86%
Bollettino Ozono
Nel periodo tarda primavera-estate (generalmente da maggio a settembre), nei giorni feriali, entro le ore 14 Arpa Piemonte emette il bollettino ozono che fornisce informazioni sui livelli osservati il giorno che precede quello di emissione e previsti per i due giorni successivi, su quattro aree omogenee (due relative alla zona alpina e due alla zona di pianura-collina) in cui è stato suddiviso il territorio regionale.
Il bollettino si compone di due pagine: la prima dello stato e la seconda di descrizione dei livelli.
Il bollettino si compone di due pagine: la prima dello stato e la seconda di descrizione dei livelli.
Figura 7
Bollettino ozono
CONTENUTI CORREATI
Consulta la serie storica dell’ozono in relazione ai superamenti della soglia di informazione, ai superamenti del valore obiettivo protezione sapute umana, e agli AOT40.
Consulta il sito di Arpa Piemonte alla pagina sulla qualità dell’aria
Consulta la pagina di Sistema Piemonte
Consulta il sito di Arpa Piemonte alla pagina sulla qualità dell’aria
Consulta la pagina di Sistema Piemonte